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mercoledì 17 giugno 2020

l'errore del public reason liberalism

Il public reason liberalism è una teoria normativa intesa a risolvere i conflitti di opinione tra i cittadini. Tuttavia, si basa su affermazioni empiriche controverse intorno alla psicologia dell'elettore. Nella scienza politica, ci sono due paradigmi principali - populismo e realismo - sulla relazione tra le credenze degli elettori e i risultati politici. Il realismo sostiene che alla maggior parte dei cittadini manca la conoscenza e la ragionevolezza sufficiente per affrontare le questioni pubbliche. Peggio ancora, alla maggior parte dei cittadini mancano i tipi di credenze normalmente significative su cui basare la giustificazione pubblica.

In breve, il PRL vuole comporre un conflitto che nessun altro vuol comporre poiché tutti vogliono invece combatterlo per affermare la loro identità.

La politica deve essere una guerra? Sì, certo che deve, perché non puo' essere altro. Le coalizioni democratiche e repubblicane non si basano su credenze o interessi comuni quanto su un'appartenenza tribale per la quale l'individuazione del nemico è basilare.

https://feedly.com/i/entry/MUC1inwuyaK3hsjT0gdwQm1ydc/qwuFdSRB0ePqiW3I=_172b85638bc:7aef88:abe19553

giovedì 18 aprile 2019

NASCE IL PARTITO CATTOLICO (come l'ho sognato stanotte).

NASCE IL PARTITO CATTOLICO (come l'ho sognato stanotte).

Ecco la sua piattaforma (da sballo!):

1) Obiezione di coscienza a tutto campo (in modo da ostacolare pratiche come l’aborto e l'eutanasia).

2) Libertà d’espressione a tutto campo (in modo da salvaguardare i discorsi omofobi e sessisti, così comuni tra i cattolici).

3) Privatizzazione della scuola (in modo da favorire le scuole cattoliche e non solo).

4) Rinuncia all’otto per mille (in modo da garantire l’indipendenza della Chiesa).

5) Politiche pro-migrazione (in modo da aiutare gli ultimi in modo concreto).

6) Pacifismo (in modo da non ficcarsi nei guai).

7) Un welfare solo di cash transfert (in modo che ognuno segua il suo stile di vita. Tradotto: basta soldi agli asili affinché le donne lavorino!).

8 ) Tassa sul divorzio (in modo da irrobustire la società civile).

PUNTI PROGRAMMATI

Le battaglie che possono unire cristiani e libertari:

- Battaglia per l'obiezione di coscienza (per esempio contro l'aborto).
- Battaglia per la libertà di espressione (per esempio contro la censura contro i discorsi "omofobi").
- Battaglie pro immigrazione.
- Battaglia contro il welfare (che soppianta la famiglia).
- Battaglia contro le guerre umanitarie o di esportazione della democrazia
- Battaglia per la privatizzazione della scuola,
- continua

