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mercoledì 5 febbraio 2020

RAGIONARE SULL'INVISIBILE

RAGIONARE SULL'INVISIBILE


Le molecole sono fatte di atomi. Gli atomi sono fatti di neutroni e protoni. E i neutroni e i protoni sono fatti di quark e gluoni. Molti fisici pensano che questa sia la fine della storia, altri che quark e gluoni siano fatti di cose ancora più piccole, ad esempio di minuscole stringhe vibranti, quella roba di cui parla la teoria delle stringhe. Ma le stringhe sono di nuovo fatte di cose più piccole? Ma quanto possiamo scendere di dimensione? Qual è la dimensione minima?
Una cosa è certa: a partire dagli atomi noi parliamo di entità non osservabili. Inosservabili un po' come Dio. Non ci sono solo realtà spirituali inosservabili, ma anche realtà materiali. Se sugli atomi sappiamo quasi tutto è perché da cio' che osserviamo possiamo ricavare molte notizie anche su cio' che non possiamo osservare direttamente. Questo contrasta con una famosa tesi kantiana per cui la ragione non puo' dirci nulla di Dio in quanto "inattingibile".
Il problema di Kant è che non aveva una chiara idea di quali fossero i criteri con cui usare i dati osservabili per ricavare una teoria su entità non osservabili. Kant morì nel 1804. Fu solo nel 1803 che Dalton propose la prima versione di una teoria atomica. Prima le teorie di Dalton sull'inosservabile erano semplicemente speculazioni senza prove. Da Dalton in poi, gli scienziati hanno lavorato a lungo su teorie con oggetto non solo cose troppo piccole, ma anche su cose troppo grandi, troppo vecchie e troppo strane per essere osservate. Kant nutriva un grande rispetto per le scienze fisiche; se fosse stato al corrente di questa evoluzione, avrebbe riconosciuto un ampio margine alla ragione umana di acquisire credenze vere su cose ben oltre l'osservabile.
P.S. A proposito, la cosa più piccola che puo' esistere in natura misura un metro diviso 10 alla 35 (dopo, a quanto pare, si trasforma in un buco nero. Al momento lavoriamo su strutture non inferiori al metro diviso 10 alla 19.

venerdì 23 dicembre 2016

Il divorzio tra scienza e fede

Abbiamo visto che probabilmente esiste un Dio, che probabilmente coincide con il Dio cristiano e che, anche se parliamo di un Dio d’amore, la presenza del male sulla terra è giustificato. Un Dio del genere probabilmente ci starà vicino facendosi uomoallevierà la nostra condizione, ci indicherà un modello di perfezione conservandolo intatto nel tempo e rendendolo vivo. Ma l’uomo contemporaneo sarà in grado di intenderlo utilizzando la sua ragione?
A quanto pare le difficoltà non mancano.
Il divorzio fede/ragione si è consumato secoli fa patrocinato da spiriti illustri come Hume e Kant.
Oggi la frattura resta di fatto insanabile anche se gli argomenti originari si presentano a noi come vetusti, almeno secondo il Richard Swinburne di "Why Hume and Kant were mistaken in rejecting natural theology".
Ma cos'è esattamente la teologia naturale, ovvero la base razionale della fede?...
... arguments from evident features of the natural world to the existence and nature of God...
Non è indispensabile padroneggiarla per vivere a fondo la fede ma è uno strumento a disposizione del dubbioso. Oggi che viviamo tra i dubbi sarebbe doppiamente preziosa ma su quella tradizione è stato gettato un discredito che perdura...
... this whole tradition became discredited among philosophers as a result of the similar arguments put forward by Hume and Kant about the bounds to what humans could understand and know...
L'intelletto secondo Hume...
... all our ‘ideas’ are compounded of simple ideas, and that all simple ideas are derived from ‘impressions’...
Tutto il nostro sapere nascerebbe da impressioni meramente sensoriali...
... since, he assumes, humans have impressions only of certain sensible kinds, we can have ideas only of certain kinds...
Poichè le impressioni sono di un certo tipo, le idee sensate che possiamo concepire sono solo di un certo tipo. Esiste quindi un chiaro limite a ciò che possiamo conoscere.
