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giovedì 20 giugno 2019

IL PUEBLO?

L PUEBLO?
Una delle bizzarrie della storia cilena è la rappresentazione quasi celebrativa di Salvador Allende come leader eletto democraticamente.
Ricordo allora che Allende non ha mai vinto un'elezione. Raggiunse un picco di voti pari al 36% dopo una contorta gara elettorale a tre tornate che, secondo le disposizioni costituzionali all'epoca, fu poi demandata al Parlamento cileno affinché prendesse una decisione definitiva. Allende emerse come il prescelto dopo mesi di rapporti intrattenuti dietro le quinte ma soprattutto sotto la minaccia di fazioni militari che tentarono di influenzare il risultato delle consultazioni parlamentari rapendo funzionari di governo. Dopo che uno di questi tentativi fallì provocando la morte di un capo dell’esercito cileno, il principale partito di opposizione rinunciò alle sue pretese firmando un accordo di coalizione con Allende per conferirgli la presidenza. Una volta in carica Allende violò fin da subito l’accordo stretto con i neo-alleati mettendo poi in moto una serie di eventi che “sovietizzarono” il paese sull’esempio cubano. L’economia collassò ben presto portando il paese sull’orlo del baratro.
Il golpe di Pinochet inaugurò oltre un decennio di governo militare antidemocratico. Tuttavia, il modo più semplice di leggere gli eventi consiste nel vedere all’opera un regime autoritario che si stava sviluppando chiaramente verso un'autocrazia di sinistra, rovesciato da un regime ancor più antidemocratico di destra. Vale solo la pena di precisare che Pinochet non si vedeva tanto come un fascista, quanto come un super-poliziotto chiamato a rimettere ordine al caos. Coerentemente con questa idea, quando ritenne che la minaccia rossa si era eclissata, rimise il suo potere nelle mani degli organi democratici.

martedì 23 maggio 2017

Il fallimento della democrazia cilena

Nel suo saggio “Nunca mas”, Josè Pinera ci fornisce un resoconto del golpe cileno leggermente diversa da quella pervenuta dalle nostre parti. Se si evocano le figure di Allende e Pinochet, infatti, ogni italiano ha subito le idee chiare circa il carro su cui salire. La colonna sonora ideale per questa lettura non sono gli Intillimani ma l’inno nazionale cileno.
Tutta l’enfasi del saggio è posta sul cosiddetto “Accordo”.
Mercoledì 22 agosto 1973, il plenum della Camera di Deputati si riunì a mezzogiorno per “analizzare la situazione politica e legale che colpisce il paese”. Incominciando la sessione, i gruppi parlamentari dei Deputati del Partito Democratico Cristiano (PDC) e del Partito Nazionale (PN) presentarono un progetto di Accordo che avrebbe cambiato il corso della storia del Cile…
Una cosa deve essere chiara: quando parliamo di “plenum della Camera dei Deputati” parliamo dell’organo che aveva eletto Allende non di un’opposizione esacerbata.
Nell’accordo si sosteneva sostanzialmente che…
… “il paese sta soffrendo attualmente una crisi che non ha paragone nella nostra storia patria, durante centosessanta anni e tanti anni di vita indipendente....”
Nelle parole di Orrego, il presidente della democrazia cristiana cilena (partito decisivo per l’elezione di Allende):
… “la situazione di illegalità riguarda oltraggi reiterati alle risoluzioni del Congresso Nazionale, nonché oltraggi reiterati alle attribuzioni del Potere Giudiziario, ed ancora oltraggi reiterati alle facoltà dell’Organo di controllo generale della Repubblica (Contralorìa General de la Repubblica, ndr) e oltraggi reiterati ai diritti dei cittadini, ai mezzi di comunicazione dei cileni “… Il deputato Orrego affermò anche che il Presidente Salvador Allende non stava rispettando lo Statuto di Garanzie Democratiche che aveva fatto possibile la sua elezione. Questo elenco di diritti individuali era stato incorporato alla Costituzione nel 1970 come condizione affinché la Democrazia Cristiana votasse Allende come presidente, dato che quell’anno lui, candidato socialista, aveva ottenuto solo il 36,2 per cento del voto popolare e, pertanto, il Congresso poteva scegliere alla presidenza chiunque tra le due altre formazioni di maggioranza relativa…
Come reagì il partito di Allende?
