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mercoledì 28 gennaio 2009

State calmi, è solo gas


Le Signore si accomodino pure da questa parte per evitare l' immersione nelle rivoltante palude... gli altri... shake your hand... stump your feet... dentro e occhio che scotta...



... niente paura, è solo gas... presto... correte subito qui a ripulirvi nella neve immacolata delle carole...



Benjamin Britten - Carole

martedì 1 luglio 2008

Part medita su Britten

Un po' mi ha sorpreso che Arvo Part dedicasse una suo lavoro a Benjamin Britten. I punti di contatto tra i due non sono molti.

Il primo sembra guardare tutto con commossa partecipazione ma da un osservatorio distante; da quelle lontanaze tira i suoi sospiri d' attesa, il moto dei corpi amati appare rallentato e uniforme. Il secondo si precipità negli eventi per procacciarsi un' acqua che spenga il fuoco dei desideri. Circondato dai fenomeni, combatte con loro, contro di loro e tra loro. E' contagiato dal loro calore, dal dinamismo e dalla varietà che mai si esaurisce nello sguardo.

La soluzione è stata stata semplice: si è trattato di osservare la musica di Britten da lontano.

E da lontano ci appare come giri vorticosamente su se stessa fino a che non giunge, la musica di Part è quasi sempre escatologica, il tempo di pacificarsi.



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Ascoltare un bel disco quando sai già che è bello non appaga appieno l' animo del consumista segugio. Perchè temporeggiare in terre già conquistate? Eppure mi sento di incoraggiare al "riascolto". La bellezza non è mai "acquisita", non è mai "già vista". E' un fascio di luce cristallina che illumina sempre nuove cose ogni volta che lo si accende. Grazie miri per il prezioso prestito che mi hai concesso!



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Altre volte avevo viaggiato nello spazio. Ma nell' astronave di Ligeti faceva troppo freddo. Nello scafandro di Bryars la visibilità era pessima.

venerdì 20 giugno 2008

Paradisi mormoranti

Svoltato il tornante cosa troveremo? Non siamo poi così certi di portare al sicuro il nostro corpo - corpo infreddolito dall' umidore dei fanghi delle trincee, smembrato dalle granate-ananas, traforato dalle schegge, intontito dal clangore del bazooka, meccanizzato dagli ordini di caserma, intossicato dall' antracite, straziato da fili spinati, irradiato dagli urani impoveriti. Non siamo sicuri che veramenti ci spetti come ci hanno detto di depositarlo in un qualunque Paradiso. Varchiamo la soglia intimoriti, il posto sembra quello giusto, ci sono i Martiri, c' è Lazzaro... ma la voce che c' accoglie è timida, è stanca anche lei, come noi. Poi sopraggiunge l' angelo e le sicurezze si rafforzano scaldandoci nella loro stretta: cio' che è reso aspro dalle timidezze si scioglie nella confidenza, cio' che è contratto nel crampo della stanchezza si rilassa. Nuove voci sempre più coordinate ci soccorrono cullandoci in un riposo cicatrizzante. Sono tutti contenti di vederci, rinunciano con fatica a imprigionare il canto della loro calma gioia, ubbidiscono con riluttanza anche al tocco della campana paradisiaca quando ordina il raccoglimento nella preghiera. La strada era giusta, l' indicazione corretta, è proprio qui che elargiscono il lumino fioco che scaccia i timori cedendo solo al sonno fausto che riunisce e asciuga le labbra della piaga più rognosa. Dobbiamo ringraziare Benjamin Britten per averci spinto fin qui gonfiando la nostra vela con la sua musica ventilata; affrettiamoci! Ora che la fa solo mormorare... è sul punto di lasciarci.

E sbrigatevi anche voi ad acquistare il doppio della Decca con il War Requiem in occasione a 10 euri!!