Oltre ad avere un'idea delle cose materiali, possiamo concepire dei concetti che costruiamo combinando le idee di base...
... since, he assumes, humans have impressions only of certain sensible kinds, we can have ideas only of certain kinds...
Il motto di Hume ha un' origine medievale...
... nil in intellectu quod non prius in sensu...
L'approccio di Hume nega gli universali, il che crea situazioni piuttosto problematiche visto che noi ci serviamo continuamente di universali…
... Suppose Hume has impressions of what are in fact eighteenth- century European humans. These impressions can give rise to an idea applicable to and only to eighteenth-century European humans. But they could also give rise to an idea applicable to and only to humans of any time and culture, and also to an idea applicable to and only to persons (i.e. any rational beings, including for example Martians)...
Ogni conoscenza legittima è specifica.
Ma vediamo in concreto come Hume tratta, per esempio, il concetto di "causa"...
... Hume claimed that we derive our idea of ‘cause’ from impressions of ‘constant conjunction’...
Noi costruiamo i concetti grazie alla logica induttiva, e la cosa è evidente nella costruzione del concetto di "causa".
È un concetto rilevante per la teologia naturale poichè Dio è causa dell'universo.
Ma Dio è unico e inosservabile. Se conosciamo attraverso l'induzione come sarà mai possibile conoscere l'esistenza di un Dio unico e inosservabile? Cosa ci vorrebbe secondo Hume?...
... It would seem to follow that we would have to have observed many acts of will of many gods...
Il fatto è che nella filosofia di Hume tutto è unico e la conoscenza solo specifica. In questo senso non potremmo mai conoscere nulla: anche due atomi sono fondamentalmente diversi se considerati nello specifico: per assimilarli al fine di applicare l’induzione noi istituiamo necessariamente delle analogie...
... we can certainly speculate about states of atoms causing other states of atoms, even if we cannot learn much about causation at the atomic scale...
Di fatto Hume ricorre all'analogia per costruire il concetto di causa poichè accomuna realtà che giudica analoghe (esempio due atomi distinti)...
... But if the concept of causation is a concept of regular succession, it is plausible to suppose that it is meaningless even to speculate about single causes, causes which caused effects even though no similar objects causes similar effects...
A questo punto è bene aggiungere che noi sperimentiamo la causa anche in altro modo trascurato da Hume: osservando noi stessi.
Se alzo la mano so di aver causato io questo gesto, almeno fino a prova contraria (principio di credulità).
... Our primary awareness of causation is then an awareness of an agent (oneself)...
Ora è chiaro che se istituiamo un'analogia (operazione che a parole Hume non consente ma che di fatto fa per non ricadere nel nichilismo) tra uomo e Dio, noi possiamo elaborare poi su quest'ultimo concetto.
Magari l’analogia tra uomo e Dio non è fedele come quella tra due atomi ma poco conta: la cosa si riflette sulle probabilità non sulla possibilità di conoscere.
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Molti errori di Hume sono stati ereditati da Kant, anche se in questo caso parliamo di un filosofo più sofisticato.
L'intelletto concepito da Kant è fatto di intuizioni e categorie, la conoscenza con una fonte interiore non è quindi negata...
... inputs to our mental life are ‘intuitions’ and that these are interpreted by concepts... categories yield knowledge only insofar as they can be applied to such intuitions...
Il sapere dell’uomo nasce dall'applicazione delle categorie interiori all’intuizione che ci forniscono le esperienze possibili.
Dio non rientra tra le “esperienze possibili”, quindi non possiamo farne oggetto di ragionamento applicando ad esso il concetto di causa.
Prima domanda: cosa sono le “esperienze possibili”, ovvero gli “oggetti logicamente possibili”?
Domanda lecita visto che l’esempio fatto da Kant stesso è palesemente errato. Parla infatti di spazio “spazio unico”…
… we can represent to ourselves only one space…
Ha in mente lo spazio della geometria euclidea. Eppure i matematici hanno concepito come possibili e hanno ragionato a lungo su spazi non-euclidei. O si tratta di vaneggiamenti o Kant ha torto.
