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giovedì 8 febbraio 2018

Una teoria della motivazione

Una teoria della motivazione

Cosa ci motiva? Cosa ci mette le ali ai piedi?
Difficile dirlo poiché cio’ che ci motiva a farequalcosa, ci demotiva a fare qualcos’altro.
Difficilmente il demotivato è un tale fermo in mezzo alla stanza che non fa nulla. Più spesso è un tipo che guarda la TV, o fuma una sigaretta, o si mangia le unghie. Ad ogni modo bisogna essere motivati anche a star fermi in mezzo alla stanza e non far nulla.
Cio’ che mi demotiva dall’andare ad un’assemblea condominiale che prevedo piena di schiamazzi ottusi quanto bellicosi è cio’ che mi motiva a starmene a casa davanti alla TV a guardare San Remo.
Guardare San Remo è una noia mortale, specie quando non cantano, ci vuole una volontà di ferro per affrontare la prova.
Bene, ora che i  problemi sottostanti al quesito iniziale sono più chiari riformulo la domanda: nel momento in cui scopro la sostanza chimica (dopamina) che “motiva” il cervello delle persone, come devo intendere la sua azione una volta chiarito che cio’ che mi motiva a fare qualcosa mi demotiva a fare altro?
Si possono fare delle ipotesi. Pensiamo a come funziona il nostro cervello: in genere possediamo delle credenze aprioristiche che aggiorniamo via via che ci imbattiamo in fatti nuovi. Tuttavia,questo “aggiornamento” differisce da persona a persona poiché dipende dal peso che diamo al “fatto nuovo”. Certi cervelli conferiscono più peso di altri alle novità.
Per esempio, se noi crediamo che il gender gap negli stipendi dipenda da una discriminazione subita dalle donne, come reagiamo di fronte ad uno studio che nega questa tesi?
Nessuno di noi cambia totalmente idea – uno studio ramingo non è certo in grado di fare questa differenza – ma compie un aggiustamento che dipende dal peso che il suo cervello assegna allo studio in questione.
Ecco l’azione della dopamina consiste nell’indurci – coeteris paribus – ad assegnare un peso maggiore al fatto nuovo intervenuto.
Attenzione, non sto dicendo che la persona motivata è anche più affidabile perché cambia le sue idee al cospetto di fatti nuovi. Tutti i classici bias permangono, sto solo dicendo che la persona motivata è particolarmente sensibile al fatto nuovo, anche se magari lo ha selezionato con un filtro affetto da confirmation bias. Essere sensibili alla novità non ci dice molto sull’intensità del rinforzo ma nulla sulla sua direzione.
E’ la fiducia nel fatto nuovo a motivarci, a disancorarci dallo status quo e a spingerci all’azione.
Se io rinuncio all’assemblea condominiale perdedicarmi alla TV lo faccio perché io guardo tutte le sere la TV, si tratta di un’attività senza imprevisti che padroneggio e a cui mi dedico per inerzia. E’ proprio cio’ che faccio quando nella mia giornata non accade nulla di rilevante, quando ogni novità è assente (magari perché tendo ad azzerare la rilevanza della novità).
Una eventuale “pillola della motivazione” avrebbe sul mio cervello l’effetto di darmi fiducia nell’affrontare il “nuovo”. L’assemblea condominiale tumultuosa cambierebbe la mia routine ma – con una buona pompata di dopamina nel cervello – io sono nelle condizioni ideali per affrontare questo cambiamento, potrei arrivare a dire che lo cerco, ne sento l’esigenza.   
L'immagine può contenere: una o più persone e scarpe

martedì 15 agosto 2017

Il procastinatore


La maledizione delle proroghe per il commercialista procastinatore

Il procrastinatore non è un pigro, semplicemente non sa come funziona la sua mente e la mente umana in generale. D’altronde esiste una spiegazione evoluzionistica a questa diffusa distorsione cognitiva. Ma vediamo meglio di cosa si tratta.