mercoledì 20 dicembre 2017

Battaglie perse

Battaglie perse

Sul biotestamento i cattolici hanno perso una battaglia senza neanche averla combattuta. Me l’aspettavo.
Da un lato la cosa è desolante,  dall’altro ci si consola facilmente: avrebbero probabilmente combattuto la solita battaglia paternalista, ovvero la battaglia sbagliata.
La parola d’ordine sarebbe stata combattuta sotto l’insegna del solito stantio: “tu-non-sai-quel-che-fai-quindi-decido-io-per-te“. Una parola d’ordine già obsoleta due secoli fa. L’avversario non aspetta altro che il cattolico tiri fuori questo repertorio per annichilirlo.
Si sarebbero esposti cioè alla facile obiezione: “perché vuoi impormi la tua morale?”. E via con il “dagli all’integralista autoritario e fuori dal tempo“.
Non conoscendo vie alternative al paternalismo, non conoscendo vie alternative all’imposizione,  la conseguenza è spiacevole: quando non riescono ad imporre la loro linea, finiscono per farsi imporre dalla A alla Z quella altrui.
Sì perché la legge sui DAT non si limita a sdoganare Il testamento biologico, atto sul quale posso anche concordare, ma impone ai cattolici di finanziare quello che ritengono una porcheria, atto che aborro.
Tra parentesi: il biotestamento è ovviamente solo il prologo dell’eutanasia.
Io posso anche dover accettare a denti stretti che tu voglia suicidarti, ma perché devi impormi di finanziare il tuo suicidio di fatto pagando un medico che lo realizzerà e delle strutture che lo ospiteranno?
È un po’ lo stesso ragionamento che vale per l’aborto.
I laici non si limitano quindi a chiedere ai cattolici di non impongano la loro morale, ma pretendono di sottometterlicompletamente alla loro.
Non c’è il rovesciamento di un “tiranno” ma un sempliceavvicendamento. La tirannia resta.
Questo capovolgimento regala ai cattolici una battaglia liberale d’avanguardia, ovvero: perché non facciamo ognuno come crede, e amici come prima? Perché deve esserci necessariamente una forzatura, una prevaricazione?
Sarebbe un’occasione magica: i cattolici passerebbero da paternalisti a liberali mentre i laici si ritroverebbero a difendere – spero con imbarazzo – posizioni autoritarie.
Ma come si realizza in concreto questo capovolgimento di fronte? Semplice: i cattolici dovrebbero battersi per l’obiezione di coscienza tutto campo. Ma quella vera, quella radicale.
Mi rendo conto che l’obiezione di coscienza a tutto campo renda difficoltosa l’esecuzione  concreta del DAT, che imponga qualche costo ulteriore.
Ma persino la liberalizzazione della marijuana renderebbe comunque costoso acquistarla. Meno di prima, ma comunque costoso.
Stiamo parlando infatti di un equo compromesso tra due visioni incompatibili. Stiamo parlando di una soluzione che non umilia l’avversario ideologico.
Caro cattolico, perché vuoi che tutti facciano come dici tu? Sei forse un integralista?
Caro laico, perché vuoi che tutti facciano come dici tu? Sei forse un integralista?
Caro laico, caro cattolico, se non siete due integralisti dediti al “o tutto o niente“, allora puntate tutte le vostre fiches sull’obiezione di coscienza: obiezione di coscienza a tutto campo. Che, almeno in teoria, un ospedale intero, una provincia intera, una regione intera possa dire: “qui dentro non ammazziamo la gente, neppure se ce lo chiede”.
È da esosi voler stravincere, è da arroganti voler umiliare l’avversario. L’obiezione di coscienza a tutto campo offre ai non-integralisti un’ equa e liberale via di mezzo.
Giocando a carte scoperte probabilmente scopriremo che gli integralisti peggiori stanno dove non ce lo si aspetterebbe mai.
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martedì 11 ottobre 2016

