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lunedì 20 luglio 2020
ULTIMISSIMO AGGIORNAMENTO INTERNALISMO ESTERNALISMO. RETTIFICA DEI PRECEDENTI DEFINITIVO
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martedì 30 giugno 2020
ULTIMO AGGIORNAMENTO INTERNALISMO ESTERNALISMO. RETTIFICA DEI PRECEDENTI
mercoledì 12 settembre 2018
Il discernimento SAGGIO
Il discernimento
martedì 31 luglio 2018
LA NOSTRA POVERA UMIDA SOGGETTIVITA’
giovedì 29 marzo 2018
Teologia della Misericordia vs Teologia del Libero Arbitrio
Teologia della Misericordia vs Teologia del Libero Arbitrio
- è un insegnamento che ha consentito di superare la concezione romana del matrimonio parificando i due sessiall’interno del matrimonio;
- è un insegnamento che collega direttamente il cattolicesimo alle Scritture (in particolare Marco) quando le altre confessioni cristiane hanno invece deciso su questo punto di deviare;
- è un insegnamento che conserva coerente la metafora paolina della Chiesa come sposa di Cristo;
- La fedeltà a questo insegnamento (eroico) è stata pagata a caro prezzo inimicandosi molte monarchie europee, a partire dall’Inghilterra di Enrico VIII.
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giovedì 11 gennaio 2018
La Chiesa è soggettivista?
Non sarebbe un disonore. Cartesio e Kant erano fieri soggettivisti ed erano anche dei grandi filosofi morali.
Tra soggettivismo e relativismo c'è un legame storico ma non logico, questo è sempre meglio precisarlo.
Il fatto che la Chiesa insista molto sul concetto di "natura" depone forse indirettamente a favore del suo soggettivismo.
Vediamo perché.
Noi e le api vediamo i fiori in modo diverso. loro hanno una visione puntinata, noi uniforme. Chi ha ragione?
Risposta: entrambi. Ognuno segue la sua natura e "vede" di conseguenza.
Non ha senso dire che le api "si sbagliano".
Se il soggetto è fedele alla sua natura è nella verità. La verità è essenzialmente armonia, in questo caso.
Insomma, è il concetto di natura che coniuga soggettivismo e verità.
Perché mai la Chiesa dovrebbe insistere tanto sul concetto di natura se poi non è soggettivista?
domenica 31 dicembre 2017
Internalismo e esternalismo
Su quella questione dei colori, abbiamo poi ragione noi o i daltonici?
L' oggettivista pretende di rispondere.
Il sordo può descrivere perfettamente un suono ma non può ascoltarlo.
Il cieco può descrivere perfettamente un colore ma non può osservarlo.
Il robot può descrivere una situazione ingiusta ma non può giudicarla.
Al sordo manca il senso del suono. Al cieco manca il senso della vista. Al robot manca il senso morale.
Per l'oggettività tutto è nell'oggetto. Il suono, il colore, la moralità stanno nelle cose.
Per il soggettivista le qualità degli oggetti si producono nel soggetto che le sperimenta. Il colore, il suono, la moralità sono esperienze intime del soggetto.
Dubbio. L'assassino che uccide l'innocente ci fa gridare all'ingiustizia oggettiva. Basta descrivere.
Risposta. Perché ci sia ingiustizia occorre che ci sia intenzione dell'assassino, quindi qualcosa di inosservabile. Qualcosa che è presente a parità della descrizione. Qualcosa che il robot non può cogliere poi che riguarda la coscienza e lui non sa cosa sia la coscienza.
Nonostante tutto questo sembrerebbe che soggettivismo e oggettivismo siano solo due modi di descrivere le cose. E qui torniamo ai daltonici.
Un'ape che vede i fiori in bianco e nero, si sbaglia? Oppure ci sbagliamo noi che li vediamo a colori?
Il modo di vedere dell'Ape è funzionale alla sua natura. Il modo nostro di vedere e funzionale alla nostra natura. Sia l'uomo che l'ape non si sbagliano. L'uomo è l'ape costituiscono un armonia.
Solo il soggettivismo rende conto di questa armonia.