Visualizzazione post con etichetta Eggers-O'Leary. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Eggers-O'Leary. Mostra tutti i post

lunedì 16 gennaio 2017

THE PARADOX OF LIBERTARIANISM Tyler Cowen, Bryan Caplan, William Eggers John O'Leary

Notebook per
THE PARADOX OF LIBERTARIANISM
Tyler Cowen, Bryan Caplan, William Eggers John O'Leary
Citation (APA): Tyler Cowen, B. C. (2014). THE PARADOX OF LIBERTARIANISM [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Segnalibro - Posizione 1
Nota - Posizione 2
I governi si espandono eppure spesso sono proprio loro a promuovere politiche libertarie: 1) inflazione sotto controllo 2) aliquote marginali contenute 3) fuoriuscita dalla produzione 4) libera circolazione dei capitali 5) regolamentazione improntata al market design (aste ecc.) 6) il marxismo è in disgrazia presso politici e intellettuali... Più siamo ricchi + governo possiamo permetterci. Paradosso 1: + libertà + ricchezza - resistenza alla predazione fiscale. Paradoss 2: più il governo migliora seguendo le ricette librrtarie + la gente chiede la sua opera... Se un governo esteso realizza più libertà (magari organizzando la competizione laddove nn emerge naturalmente) è bene sopportarli. Se un governo esteso è la conseguenza di maggiore libertà (magari xchè + ricchezza + spesa pubblica) allora è bene sopportarlo... Oggi il libertarismo nn valuta il risultato complessivo ma si limita ad intonare una litania di lamentele... Le libertà positive nn sono meno importanti delle negative. Oggi il clima e i disastri naturali minacciano le ns libertà più dei governi e i libertari hanno ricette da proporre se siolo si alleassero col loro nemico storico: i governi... Altro settore di crescente importanza: la prop. intellettuale. I libertari possono dare un grande contributo ma hanno bisogno dell'azione governativa... Altra questione: la proliferazione nucleare. Che fare quando un piccolo gruppo aggressivo avrà armi micidiali? Un libertario nn può girarsi dall'altra parte e occuparsi solo di welfare... Altro problema: viviamo in un mondo fatto di reti. Come regolarlo? Impossibile far sparire lo stato ma spero che i libertari nn abbiano solo qs da dire... Ho letto un libro sul libertarismo e nn ho imparato niente. Sono finiti gli anni 70 e la ricetta "meno stato" nn è immediatamente applicabile come ai problemi di allora...
Evidenzia (giallo) - Posizione 2
THE PARADOX OF LIBERTARIANISM by TYLER COWEN
Evidenzia (giallo) - Posizione 10
inflation has come down from unacceptable levels in the 1970s to an eminently livable situation.
Nota - Posizione 11
x INFLA
Evidenzia (giallo) - Posizione 11
Marginal tax rates have fallen from 70 percent to below 40 percent.
Nota - Posizione 11
x MARGINAL
Evidenzia (giallo) - Posizione 11
There has not been a major cry to nationalize or otherwise cripple the hi-tech sector.
Nota - Posizione 12
x PRIVATIZZ
Evidenzia (giallo) - Posizione 12
Private capital markets have become more advanced, more liquid, and better able to fund new ideas.
Nota - Posizione 12
x FINANZA
Evidenzia (giallo) - Posizione 13
on a global scale communism has fallen
Nota - Posizione 13
x COMUNISMO
Evidenzia (giallo) - Posizione 14
Few American politicians advocate central planning or an economy built around collective bargaining. Marxism has retreated in intellectual disgrace.
Nota - Posizione 15
c
Evidenzia (giallo) - Posizione 16
much greater liberty, at least in the positive sense of greater life opportunities.
Nota - Posizione 16
x LIBERTÀ POSITIVE
Evidenzia (giallo) - Posizione 16
The more wealth we have, the more government we can afford.
Nota - Posizione 17
X TESI
Evidenzia (giallo) - Posizione 17
the better government operates, the more government people will demand. That is the fundamental paradox of libertarianism. Many initial victories bring later defeats.
Nota - Posizione 18
x PARADOSSO
Evidenzia (giallo) - Posizione 19
