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sabato 20 aprile 2019

LA FINAZIARIZZAZIONE DELL’ECONOMIA

LA FINAZIARIZZAZIONE DELL’ECONOMIA

Ne avete sentito parlare anche voi, vero?

Esiste?

Forse no.

Chi la sostiene fa notare che i volumi finanziari rappresentano una quota crescente del PIL.

Ma la finanza si occupa di gestire i patrimoni, non il reddito. Sarebbe meglio rapportarla alla ricchezza disponibile, non al PIL.

In questo caso la quota della finanza nell’economia è costante da almeno mezzo secolo.

mercoledì 25 ottobre 2017

Troppa finanza?

Troppa finanza?

vescovi denunciano un giorno sì e l’altro pure la “finanziarizzazione” dell’economia, come una delle cause della mancanza di lavoro, e chiedono “una conversione spirituale”.
La finanziarizzazione dell’economia avrebbe raggiunto livelli ormai insostenibili. Il PIL mondiale ammonta a circa 75.000 miliardi di dollari, mentre il controvalore degli strumenti finanziari in circolazione è oramai pari a 1.000.000 di miliardi di dollari (oltre 13 volte il PIL mondiale) di cui il 70% sono titoli derivati.
Sono numeri buttati lì per impressionare: se uno saltasse su dicendo che c’è “troppa poca finanza” e facesse gli stessi numeri, io francamente non lo noterei.
***
Ma c’è davvero troppa finanza nel mondo?
Primo: troppa rispetto a cosa?
Per un economista,  almeno la risposta a questa seconda domanda, è facile: qualcosa è ” troppa” se in eccesso rispetto rispetto ad un’ allocazione efficiente delle risorse.
Torniamo allora  alla prima domanda, la risposta migliore da dare è: “probabilmente sì”.
Probabilmente la finanza che ci ritroviamo è troppa, anche se non ha nessun senso sgranare numeri a vanvera, basta un ragionamento per concludere in questo senso.
La finanza è troppa perché il nostro sistema economico è “troppo” regolamentato. Ha troppe regole che eccedono quelle di mercato.
La catena logica è semplice: troppe regole, minori opportunità di profitto, ed ecco che ci si rifugia nella finanza. Ma chi glielo fa fare ad un imprenditore di sputare sangue lottando ogni giorno con burocrazia, tasse e sindacati? Meglio speculare al trading on line con i fondi che ha accumulato.
Ma in questo caso c’è di più. La finanza è un settore particolare. Praticamente tutti i paesi hanno deciso di assicurare i depositi delle banche a causa dell’ asimmetria informativa che rende difficile al risparmiatore valutare gli esatti rischi del sistema.
Il fatto di garantire i depositi è probabilmente un bene ma ha una conseguenza negativa, ovvero che il fallimento di una banca comporta l’intervento a sostegno dei contribuenti.
La conseguenza ulteriore è che l’imprenditore finanziario non risponde completamente dei rischi e quindi è incentivato a prenderne in eccesso.
La contromossa per riequilibrare questa situazione di solito consiste nel chiedere requisiti di “capitale minimo”. Alle banche è fatto obbligo di detenere una riserva minima di legge.
Per eludere il vincolo nasce il cosiddetto “sistema bancario ombra“.
Questo di per sé non sarebbe un grave problema, semplicemente finirebbero per convivere un sistema bancario regolamentato in cui i depositi sono garantiti dallo stato e uno non regolamentato e senza protezioni di sorta.
Il problema vero si configura quando la protezione dei depositi nel sistema bancario ombra, pur non esistendo ex-ante, sia credibilmente presente ex-post.
In altri termini, la lobby delle banche ottiene implicitamente ciò che si chiama “privatizzazione dei profitti e socializzazione delle perdite” potendo così agire fuori dalle regole di mercato.
E’ un perverso incentivo all’assunzione inefficiente di rischi enormi da parte delle stesse, nasce un chiaro interesse ad esporsi oltre il giusto: questo meccanismo è noto come too big to fail.
Il settore tende  a svilupparsi eccessivamente, si crea “troppa finanza” poiché esiste un’assicurazione implicita gratuitache tutti intendono sfruttare.
Le grandi banche sanno bene che il sistema politico non potrá lasciarle fallire e non si pongono più freni. Sanno in anticipo che la politica interverrà per acquistare le attività tossiche nei loro bilanci, salvando così, oltre che i depositi, anche azionisti e obbligazionisti.
La collusione tra banche e tesoro – e le regole implicite ed esplicite che da essa promanano – è all’origine della finanziarizzazione dell’economia.
Non è un caso che molti ministri del tesoro arrivino direttamente da Goldman Sachs.
Guardiamo per contrasto al mondo non regolamentato degli hedge funds, ovvero a quei fondi speculativi dove di solito investono i ricchissimi. Si tratta di un mercato caratterizzato da una competizione brutale, tutti sanno di non poter contare su nessun aiuto del governo né sulla simpatia dell’opinione pubblica. Ebbene, durante la crisi le prestazioni fornite sono state rassicuranti, negli USA solo 500 fondi su un totale di 7000 sono scomparsi, lo hanno fatto in silenzio e senza gravi effetti sistemici, e molti di loro hanno continuato nel corso della crisi a fare profitti.
Un effetto collaterale della dinamica descritta sono i compensi dei manager,  altra grande fonte di indignazione nel mondo cattolico.
Guadagnano troppo questi soggetti?
Il problema in un certo senso è secondario, l’importante è che i manager guadagnino quando la loro società acquista valore e perdano quando ne perde.
Molti sostengono che gli incentivi ai manager fossero troppo a breve termine per realizzare incentivi corretti, ma anche questo è un problema secondario, le soluzioni tecniche ci sarebbero.
L’interrogativo più inquietante è un altro: perché mai gli azionisti delle banche avrebbero deciso di compensare i propri manager in questo modo all’apparenza assurdo? Non erano i contribuenti a pagare, in questo caso.
Che senso ha riservare a manager che hanno fallitoliquidazioni miliardarie?
E qui si torna al too big to fail: i manager di cui parliamo hanno fallito perché hanno preso rischi eccessivi, ma abbiamo appena visto come fosse razionale farlo. Quindi, in un certo senso, il loro comportamento non è censurabile, nemmeno dall’azionista. E’ solo andata male quando rischiare era doveroso.
finanz