Il ruolo della religione nella sfera pubblica

E’ cio’ di cui si occupa Kevin Vallier nel suo Liberal Politics and Public Faith: Beyond Separation”.
Per trovare una risposta si cerca di attingere a tutte le tradizioni ideologiche.
Cosa suggeriscono i libertari duri e puri in merito? Praticamente nulla. Nulla di razionale: per loro la “sfera pubblica” nemmeno dovrebbe esistere: 
… I begin by assessing the libertarian approach, or more accurately, what I see as libertarians’ lack of an approach to religion in politics … The view I most often encounter is that religious belief is dangerous and should be excluded from politics… the more general attitude is that religion in politics is uninteresting because democratic politics should be dramatically weakened or abolished; private property alone will then answer these questions… The father of this approach was Murray Rothbard… he never penned a single piece developing a systematic libertarian approach to religion in public life. He may not have thought it necessary…
Ma poiché la “sfera pubblica” è destinata a stare tra noi per molto tempo, meglio darsi da fare cercando altrove.
Comunque questo disinteresse ha i suoi lati positivi
… Libertarians do not use politics to either establish religion or denigrate it…
Anche se non mancano i difetti
… The weakness of the libertarian approach is that it confuses politics and the state… Politics and religion are not going away even if the state is abolished…
E l’approccio conservatore?
Essenzialmente un conservatore rivendica privilegi per la sua religione:
… Religious conservatives across many societies, including democratic ones, seek some favored social or political status for their preferred religious view. In the United States, this often takes the form of civic theism… The attempt to display the Ten Commandments in public spaces is a paradigmatic example of civic theistic legal policy, though coercive laws play a role as well, such as those that ban same-sex marriage… some establishmentarian policies violate the rights of non-believers, as with attempts to interfere with science education in mandatory public schooling. Both believers and non-believers have a right to educate their children as they think is best…
Una specie di teocrazia depotenziata.
E l’approccio progressista?
Essenzialmente il laico si inventa una religione ad hoc – di solito la chiama Laicità o  Ragione – e conferisce ad essa tutti i privilegi, praticamente resta l’unica sulla scena, le altre religioni sono relegate alla sfera privata:
… The secular progressive approach claims to embrace equality and state neutrality. On these grounds, secular progressives oppose religious influences in politics… Treating others with equal respect in politics requires appealing to reasons whose force all can appreciate. Since not everyone is religious, no religious reasons are shared reasons… In this way, secular progressives assign religious reasoning an auxiliary role in public life, at best… Whether they realize it or not, secular progressives seek to establish secularism as the de facto if not official ruling ideology of democratic states by insisting on a conception of political life that excludes many people of faith…
Il pericolo di un simile approccio è quello di marginalizzare l’uomo religioso e vilipendere la sua dignità. La fede, infatti, è al cuore dell’identità personale. La Francia è l’esempio di una deriva laica.
L’opzione favorita dall’autore viene denominata “liberale classica”, si fonda sulla libertà religiosa e sulla convivenza tra fedi diverse senza bisogno di fondare nuovi culti civili di tipo laico da imporre al prossimo.
Per spiegarmi faccio il caso del liberale classico di fronte al matrimonio gay:
… Let’s assume for the sake of argument that conservatives have both successful (but not indubitable) natural law arguments that explain why heterosexual marriage is the only morally permissible… these arguments cannot justify restricting marriage to a man and a woman given that such laws force many organizations to deny benefits to gay couples that would otherwise offer them… On the other hand, legalizing gay marriage without religious exemptions disrespects sincere citizens of faith by forcing them to provide benefits to gay…
La soluzione:
… Thus, my approach either requires the abolition of government marriage, or as a second best policy, the legalization of gay marriage with extensive religious exemptions
Faccio anche l’esempio dell’  assicurazione obbligatoria dei contraccettivi. Qui però occorre spiegare cosa sia poiché è un problema sorto in ambito americano: 
… The contraception mandate, created by the Department of Health and Human Services in order to fully implement the Affordable Care Act, originally required all employers, save religious organizations, to pay for contraception for their employees…
Come giustificare questa coercizione di stampo laico?
… This mandate has been incredibly and needlessly divisive. There is no reason that the Obama Administration couldn’t have paid for contraception for women who need it in some other way. Instead, they have threatened non-profit religious institutions like Little Sisters of the Poor… This is the authoritarianism of the secular progressive approach made manifest… Religious organizations have publicly offered highly sophisticated, well-reasoned and sincere arguments against the mandate drawing on hundreds of years of intellectual tradition…
Conclusione:
… for true liberalism, religion is not the problem; coercion is the problem… legalizing same-sex marriage in combination with religious exemptions reduces legal coercion by permitting organizations to extend benefits to same-sex couples…
Cerchiamo di ricapitolare come la religione possa accostarsi alla sfera pubblica. Direi che i precetti sono quattro.
Innanzitutto nessun privilegio e nessuna penalizzazione di una religione sulle altre (compresa la religione laica):
… religious conscience and religious institutions should have no special protections… this equal treatment should be understood as leveling up the protection given to secular conscience and secular institutions, not leveling down the protection given to religious conscience and religious institutions…
Nessun limite alla libertà di espressione (su questo punto la religione laica è molto aggressiva con le sue censure per sessismo, razzismo, specismo…):
… there are no ethical (and certain no legal) restraints on when a citizen can appeal to religious reasoning… Officials also have an absolute moral and religious right to freedom of speech, save when their speech constitutes a speech act that affects whether someone is coerced (like a judicial decision)…
Obiezione di coscienza a tutto campo per chi professa una fede:
… since religious exemptions are reductions in coercion, classic liberal should favor religious exemptions basically all of the time… it is better to have less coercion rather than more, so the inequality is no reason to support the continued coercion of the religious…
Contro l’ 8 per mille et similia ma a favore della concorrenza: scuole e ospedali religiosi – per esempio - devono avere trattamento pari a quelli statali.
… classic liberal should oppose government attempts to fund expressly religious activities like proselytizing rather than a religious group’s charitable activity… lclassic liberal should not oppose government funds going to religious organizations in addition to secular organizations… Libertarians should not oppose school vouchers on the grounds that they’re forms of establishment…
Poi c’è la questione simbolica (crocifisso in classe), la più difficile. Non c’è ricetta. Una linea guida potrebbe essere questa: se il simbolo offende o discrimina, rimuovere. Altrimenti no. Solo il buon senso puo’ districare la matassa.
… on symbolic establishment we face hard issues… The only way I know how to address the issue is to argue that taxpayers own public buildings and objects (like courthouses and currency) and that the government should only use public buildings and objects in ways that represent everyone and does not reject the values of anyone. That sort of unanimity rule seems too demanding… But if we go with a supermajority or simple majority rule, then dominant social groups, religious or secular, can legitimately press public buildings and objects to represent their views… my conclusion is that lclassic liberal need have no position… I think that unless symbolic establishment is meant to directly threaten or marginalize religious or secular minorities, then libertarians just shouldn’t care about it… If Italy puts crucifixes in its public schools, or if the US leaves “In God We Trust” on coins, do libertarians really have any more reason to be upset qua libertarians than they have to be upset about government schools and government money?…After all, libertarians don’t give a damn about the ethics of the American flag, since it is a dumb symbol of an evil thing… Of course, if people started posting “Death to the Jews!” all over public buildings and currency, that would be morally objectionable, and would probably constitute some sort of injustice, but how is a libertarian to characterize that injustice?…
 Casa-Benati-Reggio-Emilia-1985

