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sabato 29 settembre 2018

LA CURVA DI LAFFER

https://www.econlib.org/a-laffer-curve-for-government-spending/

Riccardo Mariani

Adesso
LA CURVA DI LAFFER
Ve la ricordate? E’ quel meccanismo perverso per cui il governo aumenta le tasse ma incassa di meno.
Non vale solo per le tasse, vale anche per la spesa pubblica: il governo decide di spendere di più per i suoi cittadini ma di fatto spenderà meno.
Con le tasse il meccanismo è noto: aumentando le aliquote oltre un certo livello la gente rinuncia a lavorare e lo stato incassa meno tasse.
Con la spesa il meccanismo è meno noto, anche se noi italiani siamo in una posizione di privilegio per comprenderlo: decidi di aumentare la spesa ma gli interessi che devi pagare per farlo superano la spesa che hai messo in programma. Esempio: decido di spendere 100 in più e per farlo pago 120 di interessi in più rispetto a prima.
L’Italia ha un debito del 132% e il suo governo spende già il 50% della ricchezza prodotta. Ieri il governo populista ha deciso di indebitarsi ulteriormente per spendere ancora di più. Poiché non governa la sua moneta, decisioni del genere fanno aumentare il rischio di fallimento con conseguente aumento dei tassi. La spesa per interessi non compare immediatamente ma il rischio di finire sulla curva di Laffer della spesa esiste.


INFORMAZIONEFISCALE.IT
La curva di Laffer mette in relazione la pressione fiscale con il gettito. Cos’è e cosa significa l’equazione elaborata dall’economista Arthur (...)

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lunedì 7 ottobre 2013

Tre curve di Laffer

http://blog.ilgiornale.it/porro/2013/10/07/tre-curve-di-laffer/

venerdì 15 giugno 2012

La curva di Laffer dei peccati

Mentre si trovava al ristorante, Arthur Laffer illustrò vividamente la sua teoria a Ronald Reagan – futuro presidente - avvalendosi di una matita e del retro di una busta (avvertenza: si puo’ fare solo con teorie comprensibili e ben comprese): lì sopra disegnò una curva che se solo potesse parlare direbbe: “un fisco esoso ottiene meno di un fisco moderato”. Da quel momento - siamo alla fine dei settanta – l’ economia americana inziò a staccare quella europea inaugurando una nuova stagione (neoliberismo).
laffer
L’ etica cattolica pretende molto dai suoi fedeli (“date tutto ai poveri”, “amate il vostro nemico”, “visitate i carcerati”… insomma: ascoltatevi il discorso della Montagna per proseguire con la lista) ma è indulgente quando si tratta di giudicare; giustificarsi, almeno esteriormente, è facile per noi cattolici: “ho le mie debolezze, non possiamo essere mica tutti dei santi”.
L’ esatto contrario per l’ etica luterana: minimale nelle pretese (“non tradire”, “dona ai poveri che meritano”, “non odiare chi non ti ha fatto nulla di male”…) ma arcigna nei giudizi.
Adesso, premesso che l’ etica migliore è l’ etica “vera”, lasciate che prescinda dalle valutazioni teologiche per concentrarmi su quelle sociologiche.
E qui, ahimè, scopriamo che la curva di Laffer si applica anche ai peccati: un’ etica ambiziosa molto spesso (troppo spesso) ottiene meno di un’ etica austera ma implacabile.
La curva di Laffer rappresenta un rovello costante per noi cattolici, esiste una scappatoia che non mandi tutto all’ aria?
Forse sì: puntare tutto sulla laicità distinguendo nettamente tra peccati-peccati (sesso, idolatria…) e peccati-reati (furto, frode…).
Questa suddivisione offre un doppio vantaggio per i portatori di un’ “etica esosa”: l’ autorità laica aiuterebbe l’ enforcement dei peccati-reati ostacolando la tentazione verso eccessive indulgenze; d’ altro canto, la presenza sovrabbondante di peccati-peccati, ovvero lo specifico cattolico, produrrebbe solo vantaggi per tutti creando un contesto sociale più prevedibile dove per ciascuno è più facile “ricercare la propria felicità”, per dirla con la Costituzione americana.
p.s. forse quest’ ultima parte del ragionamento è un po’ oscura, meglio ricorrere a un esempio: se sono un mandrillo e so che i cattolici tendono ad astenersi dal sesso prematrimoniale, eviterò di perdere il mio tempo corteggiando una beghina, almeno se ci sono altre ragazze che mi attraggono in pari misura; se invece la mia preda è affiliata a una religione che non dà indicazioni perentorie sul sesso prematrimoniale, mi ritrovo spiazzato col rischio di scialacquare tempo ed energie. In altri termini: a parità di libertà, la società con meno incertezze è più efficiente.

martedì 29 marzo 2011

Uno spettro si aggira per l' Europa

L' Europa tassa molto di più degli USA, lo sappiamo bene.

Ma quando si passa alla cassa riscontriamo che non tira su molto più dei cuginetti d' oltreoceano.

Uno spettro si aggira per l' Europa: non sarà quello di Laffer?

http://www.themoneyillusion.com/?p=9417