Visualizzazione post con etichetta esame di coscienza. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta esame di coscienza. Mostra tutti i post

martedì 10 dicembre 2024

A cosa serve la coscienza?

 A cosa serve la coscienza?


Ad ingannare il prossimo. Come si inganna il prossimo? Rendendosi imprevedibili. A cosa serve ingannare? A "vincere". "Vincere" serve in ultima analisi a riprodursi (la versione laica della "vita eterna" ovvero della "salvezza"). Pensate al gioco della Morra, vince chi prevede le mosse dell'altro, il che significa in ultima analisi che vince chi è più imprevedibile. La vita è piena di giochi del genere, giochi che si vincono con quelle che Von Neumann chiamava "strategie miste". Se il mio comportamento deve essere prevedibile - e in altri giochi è bene che sia così - basta un software per programmarlo ma come si programma l'imprevedibilità? Non si puo', l'imprevedibilità è per sua natura non programmabile, tanto è vero che associamo la coscienza a cio' che non puo' essere automatizzato. Di fatto però tutti noi azioniamo ogni giorno sui nostri dispositivi la funzione random, quindi puo' darsi che una complessità estrema possa fungere da buon simulacro dell'imprevedibilità (e quindi della coscienza). Come si programma una funzione random lo spiegherà meglio di me Enzo Michelangeli. Chiudo con due domande: dove si trova fisicamente nei nostri cervelli la funzione random e quando si aziona? Ma se la coscienza è essenzialmente "caso", ovvero imprevedibilità, come devo interpretare quelle pratiche che chiamiamo "esame di coscienza"? Lascio le risposte al post del V

martedì 24 settembre 2024

il maggior inconveniente dell'esame di coscienza

 Qual è il tuo meccanismo di difesa contro la ricerca della verità?


Recupererei la pratica dell'esame di coscienza serale, nel quale una domanda del genere ci sta come il cacio sui maccheroni. Nell'ultimo, per esempio, ho scoperto che sono un padre "severo per pigrizia", tant'è che quanto più sono stanco, tanto più sono severo. Nel penultimo ho scoperto che anche quando scopro cose come "il mio meccanismo di difesa contro la ricerca della verità" poi continuo ugualmente ad applicarlo. Forse ritengo di aver già fatto abbastanza scoprendolo.