venerdì 15 luglio 2016

Come dare a Cesare quel che è di Cesare? Come liberare lo Stato dalla Chiesa e viceversa? Oltre Cavour.

Un semi-decalogo riservato ai cattolici liberali.
CavourSuona
Faccio i cinque casi a cui, penso, possano essere ricondotte tutte le frizioni tra politica e religione. Chiedo scusa se li "etichetto" privilegiando il riferimento all'attualità a discapito del rigore terminologico.
  1. Otto per mille. Opponiti ad ogni finanziamento statale alla Chiesa Cattolica: mina l’indipendenza di chi riceve e rende più arrogante chi “graziosamente” concede dall'alto. Chiedi invece – sempre – una liberazione del cittadino dalle tasse.
  2. Omofobia. Battiti affinché ogni cittadino possa esporre il suo pensiero in modo libero, anche quando discrimina apertamente. In questo modo la Chiesa Cattolica sarà al riparo dalla sempre incombente censura neo-puritana del politically correct.
  3. Obiezione di coscienza. Punto chiave: difendi sempre-sempre-sempre la possibilità di praticarla quando si realizza attraverso l’astensione da un comportamento non in linea con la propria fede. Soprattutto se parliamo di pubblici ufficiali.
  4. Crocifisso in classe. Astieniti da ogni dibattito in merito: non esistono soluzioni chiare; limitati a perorare la privatizzazione di ogni struttura nei cui locali si pone il problema.
  5. Concordato. Rifiuta ogni trattamento di legge che riservi privilegi alla Chiesa Cattolica, le verrà sempre rinfacciato costringendola a vivere sotto schiaffo, una condizione che favorisce la mentalità dello “schiavo preferito”.
Approfondimenti in “Liberal Politics and Public Faith: Beyond Separation” di Kevin Vallier

