- fissa dei punti focali alla Shelling (convenzioni neutre ma utili); producono conoscenza comune, un bene indispensabile al coordinamento sociale;
- raccoglie la sapienza di una moltitudine di menti, essenziale in un mondo complesso (tradizione hayekiana)
- esercita alla ripetizione rafforzando il classico vantaggio evolutivo dell' uomo sugli altri animali (trasmissione culturale) vedi il lavoro di Joseph Heinrich
- crea un mondo apparente e spesso l' apparenza basta alla nostra felicità, o comunque costituisce una buona premessa.
- è un modo per produrre sincerità nell' adesione al gruppo. Una specie di macchina della verità in assenza di meglio.
- rafforza l' adesione al gruppo.
- promuove la vicinanza stornando l' imbarazzo: pensa ai funerali o alle preghiere dette insieme dopo un litigio.
- crea una passività attiva laddove l' inazione è la soluzione migliore.
- fissa i canoni della bellezza e consente ad ogni membro di esperirla di persona.
- Coetzee in "vergogna": "Non c’è niente di male nei rituali, sono stati inventati per facilitare i passaggi imbarazzanti"--
- Il rito coordina e crea conoscenza profonda nell'affermazione dei valori. Inoltre, l'energia emozionale si amplifica quando facciamo tutti e tutti assieme la stessa cosa. robin hanson the age of em
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lunedì 1 settembre 2014
Funzioni del rito
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