… Luis Maira della coalizione di partiti di governo chiamata Unità Popolare. Non negò le gravi accuse che faceva il progetto di Accordo e cercò di giustificare la condotta del governo sostenendo “che il problema di fondo non è altro che lo Stato di Diritto e la sua giusta correlazione con le trasformazioni economiche indispensabili”…
Sembra sia stato velatamente prospettato anche un intervento sovietico:
…  La sessione del pomeriggio, convocata per votare il progetto di Accordo, cominciò alle otto di sera. Ma ci fu una sorpresa. Dopo un breve dibattito, la Camera si costituì in sessione segreta su richiesta di Jorge Insunza ed il pubblico seduto in tribuna dovette abbandonare l’aula. In quella sessione, il deputato comunista pronunciò un discorso minaccioso sostenendo che, se si approvava il progetto di Accordo, forze straniere avrebbero invaso immediatamente il paese…
Ecco il contenuto dell’Accordo parlamentare:
… L’Accordo, approvato da quasi due terzi dei deputati, ovvero il 63.3 per cento dell’assemblea, accusava il governo del Presidente Allende di venti violazioni concrete alla Costituzione e alle leggi, tra le quali anche la protezione di gruppi armati, le torture, e il fermo illegale dei cittadini, o ancora l’imbavagliare la stampa, il manipolare l’educazione, il limitare la possibilità di uscire dal paese, il confiscare la proprietà privata, il formare organismi sediziosi, il violare le attribuzioni del Potere giudiziale, il Congresso e il Controllore Generale della Repubblica, e tutto ciò in maniera sistematica e col fine di instaurare in Cile “un sistema totalitario”, cioè, una dittatura comunista…
Il fatto più rilevante:
… Fu un fatto straordinario che l’Accordo della Camera sia stato approvato da tutti i deputati del PDC, il partito maggioritario il cui leader indiscusso era il Presidente del Senato ed ex Presidente della Repubblica Eduardo Frey Montalva, dato che solo tre anni prima, il 24 ottobre del 1970, quello stesso partito aveva contribuito con tutti i suoi voti a nominare Presidente Salvador Allende nella sessione plenaria del Congresso…
Allende e i militari:
… Allende aveva aperto le porte della politica ai militare conferendo, un anno prima, a vari generali ed ammiragli i ministeri chiave…
Ma perché il tentativo di rimozione del Presidente non seguì le corrette? Perché un atto del genere era impossibile di fatto:
… la rimozione del Presidente, come previsto dall’articolo 42 della Costituzione promulgata nel 1925, esigeva per allontanare il Presidente i due terzi dei senatori in esercizio. Dato che il Senato si rinnovava parzialmente durante il mandato governativo, era virtualmente impossibile che un Presidente, per impopolare che fosse, perdesse così marcatamente le elezioni parlamentari durante il suo periodo al punto tale da rimanere senza l’appoggio di almeno un terzo dei senatori… In sintesi, la Costituzione di 1925 permetteva che un governo la violasse, perfino “sistematicamente” come sostenne un’ampia maggioranza dei deputati…
Del resto, il governo Allende non dimostrava una grande sensibilità per lo “stato di diritto”. Alcune dichiarazioni sintomatiche in merito:
… “dietro l’espressione ‘Stato di Diritto’ si nasconde una situazione che presuppone un’ingiustizia economica”… “La rivoluzione si manterrà dentro il diritto finché il diritto non pretende di frenare la rivoluzione”…
Ma è il comunismo stesso ad essere sempre stato in cattivi rapporti con il diritto e la democrazia:
… una rivoluzione comunista-socialista che cerca di stabilire quello che la sua stessa dottrina ha denominato “la dittatura del proletariato”, per definizione non si può fare nei limiti della Costituzione e della legge di una repubblica democratica… non è mai successo nella storia dell’umanità, perché tutti i regimi comunisti hanno raggiunto il potere totale attraverso la violenza… parliamo di un’ideologia ed una prassi, tanto sistematica quanto implacabile che concepiva la violenza come “la levatrice della storia”…
Il Partito Socialista cileno nelle sue risoluzioni aveva parlato chiaro fin dal 1967:
… “La nostra strategia scarta in realtà la via elettorale come metodo per raggiungere il nostro obiettivo di presa del potere.... Il partito ha un obiettivo: per raggiungerlo dovrà usare i metodi ed i mezzi che la lotta rivoluzionaria renda necessari”… La risoluzione adottata affermava che “la violenza rivoluzionaria è inevitabile e legittima.... Costituisce l’unica via che conduce alla presa del potere politico ed economico, e la sua ulteriore difesa e rinvigorimento… Le parole del futuro ministro degli esteri governo Allende: “io propendo a credere che è più probabile che prenda la forma di una guerra civile rivoluzianaria, alla maniera spagnola, con intervento straniero, ma di corso più rapido ed acuto”…
Allende e l’URSS:
…Probabilmente senza avere mai letto George Orwell, Allende chiamò la superpotenza comunista il “fratello maggiore” del Cile, in un discorso tenuto al Cremlino il 7 dicembre del 1972… Questa adesione ai regimi comunisti veniva da molto prima. Dai tempi dell’omaggio a Stalin a Santiago, una settimana dopo la sua morte, nel marzo del 1953, dove uno degli oratori principali fu il socialista Salvador Allende…
Stalin e il partito di Allende, orazione in morte del dittatore:
… “Oggi dorme la sua gloria eterna nella camera ardente della Sala delle Colonne di Mosca il camerata José Stalin. E’ da un solo giorno e qualche ora che è morto l’amato conduttore dei lavoratori del mondo, il più grande, profondo e nobile amico dell’umanità.... è morto il padre ed il capo di tutta l’umanità progressista. È morto, come Mayakovsky diceva di Lenin, il più umano di tutti gli uomini.... Diede abbondanza ed esistenza felice al suo paese. Sotto la bandiera di lutto, ma sempre spiegata di Stalin, i paesi vanno per la strada più breve verso la sicura vittoria, verso il mondo della felicità umana”…
Ancora sulla formazione di Allende, siamo negli anni 60:
… Allende accettò servire come presidente dell’Organizzazione Latinoamericana di Solidarietà (OLAS), un organismo castrista per esportare la rivoluzione comunista al continente, quella che aveva affermato pubblicamente che “la rivoluzione armata è l’unica soluzione per i mali sociali ed economici dell’America latina”…
Da presidente del senato:
… Allende, essendo presidente del Senato, espresse in vari episodi il suo appoggio al Movimento di Sinistra Rivoluzionaria (MIR), gruppo che iniziò la violenza guerrigliera in Cile…
La politica degli “spiragli legali”.
