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mercoledì 10 ottobre 2018

L’ORIGINE DELL’INDIGNAZIONE MODERNA

L’ORIGINE DELL’INDIGNAZIONE MODERNA
Uomo/Donna, Nero/Bianco, Omo/Etero, Libero/Determinato… Sono dicotomie che se commenti sbagliando la parolina ti ritrovi subito al rogo. Impossibile negarlo. Ma impossibile negare anche che chi rischia roghi di questo genere si veda come un martire della Verità sottaciuta e sempre velata da un' odiosa ipocrisia. Il suo motto è quello dei partecipanti all’Isola dei Famosi: sincerità e trasparenza innanzitutto.
Né l’appello alla trasparenza, né i roghi sempre accesi fanno capire molto. La tessera che manca per ricomporre il puzzle è quella del PENSIERO ESOTERICO.
Il pensiero esoterico (solo certe élite, per il bene comune, possono accedere a certe verità) è stato sempre centrale nel funzionamento delle società umane, costituendo con i suoi tabù il pilone centrale dell’edificio comunitario; in un certo senso veniva dato per scontato da tutti. Oggi ci sembra inaccettabile poiché siamo figli dell’Illuminismo, ovvero di una visione che lo bandì ufficialmente, sebbene ufficiosamente continuò a praticarlo per necessità pragmatiche.
Ma la contemporaneità digitale ha fatto un passo oltre: bando ufficiale, pratica ufficiosa e iper-informazione sono una miscela esplosiva che genera quello strano prodotto che è l’ “indignazione” compulsiva dei leoni da tastiera. Da dove viene? Il dilettante – ormai forgiato secondo i canoni dell’Illuminismo e della Scienza - approfondisce grazie alle molte fonti oggi disponibili, si rende conto del cumulo di “ipocrisie” e “reticenze” che circondano certi temi “delicati” e si indigna trasformandosi in PALADINO DELLA VERITA’ oppure in uno SMASCHERATORE DI MENZOGNE. Il lavaggio del cervello praticato dall’illuminismo non gli fa nemmeno sospettare l’ipotesi esoterica sottostante.
PRESS.UCHICAGO.EDU
Philosophical esotericism—the practice of communicating one’s unorthodox thoughts “between the lines”—was a common practice until the end of the eighteenth century. The famous Encyclopédie of Diderot, for instance, not only discusses this practice in over twenty different articles, but ad...

martedì 30 dicembre 2014

La concezione tragica della vita

Aristotele: l' uomo è un essere razionale.

Aristotele: l' uomo è un essere sociale.

Arthur Melzer: quindi la vita dell' uomo è tragica.

Per alcuni razionalità e socialità non si accordano. Il rimedio?: le élites devono in qualche modo ingannare le masse per migliorare la loro condizione.

In fondo il politically correct appartiene a chi nutre una condizione tragica della vita.