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giovedì 18 aprile 2019

NASCE IL PARTITO CATTOLICO (come l'ho sognato stanotte).

NASCE IL PARTITO CATTOLICO (come l'ho sognato stanotte).

Ecco la sua piattaforma (da sballo!):

1) Obiezione di coscienza a tutto campo (in modo da ostacolare pratiche come l’aborto e l'eutanasia).

2) Libertà d’espressione a tutto campo (in modo da salvaguardare i discorsi omofobi e sessisti, così comuni tra i cattolici).

3) Privatizzazione della scuola (in modo da favorire le scuole cattoliche e non solo).

4) Rinuncia all’otto per mille (in modo da garantire l’indipendenza della Chiesa).

5) Politiche pro-migrazione (in modo da aiutare gli ultimi in modo concreto).

6) Pacifismo (in modo da non ficcarsi nei guai).

7) Un welfare solo di cash transfert (in modo che ognuno segua il suo stile di vita. Tradotto: basta soldi agli asili affinché le donne lavorino!).

8 ) Tassa sul divorzio (in modo da irrobustire la società civile).

PUNTI PROGRAMMATI

Le battaglie che possono unire cristiani e libertari:

- Battaglia per l'obiezione di coscienza (per esempio contro l'aborto).
- Battaglia per la libertà di espressione (per esempio contro la censura contro i discorsi "omofobi").
- Battaglie pro immigrazione.
- Battaglia contro il welfare (che soppianta la famiglia).
- Battaglia contro le guerre umanitarie o di esportazione della democrazia
- Battaglia per la privatizzazione della scuola,
- continua

mercoledì 20 dicembre 2017

Battaglie perse

Battaglie perse

Sul biotestamento i cattolici hanno perso una battaglia senza neanche averla combattuta. Me l’aspettavo.
Da un lato la cosa è desolante,  dall’altro ci si consola facilmente: avrebbero probabilmente combattuto la solita battaglia paternalista, ovvero la battaglia sbagliata.
La parola d’ordine sarebbe stata combattuta sotto l’insegna del solito stantio: “tu-non-sai-quel-che-fai-quindi-decido-io-per-te“. Una parola d’ordine già obsoleta due secoli fa. L’avversario non aspetta altro che il cattolico tiri fuori questo repertorio per annichilirlo.
Si sarebbero esposti cioè alla facile obiezione: “perché vuoi impormi la tua morale?”. E via con il “dagli all’integralista autoritario e fuori dal tempo“.
Non conoscendo vie alternative al paternalismo, non conoscendo vie alternative all’imposizione,  la conseguenza è spiacevole: quando non riescono ad imporre la loro linea, finiscono per farsi imporre dalla A alla Z quella altrui.
Sì perché la legge sui DAT non si limita a sdoganare Il testamento biologico, atto sul quale posso anche concordare, ma impone ai cattolici di finanziare quello che ritengono una porcheria, atto che aborro.
Tra parentesi: il biotestamento è ovviamente solo il prologo dell’eutanasia.
Io posso anche dover accettare a denti stretti che tu voglia suicidarti, ma perché devi impormi di finanziare il tuo suicidio di fatto pagando un medico che lo realizzerà e delle strutture che lo ospiteranno?
È un po’ lo stesso ragionamento che vale per l’aborto.
I laici non si limitano quindi a chiedere ai cattolici di non impongano la loro morale, ma pretendono di sottometterlicompletamente alla loro.
Non c’è il rovesciamento di un “tiranno” ma un sempliceavvicendamento. La tirannia resta.
Questo capovolgimento regala ai cattolici una battaglia liberale d’avanguardia, ovvero: perché non facciamo ognuno come crede, e amici come prima? Perché deve esserci necessariamente una forzatura, una prevaricazione?
Sarebbe un’occasione magica: i cattolici passerebbero da paternalisti a liberali mentre i laici si ritroverebbero a difendere – spero con imbarazzo – posizioni autoritarie.
Ma come si realizza in concreto questo capovolgimento di fronte? Semplice: i cattolici dovrebbero battersi per l’obiezione di coscienza tutto campo. Ma quella vera, quella radicale.
Mi rendo conto che l’obiezione di coscienza a tutto campo renda difficoltosa l’esecuzione  concreta del DAT, che imponga qualche costo ulteriore.
Ma persino la liberalizzazione della marijuana renderebbe comunque costoso acquistarla. Meno di prima, ma comunque costoso.
Stiamo parlando infatti di un equo compromesso tra due visioni incompatibili. Stiamo parlando di una soluzione che non umilia l’avversario ideologico.
Caro cattolico, perché vuoi che tutti facciano come dici tu? Sei forse un integralista?
Caro laico, perché vuoi che tutti facciano come dici tu? Sei forse un integralista?
Caro laico, caro cattolico, se non siete due integralisti dediti al “o tutto o niente“, allora puntate tutte le vostre fiches sull’obiezione di coscienza: obiezione di coscienza a tutto campo. Che, almeno in teoria, un ospedale intero, una provincia intera, una regione intera possa dire: “qui dentro non ammazziamo la gente, neppure se ce lo chiede”.
È da esosi voler stravincere, è da arroganti voler umiliare l’avversario. L’obiezione di coscienza a tutto campo offre ai non-integralisti un’ equa e liberale via di mezzo.
Giocando a carte scoperte probabilmente scopriremo che gli integralisti peggiori stanno dove non ce lo si aspetterebbe mai.
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giovedì 1 ottobre 2015

