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giovedì 14 maggio 2020

hl Studies On Slack - TRENTACINQUE ANNI DOPO+ MASSIMO RISOETTO

MASSIMO RISPETTO PER LE STUPIDAGGINI.

La scienza è democratica?
No.
E' più che democratica, è anarchica.
Premessa: esistono ottimi argomenti per difendere il geocentrismo, il terrapiattismo, l'anti-vaccinismo, i monopoli, i dazi, la decrescita felice eccetera...
Tutti questi argomenti si rifanno al paradosso della pozzanghera sull'orlo dell'abisso: l'acqua, come tutti i corpi pesanti, tende a scendere verso il basso, le pozzanghere si creano proprio a causa di questa tendenza. Ma che dire di quella pozzanghera che sta sull'orlo del precipizio? L'acqua di quella pozzanghera potrebbe sistemarsi molto più in basso saltando nell'abisso. Perché non lo fa visto che "stare in basso" sembra essere la sua "ragione di vita"? E' ovvio: perché lei sa SOLO scendere in basso. Saltare nell'abisso implica invece anche saper risalire verso l'alto. Saper scendere solo verso il basso, specializzarsi solo in quello, non implica alla fine stare più in basso di tutti. Traduciamo: l'idea Vera si guadagna anche offrendo il massimo rispetto verso le idee Stupide. C'è una certa santità nella stupidaggine.
Fine della parte esoterica, veniamo all'esempio.
Immagina di dover convincere un monaco del XII secolo che non è mai esistito un Esodo storico dall'Egitto. Non ti basteranno le prove archeologiche quando lui ti contesterà che la Bibbia afferma tale esistenza. Tu magari dirai che la Bibbia è falsa e Dio non esiste. Farai l'esempio della genesi e proporrai le soluzioni alternative presentate dalla scienza, ovvero l'evoluzione da organismi monocellulari. Lui ti chiederà come l'evoluzione possa cambiare le essenze degli animali e trasformarle in cose completamente nuove. Tu risponderai che l'intera visione scolastica del mondo è sbagliata, le essenze non esistono, ci sono solo atomi nello spazio vuoto. Ti chiederà allora come fondare la moralità se non nel tentativo di approssimare l'ideale incarnato dalla tua essenza, e tu risponderai che...beh, non importa cosa dirai ma di certo a quel punto ti sarai accorto di come vi siete allontanati dall'argomento: cercavi di convincerlo che alcune persone molto specifiche non se ne sono andate dall' Egitto e ora ti trovi a dover fondare una morale.
Probabilmente esistono due equilibri auto-coerenti con i loro pro e i loro contro. C'è il tuo equilibrio (no Esodo, ateismo, evoluzione, atomismo, antirealismo della morale) e l'equilibrio del monaco (sì Esodo, teismo, creazionismo, scolasticismo, realismo morale), e prima che tu possa far smuovere il monaco su uno di questi punti, devi convincerlo su tutti. L'impresa è ardua perché per un uomo cambiare idea su qualcosa è possibile ma cambiare idea su tutto è quasi impossibile.
Quindi la domanda diventa: quanta pazienza ha questo monaco? Quanto tempo ti dà? Se gli dici che non c'è Dio, potrebbe pensare "assumo la tua idea - che detta così mi appare del tutto inattendibile - e comincio a studiare in questa prospettiva secondo la direzione che mi indichi al fine di verificare se il nuovo equilibrio auto-coerente in cui mi ritroverò alla fine immerso sarà nel suo complesso migliore di quello in cui mi ritrovo ora". Oppure potrebbe gridare: "A MORTE L'INFEDELE!!!". Queste due differenze nel possibile comportamento realizzano due epistemologie differenti.
Aristotele affermava che l'uomo istruito lo vedi da come riesce ad adottare e sperimentare idee che non condivide. Quanto appena detto spiega perché. Il monaco certamente non accetterà i tuoi argomenti quando ha innumerevoli prove dell'esistenza di Dio, quando è forte delle miracolose guarigioni a cui ha assistito (tu: "... l'effetto placebo, le malattie psico somatiche..."), quando non saprebbe spiegare altrimenti le vittorie di Costantino nonostante le sue truppe fossero di molto inferiori a quelle del nemico, eccetera, eccetera. Ma se è disposto a darti retta nonostante le tue assurdità, se è disposto ad intrattenersi con la tua idea abbastanza a lungo, alla fine potrebbe anche entrare nel tuo equilibrio auto-coerente e trovarsi bene. Sì, è possibile poiché parliamo di una persona molto istruita.