We should embrace a world with growing wealth, growing positive liberty, and yes, growing government.
Nota - Posizione 20
x IL MONDO DI DOMANI
Evidenzia (giallo) - Posizione 20
We don’t have to favor the growth in government per se, but we do need to recognize that sometimes it is a package deal.
Nota - Posizione 21
x PIÙ GOVERNO: FA PARTE DEL PACCHETTO
Evidenzia (giallo) - Posizione 22
The second motto— “liberty is good”— is the more important.
Nota - Posizione 22
x NUOVO MOTO
Evidenzia (giallo) - Posizione 23
“advances in liberty bring bigger government.”
Nota - Posizione 23
c
Evidenzia (giallo) - Posizione 26
much of libertarianism has become a series of complaints
Nota - Posizione 27
x PIAGNISTEO
Evidenzia (giallo) - Posizione 28
the welfare state is here to stay,
Nota - Posizione 28
c
Evidenzia (giallo) - Posizione 31
seeing positive liberty (“what can I do with my life?”) as more important than negative liberty (“how many regulations are imposed on me?”).
Nota - Posizione 32
x VITA E LIBERTÀ. LA LIBERTÀ È UNO STRUM
Evidenzia (giallo) - Posizione 35
I worry about pandemics and natural disasters, as well as global warming and climate change more generally (it doesn’t have to be carbon-induced to be a problem). These developments are big threats to the liberty of many people in the world, although not necessarily Americans. The best answers to these problems don’t always lie on the old liberty/power spectrum in a simple way. Defining property rights in clean air, or in a regular climate, isn’t that easy and it probably cannot be done without significant state intervention
Nota - Posizione 38
x AREE DOVE LO STATO PUÒ AIUTARE
Evidenzia (giallo) - Posizione 42
Intellectual property in vaccines and drug patents also will become an increasingly critical issue on a global scale.
Nota - Posizione 42
x ALTRA AREA: VACCINI E BREVETTI
Evidenzia (giallo) - Posizione 44
More and more economic value is being held in the form of intellectual property.
Nota - Posizione 45
c
Evidenzia (giallo) - Posizione 45
Another major problem– the major problem in my view– is nuclear proliferation.
Nota - Posizione 46
x POLITOCA ESTERA
Evidenzia (giallo) - Posizione 54
We would run the risk of being too kooky and too mainstream at the same time.
Nota - Posizione 54
x RISCHIO DEI LIBRRT
Evidenzia (giallo) - Posizione 56
Brian Doherty’s wonderful book.
Nota - Posizione 56
x IL LIBRO DRL DRAGON IB XFETTO
Evidenzia (giallo) - Posizione 57
what I liked most about the book was how little I learned from it.
Nota - Posizione 57
c
Evidenzia (giallo) - Posizione 59
The book hearkens back to those good old days when the nature of the fight, “liberty vs. power,” was really quite clear. America in the mid to late 1970s was a wreck, and libertarians indeed had a lot of the right answers.
Nota - Posizione 61
x I BEI TEMPI DEL COMUNISMO
Segnalibro - Posizione 64
Nota - Posizione 64
Chi vuole meno stato dovrebbe volere uno stato migliore. Ecco alcune ragioni... 1) la statistica parla chiaro: + si è scontenti del governo + se ne vuole (è tipico dell'ignorante affrontare i problemi con + governo e/o con la lamentela)... 2) per limitare un governo devi conoscerlo a fondo fino ad amarlo. I libertari lo disprezzano fino a starne alla larga. Poi, chiamati a comprimerlo, falliscono nella missione... 3) le riforme di mercato (market design) richiedono uno stato forte e preparato x essere implementate... 4) La caricatura del governo fanigottone e predatore aliena le simpatie di chi nn constata niente del genere nella realtà, dove incontra anche bravi insegnanti nel pubblico e imprenditori avidi nel privato... 5) La gente no vuole un piccolo governo ma un governo competente, chi mostra disprezzo x il vero obbiettivo nn viene preso in considerazione. Chi invece abbraccia entrambi gli obbiettivi ha più possibilità... Progetti governativi di grande successo: 1) La ricostruzione democratica del Giappone... 2) Il piano Marshall in Europa... 3) L'uomo sulla luna... 4) Ambiente. Piogge acide... Disastri: 1) Kyoto 2) Katrina 3) Iraq...