Quel che la gente crede: tu rinvii le cose perché sei pigro e/o non sai organizzare il tuo tempo.
Sbagliato!
La realtà: tu rinvii perché non sai respingere una tentazione, non sai pensare a come pensa il tuo cervello e mettere delle toppe dove ci sono delle falle.
Anche se parlando ho in mente il commercialista, non è che in altri ambiti della nostra vita il procastinatore non imperversi.
Tanti di noi comprano una massa di libri accumulandoli sul comodino, oppure una quantità di film accatastandoli vicino al videoregistratore rinviando a data da destinarsi la lettura o la visione.
All’atto dell’acquisto di solito optiamo per la qualità ma poi la sera, quando dobbiamo metterci in concreto a leggere o a guardare un film, scegliamo la spazzatura rinviando i consumi qualitativi all’indomani.
Al supermercato riempiamo con fare compiaciuto il carrello di cibi dietetici ma alla sera aprendo il frigo, dopo aver soppesato le varie alternative, optiamo per il solito Vortice Perugina. Siamo un po’ tutti procrastinatori.
E chi a Natale non aspetta l’ultimo giorno per fare i regali?
Abbiamo tanti libri bellissimi, tanti film  raffinati e cibi di prima qualità ma c’è sempre qualcosa da fare prima che venga il loro turno.
Potreste anche schedulare tutto su un’agenda ma la cosa non vi aiuterebbe perché il problema non è la gestione del vostro tempo ma il vostro modo sbagliato di pensare.
Conosci te stesso, diceva il saggio.
Pensare il pensiero, ecco la chiave.
Se lo facessimo, scopriremo che la dimensione del futuro ci è fondamentalmente estranea, tutti noi siamo cattivi anticipatori dei nostri  stati mentali.
Se vi offrissero in alternativa 50 euro oggi oppure  51 euro tra un anno come vi orientereste?
Ci state ancora pensando? Forse allora qualcuno di voi sarebbe sorpreso nell’apprendere che un essere puramente logico non avrebbe dubbi: 51 è maggiore di 50 sì o no? E quindi…
Evoluzionisticamente ha senso scegliere l’alternativa più vicina nel tempo, i nostri antenati non dovevano preoccuparsi della pensione o dell’infarto dovuto alla dieta, morivano giovanissimi e fronteggiavano molti pericoli imminenti, cio’ significa che erano interessati solo al breve periodo. Per loro un atteggiamento del genere era giustificato.
Inutile aggiungere che il cervello consegnatoci da loro in eredità e che portiamo orgogliosamente sulla testa era conformato per risolvere i loro problemi e non i nostri.
Uno dei modi più fruttuosi per verificare se rientrate tra i procastinatori consiste nell’osservare come ve la avate di fronte alle scadenze.
La scadenza unica manda nel pallone il procrastinatore: se tutto scade nello stesso giorno lui rinvierà tutto a quel giorno trovandosi poi nelle canne.
Costui, infatti, non sa creare scadenze artificiali scaglionate, è in qualche modo condannato a quelle ufficiali.
Non è pigrizia: il procastinatore lavora più degli altri. Non è mancanza di programmazione: il procastinatore sa tutto per tempo. E’ che poi cade in tentazione e rinvia la conclusione (visto che si puo’).
La confidenza in se stessi non fa che peggiorare le cose. Se ancora non riuscite a capire che rinvierete gli impegni appena ve ne sarà data la possibilità o se diventate idealistici circa il vostro comportamento futuro, non svilupperebbe mai una strategia che affronti nel modo dovuto le vostre debolezze.
In ogni caso la medicina è una sola e ve la ripeto: saper pensare il proprio pensiero, conoscere i punti deboli della mente umana e anticiparne le prevedibili distorsioni.
