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giovedì 10 marzo 2011

Al mercato degli "errori"

Le preferenze umane sono più capricciose della Marghe, nessuno l' ha spiegato meglio del prof. Maurice Allais.

E nessuno spiega il lavoro del prof. Allais meglio del prof. Landsburg.

Non mancate allora di sottoporvi al suo leggendario test. Lo ripropongo qui per comodità:

Question 1: Which would you rather have:

A. A million dollars for certain.

B. A lottery ticket that gives you an 89% chance to win a million dollars, a 10% chance to win five million dollars, and a 1% chance to win nothing.

Try taking this seriously. What would you actually do if you faced this choice? Don’t bother trying to figure out the “right” answer, because there is no right answer.

Question 2: Which would you rather have:

A. A lottery ticket that gives you an 11% chance at a million dollars (and an 89% chance of nothing)

B. A lottery ticket that gives you a 10% chance at five million dollars (and a 90% chance of nothing)

Once again, this is a matter of preference. There is no right or wrong answer.

Già, non c' è niente di irrazionale. Peccato che se scegliete A alla prima domanda e B alla seconda siete del tutto inaffidabili nell' esporre le vostre preferenze. Come quel tale che dopo aver schifato il parmigiano se ne ingolla entusiasta una forma senza por tempo in mezzo.

Ma è la stragrande maggioranza delle persone a scegliere combinazioni irrazionali. Non deprimetevi, dunque, lasciate che siano gli economisti a farlo.

Mille considerazioni balzano alla mente: forse la gente non prende sul serio il test, forse le preferenze cambiano anche nel giro di qualche secondo, forse la gente non vuol sapere cosa preferisce, forse fa errori e sceglie quel che ha appena detto di schifare...

La mia spiegazione "preferita" è un' altra: abbandonarsi all' irrazionalità, quando ce lo si puo' permettere, è bello.

Ovvero: penso che molti siano infastiditi dai calcoli e dal ragionamento, per quanto ne riconoscano l' efficacia se messi alle stette. Cosicchè, specie su questioni di poco conto, si affidano all' intuito quando avrebbero in mano di meglio... insomma si "comprano" volentieri gli errori che derivano dalla loro scarsa scrupolosità.

Come si puo' testare una simile congettura?

Forse facendo dei test dove i "milioni di dollari" girino realmente: lì non ha più senso "comprarsi" l' errore.

Conclusione: la verifica è impossibile e devo quindi troncare il post in modo tanto brutale ed insoddisfacente.

Ancora una volta colpa dei tagli alla ricerca, ancora una volta colpa di Berlusconi.