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venerdì 19 novembre 2010
Anatomia di un soprammobile
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martedì 26 ottobre 2010
From all the children in the world
Il Jazz è una musica che offre un piano inclinato al pensiero favorendo una sorta di "regressione". I coinvolti in vicende jazzistiche finiscono di frequente per ordire un oscuro panegirico del "buon selvaggio".
Quando l' "innamorato del jazz" pensa al "buon selvaggio" pensa alla scimmia (Conte - esperto sia di innamorati che di Jazz - nelle sue canzoni porge sempre un omaggio all' uomo-scimmia).
L' altarnativa alla "Scimmia" è l' "Africano"; l' alternativa all' Africano è il "Bambino".
Molto spesso chi pensa e suona Jazz si pensa come Africano, poi come bambino, poi, in un crescendo di regressioni, come Scimmia.
Questa improntitudine fa vittime. Me ne viene in mente una a titolo esemplificativo. Quando Anthony Braxton - sassofonista più nero della pece ma anche scacchista e matematico - volle smarcarsi architettando un suono "neuronale", mal gliene incolse. Dicevano che... mancava di swing.
Una pervasiva antropologia tribalistica percorre come un brivido tutta la musica di Claudio Cojaniz e della sua NION (not in our name) Orchestra, basterebbe il manifesto contenuto nelle note di copertina a denunciarla:
"... il mondo è una grande clinica psichiatrica... sono stati immiseriti i nostri sogni (quelli del '68) a materia di spettacolo e siamo instupiditi dal controllo ideologico dei vari mass media e dal sistema bancario... potenti strategie persuasive hanno annichilito il nostro slancio più vitale ed autentico... dobbiamo immaginare un nuovo anti-fascismo artistico, con uno slancio che favorisca azioni anti-depressive: basta con la camomilla!... ci vuole una bevanda ad alta gradazione alcolica..."
Da sempre frequento persone che prendono un po' troppo sul serio questo genere di discorsi, ne ho visti parecchi spingersi fino al punto di credere sul serio a quel che dicevano, ne ho visto altri incontrare per strada le proprie metafore; la sensazione che ne riporti è spiazzante, gli ascolti, gli dài ragione annuendo mentre si sfogano... ma...
Ma fa niente, se è il prezzo per avvicinarsi ad una musica meritoria è questo, lo pago e ci lascio pure la mancia.
Claudio Cojaniz & NION Orchestra - Howl (African market) - Caligola
Quando l' "innamorato del jazz" pensa al "buon selvaggio" pensa alla scimmia (Conte - esperto sia di innamorati che di Jazz - nelle sue canzoni porge sempre un omaggio all' uomo-scimmia).
L' altarnativa alla "Scimmia" è l' "Africano"; l' alternativa all' Africano è il "Bambino".
Molto spesso chi pensa e suona Jazz si pensa come Africano, poi come bambino, poi, in un crescendo di regressioni, come Scimmia.
Questa improntitudine fa vittime. Me ne viene in mente una a titolo esemplificativo. Quando Anthony Braxton - sassofonista più nero della pece ma anche scacchista e matematico - volle smarcarsi architettando un suono "neuronale", mal gliene incolse. Dicevano che... mancava di swing.
Una pervasiva antropologia tribalistica percorre come un brivido tutta la musica di Claudio Cojaniz e della sua NION (not in our name) Orchestra, basterebbe il manifesto contenuto nelle note di copertina a denunciarla:
"... il mondo è una grande clinica psichiatrica... sono stati immiseriti i nostri sogni (quelli del '68) a materia di spettacolo e siamo instupiditi dal controllo ideologico dei vari mass media e dal sistema bancario... potenti strategie persuasive hanno annichilito il nostro slancio più vitale ed autentico... dobbiamo immaginare un nuovo anti-fascismo artistico, con uno slancio che favorisca azioni anti-depressive: basta con la camomilla!... ci vuole una bevanda ad alta gradazione alcolica..."
Da sempre frequento persone che prendono un po' troppo sul serio questo genere di discorsi, ne ho visti parecchi spingersi fino al punto di credere sul serio a quel che dicevano, ne ho visto altri incontrare per strada le proprie metafore; la sensazione che ne riporti è spiazzante, gli ascolti, gli dài ragione annuendo mentre si sfogano... ma...
Ma fa niente, se è il prezzo per avvicinarsi ad una musica meritoria è questo, lo pago e ci lascio pure la mancia.
Claudio Cojaniz & NION Orchestra - Howl (African market) - Caligola
venerdì 22 ottobre 2010
venerdì 6 marzo 2009
Clorofilla
... senza volontà, senza decisioni, senza delibere, senza ragionamenti, senza illuminazioni, senza valutazioni, senza induzioni né intuizioni...
... fin troppo naturale...
... troppo naturale per come si è formato, per come si è ritagliato, per come si è colorato... Una volta tanto niente vernici, solo clorofilla.
... fin troppo naturale...
... troppo naturale per come si è formato, per come si è ritagliato, per come si è colorato... Una volta tanto niente vernici, solo clorofilla.
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