giovedì 6 aprile 2017
Evoluzione dei redditi pro capite italiani regione per regione dall'unità d' Italia a oggi
lunedì 16 gennaio 2017
Storia e cronaca di un divario
... un divario del 5-10% rientra nell'ordine delle cose, un divario del 30-40% che persiste nel tempo diventa un fatto patologico...
... fino a poco tempo fa gli studiosi pensavano che al momento dell'unità il sud avesse un ritardo del 15-20%...
… secondo la loro certosina ricostruzione... fino agli anni 40 non esisteva la moderna contabilità nazionale... non è affatto vero che al momento dell'unità il sud fosse economicamente più arretrato del nord... il divario sarebbe interamente un portato della storia unitaria... qualcosa che non esisteva nel 1861 e si sarebbe prodotto dopo... il periodo nero va dal 1880 al 1951... quello migliore va dai primi 50 ai primi 70...
... se per divario intendiamo che il Sud produce meno del nord, questo è indiscutibile... nel settore market lo scarto è del 48%...
... se invece confrontiamo come se la passano le famiglie, il quadro si fa assai più sfumato... il reddito disponibile è effettivamente inferiore... 26%... oltre ad avere un numero maggiore di componenti...
... una maggiore evasione fiscale... una redistribuzione favorevole negli aiuti pubblici e un livello di prezzi al consumo decisamente più basso...
… Luigi Campiglio iniziò le sue ricerche già alla fine degli anni 80... l'Osservatorio prezzi del ministero dello sviluppo economico... due recenti studi dell'Istat sui prezzi e sulla povertà assoluta... una ricerca molto accurata della Banca d'Italia condotta da Luigi Cannari e Giovanni Uzzolino...
... ne esce un quadro complesso, alcuni beni sono anche più cari al sud ma molti beni costano significativamente meno: per esempio le case, gli affitti, la maggior parte dei servizi pubblici, in generale i beni di prima necessità... circa il 30% in meno... lo scarto negli alimentari fresche è circa del 25%...
... il consumo reale di una famiglia meridionale risulta mediamente del 5% più elevato... e diventa appena un po' inferiore... 5%... se si corregge per la numerosità familiare... diciamo che siamo vicini alla parità... se poi conteggiamo il tempo libero, la parità diviene difficilmente contestabile...
... la cosa è in parte dovuta alle statistiche che riguardano la povertà relativa... e che quindi ignorano del tutto le differenze nel costo della vita... se ne teniamo conto il tasso di povertà del Sud diventa una volta e mezza quello del Nord anziché cinque volte...
... innanzitutto i servizi pubblici del Sud sono inferiori per quantità e qualità a quelli del Nord... e spesso tra i servizi pubblici rientrano gli strumenti di contrasto alla povertà...
... nel mezzogiorno il reddito è distribuito in modo più diseguale... c'è una Casta politico-burocratico-affaristica, spesso collegata alla criminalità organizzata... che si appropria di una fetta consistente delle risorse destinate al Sud...
... al sud non serve un euro in più... basterebbero servizi pubblici gestiti meglio... e risorse distribuite in modo più equo...
martedì 24 marzo 2015
Banfield
giovedì 21 aprile 2011
Buone notizie: il sud cresce quanto il nord (grazie all’ evasione)
Inutile enumerare le numerose zavorre che appesantiscono da sempre il meridione d’ Italia, tuttavia ora veniamo a sapere che negli anni tra il 1996 e il 2007 la sua crescita economica non ha proprio nulla da invidiare a quella del ricco Nord.
Come si spiega un simile exploit? Semplice, si sono autoridotti le tasse (evasione) traendone un beneficio collettivo notevole, specialmente in anni di pressione fiscale crescente.
A questo punto, come fare ancora meglio ognuno lo capisce da sè, ma lo dico ugualmente: un bel taglio alle tasse darebbe più slancio alla già buona performance comprimendo i notevoli costi che l’ evasore è costretto comunque a sobbarcarsi; pleonastico aggiungere che un simile taglio non intaccherebbe in alcun modo la spesa sociale esistente.
Per chi vuole approfondire la cosa leggendo: qui.
Per chi vuole approfondire la cosa ascoltando: qui.
Per chi invece è interessato solo ai dollaroni scolpiti nel legno da Randall Rosenthal: qui.
sabato 4 settembre 2010
Il familismo amorale
mercoledì 27 gennaio 2010
Case sfasciate che stanno in piedi
E parlo di sfasci reali, non illusori come i quelli raffigurati nei murales ingannatori di John Pugh...
La crepa centrale ha un nome, è stata battezzata felicemente: "sacco del Nord". Sacco nel senso di saccheggio, ovviamente.
Le cifre le fa un perito insindacabile, Ricolfi (vicino PD), nel suo ultimo (imperdibile) libro.
Persino peggio di quanto urlano i politici (della Lega) in campagna elettorale.
La Ricetta del sociologo: rassegnatevi o viene giù tutto.
martedì 15 settembre 2009
L' italietta di noi ragionieri
giovedì 24 gennaio 2008
Un' agenda per il sud
10 anni 50 mrd di euro, risultati zero. I sussidi e gli appetiti della Camorra. Detrazioni fiscali e le cartiere in stile Parmalat. Il mito della mancanza di infrastrutture.
Ridurre i contributi UE, chiudere Sviluppo Italia e rinunciare alla 488.
"...dopo aver reso illegale negare il genocidio degli armeni e il linguaggio omofobico, puniamo pure l' espressione "Politica industriale"..."