Torniamo al commercialista e alle scadenze fiscali.  Viviamo un’epoca in cui le proroghe si moltiplicano e questo può essere una maledizione per il procrastinatore. Il rimedio lo abbiamo appena visto, avere la forza mentale di fingere che alcune di queste proroghe, quelle meno giustificate, semplicemente non esistano.
procrastinatori

Il procastinatore


Procrastination – You are Not So Smart – David McRaney
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Punti chiave: Il procastinatore non è un pigro, semplicemente non sa come funziona la mente umana – La spiegazione evoluzionista dello sconto iperbolico –  Meglio scadenze scaglionate che la scadenza unica – Inutile programmare, piuttosto “conosci te stesso”, impara a pensare il tuo pensiero –
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Yellow highlight | Location: 685
THE MISCONCEPTION: You procrastinate because you are lazy and can’t manage your time well. THE TRUTH: Procrastination is fueled by weakness in the face of impulse and a failure to think about thinking.
Note:DESCRIZIONE BIAS
Yellow highlight | Location: 688
If you have Sky+, you tend to gradually accumulate a cache of hundreds of films you think you’ll watch one day.
Note:COMPRARE E ACCUMULARE LIBRI SENZA LEGGERLI
Yellow highlight | Location: 703
The researchers had a hunch people would go for the junk food first, but plan healthy meals in the future.
Note:SCEGLIAMO LA QUALITÀ MA POI CONSUMIAMO (PRIMA) LA SPAZZATURA
Yellow highlight | Location: 704
Many studies over the years have shown you tend to have time-inconsistent preferences.
Note:PREFERENZE INCOERENTI
Yellow highlight | Location: 706
With Sky+, the choice of what to watch right now and what to watch later is like chocolate versus carrot sticks.
Note:SKY PLANNER
Yellow highlight | Location: 717
You wait until the last minute to buy Christmas presents. You put off seeing the dentist, or getting that thing checked out by the doctor,
Note:REGALI DI NATALE
Yellow highlight | Location: 722
There’s a growing list of books you will read one day. Before you do though, maybe you should check your e-mail. You should head over to Facebook too, just to get it out of the way.
Note:C’È SEMPRE QUALCOSA DA FARE PRIMA
Yellow highlight | Location: 724
You can buy a daily planner… but these tools alone will not help, because the problem isn’t you are a bad manager of your time—you are a bad tactician in the war inside your brain….
Note:NON È UNA QUESTIONE DI ORGANIZZAZIONE
Yellow highlight | Location: 729
Walter Mischel conducted experiments at Stanford University throughout the late 1960s and early 1970s in which he and his researchers offered a bargain to children. The kids sat at a table in front of a bell and some treats. They could pick a pretzel, a cookie, or a giant marshmallow.,,Some made no attempt at self-control and just ate right away…. kids who were able to overcome their desire for short-term reward in favor of a better outcome later weren’t smarter than the other kids, nor were they less gluttonous…. The ones who could hold out ended up with SAT scores that were on average two hundred points higher than scores for the ones who ate the marshmallow….
Note:MARSHMALLOW E SELFCONTROL
Yellow highlight | Location: 744
Thinking about thinking—this is the key. In the struggle between should versus want, some people have figured out something crucial: Want never goes away.
Note:IL SEGRETO: PENSARE IL PENSIERO
Yellow highlight | Location: 746
You are really bad at predicting your future mental states…Later is a murky place where anything could go wrong…
IL FUTURO CI E’ ESTRANEO
Yellow highlight | Location: 747
If I were to offer you £50 now or £100 in a year, which would you take?…A being of pure logic would think, more is more, and pick the higher amount every time, but you aren’t a being of pure logic….
Note:50 OGGI O 100 DOMANI
Yellow highlight | Location: 755
The tendency to get more rational when you are forced to wait is called hyperbolic discounting, because your dismissal of the better payoff later diminishes over time and makes a nice slope on a graph.
Note:SCONTO IPERBOLICO
Yellow highlight | Location: 756
Evolutionarily it makes sense to always go for the sure bet now; your ancestors didn’t have to think about retirement or heart disease. Your brain evolved in a world where you probably wouldn’t live to meet your grandchildren.