Al giorno d'oggi non bruciamo le persone sul rogo. No, ma le prendiamo in giro, le bullizziamo, le banniamo, le blocchiamo e comunque non le ascoltiamo con mente aperta, ci limitiamo a dire che sono stupide e che "la scienza non è democratica". Non ci sfiora nemmeno l'idea che dobbiamo bilanciare equilibri differenti tutti auto-coerenti al loro interno. Si noti che quando le idee sono in forte concorrenza tra loro, come sui social o nei dibattiti, non possiamo permetterci di inquinare il nostro equilibrio, anche se quello potrebbe essere il primo passo per dirigerci verso un equilibrio migliore. In una situazione di anarchismo delle idee il monaco sarebbe un atarassico disposto ad ascoltare/adottare tutte le idee per verificare l'equilibrio a cui conducono. Forse questo, oltre a essere impossibile, è un po' troppo. Una buona epistemologia richiede un DESIDERIO verso il meglio ma anche una disponibilità di ascolto delle idee stupide in modo che possano crescere in noi.
P.S. Perché ho linkato questo magnifico libro? Ma perché Thomas Kuhn sottolinea a più riprese come le prime versioni del modello eliocentrico erano molto peggiori del modello geocentrico, gli astronomi ci lavoravano sopra solo per una strana curiosità e che ci vollero decenni prima che potessero presentare qualcosa in grado di resistere in un dibattito al geocentrismo.
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aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaTRENTACINQUE ANNI DOPO.

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All'epoca una lettura piacevole ma decisamente incomprensibile. Leggere: "la competizione sarà vinta da chi non compete" lascia di sale. Paradossi del genere ti trapassano procurandoti un brivido benefico in tutte le parti del corpo. In tutte tranne il cervello. Certo, lo Yin e lo Yang eccetera, ma alla fine meglio non approfondire o rischi di ritrovarti con un pugno di mosche in mano. Ti dici: aspetta e vedrai. Aspetta e un giorno riconoscerai la forma rappresentata da questa seducente nuvola letteraria.
Ho aspettato fino a oggi e finalmente ho visto la luce. Ora che la competizione sarà vinta da chi non compete mi è molto più chiaro, sono le stesse leggi dell'evoluzione a spiegarlo.
Meglio dirlo ricorrendo a un esempio fantastico: sul pianeta buio-buio tutti gli esseri viventi non hanno occhi. Sono imbranatissimi! Noi del pianeta terra, che di occhi ne abbiamo ben due, ridiamo di loro. Ma perché questa gente vive in tali miserande condizioni? Risposta: perché competono tra loro in modo acerrimo. Mi spiego meglio, l'occhio evolve mettendo insieme tre moduli - occhio1, occhio2 e occhio3 - che devono evolvere separatamente e rigorosamente in questo ordine per comporre il prodotto finito. Ora, l'occhio ci consente di vincere mille competizioni, per esempio quella con gli imbranatissimi esseri di buio-buio, questo è evidente, ma occhio1 invece non serve a nulla, è solo un peso e chi ce l'ha sul groppone non sarà mai "il più adatto" della compagnia. Lo stesso dicasi per occhio2 e occhio3 presi separatamente. L'essere perfetto, ovvero l'essere dotato di occhi, è rarissimo, il motivo è evidente: puo' evolvere solo in un ambiente in cui non si compete, cioè, dicono gli specialisti, in un ambiente in cui non esiste pressione evolutiva e le mutazioni sono random anziché guidate. In questo mondo di stravaccati prima o poi arriverà la giusta combinazione e il miracolo si realizzerà. Fortunatamente, la natura, di tanto in tanto, ci mette a disposizioni ambienti del genere, per esempio dopo le pestilenze talune specie animali sono decimate e i superstiti possono prosperare in un mondo di abbondanza in cui la competizione si allenta o è bandita del tutto.