lunedì 23 novembre 2015

Liberal Politics and Public Faith: Beyond Separation di Kevin Vallier


Liberal Politics and Public Faith: Beyond Separation di Kevin Vallier
  • il problema del mandate contraception mc
  • tesi: ingiusta la coercizione perchè non giustificabile
  • oublic justification principle: ppj
  • ob: tanti casi simili, impossibile accettare il ppj.ppj è libertario non liberal
  • risposta: si confonde obiezione di coscienza con riserve morali
  • ob coscienza: non posso fare altrimenti (mancano ragioni sufficienti)
  • riserva morale: la legge non rispecchia la mia morale
  • ppj: è una giustificazione sufficiente, non completa
  • analogia: la rete di sicurezza. tutti concordano sulla rete ma non sull entità che puo' essere scelta con procedure democratiche. esclusa invece la soluzione libertaria e socialista
  • leggi: 1 ingiustificabili 2 sufficienti 3 ottime
  • ppj non è libertario perchè ammette 2 ovvero molte leggi non libertarie
  • la religione nn ha uno statuto speciale. attiene solo ai principi cardine della persona (che possono originarsi anche per altra via)
  • pratica: guarda come le corti giudicano l obiezione di coscienza
  • analogia con i diritti di proprietà? no. qui tutti ammettiamo limitazioni ci si divide sul quanto.
continua


martedì 3 novembre 2015

Liberal Politics and Public Faith: Beyond Separation di Kevin Vallier - il liberalismo convergente

Liberal Politics and Public Faith: Beyond Separation di Kevin Vallier - il liberalismo convergente
  • il public reason liberal sostiene che una coercizione deve sempre essere giustificata pubblicamente per essere legittima
  • cosa impedisce ad un public reason liberal di sdoganare la religione? essenzialmente tre motivi
  • 1 stabilità: l'infedeltà fondamentale del religioso rende destabilizza il sistema (argomento giustificativo)
  • 2 rispetto: esibire la propria religione manca è una mancanza di rispetto verso l'altro (argomento giustificativo)
  • 3 neutralità: per fornire delle prove occorre confrontarsi utilizzando una ragione comune, il religioso deve rinunciare al suo credo per accedere a questo piano (argomento pre-giustificativo)
  • il liberale convergente respinge il terzo argomento: la discussione è un incontro tra diversi che non possono che presentarsi al tavolo con la loro ragione.
  • il liberale convergente bilancia 1 e 2 con altri 2 argomenti di pari forza:
  • 1 integrità: un uomo privato del suo credo pubblico è un uomo senza integrità.
  • 2 diversità: la diversità è un valore e dobbiamo ragionevolmente preservarla.
  • conclusione: il liberale convergente non chiede all uomo di fede di rinunciare al suo credo negli spazi pubblici ma, armato di quello, gli consentirà di entrare in discussione/conflitto al fine di trovare un punto d'intesa.
  • cosa differenzia un liberale convergente lc da un public reason liberal prl?
  • lc crede nella libertà religiosa
  • prl crede nella laicità
  • prl: quando due uomini di fede s'incontrano scoppierà una guerra. Per evitarla occorre che una religione più alta (la laicità) s'imponga.
  • lc: la guerra è costosa e quando due uomini di fede diversa s'incontrano troveranno un'intesa 
  • prl e lc appartengono comunque entrambi alla grande famiglia dei contrattualisti, differiscono solo per sensibilità verso i valori religiosi.
continua

lunedì 2 novembre 2015

Liberal Politics and Public Faith: Beyond Separation di Kevin Vallier - l'impostazione liberal - Rawls come paradigma

