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lunedì 17 ottobre 2016

Il calcolo del consenso di James Buchanan e Gordon Tullock

  • Approccio razionale alla politica.
  • Individualismo metodologico
  • Contro Arrow: approccio illuminista. Soluzione ideale. Buchanan: approccio realista. Realismo contrattualista.
  • Contro Hayek: società nn come contratto ma come esito nn intenzionale
  • Patto sociale regola unanimità. Costituzione come patto sociale.
  • Teoria dei comitati. Due costi:  1 costo decisionale (rischio ingovernabilità) 2 costo esterno (rischio tirannia)
  • Scambio dei voti: auspicabile in paesi ad alta governabilità.
  • Scambio dei voti: auspicabile nelle democrazie rappresentative dove la maggioranza nn è mai a maggioranza dei cittadini.
  • Il voto coi piedi soluzione sempre valida. Tiebaud A Survey of empirical literature Dowding Binge.
  • Tenere a bada il mostro. Divisione dei poteri entro un forte federalismo. Una camera federale e una nazionale. Potere di veto del Presidente. Sistema proporionale. No ai colpi di maggioranza.
  • Il diritto di secessione. Da normare senza escluderlo.
  • Per la riforma meglio un assemblea costituzionale. Piú incline al piano razionale disinteressato.
  • Il postulato individualistico. Il punto di partenza del contrattualismo di BeT
  • Il nesso tra economia e politica. Signori non ho nessuna fiducia in voi Gunning Bedford Delaawere. Un governo libero si basa sul sospetto nn sulla fiducia. Thomas Jefferson.
  • L assunto x il quale il cittadino cambia d abito quando passa dalla sfera privata a quella pubblica. Poco credibile. Knight: l uomo a due facce. Qui l economia con l i dividualismo metodologico colma le lacune della sociologia che hanno aperto la strada alla crescita dei governi nel XX secolo.
  • Il disprezzo x l economia. Gli scolastici disprezzavano il commerciante come noi facciamo con il lobbista. Una parte di qs disprezzo si è esteso al metodo economico nelle scienze sociali.
  • La scienza politica assume che l operatore accresca il proprio potare anzichè la propria utilità. Vedi robert dahl. La differenza è fondamentale. Nel primo caso i conflitti sono sempre a somma zero. Gli americani -i Padri fondatori - mutarono l approccio in senso economicista.
  • Equivoco di Beard: la mancata disginzione di due approcci economicisgici alla politica. Il primo è l individualismo metodologico come lo abbiamo descritto(homo economicus anzichè uomo a due facce). Il secondo è il determinismo marxista che assume l uomo come uomo di classe che sponsorizza gli interessi della sua classe. Beard dà un interpretazione marxista della costituzione americana. L utilità dipende dal gusto. L appartenenza ad una classe è solo un fattore, peraltro marginale, nella formazione del gusto...
  • L economicista ha una visione scettica della natura umana. Le sue giustificazioni saranno prevalentemenge empiriche. La capacità previsionale prevarrà sul realismo delle ipotesi.
  • Razionalità individuale e scelga collettiva. È difficile parlare di efficienza sociale poichè la società nn ha obbiettivi da perseguire.
  • Le restrizioni poste alle prefefenzd per poter parlare di razionalità: preferenze ordinabili per composizione di beni. Preferenze durature (coerenti). Preferenze certe.
  • Il logrolling come propulsore democratico. Con lo scambio di voto la spesa pubblica esplode. La regola della maggioranza semplice più il logrolling creano una spesa pubblica eccessiva rispetto agli standard di efficienza paretiana

sabato 5 aprile 2014

La Repubblica ideale

Come dovrà essere l' assetto del governo?

Premier eletto direttamente, non sfiduciabile e con la possibilità di nominare e revocare i ministri.

E quello del potere legislativo?

Una camera eletta direttamente dal popolo nei collegi uninominali (magari all' australiana). Elezioni sfasate rispetto al premier.

E quello del giudiziario?

Elezione tra idonei (ogni foro elegge i suoi giudici e pm).

E la seconda camera?

Ci sarà: un senato delle regioni nominato dalle regioni stesse. Legifererà sulle "materie concorrenti"

Come si legifererà?

La camera proporrà la legge (anche su impulso del governo) e il premier avrà diritto di veto, a men che sia approvata un' abrogazione. Il diritto di veto sarà superabile con maggioranze qualificate.

E il presidente della repubblica?

Non ci sarà più.

Corte costituzionale?

Eletta dagli organi precedenti in concorrenza tra loro e con pesi da determinare (prevalenza del senato).

E i numeri?

Sobri: una trentina di senatori e una cinquantina di deputati.