… aveva sviluppato l’insolita teoria giuridica degli “spiragli legali”, grazie alla quale non solo aveva fatto progredire l’interventismo statale in multiple imprese private di ogni grandezza, ma stava erodendo in maniera fatale la necessaria fiducia pubblica nelle istituzioni fondamentali della Repubblica…
Allende risponde alla Corte Costituzionale che lo aveva bacchettato per le sue politiche sul filo della legalità:
…“In un periodo di rivoluzione, il potere politico ha diritto di decidere in ultima istanza se le decisioni giudiziali non concordano con le alte mete e necessità storiche di trasformazione della società, quelle che devono avere assoluta precedenza su qualunque altra considerazione; come conseguenza, l’esecutivo ha il diritto di decidere se portare a termine o no le sentenze della Giustizia”….
risultati economici sotto il governo Allende:
…  crescente crisi economica - inflazione annuale attorno al 300 per cento, razionamenti, crisi della bilancia dei pagamenti, disoccupazione in aumento, sfiducia…
Allende e la guerra civile cilena:
… il paese era arrivato ad essere “un campo armato”, il che preoccupava oltremodo le Forze Armate, bisognava essere ciechi per ignorare che, durante l’inverno del 1973 (in Cile l’inverno corrisponde all’estate europea, ndr), il Cile era caduto in un stato di guerra civile (Due libri importanti e complementari che dimostrano questa realtà sono quelli di Paul Sigmund, The Overthrow of Allende, e di James Wheelan, Dalle Ceneri…
parziale giustificazione del Presidente ci sono i precedenti governi di centro e di destra che avevano aperto la strada a politiche illegali:
… Salvador Allende arrivò alla presidenza dopo il fallimento dei governi di Jorge Alessandri (1958-1964) e di Eduardo Frei Montalva (1964-1970). Entrambi i governi furono incapaci di cambiare la fallimentare strategia di sviluppo, che generava una crescita economica tanto mediocre che rendeva impossibile sconfiggere la miseria e creare un orizzonte di prosperità per tutti i cileni, ed ambedue aprirono la strada verso la violazione del diritto di proprietà, fondamento essenziale di una società libera… È deplorevole la scarsità di uomini pubblici nella destra disposti a difendere i suoi progetti con lo stesso vigore con cui i socialisti difendevano i loro… L’indebolimento del diritto di proprietà in Cile cominciò, in effetti, con la riforma costituzionale propiziata dal governo del Presidente Alessandri con la scusa di iniziare la Riforma Agraria…. Inoltre, il suo governo permise la proliferazione degli espropri di proprietà altrui da parte di gruppi di agitatori. Al governo di Frei espropriarono tutto: università, municipalità, centinaia di proprietà agricole, zone erariali, strade, industrie, un quartiere militare, e perfino la Cattedrale di Santiago…
Ma come coglie la situazione un “moderatissimo” padre della patria come Eduardo Frei? Eccolo che risponde alla confindustria cilena:
… la risposta di Eduardo Frei è rivelatrice: “Niente posso fare io, né il Congresso né nessun civile. Disgraziatamente, questo problema si risolve solo con i fucili... consiglio lor signori di esporre crudamente queste apprensioni, che condivido pienamente, ai comandanti in Capo delle Forze Armate, magari oggi stesso”…
Ed eccolo nella sua lettera a Mariano Rumor:
… “Trattarono in maniera implacabile di imporre chiaramente un modello di società ispirato al Marxismo Leninismo. Per riuscirci applicarono in maniera distorta le leggi o le ignorarono apertamente, ignorando anche i Tribunali di Giustizia.... In questo tentativo di dominio arrivarono a proporre la sostituzione del Congresso con una Assemblea Popolare e la creazione di Tribunali Popolari, alcuni dei quali arrivarono persino a funzionare, come fu denunciato pubblicamente…
Ed ecco lo studioso Brian Crozier, fondatore del “London’s Institute for the Study of Conflict”:
… “Durante i suoi tre anni al potere, Allende trasformò il suo paese, in realtà, in un satellite cubano, e pertanto un’addizione incipiente all’Impero Sovietico... a quei tempi il Cile poteva essere francamente descritto come un stato marxista in termini ideologici ed economici... da una prospettiva strategica, era stato trasformato in un’importante base per operazioni sovversive sovietiche e cubane, incluso il terrorismo per tutta l’America Latina... il KGB sovietico stava reclutando membri per corsi di allenamento in materia terroristica... specialisti della Corea del Nord stavano insegnando a giovani membri del Partito Socialista di Allende”.( The Rise and Fall of the Soviet Empire), 1999…
Il golpe secondo il moderatissimo Frei:
… “I militari furono chiamati, e hanno adempiuto ad un obbligo legale, perché il potere esecutivo e quello giudiziale, il Congresso e la Corte Suprema avevano denunciato pubblicamente che la presidenza ed il suo regime rompevano la Costituzione”…
Richard Pipes, professore dell’Università di Harvard sul golpe:
… con l’Accordo, “la Camera sollecitò le Forze armate affinché restaurassero le leggi del paese… Le Forze armate ubbidiscono All’alba di martedì 11 settembre del 1973, esattamente 18 giorni dopo che i ministri militari ricevettero formalmente l’Accordo della Camera dei Deputati, le Forze armate cilene iniziarono in tutto il territorio un’operazione militare per compiere il mandato parlamentare….
