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giovedì 19 gennaio 2023

 DENSO DI INFORMAZIONE


"Denso di informazione". Mi sono imbattuto in questa espressione che mi piace. Intendo utilizzarla il più possibile.

I libri non sono "densi di informazione". Gli editoriali dei giornali nemmeno.

Substack invece è "denso di informazione".

Spero di trovare al più presto altre applicazioni proficue.

venerdì 18 ottobre 2019

IL LIBRO NELL' ERA DELLA DISTRAZIONE DI MASSA

IL LIBRO NELL' ERA DELLA DISTRAZIONE DI MASSA
Da 20 anni osserviamo il collasso della lettura su carta. Il medium digitale sta erodendo la nostra capacità di mantenere a lungo la concentrazione. Il duello tra schermo e pagina sembra segnato, con il primo che si impone procurandoci tensioni oculari, ansietà, depressione, aggressività, crudeltà, agitazione, stupidità, cattiva postura, cefalee ed emorroidi.
Ecco, se non vi sentite di accreditare questo scenario, il libro qua sotto fa per voi. Praticamente lo rovescia.
Innanzitutto la carta - inspiegabilmente - non cede. Bisogna indagare a fondo per formulare ipotesi sensate sulle ragioni. Forse non vogliamo rinunciare a quel senso di "nobiltà" che percepiamo in sua compagnia, anche se l'impraticità del mezzo non è affatto compensata da comprensione e memorizzazione migliori. Insomma, è come mangiare con posate d'argento piuttosto che di plastica: fuori non cambia molto ma dentro cambia molto. La nostra vanità di lettori subirebbe uno sfregio insopportabile.
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Reports of the death of reading are greatly exaggeratedDo you worry that you've lost patience for anything longer than a tweet? If so, you're not alone. Digital-age pundits warn that as our appetite for books dwindles, so too do the virtues in which printed, bound objects once trained us: the wil...
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mercoledì 15 maggio 2019

IL LIBRO NON FUNZIONA

IL LIBRO NON FUNZIONA
Ho conosciuto gente che non aveva mai letto un libro in vita sua. Era sommamente ignorante.
Ho conosciuto gente che leggeva una gran quantità di libri. Era sommamente ignorante e presuntuosa.
Sono giunto alla conclusione che i libri “non funzionano”. Leggendo libri impari ben poco. Se la televisione non insegna nulla, i libri non sono molto meglio.
Leggere libri per imparare è uno sforzo in perdita: un libro medio (“Il gene egoista”, “Pensieri lenti e veloci”,  “Armi, acciaio e malattie”…) richiede 6/9 ore di lettura a buon ritmo e un universitario medio produce giusto 24 minuti al giorno!

Non si impara leggendo delle frasi ma ponendosi delle domande. E’ difficile che chi legge si ponga domande, in genere aderisce a quel che c’è scritto. Leggere un libro è come scalare una montagna, il solo pensiero che sia la montagna sbagliata ci irrita e lo scacciamo. Ma se sul tavolo non ci sono almeno tre opinioni diverse non si impara nulla. Ho letto per mesi saggi ponderosi per scoprire dopo un minuto che tutto si era dissolto nel nulla. I libri non funzionano, non c’è altra spiegazione.