Note:SPIEGAZIONE EVOLUZIONISTA
Yellow highlight | Location: 761
One of the best ways to see how bad you are at coping with procrastination is to notice how you deal with deadlines.
Note:SCADENZE
Yellow highlight | Location: 768
Klaus Wertenbroch and Dan Ariely. They set up three classes, and each had three weeks to finish three papers. Class A had to turn in all three papers on the last day of class, Class B had to pick three different deadlines and stick to them, and Class C had to turn in one paper a week. Which class had the better grades? Class C, the one with three specific deadlines, did the best. Class B, which had to pick deadlines ahead of time but had complete freedom, did the second best, and the group whose only deadline was the last day, Class A, did the worst.
Note:MEGLIO LE SCADENZE SCAGLIONATE CHE LA SCADENZA UNICA
Yellow highlight | Location: 777
If you fail to believe you will procrastinate or become idealistic about how awesome you are at working hard and managing your time, you never develop a strategy for outmaneuvering your own weakness.
Note:LA CONFIDENZA IN SE STESSI PEGGIORA IL PROBLEMA
Yellow highlight | Location: 780
You must be adept at thinking about thinking to defeat yourself at procrastination.
Note:LA SOLUZIONE: PENSARE IL PENSIERO
Yellow highlight | Location: 789
Capable psychonauts who think about thinking, about states of mind, about set and setting, can get things done not because they have more willpower or drive, but because they know productivity is a game played against a childish primal human predilection
Note | Location: 790
OVERCOMING BIAS

venerdì 21 aprile 2017

Volontà e Potenza

Willpower: Rediscovering Our Greatest Strength by Roy F. Baumeister, John Tierney
Intelligenza e autocontrollo: le chiavi del successo...
... However you define success—a happy family, good friends, a satisfying career, robust health, financial security, the freedom to pursue your passions—it tends to be accompanied by a couple of qualities... intelligence and self-control...
Ma: mentre l'intelligenza è "rigida", sull'autocontrollo è più facile agire...
... So far researchers still haven’t learned how to permanently increase intelligence. But they have discovered, or at least rediscovered, how to improve self-control...
Ai tempi di Darwin, in epoca vittoriana, il dominio delle emozioni era tutto...
... As Charles Darwin wrote in The Descent of Man, “The highest possible stage in moral culture is when we recognize that we ought to control our thoughts.” The Victorian notion of willpower would later fall out of favor...
Subentrò un certo scetticismo per queste pratiche, senonché, oggi, il laboratorio ha di nuovo portato fiducia: possiamo migliorarci...
... Baumeister himself started out as something of a skeptic. But then he observed willpower in the laboratory: how it gives people the strength to persevere, how they lose self-control as their willpower is depleted, how this mental energy is fueled by the glucose in the body’s bloodstream...
La volontà è come un muscolo: può essere allenato con frutto...
... willpower, like a muscle, becomes fatigued from overuse but can also be strengthened over the long term through exercise...
Allenare la volontà è forse il miglior investimento psicologico a nostra disposizione.
La mancanza di autocontrollo è la fonte di innumerevoli guai...
... most major problems, personal and social, center on failure of self-control: compulsive spending and borrowing, impulsive violence, underachievement in school, procrastination at work, alcohol and drug abuse, unhealthy diet, lack of exercise, chronic anxiety, explosive anger...
Eppure la virtù è poco apprezzata: nessuno sogna di essere più controllato...
... Ask people to name their greatest personal strengths, and they’ll often credit themselves with honesty, kindness, humor, creativity, bravery, and other virtues—even modesty. But not self-control...
Il mondo d'oggi, con tutte le tentazioni che propone, sorride a chi sa controllarsi...
... People feel overwhelmed because there are more temptations than ever... Facebook, surfing gossip sites...
Ogni giorno è un "resistere, resistere, resistere"...