Evidenzia (giallo) - Posizione 64
Five Reasons Why Libertarians Shouldn't Hate Government Plus, Five Big Projects That Went Well and Five That Were Disasters William D. Eggers & John O'Leary
Evidenzia (giallo) - Posizione 68
“I don’t want to make government work better, I want it to go away"
Nota - Posizione 68
x LA TIPICA POSIZIONE
Evidenzia (giallo) - Posizione 73
Our Founding Fathers, fondly quoted by limited-government advocates, didn’t view government as evil, but as a flawed institution with some important jobs to do.
Nota - Posizione 73
x I PADRI
Evidenzia (giallo) - Posizione 76
five reasons
Nota - Posizione 76
x RAGIONI X AVERE UN GOV MIGLIORE
Evidenzia (giallo) - Posizione 76
1. Bad government leads to bigger, badder government.
Evidenzia (giallo) - Posizione 78
the less citizens trust government, the less willing they should be to give it big new responsibilities, right? Wrong. An important recent academic study called “Regulation and Distrust” shows that, paradoxically, the worse government performs, the more citizens demand greater government intervention.
Nota - Posizione 80
x EMPIRIA: MENO FUNZIONA PIÙ LO SI DESIDERA
Evidenzia (giallo) - Posizione 82
2. To shrink government, you need to love government.
Nota - Posizione 83
x AMARE X CAPIRE E SMONTARE
Evidenzia (giallo) - Posizione 83
liberals believe deeply in government. As a result, they sit on school boards, city councils, and regional planning boards.
Nota - Posizione 83
x SINISTRA
Evidenzia (giallo) - Posizione 85
Many conservatives and libertarians come from the world of business.
Nota - Posizione 85
x BUSINESS
Evidenzia (giallo) - Posizione 87
Once in power, they tend to have far more difficulty
Nota - Posizione 87
c
Evidenzia (giallo) - Posizione 88
most high-profile attempts to shrink government fail.
Nota - Posizione 88
c
Evidenzia (giallo) - Posizione 91
3. Market-based reforms are not self-executing.
Nota - Posizione 91
3
Evidenzia (giallo) - Posizione 96
what happened when California actually tried electricity deregulation? Within just a few years, the new law caused soaring prices, rolling blackouts, and the recall of Gov. Gray Davis. Consumers lost billions.
Nota - Posizione 97
x ES DI PRIVATIZZ DIFFICILE
Evidenzia (giallo) - Posizione 98
energy companies such as Enron exploited design flaws
Nota - Posizione 98
c
Evidenzia (giallo) - Posizione 101
4. Government bashing alienates those you want to reach.
Evidenzia (giallo) - Posizione 105
Incessant government-bashing may make you feel good, but alienates most everybody who knows and loves a police officer, firefighter, teacher, social worker, anyone who has ever collected an unemployment check,
Nota - Posizione 107
x GODERE DELLE DISGRASIE CI RENDE ANTIPATICI
Evidenzia (giallo) - Posizione 109
5. Nobody will care what you know until they know you care.
Nota - Posizione 109
5
Evidenzia (giallo) - Posizione 110
Many voters today may indeed want smaller government, but what they want most of all is competent government.
Nota - Posizione 110
x COMPETENTE
Evidenzia (giallo) - Posizione 111
free-marketers also need to communicate a genuine interest in the effective performance
Nota - Posizione 111
x COMUNICARE AMORE
Evidenzia (giallo) - Posizione 113
The ultimate goal is the pursuit of happiness,
Nota - Posizione 113
x FINE ULTIMO
Evidenzia (giallo) - Posizione 114
When Government Was Good: Five Big Projects That Went Swell
Evidenzia (giallo) - Posizione 115
1. Democratic Reconstruction in Japan Post WWII.
Nota - Posizione 115
1
Evidenzia (giallo) - Posizione 117
2. The Marshall Plan. Aid to rebuild Europe following WWII.
Nota - Posizione 117
3. The Apollo Moon Landings. A come-from-behind win in the space race. On time, on budget, and 40 years later still never repeated. A strong head of NASA, James Webb, and a start-up culture made this incredibly audacious effort reality.