L’ Economist del 13/9/1973 sul golpe:
… “La morte transitoria della democrazia in Cile sarà deplorevole, ma la responsabilità diretta appartiene chiaramente al Dr. Allende e a quelli tra i suoi seguaci che costantemente calpestarono la Costituzione”… “se una sanguinante guerra civile cominciasse, o se i generali che ora controllano il potere decidono di non richiamare a nuove elezioni, non ci sarà dubbio alcuno rispetto a chi ha la responsabilità per la tragedia del Cile. La responsabilità è del Dr. Allende e di quelli nei partiti marxisti che applicarono una strategia per controllare il potere totale, al punto che l’opposizione perse le speranze di controllarli con mezzi costituzionali”… “Quello che accadde a Santiago non è un colpo tipicamente latinoamericano. Le forze armate tollerarono il Dr. Allende per quasi tre anni. In quel periodo, egli le inventò tutte per affondare il paese nella peggiore crisi sociale ed economica della sua storia moderna. L’espropriazione di terreni ed imprese private provocò un’allarmante caduta nella produzione, e le perdite delle imprese statali, come da cifre ufficiali, superarono i 1.000 milioni di dollari. L’inflazione raggiunse il 350 percento negli ultimi 12 mesi. I piccoli impresari fallirono; i funzionari pubblici e i lavoratori specializzati soffrirono la quasi scomparsa dei loro stipendi causa l’inflazione; le padrone di casa dovevano fare interminabili code per ottenere alimenti essenziali, se li trovavano. La crescente disperazione originò scioperi enormi tra i camionisti iniziati sei settimane fa. Ma il governo di Allende fece di più che distruggere l’economia. Violò la lettera e lo spirito della Costituzione. La forma in cui bypassò duramente il Congresso ed i Tribunali debilitò la fede nelle istituzioni democratiche del paese”… “le forze armate intervennero solo quando fu chiaramente stabilito che esisteva un mandato popolare per l’intervento militare. Le Forze Armate dovettero intervenire perché fallirono tutti i mezzi costituzionali per frenare un governo che si comportava in maniera incostituzionale”…
Allende e i militari, sempre l’Economist:
… Per la rivista britannica la causa del golpe “furono gli sforzi degli estremisti di sinistra per promuovere la sovversione dentro le Forze Armate. Il signor Carlos Altamirano, ex segretario generale del partito socialista, ed il signor Óscar Garretón del Movimento di Azione Popolare Unitaria, entrambi leader dell’Unità Popolare di Allende, furono segnalati dall’esercito come gli autori intellettuali del piano di ammutinamento dei marinai in Valparaíso....
L’Economist sul ruolo degli USA nella vicenda:
… “Il Generale Pinochet e gli ufficiali che l’accompagnano non sono fanti di nessuno. Il suo golpe fu preparato in casa, ed i tentativi per fare credere che i nordamericani fossero implicati sono assurdi, specialmente per chi conosce la cautela dei nordamericana nelle loro recenti trattative col Cile”…
Una sintesi di questa brutta storia a cura del Presidente della Democrazia Cristiana Patrizio Aylwin:
… “Il governo di Allende aveva esaurito, con un totale fallimento, la via cilena verso il socialismo e si apprestava a consumare un autogolpe per instaurare con la forza la dittatura comunista. Il Cile visse sull’orlo del “Golpe di Praga” che sarebbe stato tremendamente sanguinoso, e le Forze Armate non fecero altro che anticipare quel rischio imminente” (El Mercurio, 17 settembre 1973)…
Le tesi dell’autore una volta analizzati i fatti:
… È impossibile, alla luce di tutti questi antecedenti, non concludere che l’intervento militare fu il risultato di una ribellione civile davanti ad una tirannia…I fatti dimostrano allora che: a) Il Presidente Salvador Allende fu il principale responsabile della sua propria fine, perché commise un suicidio politico dichiarandosi in rivolta contro la Costituzione della Repubblica. b) L’allora Presidente del Senato, Eduardo Frei Montalva, fu il leader determinante della resistenza civile che si concluse con l’accusa che il governo di Allende aveva commesso venti violazioni alla Costituzione e con una chiamata all’intervento delle Forze Armate. c) Le Forze Armate, rimuovendo il governo socialista-comunista dell’Unità Popolare, obbedirono ad un mandato morale e politico della Camera di Deputati, un braccio dello stesso Congresso che nel 1970 aveva scelto Presidente Salvador Allende…

giovedì 15 settembre 2016

Mai più Josè Pinera

Notebook per
Mai più
Josè Pinera
Citation (APA): Pinera, J. (2015). Mai più [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Nota - Posizione 2
2/3 del parlamento vota un documento che elenca 20 violazioni costituzionali di allende che viene così dichiarato tiranno premessa: la costituzione era stata modificata a garanzia x sdoganare il voto ad allende docu approvato anche da molti elettori di allende allende ha aperto x primo le porte della politica ai militari
Evidenzia (giallo) - Posizione 2
M A I P I Ù Un saggio sul fallimento della democrazia in Cile José Piñera
Nota - Posizione 2
T
Evidenzia (giallo) - Posizione 3
Mercoledì 22 agosto 1973, il plenum della Camera di Deputati si riunì a mezzogiorno per “analizzare la situazione politica e legale che colpisce il paese”. Incominciando la sessione, i gruppi parlamentari dei Deputati del Partito Democratico Cristiano (PDC) e del Partito Nazionale (PN) presentarono un progetto di Accordo che avrebbe cambiato il corso della storia del Cile.
Nota - Posizione 3
PLENUM
Nota - Posizione 5
PROGETTO DI ACCODO
Evidenzia (giallo) - Posizione 6
“il paese sta soffrendo attualmente una crisi che non ha paragone nella nostra storia patria, durante centosessanta anni e tanti anni di vita indipendente....
