mercoledì 30 ottobre 2019

L'EQUIVOCO DEI CATTOLICI CONSERVATORI

In questo saggio del 2016 l'ateo-non-devoto Loris Zanatta rassicura i cattolici conservatori: papa Francesco non è e non sarà mai un papa modernista. Comunione ai divorziati? Preti sposati? Sacerdozio femminile? Inclusione degli omosessuali? Se papa Francesco concede è solo perché è fondamentalmente disinteressato a problemi del genere. A lui interessano solo i poveri. Se vi sembra teologicamente impreparato e incappa in svarioni frequenti è solo perché la teologia non è di suo interesse. A lui interessano solo i poveri. Se soprassiede sulle eresie liturgiche è solo perché considera la liturgia un orpello. A lui interessano solo i poveri. La sostanza (i poveri) deve prevalere sulla forma (etica, liturgia, teologia...).
Ecco alcuni spunti di riflessione sulla sua figura.
La Chiesa oggi. Triste constatare come ancora oggi si ripropongano gli schieramenti del Concilio. A mezzo secolo di distanza siamo ancora fermi lì. Eppure oggi sappiamo molte più cose sul mondo e su come affrontare la povertà.
Argentina. Papa Francesco (PF) si è formato nella temperie del cattolicesimo argentino, una religione che deve tutto al presidente Peron.
Peronismo. PF è un peronista, ovvero un populista sudamericano. I liberali in questi casi parlano di "Perfetto Idiota Latino-Americano", un prototipo ritagliato sulla figura del poeta Eduardo Galeano.
Liberalismo. Peronismo e cattolicesimo fanno lega nell'acerrima lotta contro il pensiero liberale. L'anti-liberalismo viscerale diventa così un tratto tipico del cattolico argentino.
Populismo bergogliano. Il "pueblo" è buono, virtuoso e moralmente superiore. Dobbiamo imparare dalla saggezza dei poveri perché è lì che si incarna realmente la parola del Cristo.
Il popolo. Per PF è un'entità astratta, eccede la somma delle parti, l'individuo si scioglie in esso. Il "tutto" è superiore alla somma delle parti.
Il Diavolo. Per quanto ne dica Scalfari, PF crede che esista, va sotto il nome di "individualismo" e "consumismo".
Identà. Il popolo ha bisogno di un'identità per le sue lotte e il cattolicesimo deve fornirgliela. La funzione del sacerdote è quella di battezzare il popolo ed affiancarlo nelle sue rivendicazioni.
Manicheismo. Nella visione bergogliana, la realtà è sempre un lotta tra popolo ed élites egoiste. Lo sposalizio con il marxismo è inevitabile.
Paganesimo. PF non lo nega e lo vede oggi presente nel dio-denaro.
Corruzione. Ma il popolo rischia sempre di essere corrotto dalle élites attraverso la tentazione consumistica.
Post-colonialismo. Quando in epoca moderna nella Chiesa il pensiero anti-liberale ha perduto la sua presa, il cattolicesimo argentino ha trovato ispirazione nel pensiero post-coloniale, terzomondista e marxista.
Il ceto medio. PF lo teme perché è il "mezzo" attraverso cui le élites corrompono i poveri.
Democrazia. A PF nn interessa se non come mezzo per raggiungere la giustizia sociale. Solo la giustizia sociale è sostanza. Democrazia, teologia, liturgia sono solo forme tenute ad adattarsi.
Venezuela. Come le vicende venzuelane non abbiano istruito PF.
Cuba. Memorabile quel discorso in cui PF metteva in guardia dal "consumismo". A Cuba. Un paese che quasi non consuma minacciato dal "consumismo".
Cuba. La dittatura è secondaria, roba da minimizzare, specie se preserva dalle sirene capitaliste attraverso un messaggio secolare ma pur sempre di stampo evangelico.
Laicità. Papa Francesco (PF) non la riesce a concepire. E' costituzionalmente un integralista. E' un integralista con le idee confuse, un integralista... dell'amore verso gli umili.
Lessicografia. Nei discorsi di PF la parola "pueblo" è largamente la più ricorrente.
Contraddizione. Come si concilia il PF che lancia strali contro la povertà con il PF che loda le virtù del povero? Con questa impostazione contraddittoria si puo' davvero lottare contro la povertà? PF sottoscriverebbe le parole di Olof Palme: "il nostro nemico non è la ricchezza, ma la povertà"? Sembrerebbe di no.
Apocalisse. In PF c'è una vena apocalittica e una richiesta di redenzione. Il suo manicheismo resta ostile ad approcci pragmatici e tecnocratici.
Utopia. PF sottovaluta i danni delle utopie redentive, eppure l'argentina ha pagato un caro prezzo. I montoneros, gruppo armato peronista che nel socialismo vedeva riflesso il vangelo e in suo nome uccideva senza remore, s’erano formati in parrocchia! D'altronde, anche in Italia molto terrorismo rosso bazzicava gli oratori.
Pluralismo. Per PF è concepibile solo come pluralismo dei "pueblos".
Intellettuali. Non hanno spazio nell'orizzonte bergogliano. La sua espressione è di tipo sentimentale e l' anti-intellettualismo ostentato.
Le intenzioni. Se sono buone salvano tutto.
Economia. L'anti-intellettualismo bandisce idee chiare e precise da discutere, bastano le intenzioni: l'economia è buona se fondata sull'amore anziché sul profitto. Oggi il mondo è dominato da un'economia che uccide.
Cile. PF non riesce a spiegarsi la parabola cilena e nemmeno personaggi politici come Macrì. Sul tema è confuso, dice che "deve pensarci". Le recenti rivolte e l'estromissione del presidente argentino lo avranno sicuramente tranquillizzato.

ILSISMOGRAFO.BLOGSPOT.COM
Vaticano Un papa peronista? Rivista Il Mulino ( Loris Zanatta ) Da non credente, mi impressiona vedere le sberle che volano nell...