4. 4. 1996 Welfare Reform. Put time limits on welfare benefits and encouraged work rather than dependence. Based on a program in Wisconsin, a good example of building off the demonstrated success of our nation's laboratories of democracy—the states. Cut welfare rolls by more than 50 percent in many states.

IL GOVERNO FA MALE

1. Hurricane Katrina. The failure of the Corps' to adequately prepare was less visible but just as disastrous as the Keystone Cops response

2. NASA's Shuttle Tragedies.

3. Democratic Reconstruction in Iraq

4. 3. The 1970s War on Inflation.

*************DA QUI CAPLAN


Nota - Posizione 120
1) L'ignoranza chiede più governo? Istruiamo la massa anzichè adeguarci... 2) Amare il governo? Se balli col diavolo ti cambierà... 3) Il MD nn si implementa da solo? Giusto ma nn è l'unica forma di liberalizzazione...
Evidenzia (giallo) - Posizione 125
libertarians shouldn't attack the public's justified cynicism. Instead, they should help people see the logical anti-government conclusion of their cynicism.
Evidenzia (giallo) - Posizione 128
E&O's Reason #2: To shrink government, you need to love government.
Evidenzia (giallo) - Posizione 131
it is also true that those who love government don't want to shrink it. It's a conundrum.
Evidenzia (giallo) - Posizione 134
"If you dance with the devil, the devil don't change. The devil changes you."
Evidenzia (giallo) - Posizione 136
E&O's Reason #3: Market-based reforms are not self-executing.
Evidenzia (giallo) - Posizione 138
not true in general.
Evidenzia (giallo) - Posizione 141
Government bashing alienates those you want to reach.

martedì 28 luglio 2015

Libertari e statalisti

#cowen

Tyler Cowen sul tema:
  • I governi si espandono eppure spesso sono proprio loro a promuovere politiche libertarie: 1) inflazione sotto controllo 2) aliquote marginali contenute 3) fuoriuscita dalla produzione 4) libera circolazione dei capitali 5) regolamentazione improntata al market design (aste ecc.) 6) il marxismo è in disgrazia presso politici e intellettuali...
  • Più siamo ricchi + governo possiamo permetterci. Paradosso 1: + libertà + ricchezza - resistenza alla predazione fiscale. Paradosso 2: più il governo migliora seguendo le ricette librrtarie + la gente chiede la sua opera...
  • Se un governo esteso realizza più libertà (magari organizzando la competizione laddove nn emerge naturalmente) è bene sopportarli. Se un governo esteso è la conseguenza di maggiore libertà (magari xchè + ricchezza + spesa pubblica) allora è bene sopportarlo...
  • Oggi il libertarismo nn valuta il risultato complessivo ma si limita ad intonare una litania di lamentele. Il libertario ha smesso di pensare al margine...
  • Le libertà positive nn sono meno importanti delle negative. Oggi il clima e i disastri naturali minacciano le ns libertà più dei governi e i libertari hanno ricette da proporre se solo se si alleano col loro nemico storico: i governi...
  • Altro settore di crescente importanza: la prop. intellettuale. I libertari possono dare un grande contributo ma hanno bisogno dell'azione governativa...
  • Altra questione: la proliferazione nucleare. Che fare quando un piccolo gruppo aggressivo avrà armi micidiali? Un libertario nn può girarsi dall'altra parte e occuparsi solo di welfare...
  • Altro problema: viviamo in un mondo fatto di reti. Come regolarlo? Impossibile far sparire lo stato ma spero che i libertari nn abbiano solo qs da dire...
  • Ho letto un libro sul libertarismo e nn ho imparato niente. Sono finiti gli anni 70 e la ricetta "meno stato" nn è immediatamente applicabile come ai problemi di allora...
William D. Eggers e John O'Leary sul tema