... The most commonly resisted desire in the beeper study was the urge to eat, followed by the urge to sleep, and then by the urge for leisure, like taking a break from work by doing a puzzle or game instead of writing a memo. Sexual urges were next on the list of most-resisted desires, a little ahead of urges for other kinds of interactions, like checking e-mail and social-networking sites, surfing the Web, listening to music, or watching television...
In altre epoche storiche erano altre le doti preminenti. Prendiamo il medioevo: forza fisica e lealtà erano le regine...
... During the Middle Ages, most people were peasants who put in long, dull days in the fields, frequently accompanied by prodigious amounts of ale. They weren’t angling for promotions at work or trying to climb the social ladder, so there wasn’t a premium on diligence (or a great need for sobriety)...
La comunità era tutto e quindi l'osservanza del rito diveniva l'asse portante. Pensiamo solo alla salvezza cristiana...
... In the medieval Catholic Church, salvation depended more on being part of the group and keeping up with the standard rituals than on heroic acts of willpower...
Illuminismo. La fede declina. I vittoriani si chiedono: che fare? È possibile salvaguardare l'etica (della volontà) anche in assenza di fede?...
... Many Victorians came to doubt religious principles on theoretical grounds, but they kept pretending to be faithful believers because they considered it their public duty to preserve morality...
Certe soluzioni vittoriane si prestano alla presa in giro. Il loro nemico più puntuto era un vero genio del motto...
... Oscar Wilde’s philosophy: “I can resist everything except temptation.”...
Nacque l'espressione "forza di volontà", era un modo per dare una fede anche agli atei...
... As Victorians fretted over moral decay and the social pathologies concentrated in cities, they looked for something more tangible than divine grace, some internal strength that could protect even an atheist. They began using the term willpower...
"Il genio è pazienza". Nacquero i libri di self-help...
... People sought to increase their store of it by following the exhortations of the Englishman Samuel Smiles in Self-Help, one of the most popular books...
Successo = Autonegazione...
... explaining the success of everyone from Isaac Newton to Stonewall Jackson as the result of “self-denial” and “untiring perseverance.”...
***
Poi la forza di volontà andò fuori moda. Forse per colpa di certi eccessi vittoriani...
... The fascination with willpower ebbed in the twentieth century partly in reaction to the Victorians’ excesses...
Alcuni accusarono il senso del dovere di stare dietro le guerre dell'Occidente...
... The prolonged bloodshed of World War I seemed a consequence of too many stubborn gentlemen following their “duty” to senseless...
Gli intellettuali predicavano una vita più rilassata...
Non si può negare che negli anni trenta furono i tedeschi i maggiori cultori della volontà. Chi non ricorda certi film simbolo...
... That theme would be embraced by the Nazis, whose rally in 1934 was featured in Leni Riefenstahl’s infamous propaganda film, The Triumph of the Will...
inoltre: il nuovo mondo del consumismo e della pubblicità non desiderava clienti troppo "volenterosi"...
... The decline of will didn’t seem like such a bad thing, and after the war there were other forces weakening it. As technology made goods cheaper and suburbanites richer, stimulating consumer demand became vital to the economy, and a sophisticated new advertising industry urged everyone to buy now. ..
Il nuovo obbiettivo non era più "resistere" ma sedurre gli altri...
... The new bestsellers were cheery works like Dale Carnegie’s How to Win Friends and Influence People and Norman Vincent Peale’s The Power of Positive Thinking. Carnegie spent eight pages instructing readers how to smile...
Il nuovo trend: "credici e lo avrai"...
... “The basic factor in psychology is the realizable wish,” Peale wrote. “The man who assumes success tends already to have success.” Napoleon Hill sold millions of copies of Think and Grow Rich by telling readers to decide how much money they wanted...
Anni sessanta: il piacere su tutto...
... Wheelis used Freudian terms in discussing the decline of the superego in Western society, but he was essentially talking about a weakening of willpower—and all this was before the baby boomers came of age in the 1960s with a countercultural mantra of “If it feels good, do it.”...