Nota - Posizione 7
ORREGO DC CILENA
Evidenzia (giallo) - Posizione 11
la situazione di illegalità riguarda oltraggi reiterati alle risoluzioni del Congresso Nazionale, nonché oltraggi reiterati alle attribuzioni del Potere Giudiziario, ed ancora oltraggi reiterati alle facoltà dell’Organo di controllo generale della Repubblica (Contralorìa General de la Repubblica, ndr) e oltraggi reiterati ai diritti dei cittadini, ai mezzi di comunicazione dei cileni,
Nota - Posizione 13
ORREGO DC
Evidenzia (giallo) - Posizione 14
quando un paese si sgretola, non bastano piccole manovre di politica sovrastrutturale.
Nota - Posizione 15
ORREGO DC
Evidenzia (giallo) - Posizione 16
Il deputato Orrego affermò anche che il Presidente Salvador Allende non stava rispettando lo Statuto di Garanzie Democratiche che aveva fatto possibile la sua elezione. Questo elenco di diritti individuali era stato incorporato alla Costituzione nel 1970 come condizione affinché la Democrazia Cristiana votasse Allende come presidente, dato che quell’anno lui, candidato socialista, aveva ottenuto solo il 36,2 per cento del voto popolare e, pertanto, il Congresso poteva scegliere alla presidenza chiunque tra le due altre formazioni di maggioranza relativa.
Nota - Posizione 18
TRADIMENTO DEL PATTO ELETTORALE
Nota - Posizione 19
DC VOTA ALLENDE
Evidenzia (giallo) - Posizione 21
Hermógenes Pérez de Arce, che affermò che l’Accordo dimostrava che “il Potere Esecutivo aveva smesso di rispettare la Costituzione e la Legge,
Nota - Posizione 22
ACCORDO IN COSTITUZIONE
Evidenzia (giallo) - Posizione 24
Luis Maira della coalizione di partiti di governo chiamata Unità Popolare. Non negò le gravi accuse che faceva il progetto di Accordo e cercò di giustificare la condotta del governo sostenendo “che il problema di fondo non è altro che lo Stato di Diritto e la sua giusta correlazione con le trasformazioni economiche indispensabili”.
Nota - Posizione 26
STATO DI DIRITTO E RIFORME ECONOMICHE
Evidenzia (giallo) - Posizione 27
Luis Ossa, presidente della gioventù del PN.
Evidenzia (giallo) - Posizione 32
La sessione del pomeriggio, convocata per votare il progetto di Accordo, cominciò alle otto di sera. Ma ci fu una sorpresa. Dopo un breve dibattito, la Camera si costituì in sessione segreta su richiesta di Jorge Insunza ed il pubblico seduto in tribuna dovette abbandonare l’aula. In quella sessione, il deputato comunista pronunciò un discorso minaccioso sostenendo che, se si approvava il progetto di Accordo, forze straniere avrebbero invaso immediatamente il paese.
Nota - Posizione 36
MINACCIA D INVASIONE
Evidenzia (giallo) - Posizione 37
approvato per 81 voti contro 47 l’Accordo sottoposto a votazione.
Evidenzia (giallo) - Posizione 37
Il giorno dopo, 23 agosto, “El Mercurio” titolò così a tutta tutta pagina: “Ha deciso l’Accordo della Camera di Deputati: IL GOVERNO HA VIOLATO GRAVEMENTE LA COSTITUZIONE”.
Nota - Posizione 39
MERCURIO
Evidenzia (giallo) - Posizione 41
L’Accordo, approvato da quasi due terzi dei deputati, ovvero il 63.3 per cento dell’assemblea, accusava il governo del Presidente Allende di venti violazioni concrete alla Costituzione e alle leggi, tra le quali anche la protezione di gruppi armati, le torture, e il fermo illegale dei cittadini, o ancora l’imbavagliare la stampa, il manipolare l’educazione, il limitare la possibilità di uscire dal paese, il confiscare la proprietà privata, il formare organismi sediziosi, il violare le attribuzioni del Potere giudiziale, il Congresso e il Controllore Generale della Repubblica, e tutto ciò in maniera sistematica e col fine di instaurare in Cile “un sistema totalitario”, cioè, una dittatura comunista.
Nota - Posizione 42
2/3. 23 VIOLAZIONI
Evidenzia (giallo) - Posizione 46
Fu un fatto straordinario che l’Accordo della Camera sia stato approvato da tutti i deputati del PDC, il partito maggioritario il cui leader indiscusso era il Presidente del Senato ed ex Presidente della Repubblica Eduardo Frey Montalva, dato che solo tre anni prima, il 24 ottobre del 1970, quello stesso partito aveva contribuito con tutti i suoi voti a nominare Presidente Salvador Allende nella sessione plenaria del Congresso.
Nota - Posizione 49
ELETTORI DI ALLENDE
Evidenzia (giallo) - Posizione 49
Per John Locke, il grande pensatore inglese, la tirannia è “l’esercizio del potere oltre la legge”. Quando compare un tiranno, è lui che ha collocato il paese in stato di guerra oltrepassando i limiti del suo potere, cioè, si è “ribellato” (“ re-bellare”, proviene dal latino “bellum” che significa guerra).
Nota - Posizione 51
LOCKE
Evidenzia (giallo) - Posizione 63
Allende aveva aperto le porte della politica ai militare conferendo, un anno prima, a vari generali ed ammiragli i ministeri chiave.
Nota - Posizione 64
APERTURA AI MILITARI
Evidenzia (giallo) - Posizione 72
Allende accusò la maggioranza dei deputati di volerlo rimuovere dall’incarico senza un’accusa costituzionale formale, ed aveva ragione.
Nota - Posizione 73
ACCUSA FORMALE
Evidenzia (giallo) - Posizione 74
la strada strettamente giuridica per rimuovere il Presidente era impossibile.