Liberal Politics and Public Faith: Beyond Separation di Kevin Vallier - l'impostazione liberal - Rawls come paradigma cap1.
  • public reason liberalism prl chiede che ogni coercizione sia giustificata in modo comprensibile a tutti.
  • tesi: se ben interpretato prl nn limita le libertà religiose...
  • obiettivo del liberalismo: far convivere chi la pensa diversamente sotto istituzioni imparziali.
  • critici di l .: il mito dell imparzialità. risposta di l.: settari.
  • l. ha problemi con la r.: può esistere solo in una dimensione privata.
  • rawls prototipo: la r. introduce il concetto di valore nn negoziabile e trascendente. qs la rende incompatibile con l.
  • storia standard: nel medioevo si condivideva la stessa r. e tutti andavano d accordo. con la comparsa delle sette cominciò una guerra intestina a cui pose fine la pace di westphalia che impose il primato statal/liberale e la privatizzazione della r.
  • locke hobbes: appellarsi alla ragione comune e nn alla fede particolare...
  • e la ragione naturale? purtroppo confligge di frequente. disaccordi continui. occorre altro - contrattualismo - x risolvere i disaccordi frequenti..
  • hobbes: lo stato trascende i particolari ovvero le religioni.
  • locke: la legge di natura è sufficientemente chiara tuttavia esistono disaccordi residuali che lo stato deve risolvere.
  • hobbes e locke modificano la teologia cristiana x renderla politicamente meno pericolosa. ecco spiegati i loro corposi excursus biblici.
  • i teorici del contratto sociale si vedono come risposta alle guerre di religione...
  • rawls I ritiene che i principi del suo contratto siano stabili xchè professarli reca una felicità in sè. realizza l uomo. il contratto sociale è un buon sostituto della religione
  • senza qs realizzazione interiore il free ride o chi ha paura deo free ride abbandonerebbero i principi di giustizia..
  • rawlsII considera rawls  I irrealistico: nn si possono condividere dei principi di giustizia e sentirsi realizzati se nn si condivide l intera visione del mondo ma il pluralismo rende impossibile tutto ciò.
  • pluralismo ragionevole: i disaccordi che pur permangono tra individui diversi anche nell esercizio di una ragione comune.
  • rawls II: la stabilità ha una natura politica e nn valoriale: conviene ma nn rende felici, può anche non convalidare i ns valori + profondi.
  • la stabilità politica richiedendo di condividere solo la formula politica rende possibile un certo pluralismo dei valori.
  • rawls rinuncia così alla comune visione del mondo.
  • critica: l adesione sincera dell altro è a rischio. nn ha una base solida.
  • rawls risponde: resta necessario che il cittadino liberale s impegni a giustificare pubblicamente la democrazia liberale. questo impegno puo' e deve essere preteso
  • quando i cittadini giustificano la formula politica negli stessi termini diremo che posseggono una ragione pubblica.
  • condizione: la politica deve avere un primato sulla persona.
  • rawls auspica che nei forum pubblici le visioni del mondo sostengano la visione politica.
  • dovere civile: giustificare la politica. x rawls è ammesso che lo si faccia attingemdo ai propri valori profondi. anzi è auspicabile.
  • l esempio di martin luther king: gran senso dei diritti xchè gran cristiano.
  • tuttavia per rawls le ragioni della religione restano di seconda classe. non è interessato ad esse. i valori condivisi sono più importanti di quelli esistenziali.
  • tensione: da un lato i valori religiosi esaltano il contratto sociale dall altro lo minacciano.
  • al cittadino religioso il liberal chiede di privatizzare la sua religiositá in eccedenza e di mettere l altra al servizio della politica
  • publuc reason liberalism prl: chi realizza una coercizione deve provarne la sua necessità pubblicamente.
  • liberal: la libertà è la norma. la c. va giustificata.
  • il principio di giustificazione della forza pg assume varie specificazioni a seconda del prl. i prossimi capitoli lo chiariranno.
  • quando una c. può essere pubblicamente giustificata allora è legittima.
  • i valori sottesi a prl: libertà uguaglianza rispetto.
  • prl: un prl nn può accettare che un certo giudizio privato magari xchè si dice naturale possa imporsi sugli altri.
  • npr e la religione: il buon cittadino nasconde la sua religione poichè ostentarla è fonte di divisione...
  • tipico argomento prl: condividiamo i valori di libertà e uguaglianza ma nn quello di bene x cui la religione va privatizzata.
  • i due argomenti liberal x restringere r.: stabilità e rispetto x il prossimo.
  • c è chi sostiene che il vincolo alla r. precede e serve la giustificazione poichè senza una ragione condivisa non si puo' nè giustificare nè ragionare.
  • x prl il r. che accetta i vincoli opera in favore della sua fede: può pretendere che anche l altro li accetti.
  • conclusione: prl discende dal c.s. e ha buoni motivi x privatizzare la r. x togliere qs vincolo nn basta chiedere onestà intellettuale.
  • la risposta dei r.: violata la ns integrità.
  • tesi: r. ha ragione ad opporsi ai vincoli ma nn riesce a giustificare l imposizione di vincoli a terzi.
  • come ottenere un lpr più tollerante verso la religione?: sostituire i principi di stabilità e rispetto per l'altro con i principi di integrità e rispetto per le diversità
continua