Ora, chiarito quanto sopra, che "chi non compete vincerà la competizione" appare un'ovvietà. Ma mi ci sono voluti 35 anni per capirlo.
AAAAAAAAAAAAAAAA

Studies On Slack
Posted
Citation (APA): Posted. (2020). Studies On Slack [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Evidenzia (giallo) - Posizione 2
Studies On Slack
Nota - Posizione 2
@@@@@@@ equilibri multipli e progresso incastrato. il pianeta degli esseri senza occhi. L evoluzione dei moduli oculari: tutti svantaggiosi se presi singolarmente. i vantaggi di una scarsa competizione. Evoluzione random ed evoluzione del piû adatto. ora puoi capire il tao: per vincere la competizione nn devi competere. Yin yan competizione tra gruppi. Esiste? Di fatto sì é la cultura a rallentare la competizione infragruppo esempi di competizione strategicamente rallentata. Ruolo. Monopoli. Dazi. Evangelizzazione. il mondo delle idee. Accettared un idea sbagliata x capire come cresce dentro di se. le ragioni x cui dobbiamo prendere sul serio la cultura dell inefgicienza sono le stesse x cui dobbismo prendere sul serio chi inattendibile.
Evidenzia (giallo) - Posizione 5
Imagine a distant planet full of eyeless animals.
Evidenzia (giallo) - Posizione 5
Evolving eyes is hard: they need to evolve Eye Part 1, then Eye Part 2, then Eye Part 3, in that order.
Evidenzia (giallo) - Posizione 6
each of these mutations must have had its own benefits
Nota - Posizione 9
Sul pianeta terra
Evidenzia (giallo) - Posizione 10
You need all three Eye Parts or they’re useless.
Nota - Posizione 10
Nel ns pianeta
Evidenzia (giallo) - Posizione 10
Worse, each Eye Part is metabolically costly;
Evidenzia (giallo) - Posizione 12
So these animals will only evolve eyes in conditions of relatively weak evolutionary pressure.
Nota - Posizione 13
Una sola parte di o cchio é costosa
Evidenzia (giallo) - Posizione 13
In a world of intense and perfect competition,
Nota - Posizione 13
Mai possibile evolvere l occhio
Evidenzia (giallo) - Posizione 16
There are lots of ways to decrease evolutionary pressure.
Evidenzia (giallo) - Posizione 16
disasters
Evidenzia (giallo) - Posizione 17
there’s more than enough for everyone and nobody has to compete.
Nota - Posizione 18
Epidemie
Evidenzia (giallo) - Posizione 18
any animal nearby has hit the evolutionary jackpot
Evidenzia (giallo) - Posizione 26
Using normal human logic, we feel tempted to say something like “Come on! The hillock is so tiny, and that pit is so deep,
Nota - Posizione 27
La pozzanghera sull orlo dell abisso. Disegnino. Eq multipli
Evidenzia (giallo) - Posizione 28
But water stubbornly refuses to listen.
Evidenzia (giallo) - Posizione 28
Under conditions of perfectly intense competition, evolution works the same way.
Nota - Posizione 28
Incastrati
Evidenzia (giallo) - Posizione 29
organisms can go from higher to lower fitness, but never vice versa.
Nota - Posizione 30
Mai una provvidenziale marcia indietro
Evidenzia (giallo) - Posizione 34
So in order to produce the highest-fitness animal, we need to– select for fitness less hard?
Evidenzia (giallo) - Posizione 36
An evolutionary environment with no competition won’t evolve eyes either;
Nota - Posizione 37
Risposta
Evidenzia (giallo) - Posizione 38
you need the right balance,
Evidenzia (giallo) - Posizione 39
total competition is called Moloch, and total absence of competition is called Slack.
Evidenzia (giallo) - Posizione 42
Think of slack as a paradox– the Taoist art of winning competitions by not trying too hard at them.
Evidenzia (giallo) - Posizione 43
yin and yang.
Nota - Posizione 44
ttrrrtttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 44
II.
Evidenzia (giallo) - Posizione 44
a digression on group selection.
Nota - Posizione 45
Ttttttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 45
group selection doesn’t exist.
