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lunedì 26 agosto 2024

ODIO E GENTILEZZA SONO CORRELATI

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mercoledì 18 maggio 2016

La retorica buonista partorisce il leviatano

La seconda pagina del Corriere ospita due reazioni cattoliche alla legge sulle unioni civili:
Camillo Ruini sembrerebbe opporsi: rischio di derive!
Gualtiero Bassetti sembrerebbe non opporsi: ora un impegno per le famiglie.
Ma la dichiarazione più interessante è contenuta nell’intervento  del Vescovo di Perugia: non facciamo battaglie “contro”.
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Camillo Ruini e Gualtiero Bassetti non sembrano dunque in disaccordo sulla sostanza: entrambi vogliono un trattamento privilegiato per la famiglia tradizionale (FT) rispetto alla famiglia alternativa (FA). Tuttavia, Ruini sembra semplicemente opporsi ai privilegi concessi alla FA mentre Bassetti   sembra dire: concediamo pure dei privilegi alla FA ma aumentiamo quelli della FT; il sottotitolo curiale è evidente: in questo modo manterremo le distanze senza apparire “cattivi”.
Le motivazioni di Bassetti sembrerebbero quindi solo retoriche: la Chiesa persegua i suoi obbiettivi adottando una strategia buonista, ovvero evitando battaglie “contro” che ledano la sua reputazione.
Non ha tutti i torti: viviamo immersi nella “cultura del piagnisteo” e solo con la retorica buonista si fa carriera.
Ma tutto cio’ conduce all’esplosione dei privilegi: quando domani i sostenitori di FA invocheranno un adeguamento, i sostenitori di FT – ala bassettiana – pur di non fare “battaglie contro” risponderanno: “ok, purché i nostri privilegi aumentino ancora di più”.
Se questa è una delle dinamiche retoriche più consolidate, come sorprendersi se nel dopo guerra  la spesa pubblica sia letteralmente esplosa? Gli anni sessanta e la sindacalizzazione della società, d’altronde, segnano l’avvento del grande piagnisteo e il trionfo della retorica vittimista.
Bene, con queste premesse con chi deve stare un liberale? Con Ruini o con Bassetti?

martedì 2 novembre 2010

Che fatica scegliersi un nemico

Con Giovanni Paolo II la Chiesa ha conosciuto un periodo di fioritura riguadagnando il centro della scena mondiale: aveva un nemico che era veramente un nemico dell' Uomo, il Comunismo!

Ce lo ricorda Massimo Franco nel suo ultimo libro, e aggiunge che per riguadagnare autorevolezza lasciandosi alle spalle lo scandalo dei preti pedofili, alla Chiesa occorre trovare un nuovo nemico, magari altrettanto pericoloso, magari da combattere in relativa solitudine, con l' intellighentia ufficiale già traviata e resa inaffidabile, che cerca di recuperare a giochi fatti cavillando pateticamente, proprio come è avvenuto con il Comunismo .

Il relativismo culturale come nemico non mi sembra l' ideale; è troppo vago, in pochi lo sentono come una minaccia. In più, spesso, chi si fregia con il titolo di "relativista", sta solo combattendo una battaglia che nel merito è anche giusta. Inutile impuntarsi sulla sistemazione dei soprammobili quando si ha la sensazione che manchino i mobili.

La Chiesa deve trovare altri nemici; il suo fuoco di sbarramento, per avere successo nel mondo moderno, deve essere al servizio di una battaglia di libertà.

E poi cercarsi un nemico fuori dall' Europa lascia solo l' imbarazzo della scelta. Viviamo in un mondo cristianofobico e ci vogliono intellettuali sopraffini per stare dalla parte dei bombaroli che attaccano ogni giorno, nel silenzio generale, le Chiese cristiane.

In Europa, come nemico vedrei bene lo "scientismo autoritario", quello pronto a limitare l' azione altrui in nome di una statistica o di un esperimento. Un GPP (Grande Padre Pedante) che aspira a regalarci una sicurezza eugenetica al gusto di celophane, che vorrebbe radunearci tutti in un carcere a cielo aperto, un ovile senza il calore del letame ma con sbarre infrangibili, tutti schiavi del Padrone più Buono del Mondo, un tale che sogna il Mondo come una grande Svezia bloccata nel ghiaccio, un posto dove neanche l' angolo più remoto verrebbe risparmiato dall' intridente olezzo di medicinale.

La Chiesa non gestisce forse la maggior parte delle scuole private italiane? E allora cominci da lì, le difenda in nome della libertà, in nome del Rischio, alzi il vessillo della libertà ad insegnare cio' che si vuole senza che l' auto-proclamato esperto di turno si presenti a farci la lezioncina peer reviewed con truppe al seguito e armi in caccia! Alla lunga, così come per la lotta al Comunismo, i Grilli Parlanti diverranno sempre più striduli e per la Chiesa la Storia tributerà forse nuovi onori.

Una società più rischiosa è una Società che la Chiesa deve guardare con favore: non è forse lei l' agenzia assicurativa più efficiente di ogni tempo?