Ma aver sbagliato esempio non confuta di per sè la tesi gnoseologica di fondo. Vediamo una formulazione alternativa…
…  claim that since only the conditioned could be an object of possible experience, we can have no knowledge of the ‘unconditioned’… various attempts to acquire knowledge of the unconditioned land us in irresoluble conflicts…
Poiché non possiamo esperire l’incondizionato, quindi non possiamo parlarne. Segue elenco delle antinomie.
E qui arriviamo alla sostanza: quando Kant dice che “non possiamo conoscere” afferma di fatto che non possiamo conoscere con certezza. Ma oggi noi sappiamo che tutta la conoscenza è probabilistica.
Elencando le antinomie della ragione pura si afferma che ad ogni tesi emerge un’antitesi plausibile. Vero, tuttavia è possibile attribuire probabilità diverse a tesi ed antitesi.
Il Big Bang è un evento che non osserveremo mai ma che possiamo ipotizzare in modo plausibile. Anche un universo infinito è un’ipotesi possibile ma date certe leggi che osserviamo nell’universo la prima ipotesi resta più probabile.
Non sappiamo cosa abbia causato il Big Bang, tuttavia possiamo conoscere la sua realtà dagli effetti che ha prodotto….
… We do not have to suppose that every event of which we have knowledge has a cause
Kant sottovaluta il concetto di probabilità
… not have a clear idea of what are the criteria for observed data making probable a theory about the unobservable…
Si tratta di un concetto che combinato con l’analogia ci consente di conoscere cio’ che non possiamo osservare.
Kant morì nel 1804, peccato. Peccato perché con la teoria atomica di Dalton anche la scienza cominciò a postulare enti inosservabili attribuendo loro certi effetti… .
 It was only in 1803 that the first version of an atomic theory of chemistry was proposed by Dalton which gave –by the criteria I expounded – a very probable explanation of the details of observed data (such as the fixed ratios by weight in which substances combined to form new substances). Before Dalton theories about the unobservable were simply unevidenced speculations. Since Dalton, scientists have produced evidence making probable detailed theories not merely about things too small, but about things too big, too old, and too strange to be observed. Kant had great respect for the physical sciences; if he had known of their subsequent history, he might have acknowledged great scope for human reason to acquire probably true beliefs about matters far beyond the observable…
Siccome Kant ammirava le scienze fisiche, questa loro evoluzione lo avrebbe portato a rivedere la sua filosofia della conoscenza. Una revisione che probabilmente avrebbe riabilitato la teologia naturale.
 
ragione

martedì 20 dicembre 2016

Why Hume and Kant were mistaken in rejecting natural theology Richard Swinburne

Notebook per
Why Hume and Kant were mistaken in rejecting natural theology
Richard Swinburne
Citation (APA): Swinburne, R. (2014). Why Hume and Kant were mistaken in rejecting natural theology [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Nota - Posizione 3
hume e kant: limiti della logica induttivista... ma nn considerano la con. prob. t.n.: dal mondo fisico all esistenza divina nella tradizione t.n. è a disposizione x chi dubita argomento screditato da h. nel mondo anglo da k. in europa: i limiti della conoscenza h.: nn c è nulla nell intelletto che prima non fosse nei sensi... problemi: 1 ma quanto generali possono essere le idee ricavate dai sensi? come si passa dal concetto di "uomo del xviii secolo" a "uomo di tutti i tempi"? 