Nota - Posizione 45
Il pensiero di molti
Evidenzia (giallo) - Posizione 80
The first step in evolution’s solution is giving all cells the same genome; this mostly eliminates the need to compete to give their genes to the next generation.
Nota - Posizione 81
Le cellule che competono formano il cancro
Evidenzia (giallo) - Posizione 97
In other words, group selection can happen in a two-layer hierarchy of nested evolutionary systems
Evidenzia (giallo) - Posizione 102
You can find these kinds of two-layer evolutionary systems everywhere. For example, “cultural evolution” is a two-layer evolutionary system.
Evidenzia (giallo) - Posizione 103
In the hypothetical state of nature, there’s unrestricted competition
Nota - Posizione 103
Homo lupo
Evidenzia (giallo) - Posizione 104
the groups compete with each other, and groups that develop rulesets that prevent theft and murder (eg legal codes, religions, mores) tend to win those competitions.
Nota - Posizione 105
Tribú
Evidenzia (giallo) - Posizione 106
Species don’t have a czar who restraints internal competition
Nota - Posizione 107
É compito della cultura
Evidenzia (giallo) - Posizione 108
what about market economics?
Nota - Posizione 108
Ttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 108
The outer layer is companies, the inner layer is individuals.
Nota - Posizione 126
Tttttttttr
Evidenzia (giallo) - Posizione 126
III.
Evidenzia (giallo) - Posizione 127
A species that gave itself slack in its evolutionary competition would do better than one that didn’t
Nota - Posizione 127
lo slack é un problema cdi group competition
Evidenzia (giallo) - Posizione 128
But no individual can unilaterally choose to compete less intensely;
Evidenzia (giallo) - Posizione 133
systems do best somewhere in the middle, where there’s some competition but also some slack.
Evidenzia (giallo) - Posizione 133
consider a researcher facing their own version of the eyeless aliens’ dilemma.
Nota - Posizione 134
Tttttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 135
Research Program Part 1,
Nota - Posizione 135
Nessuno ti pubblica. Carriera rovinata
Evidenzia (giallo) - Posizione 135
Research Program Part 2,
Evidenzia (giallo) - Posizione 136
Research Program Part 3,
Evidenzia (giallo) - Posizione 136
If their jobs are up for review every year,
Nota - Posizione 137
Peer review inefficace
Evidenzia (giallo) - Posizione 137
the business-as-normal researcher will have five trendy papers, and the groundbreaking-insight researcher will be halfway through Research Program Part 1,
Nota - Posizione 138
Il genio battuto
Evidenzia (giallo) - Posizione 138
as the saying goes, “publish or perish”.
Evidenzia (giallo) - Posizione 140
But group selection makes the situation less hopeless.
Nota - Posizione 140
Il rimedio
Evidenzia (giallo) - Posizione 140
Universities have long time-horizons
Evidenzia (giallo) - Posizione 143
So if tenure really does work better than constant vicious competition, then (absent the usual culprits like resistance-to-change, weird signaling equilibria, politics, etc) we should expect universities to converge on a tenure
Nota - Posizione 144
ecco spiegata pa cattedra
Evidenzia (giallo) - Posizione 149
selecting grants by lottery,
Nota - Posizione 157
Tttttttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 157
IV.
Evidenzia (giallo) - Posizione 158
Seven examples:
Nota - Posizione 158
Ttttttttttt esempi di competizione strategicamente rallentata.
Evidenzia (giallo) - Posizione 159
1. Monopolies.
Evidenzia (giallo) - Posizione 173
2. Tariffs.
Evidenzia (giallo) - Posizione 206
This is part of Peter Thiel’s defense of monopolies in Zero To One.
Evidenzia (giallo) - Posizione 267
5. The Long-Term Stock Exchange.
Evidenzia (giallo) - Posizione 285
6. That Time Ayn Rand Destroyed Sears.
Evidenzia (giallo) - Posizione 287
Lampert was a Sears CEO who figured– since free-market competitive economies outcompete top-down economies, shouldn’t free-market competitive companies outcompete top-down companies?
Evidenzia (giallo) - Posizione 299
7. Ideas.
Nota - Posizione 299
Perché evengelizzare cos difficile? perché bisgna convincere l altro co 10 idee. Una sola lo danneggerebbe
Evidenzia (giallo) - Posizione 315
Aristotle says that the mark of an educated man is to be able to entertain an idea without accepting it.
