- Tesi: le scelte prese dalla "volontà generale" - a certe condizioni - sono più sagge rispetto a quelle prese dal singolo e tutelano meglio l' interesse generale della comunità.
- Problemi da risolvere: 1) scelte 2) coordinamento 3) cooperazione.
- Condizioni: 1) popolazione etereogenea 2) indipendenza di giudizio 3) decentramento 4) bontà dei metodi d' aggregazione.
- Elenchino interessante dei nemici della "massa": Mackay, Baruch, Thoreau, Neitsche, Carlyle, Le Bon.
- Casi: 1) caso bue (Galton) 2) caso Scorpion 3) caso dei quaccheri (trust/faith)
- Fallimenti: 1) bolle 2) risse 3) conformismo.
- Ultimatum game (test psicologico per provare l' istinto cooperativo).
- Robert Axelord, The Evolution of Cooperation: la scelta cooperativa emerge nei giochi ripetuti (tesi errata visto che Ultimate game è un gioco One Shot).
- Alesina/Di Tella/MacCulloch: in USA la diseguaglianza si sopporta meglio perchè si crede di più nel merito e nella mobilità sociale.
- Sull' utilità del pregiudizio: la fiducia si estende sopratutto tra gruppi che possono applicare sanzioni morali. Nel medioevo, se un commerciante genovese tradiva la fiducia di un suo pari francese, a pagare erano tutti i genovesi. Questo non è giusto ma è molto efficiente ed ha contribuito ad aumentare quel bene pubblico che è l' affidabilità.
- Note estese. Per ogni argomento trattato un fiume di riferimenti bibliografici.
- I fisici e gli studiosi della dinamica dei fluidi lo sanno bene. Il miglior modo di trattare il traffico è quello di compattarlo, ovvero di fare in modo che tutte le auto viaggino come un sol uomo (un solo automobilista) in carovane a cui aggregarsi e da cui liberarsi una volta giunti alla meta.
Ne segue qualche prescrizione applicabile perlomeno sulle autostrade: limiti di velocità massima e minima, entrata regolata dalle rampe, limiti al cambio di corsia.
Su questo tema perglioso vedi il lavoro di: William Vickrey (pedaggi), Mitch Resnick (Automatic Highway), Smilowiz-Daganzo-Bertini-Cassidy (Automatic Highways), Helbing-Huberman (compattamento del traffico). - Società fortemente aperte al mercato ospitano individui con comportamento pro-social più accentuati. Qui e qui. Surowiecki p.125
- Le convenzioni circondano la razionalità assediandola.
William Whyte: ha studiato il comportamento dei pedoni sui marciapiedi di NY.
Brian Arthur: cercare un locale divertente e poco affollato sapendo che tutti lo stanno cercando.
Stanley Milgram: ha testato alcune convenzioni 1) chi prima arriva meglio si accomoda 2) rispettare la coda.
Robert Hall: molte convenzioni estranee alla legge della domanda e dell' offerta si applicano all' attività di pricing. Perchè far pagare la visione di un grande film quanto la visione di un film sofisticato?
Thomas Schelling: ha rintracciato i "Schelling point". Luoghi dove converge l' attenzione generale anche quando la ragione ci rende un panorama indifferenziato.
La convenzione favorisce comportamenti pro-social ed emerge grazie alla presenza di sanzioni sociali (o etiche). In questo senso è possibile ricondurla alla razionalità che caratterizza un mondo ad informazione limitata. Surowiecki cap. 5 "The Winsdom of Crowds". - Adam Smith e Kenneth Arrow ce lo avevano spiegato sulla carta: il mercato funziona. Ma le condizioni da loro pretese erano ostiche: individui razionali e completamente informati. Vernon Smith ci rassicura dicendoci che il mercato funziona anche nella realtà, laddove si aggirano personaggi dall' informazione incompletissima. Surowiecki, "The Winsdom of Crowds" p.103
- Nell' attacco alla Public Choice Theory e all' elettore egoista, vengono citati lavori e lavori da cui ricavare il comportamento socio-tropico del cittadino medio.
- In democrazia il cittadino non è molto incentivato a dare il meglio di sè: d' accordo, il voto è gratuito (o quasi), ma si è chiamati ad un grande sforzo informativo per poi pesare poco o nulla nelle scelte. E' naturale che gli sforzi richiesti vengano elusi. Queste negligenze incidono sulla qualità delle scelte democratiche? Per Surowiescki si direbbe di no. Ma per altri incide eccome. Incide proprio parecchio.
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sabato 15 dicembre 2007
Surowiecki: The Wsdom of Crowds
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