Anni settanta: la "me-generation".
Paura di colpevolizzare. Se non devono esserci colpevoli, non devono esserci virtù, specie quelle che non dipendono dal talento, come la forza di volontà...
... Most social scientists look for causes of misbehavior outside the individual: poverty, relative deprivation, oppression, or other failures of the environment or the economic and political systems. Searching for external factors is often more comfortable for everyone, particularly for the many academics who worry that they risk the politically incorrect sin of “blaming the victim”...
***
Ma in certi ambienti l'autocontrollo ha sempre goduto di cattiva famaFreud lo legava alla parte più torbida dell'inconscio...
... The very notion that people can consciously control themselves has traditionally been viewed suspiciously by psychologists. Freudians claimed that much of adult human behavior was the result of unconscious forces and processes...
Skinner lo liquidava come mero rafforzatore degli istinti...
... B. F. Skinner had little respect for the value of consciousness and other mental processes, except as needed to process reinforcement contingencies...
Il concetto di forza di volontà richiama quello di coscienza, e il concetto di coscienza fa paura in certi ambienti, mette in crisi lo stereotipo dell'uomo-animale...
... Some neuroscientists claim to have disproved its existence. Many philosophers refuse to use the term...
Ne abbiamo un'idea quando pensiamo che in certi ambienti giuridici si arriva a proporre l'eliminazione del concetto di responsabilità...
... Recently, some scholars have even begun to argue that the legal system must be revamped to eliminate outdated notions of free will and responsibility...
***
Fu l'autostima a soppiantare l'autocontrollo: la libertà e la necessità di decidere da sé dava ansia ai bimbi, che avevano bisogno di autostima...
... Baumeister shared the general skepticism toward willpower when he started his career as a social psychologist in the 1970s at Princeton. His colleagues were then focusing not on self-control but on self-esteem... people with more confidence in their ability and their self-worth tended to be happier and more successful. So why not help everyone else succeed by finding ways to boost their confidence?...
Prima conseguenza: narcisismo.
Seconda conseguenza: non è detto che più autostima ci fa rendere al meglio...
... While international surveys showed that U.S. eighth-grade math students had exceptionally high confidence in their own abilities, on tests they scored far below Koreans, Japanese, and other students with less self-esteem...
Fu anche la sperimentazione a favorire il ritorno della forza di volontà...
... The resurrection of self-control wasn’t led by theorists, who were still convinced that willpower was a quaint Victorian myth. But when other psychologists went into the laboratory or the field, they kept happening on something that looked an awful lot like it...
Il "ritorno della volontà" fu accolto con un "lo sa anche mia nonna". Ma il nuovo sapere era di natura sperimentale, qui stava la novità...
.... Progress generally comes not from theories but from someone finding a clever way to test a theory, as Walter Mischel did...
Chi non ricorda il test del marshmallow?
I bimbi che resistono alle tentazioni sanno come distrarsi e avranno più successo da iallito la prova?...
... He noticed that the children who had failed to wait for the extra marshmallow seemed to get in more trouble...
Voti scolastici e test del marshmallow...
... They found that the ones who had shown the most willpower at age four went on to get better grades and test scores...
Contro Freud: malnutrizione e patologie a parte, la vita infantile influenza poco quella adulta. È il carattere a fare la differenza...
... These were stunning results, because it’s quite rare for anything measured in early childhood to predict anything in adulthood at a statistically significant level. Indeed, this disconnect was one of the death blows against the Freudian psychoanalytic approach to psychology, which emphasized early childhood experiences as the foundation of adult personality...
La gran parte delle patologie sociali sono da imputare a caratteri malformati...
... “Self-regulation failure is the major social pathology of our time,” they concluded, pointing to the accumulating evidence of its contribution to high divorce rates, domestic violence, crime, and a host of other problems...
A scuola, poi, l'autocontrollo conta più dell'intelligenza...