Nota - Posizione 74
LA STRADA CORRETTA IMPOSSIBILE DI FATTO
Evidenzia (giallo) - Posizione 74
la rimozione del Presidente, come previsto dall’articolo 42 della Costituzione promulgata nel 1925, esigeva per allontanare il Presidente i due terzi dei senatori in esercizio. Dato che il Senato si rinnovava parzialmente durante il mandato governativo, era virtualmente impossibile che un Presidente, per impopolare che fosse, perdesse così marcatamente le elezioni parlamentari durante il suo periodo al punto tale da rimanere senza l’appoggio di almeno un terzo dei senatori.
Nota - Posizione 77
FATTO
Evidenzia (giallo) - Posizione 79
In sintesi, la Costituzione di 1925 permetteva che un governo la violasse, perfino “sistematicamente” come sostenne un’ampia maggioranza dei deputati
Evidenzia (giallo) - Posizione 82
dichiara che avrebbe insistito sulla sua strada illegale perché “dietro l’espressione ‘Stato di Diritto’ si nasconde una situazione che presuppone un’ingiustizia economica
Nota - Posizione 83
INTENTO DI ILLEGALITÀ
Evidenzia (giallo) - Posizione 85
“La rivoluzione si manterrà dentro il diritto finché il diritto non pretende di frenare la rivoluzione”.
Nota - Posizione 86
TIPICA DICHIARAZIONE
Evidenzia (giallo) - Posizione 102
una rivoluzione comunista-socialista che cerca di stabilire quello che la sua stessa dottrina ha denominato “la dittatura del proletariato”, per definizione non si può fare nei limiti della Costituzione e della legge di una repubblica democratica.
Nota - Posizione 103
COMUNISMO E LEGALITÀ
Evidenzia (giallo) - Posizione 107
non è mai successo nella storia dell’umanità, perché tutti i regimi hanno raggiunto il potere totale attraverso la violenza.
Nota - Posizione 108
ESPERIENZA
Evidenzia (giallo) - Posizione 110
un’ideologia ed una prassi, tanto sistematica quanto implacabile che concepiva la violenza come “la levatrice della storia”.
Nota - Posizione 111
IDEOLOGIA DI ALLENDE
Evidenzia (giallo) - Posizione 114
“La nostra strategia scarta in realtà la via elettorale come metodo per raggiungere il nostro obiettivo di presa del potere.... Il partito ha un obiettivo: per raggiungerlo dovrà usare i metodi ed i mezzi che la lotta rivoluzionaria renda necessari”.
Nota - Posizione 115
PARTITO SOCIALISTA
Evidenzia (giallo) - Posizione 118
La risoluzione adottata affermava che “la violenza rivoluzionaria è inevitabile e legittima.... Costituisce l’unica via che conduce alla presa del potere politico ed economico, e la sua ulteriore difesa e rinvigorimento.
Nota - Posizione 120
1967
Evidenzia (giallo) - Posizione 127
Io propendo a credere che è più probabile che prenda la forma di una guerra civile rivoluzianaria, alla maniera spagnola, con intervento straniero, ma di corso più rapido ed acuto” (Rivista Punto Final, 22 novembre di 1967).
Nota - Posizione 129
IL FUTURO MINISTRO DEGLI ESTERI
Evidenzia (giallo) - Posizione 134
Probabilmente senza avere mai letto George Orwell, Allende chiamò la superpotenza comunista il “fratello maggiore” del Cile, in un discorso tenuto al Cremlino il 7 dicembre del 1972,
Nota - Posizione 135
FRATELLO MAGGIORE
Evidenzia (giallo) - Posizione 136
Questa adesione ai regimi comunisti veniva da molto prima. Dai tempi dell’omaggio a Stalin a Santiago, una settimana dopo la sua morte, nel marzo del 1953, dove uno degli oratori principali fu il socialista Salvador Allende.
Nota - Posizione 138
OMAGGIO A STALIN
Evidenzia (giallo) - Posizione 139
“Oggi dorme la sua gloria eterna nella camera ardente della Sala delle Colonne di Mosca il camerata José Stalin. E’ da un solo giorno e qualche ora che è morto l’amato conduttore dei lavoratori del mondo, il più grande, profondo e nobile amico dell’umanità.... è morto il padre ed il capo di tutta l’umanità progressista. È morto, come Mayakovsky diceva di Lenin, il più umano di tutti gli uomini.... Diede abbondanza ed esistenza felice al suo paese. Sotto la bandiera di lutto, ma sempre spiegata di Stalin, i paesi vanno per la strada più breve verso la sicura vittoria, verso il mondo della felicità umana”
Evidenzia (giallo) - Posizione 143
Allende accettò servire come presidente dell’Organizzazione Latinoamericana di Solidarietà (OLAS), un organismo castrista per esportare la rivoluzione comunista al continente, quella che aveva affermato pubblicamente che “la rivoluzione armata è l’unica soluzione per i mali sociali ed economici dell’America latina”.
Nota - Posizione 146
ANNI 60
Evidenzia (giallo) - Posizione 149
Allende, essendo presidente del Senato, espresse in vari episodi il suo appoggio al Movimento di Sinistra Rivoluzionaria (MIR), gruppo che iniziò la violenza guerrigliera in Cile.
Nota - Posizione 150
DA PRESIDENTE DEL SENATO
Evidenzia (giallo) - Posizione 167
aveva sviluppato l’insolita teoria giuridica degli “spiragli legali”, grazie alla quale non solo aveva fatto progredire l’interventismo statale in multiple imprese private di ogni grandezza, ma stava erodendo in maniera fatale la necessaria fiducia pubblica nelle istituzioni fondamentali della Repubblica.