2 come si combinano correttamente le impressioni? la causa è una successione ripetuta ma poichè dio nn può ripetersi essendo unico nn può essere causa... e il big bang? il principio di hume ha poco senso se non si potesse generalizzare con analogie in caso contrario ogni evento con singola causa sarebbe escluso dalla conoscenza altro errore: noi sperimentiamo anche noi stessi come causa... principio di credulità i 4 criteri x scegliere un ipotesi: 1 prev 2 fit 3 semplicità 2 dominio scope kant: i concetti categorie si applicano solo a esperienze sensibili...ma quali sono le esperienze possibili? kant: possiamo formarci un idea di assoluto ma nn possiamo ragionarci su poichè nn corrisponde a nessuna esperienza sensibile... potremmo dire tutto e il contrario di tutto... dimostrazione nelle antinomie della ragione... x kant noi sperimentiamo solo il condizionato e nn possiamo trasferire le sue categorie logiche su ciò che nn sperimentiamo ovvero l incondizionato esempi di kant: noi nn possiamo ragionare su una pluralità di spazi xchè intuiamo solo quello cartesiano. eppure la scienza ipotizza spazi curvi oltre che una moltitudine di universi critica alle antinomie: non si potrà dimostrare nulla ciò nn toglie che le prob continuano a valere prima antinomia: le tesi sulla finirezza e sull infinità dello spazio sono equivalenti. Fatto: big bang (finitezza) e inflazoone (infinitezza) nn sembrano affatyo equivalenti. es: se retrocedendo arriviamo ad un punto in cui le leggi della fisica si conraddicono ciò costituisce indizio di inizio. lo stesso dicasi x il futuro critiche: 1 puntava sulla conoscenza e non sulla prob. in questo senso la sua epistemologia è datata oggi conoscenza = prob. 2 la prob. serve anche x fare ipotesi su eventi non osservabili qui ed ora e forse mai la critica due si sarebbe evitata se solo kant fosse nato + tardi ovvero quando la scienza userà di frequente e sperimenterà parecchio avvalendosi del concetto di "presenza probabile di realtà inosservabili" Dalton e le teorie atomiche della chimica. Da Dalton in poi gli scienziati hanno costruito molte congetture sull infinitamente piccolo o sull onfinitamente grande o sull infinitamente strano... o sull infinitamente distante... tutte speculazioni probabiliste e bayesiane sull' inosservabile kant: l argomento ontologico non regge critica: le premesse sono tutto e l unico strumento di cui disponiamo per valutarle è quello probabilistico... il fatto che non esistano certezze nn significa che tutte le vacche siano grige
Evidenzia (giallo) - Posizione 3
Why Hume and Kant were mistaken in rejecting natural theology1 Richard Swinburne
Evidenzia (giallo) - Posizione 5
arguments from evident features of the natural world to the existence and nature of God
Nota - Posizione 6
X COS È LA TN
Evidenzia (giallo) - Posizione 9
it was available for any who doubted
Nota - Posizione 9
A DISPOSIZ
Evidenzia (giallo) - Posizione 9
this whole tradition became discredited among philosophers as a result of the similar arguments put forward by Hume and Kant about the bounds to what humans could understand and know.
Nota - Posizione 11
X DISCREDITO
Evidenzia (giallo) - Posizione 16
Hume’s
Evidenzia (giallo) - Posizione 17
all our ‘ideas’ are compounded of simple ideas, and that all simple ideas are derived from ‘impressions’.
Nota - Posizione 17
x LA CATENA DI HUME
Evidenzia (giallo) - Posizione 19
hear, or see, or feel,
Evidenzia (giallo) - Posizione 25
since, he assumes, humans have impressions only of certain sensible kinds, we can have ideas only of certain kinds.
Nota - Posizione 25
x NATURA IMPRESS. NATURA IDEE
Evidenzia (giallo) - Posizione 29
Hence, Hume claimed, what we can think is ‘confined within very narrow limits’.
Nota - Posizione 30
x COSA POSSIAMO PENSARE
Evidenzia (giallo) - Posizione 31
Hume had a very crude understanding of the nature of thought. It does indeed involve operating with ideas, normally (and especially in the modern world, since Kant) called ‘concepts’;
Nota - Posizione 32
x CONCETTO COME COMBINAZ DI IDEE
Evidenzia (giallo) - Posizione 40
As the medievals put it, nil in intellectu quod non prius in sensu.
Nota - Posizione 41
X MOTTO HUME
Evidenzia (giallo) - Posizione 44
Suppose Hume has impressions of what are in fact eighteenth- century European humans. These impressions can give rise to an idea applicable to and only to eighteenth-century European humans. But they could also give rise to an idea applicable to and only to humans of any time and culture, and also to an idea applicable to and only to persons (i.e. any rational beings, including for example Martians).