... Self-control also proved to be a better predictor of college grades than the student’s IQ or SAT score. Although raw intelligence was obviously an advantage, the study showed that self-control was more important because it helped the students show up more reliably for classes, start their homework earlier, and spend more time working and less time watching television...
Sul lavoro chi sa controllarsi è più apprezzato da colleghi e dipendenti...
... In workplaces, managers scoring high in self-control were rated more favorably by their subordinates as well as by their peers...
***
Autocontrollo ed evoluzione: come e perché si sviluppa una simile facoltà?
L’autocontrollo richiede cervelli enormi. Autocontrollo e dimensioni del cervello sono correlati, spiegato un fattore si spiega anche l’altro.
L'uomo e i suoi lobi frontali, un pezzo unico...
... The human brain is distinguished by large and elaborate frontal lobes, giving us what was long assumed to be the crucial evolutionary advantage: the intelligence to solve problems in the environment....
Ma un cervello tanto grande consuma tanta energia. Bisogna mantenerlo...
... But big brains also require lots of energy. The adult human brain makes up 2 percent of the body but consumes more than 20 percent of its energy....
Primo tentativo di spiegare: teoria della banana, o teoria del cerchio: cervelli grandi per cercare banane e banane per mantenere cervelli grandi...
... One early explanation for the large brain involved bananas and other calorie-rich fruits. Animals that graze on grass don’t need to do a lot of thinking about where to find their next meal... A banana eater needs a bigger brain to remember where the ripe stuff is, and the brain could be powered by all the calories in the bananas, so the “fruit-seeking brain theory”...
La teoria fallisce. Robin Dunbar: nessun supporto per la teoria: dimensioni cervelll e alimentazione non sono correlati.
Teoria alternativa: teoria sociale...
... Animals with bigger brains had larger and more complex social networks... Humans are the primates who have the largest frontal lobes because we have the largest social groups, and that’s apparently why we have the most need for self-control...
L'autocontrollo dà vantaggi privati ma la sua funzione è sociale...
... We tend to think of willpower as a force for personal betterment—adhering to a diet, getting work done on time, going out to jog, quitting smoking—but that’s probably not the primary reason it evolved so fully in our ancestors...
L'autocontrollo serve a stare in modo ordinato in una gerarchia. Esempio: l’autocontrollo  medio nei primati non umani è di 20 minuti, il tempo del pasto del maschio alfa. Se non so trattenermi sono guai...
... For animals to survive in such a group without getting beaten up, they must restrain their urge to eat immediately... Experts surmise that the smartest nonhuman primates can mentally project perhaps twenty minutes into the future—long enough to let the alpha male eat, but not long enough for much planning beyond dinner...
Nell'uomo sorprende la capacità di generalizzare...
... One piece of cake won’t make you fat, and skipping one assignment won’t ruin your career. But in order to stay healthy and employed, you must treat (almost) every episode as a reflection of the general need to resist these temptations. That’s where conscious self-control comes in...
***
Oggi c'è la possibilità di coniugare scienza e morale vittoriana...
... We hope to combine the best of modern social science with some of the practical wisdom of the Victorians....
Il revival della volontà compare con modalità sempre diverse e sorprendenti...
... We’ll explain why corporate leaders pay $20,000 a day to learn the secrets of the to-do list from a former karate instructor, and why Silicon Valley’s entrepreneurs are creating digital tools to promote nineteenth-century values...
***
La mente umana è sempre stata vista come un pc capace di processare info...
... mind as if it were a little computer. These information models of the human mind generally ignored concepts like power or energy...
Ora sappiamo invece che tra le sue capacità fondamentali c’è anche quella di produrre energia.
Produrre energia è possibile: non è facile come sembra da certi libri self help e nemmeno crudele come fanno credere certi eccessi vittoriani...
... Acquiring self-control isn’t as magically simple as the techniques in modern self-help books, but neither does it have to be as grim as the Victorians made it out to be. Ultimately, self-control lets you relax because it removes stress and enables you to conserve willpower for the important challenges...