Nota - Posizione 169
SPIRAGLI LEGALI
Evidenzia (giallo) - Posizione 177
“In un periodo di rivoluzione, il potere politico ha diritto di decidere in ultima istanza se le decisioni giudiziali non concordano con le alte mete e necessità storiche di trasformazione della società, quelle che devono avere assoluta precedenza su qualunque altra considerazione; come conseguenza, l’esecutivo ha il diritto di decidere se portare a termine o no le sentenze della Giustizia”.
Nota - Posizione 180
IL CONTENZIOSO CON LA CRTE SUPREMA. RISP. DI ALLENDE
Evidenzia (giallo) - Posizione 184
la crescente crisi economica - inflazione annuale attorno al 300 per cento, razionamenti, crisi della bilancia dei pagamenti, disoccupazione in aumento, sfiducia
Nota - Posizione 185
MISERIA DIFFUSA
Evidenzia (giallo) - Posizione 186
il paese era arrivato ad essere “un campo armato”, il che preoccupava oltremodo le Forze Armate, bisognava essere ciechi per ignorare che, durante l’inverno del 1973 (in Cile l’inverno corrisponde all’estate europea, ndr), il Cile era caduto in un stato di guerra civile (Due libri importanti e complementari che dimostrano questa realtà sono quelli di Paul Sigmund, The Overthrow of Allende, e di James Wheelan, Dalle Ceneri.
Nota - Posizione 189
GUERRA CVILE APERTA
Evidenzia (giallo) - Posizione 197
Salvador Allende arrivò alla presidenza dopo il fallimento dei governi di Jorge Alessandri (1958-1964) e di Eduardo Frei Montalva (1964-1970). Entrambi i governi furono incapaci di cambiare la fallimentare strategia di sviluppo, che generava una crescita economica tanto mediocre che rendeva impossibile sconfiggere la miseria e creare un orizzonte di prosperità per tutti i cileni, ed ambedue aprirono la strada verso la violazione del diritto di proprietà, fondamento essenziale di una società libera.
Nota - Posizione 201
UN CRESCENDO
Evidenzia (giallo) - Posizione 206
È deplorevole la scarsità di uomini pubblici nella destra disposti a difendere i suoi progetti con lo stesso vigore con cui i socialisti difendevano i loro.
Nota - Posizione 207
DESTRA IN CRISI
Evidenzia (giallo) - Posizione 209
L’indebolimento del diritto di proprietà in Cile cominciò, in effetti, con la riforma costituzionale propiziata dal governo del Presidente Alessandri con la scusa di iniziare la Riforma Agraria.
Nota - Posizione 210
DESTRA E RIFORMA AGRARIA
Evidenzia (giallo) - Posizione 220
Inoltre, il suo governo permise la proliferazione degli espropri di proprietà altrui da parte di gruppi di agitatori. Al governo di Frei espropriarono tutto: università, municipalità, centinaia di proprietà agricole, zone erariali, strade, industrie, un quartiere militare, e perfino la Cattedrale di Santiago.
Nota - Posizione 222
INDULGENZS DI FREI
Evidenzia (giallo) - Posizione 252
risposta di Eduardo Frei è rivelatrice: “Niente posso fare io, né il Congresso né nessun civile. Disgraziatamente, questo problema si risolve solo con i fucili... consiglio lor signori di esporre crudamente queste apprensioni, che condivido pienamente, ai comandanti in Capo delle Forze Armate, magari oggi stesso”.
Nota - Posizione 254
RISPISTA DEL MODRRATISSIMO FREI ALLA CONFINDUSTRIA
Evidenzia (giallo) - Posizione 256
“Trattarono in maniera implacabile di imporre chiaramente un modello di società ispirato al Marxismo Leninismo. Per riuscirci applicarono in maniera distorta le leggi o le ignorarono apertamente, ignorando anche i Tribunali di Giustizia.... In questo tentativo di dominio arrivarono a proporre la sostituzione del Congresso con una Assemblea Popolare e la creazione di Tribunali Popolari, alcuni dei quali arrivarono persino a funzionare, come fu denunciato pubblicamente.
Nota - Posizione 259
LETTERA A RUMOR PRESIDENTE DEMOCRISTIANO
Evidenzia (giallo) - Posizione 268
Brian Crozier, fondatore del “London’s Institute for the Study of Conflict”:
Evidenzia (giallo) - Posizione 269
“Durante i suoi tre anni al potere, Allende trasformò il suo paese, in realtà, in un satellite cubano, e pertanto un’addizione incipiente all’Impero Sovietico... a quei tempi il Cile poteva essere francamente descritto come un stato marxista in termini ideologici ed economici... da una prospettiva strategica, era stato trasformato in un’importante base per operazioni sovversive sovietiche e cubane, incluso il terrorismo per tutta l’America Latina... il KGB sovietico stava reclutando membri per corsi di allenamento in materia terroristica... specialisti della Corea del Nord stavano insegnando a giovani membri del Partito Socialista di Allende”.( The Rise and Fall of the Soviet Empire), 1999.
Nota - Posizione 273
CROZIER
Evidenzia (giallo) - Posizione 276
“I militari furono chiamati, e hanno adempiuto ad un obbligo legale, perché il potere esecutivo e quello giudiziale, il Congresso e la Corte Suprema avevano denunciato pubblicamente che la presidenza ed il suo regime rompevano la Costituzione”;
Nota - Posizione 278
ILNMODERATISSIMO FREI
Evidenzia (giallo) - Posizione 289
Le Forze armate ubbidiscono All’alba di martedì 11 settembre del 1973, esattamente 18 giorni dopo che i ministri militari ricevettero formalmente l’Accordo della Camera dei Deputati, le Forze armate cilene iniziarono in tutto il territorio un’operazione militare per compiere il mandato parlamentare.