  • Chi vuole meno stato dovrebbe volere uno stato migliore. Ecco alcune ragioni...
  • 1) la statistica parla chiaro: + si è scontenti del governo + se ne vuole (è tipico dell'ignorante affrontare i problemi con + governo e/o con la lamentela)...
  • 2) per mettere le mani e limitare un governo devi conoscerlo a fondo fino ad amarlo. I libertari lo disprezzano fino a starne alla larga. Poi, chiamati a comprimerlo, falliscono nella missione...
  • 3) le riforme di mercato (market design) richiedono uno stato forte e preparato x essere implementate...
  • 4) La caricatura del governo fanigottone e predatore aliena le simpatie di chi nn constata niente del genere nella realtà, dove incontra anche bravi insegnanti nel pubblico e imprenditori avidi nel privato...
  • 5) La gente non vuole un piccolo governo ma un governo competente, chi mostra disprezzo x il vero obbiettivo nn viene preso in considerazione. Chi invece abbraccia entrambi gli obbiettivi ha più possibilità...
  • Progetti governativi di grande successo:1) La ricostruzione democratica del Giappone...2) Il piano Marshall in Europa...3) L'uomo sulla luna...4) Ambiente. Piogge acide...Disastri: 1) Kyoto 2) Katrina 3) Iraq...
Risponde Caplan punto su punto:
  • Se l'ignoranza chiede più governo istruiamo l'ignorante anziché accontentarlo.
  • Bisogna amare il governo per ridurlo? Peccato che chi ama il governo di solito lo vuole estendere: se balli col diavolo lui non cambia, sei tu che cambi.
  • Le riforme MD non sono le uniche riforme liberali.
  • Uno puo' anche fare qualcosa in modo perfetto ma se nessuno gliela chiesto non puo' pretendere un compenso.

giovedì 19 febbraio 2015

Economic freedom and the size of government, or does paying taxes boost freedom?

Economic freedom and the size of government, or does paying taxes boost freedom?:



'via Blog this'



paradossi libertari

Le spiegazione è abbastanza semplice: possiamo permetterci alte tasse solo liberalizzando l' economia. Se questo è vero puo' darsi che in media l' economia di chi ha alte tasse sia più libera.

D' altro canto i paesi con alta spesa pubblica, in particolare quelli scandinavi, hanno potuto mantenere il loro welfare solo grazie alle liberalizzazioni (voucher).

Detto questo faccio una previsione: alte tasse e alta spesa sono in contrasto con la religiosità di un paese.

lunedì 12 novembre 2012

La sete di governo dei libertari

Diversamente dagli anni 70-80, per alcuni libertari di oggi le dimensioni del governo non sembrano essere la bestia nera per eccellenza.

In passato andava di moda una lezione chiara. più il governo lavora male, meno domanda di governo ci sarà presso i cittadini.

Logico no? Peccato che le evidenza non confermino: a chiedere più governo sono proprio i cittadini che vivono in paesi con governi molto difettosi (l' Italia, per esempio). Come spiegarlo?

Forse chi abita in un paese retto da governi corrotti non auspica una drastica riduzione ma una moralizzazione. D' altro canto laddove il governo è più competente si accorgerà presto che una qualche forma di "privatizzazione" è auspicabile.

D' altro canto è bene che i libertari s' innamorino del governo: diverranno più esperti di politica e la cosa volgerà a loro vantaggio allorché proporranno le riforme. Una privatizzazione dilettantesca rischio di rinfocolare lo statalismo.