martedì 24 ottobre 2017

Favole & numeri: L'economia nel paese di santi, poeti e navigatori (Italian Edition) Alberto Bisin

Favole & numeri: L'economia nel paese di santi, poeti e navigatori (Italian Edition)
Alberto Bisin
Last annotated on Tuesday October 24, 2017
28 Highlight(s) | 25 Note(s)
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C’ è troppa finanza al mondo ?
Note:ttttttttt

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Troppa rispetto a che cosa?
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Assicurare i depositi è bene, quindi. Ma ha una conseguenza negativa: il fatto che il fallimento di una banca comporti l’intervento dei contribuenti
Note:UN SETTORE PARTICOLARE

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non rispondano completamente dei rischi
Note:CONSEGUENZA

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interesse a prenderne troppi
Note:ccccccc

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requisiti di capitalizzazione
Note:CONTROMOSSA X RIEQUILIBRARE

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incentivi allo sviluppo di un sistema bancario «ombra»,
Note:L AGGIRAMENTO DEI REQUIREMENTS

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Il problema vero, l’esternalità grave, si configura qualora la protezione dei depositanti nel sistema bancario ombra, pur non esistendo ex ante, sia prevedibilmente presente ex post.
Note:IL VERO PROBLEMA

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Nel sistema bancario regolamentato sono solo i depositanti a essere assicurati.
Note:CON REGOLE CHIARE

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Questo si chiama privatizzazione dei profitti e socializzazione delle perdite, ed è naturalmente un incentivo all’assunzione inefficiente di rischi enormi da parte delle banche.
Note:COSA OTTIENE LA LOBBY DI FATTO

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ogni interesse a esporsi
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Questo meccanismo è noto come too big to fail:
Yellow highlight | Location: 714
il settore tende a svilupparsi eccessivamente, c’è troppa finanza.
Note:CONSEGUENZA

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Too big to fail
Note:ttttttttr

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l’eccessiva assunzione di rischio
Note:LA CAUSA FONDAMENTALE

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too big to fail: le grandi banche sapevano bene che il sistema politico non avrebbe potuto lasciarle fallire
Note:AZZARDO MORALE

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acquistato attività tossiche nei bilanci
Note:SOCCORSO PRONTO

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salvare azionisti e obbligazionisti delle stesse.
Note:SALVATAGGI EXTRA LEGGE

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collusione tra le grandi banche e il Tesoro
Note:CIÒ CHE È EMERSO

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il ministro del Tesoro, Henry Paulson, arrivasse al governo direttamente da Goldman Sachs,
Note:ANEDDOTO

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fondi hedge,
Note:TERMINI DI PARAGONE

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sanno di non poter contare sull’aiuto
Note:PERCHÈ NN SONO CROLLATI

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500 fondi (su un totale di 7 mila) negli Stati Uniti sono scomparsi
Note:500/7000

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I manager e i loro compensi
Note:tttttttt

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È importante che i manager guadagnino quando la loro società acquista valore e perdano quando ne perde.
Note:L IMPORTANZA DEGLI INCENTIVI

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Molti sostengono che gli incentivi fossero inefficientemente a breve termine.
Note:BREVE

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perché mai gli azionisti delle banche avrebbero deciso di compensare i propri manager
Note | Location: 774
MISTERO

Yellow highlight | Location: 774
Si torna al too big to fail:
ANCORA

giovedì 14 novembre 2013

Quanto guadagna la finanza?

"Would Buy-and-Hold Cut Finance Down to Size?, by Bryan Caplan" http://feedly.com/k/1aqMOcm