Nota - Posizione 47
x CONCETTI UNIVERSALI. HUME NEGA ASSURDAMENTE
Evidenzia (giallo) - Posizione 48
in what ways is it permissible to combine
Nota - Posizione 48
COME COMBINARE
Evidenzia (giallo) - Posizione 88
Hume claimed that we derive our idea of ‘cause’ from impressions of ‘constant conjunction’,
Nota - Posizione 88
x CASO CAUSA
Evidenzia (giallo) - Posizione 100
universe was caused to exist by God,
Nota - Posizione 100
IL CSSO DI DIO
Evidenzia (giallo) - Posizione 103
God is supposed to cause the universe], are single, individual,
Nota - Posizione 103
SINGOLARITÀ E INDUTTIVISMO
Evidenzia (giallo) - Posizione 105
It would seem to follow that we would have to have observed many acts of will of many gods
Nota - Posizione 105
COSA SERVIREBBE PER HUME
Evidenzia (giallo) - Posizione 110
we can certainly speculate about states of atoms causing other states of atoms, even if we cannot learn much about causation at the atomic scale.
Nota - Posizione 111
x CON I LIMITI DI HUME E SENZA ANALOGIE LA CVONOSC SI ANNI HILISCE
Evidenzia (giallo) - Posizione 111
But if the concept of causation is a concept of regular succession, it is plausible to suppose that it is meaningless even to speculate about single causes, causes which caused effects even though no similar objects causes similar effects.
Nota - Posizione 113
x MA C È SEMPRE UNA GENERALIZZAZIONE IN HUME
Evidenzia (giallo) - Posizione 114
Hume was however, I suggest, mistaken in supposing that our impressions of regular succession are the only or even the main impressions from which we derive our idea of causation. For we experience ourselves causing effects.
Nota - Posizione 115
X ALTRA ORIGINE DELLA CAUSA: IL SOGGETTO
Evidenzia (giallo) - Posizione 119
moving a hand intentionally
Evidenzia (giallo) - Posizione 129
it is probable that I am exerting causal influence when I perform an easy basic action
Nota - Posizione 130
PRINC DI CREDULITÀ
Evidenzia (giallo) - Posizione 131
Principle of Credulity,
Evidenzia (giallo) - Posizione 131
no knowledge of the external world,
Evidenzia (giallo) - Posizione 133
impression of ourselves
Evidenzia (giallo) - Posizione 146
Our primary awareness of causation is then an awareness of an agent (oneself),
Evidenzia (giallo) - Posizione 160
hypothesis predicts,
Evidenzia (giallo) - Posizione 161
hypothesis ‘fits in’
Evidenzia (giallo) - Posizione 162
hypothesis is simple,
Evidenzia (giallo) - Posizione 163
small scope.
Evidenzia (giallo) - Posizione 198
Kant inherited some of Hume’s bad mistakes.
Evidenzia (giallo) - Posizione 199
far more sophisticated philosophy
Evidenzia (giallo) - Posizione 200
inputs to our mental life are ‘intuitions’ and that these are interpreted by concepts.
Evidenzia (giallo) - Posizione 202
categories yield knowledge only insofar as they can be applied to such intuitions
Evidenzia (giallo) - Posizione 203
application,
Evidenzia (giallo) - Posizione 203
objects of possible experience’
Evidenzia (giallo) - Posizione 205
he allows, we can have concepts
Evidenzia (giallo) - Posizione 205
of noumena,
Evidenzia (giallo) - Posizione 206
supreme being,
Evidenzia (giallo) - Posizione 206
we cannot, he held, reason about such objects;
Evidenzia (giallo) - Posizione 208
nothing to which my thought could be applied’.
Evidenzia (giallo) - Posizione 210
‘the principle of causality has… no criterion for its application save only in the sensible world’
Evidenzia (giallo) - Posizione 214
His claim however that our ‘categories’ (i.e. concepts) have no use in providing knowledge except when applied to objects of ‘possible’ sensible experience,
Evidenzia (giallo) - Posizione 215
which sensible experiences are ‘possible’.
Evidenzia (giallo) - Posizione 215
logically possible
Evidenzia (giallo) - Posizione 217
example
Evidenzia (giallo) - Posizione 217
‘we can represent to ourselves only one space;
Evidenzia (giallo) - Posizione 217
diverse spaces, we mean thereby only parts of one
Evidenzia (giallo) - Posizione 219
geometry is Euclidean.