Nota - Posizione 291
UBBIDIENZA
Evidenzia (giallo) - Posizione 291
Richard Pipes, professore dell’Università di Harvard
Evidenzia (giallo) - Posizione 292
con l’Accordo, “la Camera sollecitò le Forze armate affinché restaurassero le leggi del paese.
Evidenzia (giallo) - Posizione 294
Il 13 settembre 1973, l’influente rivista di opinione britannica, The Economist,
Evidenzia (giallo) - Posizione 296
“La morte transitoria della democrazia in Cile sarà deplorevole, ma la responsabilità diretta appartiene chiaramente al Dr. Allende e a quelli tra i suoi seguaci che costantemente calpestarono la Costituzione”.
Nota - Posizione 297
ECONOMIST
Evidenzia (giallo) - Posizione 300
se una sanguinante guerra civile cominciasse, o se i generali che ora controllano il potere decidono di non richiamare a nuove elezioni, non ci sarà dubbio alcuno rispetto a chi ha la responsabilità per la tragedia del Cile. La responsabilità è del Dr. Allende e di quelli nei partiti marxisti che applicarono una strategia per controllare il potere totale, al punto che l’opposizione perse le speranze di controllarli con mezzi costituzionali”.
Nota - Posizione 303
ECON.
Evidenzia (giallo) - Posizione 304
“Quello che accadde a Santiago non è un colpo tipicamente latinoamericano. Le forze armate tollerarono il Dr. Allende per quasi tre anni. In quel periodo, egli le inventò tutte per affondare il paese nella peggiore crisi sociale ed economica della sua storia moderna. L’espropriazione di terreni ed imprese private provocò un’allarmante caduta nella produzione, e le perdite delle imprese statali, come da cifre ufficiali, superarono i 1.000 milioni di dollari. L’inflazione raggiunse il 350 percento negli ultimi 12 mesi. I piccoli impresari fallirono; i funzionari pubblici e i lavoratori specializzati soffrirono la quasi scomparsa dei loro stipendi causa l’inflazione; le padrone di casa dovevano fare interminabili code per ottenere alimenti essenziali, se li trovavano. La crescente disperazione originò scioperi enormi tra i camionisti iniziati sei settimane fa. Ma il governo di Allende fece di più che distruggere l’economia. Violò la lettera e lo spirito della Costituzione. La forma in cui bypassò duramente il Congresso ed i Tribunali debilitò la fede nelle istituzioni democratiche del paese”.
Nota - Posizione 311
EC
Evidenzia (giallo) - Posizione 314
Per la rivista britannica la causa del golpe “furono gli sforzi degli estremisti di sinistra per promuovere la sovversione dentro le Forze Armate. Il signor Carlos Altamirano, ex segretario generale del partito socialista, ed il signor Óscar Garretón del Movimento di Azione Popolare Unitaria, entrambi leader dell’Unità Popolare di Allende, furono segnalati dall’esercito come gli autori intellettuali del piano di ammutinamento dei marinai in Valparaíso....
Nota - Posizione 317
AMMUTINAMENTO
Evidenzia (giallo) - Posizione 320
“le forze armate intervennero solo quando fu chiaramente stabilito che esisteva un mandato popolare per l’intervento militare. Le Forze Armate dovettero intervenire perché fallirono tutti i mezzi costituzionali per frenare un governo che si comportava in maniera incostituzionale”,
Nota - Posizione 321
ECON.
Evidenzia (giallo) - Posizione 322
“Il Generale Pinochet e gli ufficiali che l’accompagnano non sono fanti di nessuno. Il suo golpe fu preparato in casa, ed i tentativi per fare credere che i nordamericani fossero implicati sono assurdi, specialmente per chi conosce la cautela dei nordamericana nelle loro recenti trattative col Cile”.
Nota - Posizione 324
ECON SUGLI USA
Evidenzia (giallo) - Posizione 338
Presidente della Democrazia Cristiano, Patrizio Aylwin:
Evidenzia (giallo) - Posizione 339
“Il governo di Allende aveva esaurito, con un totale fallimento, la via cilena verso il socialismo e si apprestava a consumare un autogolpe per instaurare con la forza la dittatura comunista. Il Cile visse sull’orlo del “Golpe di Praga” che sarebbe stato tremendamente sanguinoso, e le Forze Armate non fecero altro che anticipare quel rischio imminente” (El Mercurio, 17 settembre 1973).
Nota - Posizione 341
ALWYN SINTESI
Evidenzia (giallo) - Posizione 345
È impossibile, alla luce di tutti questi antecedenti, non concludere che l’intervento militare fu il risultato di una ribellione civile davanti ad una tirannia.
Nota - Posizione 346
TESI
Evidenzia (giallo) - Posizione 348
I fatti dimostrano allora che: a) Il Presidente Salvador Allende fu il principale responsabile della sua propria fine, perché commise un suicidio politico dichiarandosi in rivolta contro la Costituzione della Repubblica. b) L’allora Presidente del Senato, Eduardo Frei Montalva, fu il leader determinante della resistenza civile che si concluse con l’accusa che il governo di Allende aveva commesso venti violazioni alla Costituzione e con una chiamata all’intervento delle Forze Armate. c) Le Forze Armate, rimuovendo il governo socialista-comunista dell’Unità Popolare, obbedirono ad un mandato morale e politico della Camera di Deputati, un braccio dello stesso Congresso che nel 1970 aveva scelto Presidente Salvador Allende.
Nota - Posizione 353
SINTESI