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martedì 30 novembre 2010

Libertarism A-Z: povertà e disuguaglianza

In molti sostengono che lo Stato dovrebbe prendersi cura dei poveri, e non solo per motivi etici. la disuguaglianza diffusa è un fattore di instabilità sociale e quindi un trasferimento di ricchezza costituirebbe un' assicurazione sociale.

1. Innanzitutto lo Stato non ha doveri etici, a meno che non sia uno Stato Etico. L' affermazione per cui la diseguaglianza sarebbe un destabilizzatore sociale è contraddetta dai fatti. La stabilità sociale è legata al reddito medio e non alla diseguaglianza. L' intervento dello Stato a volte incide positivamente con il secondo indice ma incide sempre negativamente con il primo.

2. Affidare il trasferimento di ricchezza ai burocrati ha effetti perversi: a) churning b) crowding out c) moral hazard.

a): chi riceve è chi dà sono la stessa persona, per cui a guadagnarci è solo chi "trasferisce" ed incassa le commissioni (politica e burocrazia). In Italia funziona proprio così: paga la classe media ed incassa la classe media. Si pensi solo al fatto che le pensioni costituiscono i 2/3 della spesa sociale. Una marea di "trasferimenti" e dei veri poveri deve occuparsi il Comune se avanza qualcosa.

b) la filantropia privata è spiazzata e la sociatà subisce così un' erosione morale.

c) fare il povero conviene; la filantropia privata, quella che eleva il sostegno a diritto e mette in crisi i comportamenti opportunistici, è spiazzata. Il sostegno è un diritto a tutti gli effetti e ognuno fa i suoi calcoli.