Evidenzia (giallo) - Posizione 321
entertain your claim long enough to hear your arguments one by one,
Evidenzia (giallo) - Posizione 326
Good epistemics require a balance between being willing to choose better ideas over worse ones, and open-mindedly hearing the worse ones out in case they grow on you.
Nota - Posizione 327
Una buona epistemologia
Evidenzia (giallo) - Posizione 328
Kuhn points out that early versions of the heliocentric model were much worse than the geocentric model, that astronomers only kept working on them out of a sort of weird curiosity, and that it took decades before they could clearly hold their own against geocentrism in a debate).

venerdì 8 novembre 2019

CONTRO LE PSEUDO-SCIENZE NON SERVE A NULLA APPELLARSI ALLA SCIENZA.

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CONTRO LE PSEUDO-SCIENZE NON SERVE A NULLA APPELLARSI ALLA SCIENZA.
Questo pessimo articolo è un grido d'allarme, si paventa una confusione tra scienze e pseudo-scienze, è un vero peccato che manchi il bersaglio. Tuttavia, poiché lo fa in un modo comune a molti, vale la pena di approfondirne i difetti. Ma procediamo con ordine.
1) Scienza post-empirica - L'articolo la mette sul banco degli imputati, è lei che sfumerebbe il criterio per distinguere la scienza dalle ciarlatanerie aprendo così di nuovo le porte alla metafisica, che dopo Kant sembrava spacciata.
2) Esempi di scienza post-empirica - Ci sono scienziati che parlano di "universi-specchio", di "universi-paralleli", di "neutroni che fluttuano attraverso più universi", e sempre senza prove, anzi, ammettendo candidamente che le probabilità di ottenere prove in futuro sono vicine allo zero.
3) Metafisica - In una situazione del genere il ritorno delle metafisiche è dietro l'angolo. Per dirla tutta queste teorie sugli universi plurimi sono già speculazioni metafisiche visto che non possono essere testate.
4) Many-Worlds - E' un' interpretazione della meccanica quantistica a cui aderì anche Feynman. Uno pseudo-scienziato pure lui? Un pericoloso sofista che mesta nel torbido? Sì, è vero, non c'è assolutamente nessuna prova per sostenere questa ipotesi, nessuna possibilità di sperimentarla, tuttavia l'impressione che sia lecito sostenerla in un dibattito scientifico è forte. E' scienza post-empirica? E quindi? Che male c'è?
5) Distinguere la scienza - L'articolo si chiede se la scienza post empirica sia ancora scienza? Dipende da cosa chiediamo alla scienza in questa epoca si post-verità. L'autore dell'articolo sembra chiedere teorie razionali e testabili in modo da opporsi con solide fondamenta alle fake news, ai negazionisti del cambiamento climatico, agli anti-vaccinisti e ai fan della medicina omeopatica. Una scienza oggettiva e veritiera, insomma.
6) Riassunto dell'articolo - Ci provo: le teorie sul multiverso sono cattive perché non sono testabili e sdoganano le pseudo-scienze.
7) Come scegliere l'ipotesi migliore? - Purtroppo l'articolo non fa chiarezza, alza invece un polverone in cui spiccano solo paure, slogan e intenzioni che mancano il bersaglio finendo per mitizzare un sapere oggettivo che non esiste come lo si descrive. Sarebbe bene allora cominciare chiedendoci come scegliamo una teoria scientifica.
8) Esempio estremo: la moderna paleontologia - Di solito fa un buon lavoro mettendo insieme i fossili ritrovati e formulando ipotesi credibili. Ma poniamo ci sia una teoria rivale, quella dei satanisti, per loro Satana ha disseminato i reperti di cui sopra per ingannarci e farci credere quello che affermano i paleontologici. Domanda: hanno ragione i paleontologi o i satanisti? Quale principio adottiamo per decidere? Alcune risposte sono MOLTO comuni e anche MOLTO sbagliate. Le elenco come monito nei punti di seguito.