sabato 24 ottobre 2015

Liberal Politics and Public Faith: Beyond Separation di Kevin Vallier - intro

Liberal Politics and Public Faith: Beyond Separation di Kevin Vallier - i contorni di una laicità amica della fede
  • polarizzazione: continua guerra culturale: aborto divorzio eutanasia. è inevitabile?
  • cattolici e protestanti: confliggono su temi cruciali, si sono fatti la guerra x secoli ma oggi convivono serenamente. xchè? perchè sono diventati liberali almeno sulla teologia...
  • si cerca di convincere anzichè aggredire. al limite fissando le regole di un dibattito.
  • ma oggi la neutralitá liberale è diventata una vera e propria posizione in campo. una religione
  • l equazione che fanno molti: liberalismo = secolarismo aggressivo. x qs lo respingono. purtroppo molti liberali hanno alimentato il pregiudizio.
  • assunto comune: il lib è avverso all influenza r. nella vita p.
  • il libro difende una forma di lib attraente x i r. che vogliono far pesare il loro credo nell'arena pubblica.
  • il public reason liberalism prl chiede di privatizzare le credenze ma il religioso si sente così violato nella sua integrità.
  • primo emendamento costituzione americana: difesa la libertà di religione come modo dato alla persona per esprimere il suo credo e come modo per limitare il monopolio della politica.
  • tesi: il rigetto della privatizzazione è corretto.
  • convergence liberalism cl: rigetta il doppio standard per cui: la ragione r sarebbe da privatizzare quella di l da rendere pubblica.
  • il futuro sarà costellato da guerre r. il liberalismo le ha dapprima sedate poi alimentate. è tempo che torni alla sua vocazione primigenia...
  • tesi del libro: l. e r. possono andare d accordo.
  • l.: la libertà può essere limitata se ci sono valide ragioni riconosciute da tutti.
  • tesi: limitare la libertá religiosa nn è una valida ragione.
  • ma ciò nn invalida il principio generale dei liberali.
  • l.: la libertá religiosa introduce divisioni nella società.
  • tesi: il l. deve rispettare l integrità dell uomo nn appena qs si accordi con il pluralismo..
  • le restrizioni alla religione devono essere chiare a tutti i cittadini x essere promosse...
  • il pluralismo mal si concilia con il razionalismo unico...
  • imho: quando la lotta di r. riguarda il diritto ad esistere (ad astenersi. vedi lotta x libertà di coscienza in materia di aborto) allora coincide con la lotta liberale. quando riguarda la richiesta di imporsi sulle altre visioni (es. imporre a tutti  il crocifisso nella scuola di stato) allora il connubio diventa impossibile. morale: il discorso r. nn deve essere privatizzato quando riguarda la prima parte dei temi.
  • es. di "liberalismo convergente" applicato alla scuola: choice system
continua