La narrativa passata dei libertari ha un rischio evidente: divide tra buoni (imprenditori) e cattivi (burocrati). Nessuna persona smaliziata crederà mai a nulla del genere. E anche gli ingenui non constateranno mai come i cattivi stiano solo da una parte.

L' urlo di battaglia si trasforma così da "tagliare" a "competenza"!

Qualcuno evidenzia un paradosso libertario: la libertà produce ricchezza e la sempre maggiore ricchezza produce domanda di governo. Ancora più chiaro chi formula in questo modo: la libertà produce innovazione e l' innovazione rende meno costosa la centralizzazione del potere.

I due dogmi libertari ("la libertà è bella" e "il governo è cattivo") andrebbero differenziati: il primo è molto più importante. A volte ci si è talmente spinti oltre su questa strada fino a fare l' apologia delle libertà positive, francamente il tutto suona come un rinnegamento dei principi libertari, senza contare che molti temi che mettono in imbarazzo i libertari (riscaldamento globale, proprietà intellettuale) possono rivelarsi inaspettatamente proficui alla causa. Non a caso uno dei massimi pensatori libertari fu Julian Simon, uno studioso che si dedicò anima e corpo proprio a queste tematiche "imbarazzanti".

LETTURE:

http://reason.com/archives/2010/01/13/five-reasons-why-libertarians/print

http://econlog.econlib.org/archives/2010/02/five_responses.html

http://econlog.econlib.org/archives/2010/02/why_arent_the_i.html

http://www.economics.harvard.edu/faculty/shleifer/files/NBER_Regulation%20and%20Distrust.pdf

http://www.cato-unbound.org/2007/03/11/tyler-cowen/the-paradox-of-libertarianism/

http://econlog.econlib.org/archives/2007/03/worst_advice_to.html

giovedì 4 febbraio 2010

Il nostro povero individualismo

Borges lo chiamava "il nostro povero individualismo".

Parlava degli argentini, di quello spirito anarcoide che tutto pervade e impedisce loro di assimilarsi in una vera Patria. Uno scoraggiante sentimento di sfiducia per ogni potere sovraordinato, una riluttanza a lasciarsi coordinare.

Se andiamo oltre Borges, ecco presentarsi uno spiazzante paradosso: quell' intima ostilità ad ogni governo... chiede incessantemente "più Governo".

La storia dell' Argentina - piena come un uovo di dittatori, caudillos, socialismo, fascismo, statalismo - è lì a perenne testimonianza per l' incredulo.


... altri murales ordinabili a Steven Power...

Presso gli studiosi delle democrazie la storiella è conosciuta come "il paradosso dell' italiano": l' italiano è quello strano tipo che nutre una sfiducia atavica verso il suo governo e, contemporaneamente, accetta e chiede interventi governativi sempre più ipertrofici. Chi "disprezza" tanto alla fine "compra", forse aveva ragione la nonna.

Insomma, da noi dietro chi dice "piove, governo ladro" si nasconde quasi sempre un pianificatore incallito.

Ora si scopre che il fenomeno è pressochè universale: il cinismo è nemico della libertà. Peggio un Governo lavora e più cresce la richiesta dei suoi servigi.

Come spiegare tutto cio'? Forse la sfiducia del cinico è tale per cui solo un "unto del Signore" puo' salvarci. Il cinico pessimista puzza di scommasse pascaliane anche quando parla di politica. Se l' accentramento dei rischi per lui è razionale, quello dei poteri è la logica conseguenza.

Il cinico è un giocatore disperato: non gli resta che puntare tutto su una carta.


... compra qui le tue t-shirt...


Certo che tutto questo ha una conseguenza paradossale: ai libertari viene chiesto di amare il loro nemico, o perlomeno di porgere l' altra guancia.



Continua a leggere sul tema:

http://www.cato-unbound.org/2007/03/11/tyler-cowen/the-paradox-of-libertarianism/


http://econlog.econlib.org/archives/2007/03/worst_advice_to.html