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lunedì 18 novembre 2019

LA MENTE DELL'ALVEARE (e lo ius soli)

LA MENTE DELL'ALVEARE (e lo ius soli)
L'intelligenza di una persona si riflette in positivo nel successo della sua opera. Anche l'intelligenza media di una nazione si riflette in positivo nell'esito di cio' che fa. Fin qui l'intuito ci aiuta a capire.
Quel che ci sfugge, invece, è quanto la seconda relazione sia più potente della prima. Circa sei volte più potente! La "mente" dell'alveare conta più della "mente" delle singole api. Perché?
Forse perché un gruppo di persone intelligenti sa cooperare meglio, oltre che agire meglio.
Forse perché un elettorato attivo intelligente vota meglio.
Forse perché gli "intelligentoni" attirano persone intelligenti mentre i cretini attirano i cretini. Ovvero, chi fa danni tende ad associarsi con chi produce poco valore, in modo da fare meno danni possibile (l'impresa di pulizie della NASA è fantastica).
Oggi l'intelligenza media delle nazioni occidentali è abbassata dall'immigrazione. Che fare?
Medicina e istruzione, per esempio, possono cambiare l'intelligenza di una persona. Un pochino sì, poco.
Che conclusioni trarne? Di sicuro queste considerazioni non incoraggiano lo ius soli.