Evidenzia (giallo) - Posizione 220
experience life in a closed but unbounded universe (which would not be Euclidean)
Evidenzia (giallo) - Posizione 223
just by falling asleep26 to reach a place which did not belong to the fully explored space of the previous universe, it would be a universe in a different space.
Evidenzia (giallo) - Posizione 226
apparently logically possible is good evidence of what is really logically possible.
Evidenzia (giallo) - Posizione 232
claim that since only the conditioned could be an object of possible experience, we can have no knowledge of the ‘unconditioned’
Evidenzia (giallo) - Posizione 235
various attempts to acquire knowledge of the unconditioned land us in irresoluble conflicts.
Evidenzia (giallo) - Posizione 236
‘Antinomies of Pure Reason’
Evidenzia (giallo) - Posizione 237
an equally plausible argument in favour of the opposite position.
Segnalibro - Posizione 239
Evidenzia (giallo) - Posizione 239
one such principle more probable than another.
Evidenzia (giallo) - Posizione 240
first antinomy
Evidenzia (giallo) - Posizione 240
‘the infinity of a series consists in the fact that it can never be completed through successive synthesis.’
Evidenzia (giallo) - Posizione 242
‘the infinity of a series with a first member
Evidenzia (giallo) - Posizione 244
first antinomy is concerned with a series with a last member but without a first member,
Evidenzia (giallo) - Posizione 245
‘no coming to be of a thing is possible in an empty time.’
Evidenzia (giallo) - Posizione 252
It is true that we can have no knowledge of events unless they have causes or effects from which we can infer them,
Evidenzia (giallo) - Posizione 254
But we can learn about some events from observing their effects and about other events by predicting them from their causes.
Evidenzia (giallo) - Posizione 255
We do not have to suppose that every event of which we have knowledge has a cause.
Evidenzia (giallo) - Posizione 259
first antimony
Evidenzia (giallo) - Posizione 259
impossibility of an infinite space
Evidenzia (giallo) - Posizione 267
the failure of Kant’s claims about the first antinomy should suffice
Evidenzia (giallo) - Posizione 269
The first problem
Evidenzia (giallo) - Posizione 270
knowledge of some necessary principles
Evidenzia (giallo) - Posizione 272
probability [not knowledge] is the very guide of life’
Evidenzia (giallo) - Posizione 273
not have a clear idea of what are the criteria for observed data making probable a theory about the unobservable
Evidenzia (giallo) - Posizione 275
Kant died in 1804.
Evidenzia (giallo) - Posizione 275
atomic theory of chemistry was proposed by Dalton
Evidenzia (giallo) - Posizione 276
fixed ratios by weight
Evidenzia (giallo) - Posizione 278
things too small,
Evidenzia (giallo) - Posizione 278
things too big, too old, and too strange to be observed.
Evidenzia (giallo) - Posizione 280
probably true beliefs about matters far beyond the observable.
Evidenzia (giallo) - Posizione 294
it is logically possible that ‘10 billion years ago there were no rational beings’; it follows from that, since God is essentially an eternal rational being, that it is logically possible that there is no God, and so that it is not logically possible that there be a logically necessary God.
Evidenzia (giallo) - Posizione 297
Of course a proponent of an ontological argument will deny that ’10 billion years ago there were no rational beings’ is logically possible,
Evidenzia (giallo) - Posizione 299
The only way to settle this issue is by arguments of the kind discussed earlier.
Evidenzia (giallo) - Posizione 309
I suggest that the fact that we cannot make sense of the concept of a logically necessary being has no relevance to the possibility of constructing a cogent argument to a being necessary in some other sense,
Evidenzia (giallo) - Posizione 314
theology will begin from the data of the most general features of the universe,
Evidenzia (giallo) - Posizione 315
simple laws of nature
Evidenzia (giallo) - Posizione 315
evolution of human bodies,
Evidenzia (giallo) - Posizione 316
conscious beings
Evidenzia (giallo) - Posizione 316
the simplest explanation
Evidenzia (giallo) - Posizione 318
the data make it probable that there is a God