OGGETTIVAMENTE COLPEVOLE
Un tempo se sgarravi pagava la tua famiglia. Voglio dire, se uccidevi potevano anche farti fuori un cugino e andare così alla pari. I debitori verso cui eri insolvente bussavano alla porta di tuo zio facendo valere i loro diritti su di lui. Anche per questo le famiglie erano unite. Le pene, poi, erano più dure: un debitore finiva in ceppi. Con questi metodi il rischio d'insolvenza era vicino allo zero.
Poi è arrivata la responsabilità personale, il bando delle punizioni fisiche, e con esse il processo moderno, un processo costosissimo a cui accedono solo professionisti dalla parcella esosa. E' chiaro che in questo modo gran parte dei colpevoli si trovò in condizioni di insolvenza. Chi puo' permettersi una difesa? Chi puo' permettersi di risarcire?
Colpevoli insolventi e processi costosi hanno prodotto una chiara conseguenza: sul banco degli imputati ha senso che ci finiscano solo ricchi e grandi aziende. Il diritto ne tiene conto e la responsabilità oggettiva dilaga: succede qualcosa di brutto allo stadio? Il responsabile è il proprietario dello stadio. C'è uno stupro nello stabile abbandonato? Co-responsabile è il padrone dell'edificio. Due studenti danno fuoco alle aule? Ai cretini basta una ramanzina, il vero colpevole è il proprietario della scuola che non ha vigilato. Un lavoratore coglione non si mette l'elemetto? Responsabile l'azienda che non l'ha trattato come un bambino...
Un sistema fatto per mettere in stato d'accusa solo ricchi e big business alla lunga forgia le deboli menti della massa, che ora, per qualsiasi cosa, si lamentano contro ricchi e big business.
C'è un mondo però che è rimasto immune dal ribaltone: il mondo della strada. Qui il problema della giustizia viene risolto nel modo tradizionale: in caso di incidente le persone normali fanno causa alle persone normali. Grazie all'assicurazione obbligatoria siamo tutti solventi e la tradizione puo' essere conservata. Possiamo esportare questa soluzione in altri ambiti?