Religion in the Public Sphere Kevin Vallier, Patrick J. Deneen, Maggie Garrett, Michael Shermer

Religion in the Public Sphere Kevin Vallier, Patrick J. Deneen, Maggie Garrett, Michael Shermer
  • La soluzione proposta da KV: 1) nessuna chiesa ufficiale 2) piena partecipazione al discorso pubblico e alla difesa dei propri interessi. Per una Chiesa non è uno scandalo fare lobby
  • Patrick Deneen: oggi il cristiano è sulla difensiva, rivendica semplicemente la sua libertà di esistere attaccata dal laicismo; in qs posizione ci sono elementi per un'alleanza oggettiva con i liberali.
  • Maggie Garrett: i principi democratici e anti discriminatori vanno rispettati anche dalla Chiesa
  • Michael Shemer: la religione dovrebbe ritirarsi dalla politica esattamente come ha fatto dalla scienza

***
  • I libertari spesso confondono politica e stato, vedono l'intervento ecclesiastico in politica come negativo anche quando è di fatto un intervento di difesa che rinsalda i baluardi liberali.
  • I libertari mancano di una teoria della laicità scadendo spesso nel laicismo
  • Rethoric matters: x una cultura della libertà
  • I conservatori vogliono leggi che favoriscano la loro religione, in questo senso aiutano la confusione e si dimostrano scorretti  vs le altre religioni dimenticando che tutte hanno pari dignità
  • D'altro canto per i progressisti il religioso va escluso dal dibattito perché rinuncia di fatto alla ragione.
  • Di fatto il prog sostituisce l' ideologia laicista ad una religione. In Francia il fenomeno è apertamente rivendicato.
  • CL: nella fede c è una ratio che può dialogare con tutti gli uomini
  • Matrimonio omo: sbagliato sia proibirlo che imporlo.
  • Obbligo di finanziare l' aborto: indifendibile
  • la religione ci difende dalla statolatria: è con argomenti religiosi che chiediamo allo stati di nn ocvuparsi di matrimoni... è con argomenti religiosi chiediamo allo stato di nn finanziare l aborto
  • Summa: x un liberale il problema nn è la religione ma la coercizione

??????
  • KV è chiaro ma non pragmatico. Che fare quindi?
  • Storia: x i liberali classici la società doveva fondarsi sui valori cristiani. Addirittura si chiedeva di nn tollerare gli atei
  • Oggi i conservatori difendono solo il loro diritto ad esistere e a professare una religione sono passati i tempi in cui...
  • Le lotte libertarie del cristiano: obiezione di coscienza sull' aborto, libertà di espressione antigay o contro la copertura santiaria per l'eterologa.
  • Quel che di fatto sfugge a KV: oggi liberale = laicista
  • Oggi le chiese sono di fatto un baluardo contro lo stato. La famiglia stessa lo è sempre stata del resto
  • Ma il maggiore contributo della rel alla pol. nn è la difesa dallo stato quanto il costruire una vita possibile fuori dallo stato
  • La libertà non è un dono dello stato ma precede lo stato
continua