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lunedì 6 maggio 2019

COME NEL 1972 PETER SINGER SCONVOLSE IL MONDO DELL’ETICA

PETER SINGER E' PERICOLOSO?

Di certo è stimolante ma potrebbe essere anche una mina vagante. Peter Singer è un filosofo utilitarista coerente. L'utilitarismo, se seguito in modo coerente, giunge a conclusioni dubbie se non inquietanti. Per esempio, ci chiede di donare tutto il superfluo ai poveri, un po' come fece Francesco, senonché considera questo un dovere che autorizza pratiche coercitive. Inoltre, ci chiede di sacrificare una persona, prelevarne cuore, fegato, reni per salvare la vita ad altre 4 persone: una vita vale meno di quattro vite, e per un utilitarista questo è decisivo. Tuttavia, Peter Singer, pur non rinnegando tutto cio', sostiene a chiare lettere che politiche del genere non vadano dichiarate esplicitamente perché, al momento, spaventerebbero la "persona comune". Sostiene cioè un "utilitarismo esoterico". Ora avete qualche elemento in più per rispondere alla domanda di cui al titolo: Peter Singer è un filosofo pericoloso?


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COME NEL 1972 PETER SINGER SCONVOLSE IL MONDO DELL’ETICA
Con una semplice osservazione: “Se noti un ragazzo che affoga in uno stagno poco profondo di fronte a te, hai l'obbligo morale di cercare di salvarlo”.
Fin qui tutti d’accordo. Ma proseguiva: “… hai lo stesso identico obbligo morale di salvare i bambini che stanno morendo di fame nei paesi poveri, almeno finché la cosa non implica da parte tua uno sforzo maggiore”.
Il fatto che un bambino stia morendo nel nostro cortile o in Malawi non cambia le cose.
Ogni volta che fai una vacanza, compri un’auto o ristrutturi casa, stai lasciando affogare una massa di bambini nel laghetto di fronte a casa tua.
E’ stato calcolato che rinunciare all’università puo’ consentirti di salvare 50 vite di bambini.

Eppure, nessuno di noi sembra curarsi di questa cosa? Perché?