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lunedì 1 settembre 2014

Funzioni del rito


  1. fissa dei punti focali alla Shelling (convenzioni neutre ma utili); producono conoscenza comune, un bene indispensabile al coordinamento sociale;
  2. raccoglie la sapienza di una moltitudine di menti, essenziale in un mondo complesso (tradizione hayekiana)
  3. esercita alla ripetizione rafforzando il classico vantaggio evolutivo dell' uomo sugli altri animali (trasmissione culturale) vedi il lavoro di Joseph Heinrich
  4. crea un mondo apparente e spesso l' apparenza basta alla nostra felicità, o comunque costituisce una buona premessa.
  5. è un modo per produrre sincerità nell' adesione al gruppo. Una specie di macchina della verità in assenza di meglio.
  6. rafforza l' adesione al gruppo.
  7. promuove la vicinanza stornando l' imbarazzo: pensa ai funerali o alle preghiere dette insieme dopo un litigio.
  8. crea una passività attiva laddove l' inazione è la soluzione migliore.
  9. fissa i canoni della bellezza e consente ad ogni membro di esperirla di persona.
  10. Coetzee in "vergogna": "Non c’è niente di male nei rituali, sono stati inventati per facilitare i passaggi imbarazzanti"--
  11. Il rito coordina e crea conoscenza profonda nell'affermazione dei valori. Inoltre, l'energia emozionale si amplifica quando facciamo tutti e tutti assieme la stessa cosa. robin hanson the age of em