9) Criterio della predizione - Noi sceglieremmo i paleontologi perché fanno previsioni corrette. Ma questo è palesemente falso, l'ipotesi satanista, infatti, è coerente con questo stato di cose: visto che Satana sta tentando di ingannarci inducendoci a credere ai paleontologi, è del tutto normale che faccia in modo che le loro predizioni si realizzino.
10) Criterio del complotto - L'ipotesi satanista sottende un complotto, il che la rende falsa. Il ragionamento è incoerente: i complotti in via di principio sono sempre possibili. Ironia della sorte la paleontologia è un campo disseminato di beffe, se non ne tenessimo conto oggi crederemmo all'uomo di Piltdown.
11) Criterio della naturalità - Satana è una causa soprannaturale e la scienza si occupa di cause naturali. Veramente la scienza si occupa della verità, non della natura delle cause. Se, per esempio, anziché Satana ci metto gli Alieni va forse meglio? Direi di no. La distinzione tra naturale e sopranaturale è fondamentalmente stupida.
12) Criterio empirico - Poiché l'ipotesi satanista non è testabile, allora non è scientifica. Ma a non essere testabile, al limite, è cio' che distingue le due ipotesi. In questo senso sono sullo stesso piano. Dobbiamo considerarle forse entrambe non-scientifiche? Direi di no.
13) Soluzione - Per fortuna esiste, anche se ce la dimentichiamo troppo spesso: entrambe le teorie spiegano bene i fatti ma la teoria dei paleontologi è più "elegante". Vorrei dire "semplice" ma lo evito altrimenti sembra che abbia un metodo per misurare la semplicità. No, questo metodo non esiste, l'eleganza resta un giudizio intuitivo. Ecco a cosa appellarsi contro le pseudo-scienze, all'intuito, al buon senso.
14) Un giudizio - Il modo con cui giudichiamo una teoria scientifica è inevitabilmente oscuro, incerto, disordinato, soggettivo. Una linea chiara non esiste, la componente intuitiva è ineliminabile.
15) La Sfinge - Il confronto tra paleontologi e satanisti è esagerato e rende subito visibili le differenze ma la stessa dinamica si ripropone pari pari ovunque. Esempio, la Sfinge è stata costruita sotto il faraone Chefren o sotto Cheope? La maggioranza degli archeologi si schiera con la prima ipotesi ma si tratta pur sempre di un'ipotesi con diverse falle, tanto è vero che una rispettabile minoranza propende per la seconda. Qui la storia del confronto tra paleontologi e satanisti si ripete ma la questione è più difficile da risolvere, il nostro intuito non ci offre subito una soluzione come nel primo caso, dovremmo approfondire la questione per poterlo consultare meglio. In un caso del genere sentiamo che è del tutto legittimo che gli scienziati si dividano - hanno storie diverse, esperienze diverse, intuiti diversi - anche se non ci sarà mai un test che risolverà la diatriba.
16) Ancora sul multiverso - Il gatto di Schrodinger è contemporaneamente vivo e morto, i fautori del multiverso spiegano questa strano caso affermando che le due condizioni sono entrambe vere ma in due universi differenti, chi si oppone sostiene invece, per esempio, che l'osservatore incida neutralizzando a distanza una delle due condizioni a favore dell'altra senza che ci sia bisogno di ipotizzare ulteriori universi. Anche qui, si tratta di un confronto più ostico rispetto a quello dei paleontologi contro i satanisti ma del tutto legittimo in ambito scientifico, anche se entrambe le visioni non saranno mai testabili.
17) Il mito dell'esperimento - Molte ipotesi che vogliamo includere nella scienze naturali non sono testabili, e a questo dobbiamo rassegnarci senza fare appello a un patetico ritorno a Kant e ai suoi limiti della ragione. Ai tempi di Kant la scienza non-empirica non esisteva (anche se arrivò poco dopo). Contrapporre la scienza alla metafisica ci fa partire con il piede sbagliato, ci sono solo teorie più probabili e teorie meno probabili, ben consci del fatto che le probabilità hanno sempre una base soggettiva. Detto altrimenti, la non-falsificabilità è un elemento ineliminabile della scienza, non possiamo rimuoverlo, possiamo discuterne con cautela ma negarlo non è un'opzione disponibile.