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lunedì 29 ottobre 2012

Speculocrazia

Il miglior argomento contro la democrazia consiste in una chiacchierata di cinque minuti con l' elettore medio

Winston Churchill



Perché in Italia ci ritroviamo con il cosiddetto "governo tecnico"?

Perché la politica è incapace di affrontare situazioni particolarmente delicate. E non piangiamoci addosso, anche la favolosa Germania, da questo punto di vista, versa nelle stesse condizioni.

Cosa c' è che non va nei sistemi democratici?

Adottano di continuo cattive politiche, ovvero politiche che non conseguono gli obiettivi fissati. E questo nonostante ci sia pieno accordo, almeno tra gli esperti, su quali siano in realtà le vie da seguire.

democrazia

Perché questo scollamento?

Fondamentalmente perché l' elettore mendio è un ignorante e la sua opinione diverge sistematicamente da quella degli esperti. Metà dell' elettorato crede che l' uomo sia stato creato 10.000 anni fa esattamente com’ è adesso. Metà dell' elettorato crede che il governo nasconda le prove dell' esistenza degli alieni. E via di questo passo. La democrazia chiama questa gente a scegliere su materie molto complesse. Come meravigliarsi dell' esito finale?

Il problema è dunque l' ignoranza?

Non solo. L' elettore medio è anche disonesto quando si tratta di cercare la verità. Quand’ anche qualcosa lo smentisca in modo palese, si girerà dall' altra parte evitando di aggiornare le proprie credenze. Anche se messo al corrente dell' opinione degli esperti è molto riluttante a mutare la propria. Da un elettore ignorante e disonesto non puoi pretendere una grande capacità decisionale.

ignoranz

Non ci restano che gli esperti.

Troppo rischioso. Chi stabilisce chi è abbastanza "esperto" e chi no? Si cade in un ragionamento circolare, il concetto di "competenza" serve a ben poco in questi casi.

Allora, chi puo' salvarci?

Non lo so. Forse lo speculatore.

scommessa

In che modo?

Con le sue scommesse ha sempre dimostrato grande preveggenza. Maggiore, per esempio, rispetto a quella dei critici cinematografici, quando si è trattato di prevedere i vincitori degli Oscar; maggiore di quella dei critici calcistici, quando si è trattato di prevedere il vincitore del Campionato; maggiore di quella dei vaticanisti, quando si è trattato di prevedere il prossimo Papa. Insomma, lo speculatore di solito batte persino l' esperto.

Già, e le bolle finanziarie?

Lo speculatore non è infallibile, non è in grado di prevedere diverse cose. Ma io non mi preoccupo più di tanto, mi preoccuperei piuttosto se qualcun altro - politica, accademia, esperti... - fosse stato in grado di prevedere cio' che lui non ha previsto. Siccome non è questo il caso, archivio le sue defaillances.

Se non possiamo stabilire in via di principio chi è "esperto" nemmeno possiamo stabilire chi è "speculatore".

Ecco un altro vantaggio che lo speculatore ha rispetto all' esperto. Non c' è bisogno di stabilire chi sia tale, non c' è bisogno di una nomina dall' alto, tutti noi possiamo diventarlo, basta mettere i soldi sul tavolo e scommettere. In fondo la "speculocrazia” è una forma di democrazia, senonché anche l' elettore più ignorante e disonesto mitiga la sua ignoranza e la sua disonestà quando è chiamato a mettere i propri soldi sul tavolo.

Proprio qui volevo arrivare; lo speculatore, diversamente dall' elettore, è informato, ok. Ma sarà anche onesto?

Non c' è nemmeno bisogno che lo sia affinché scelga bene. Basterà che sia sufficientemente egoista. Se questo non è un vantaggio!

Ok, adesso i pregi dello speculatore mi sono più chiari ma possono queste abilità essere messe al servizio della politica.

Ammettiamo che il PD si affidi allo speculatore per scegliere il vincitore delle primarie. Una banca del PD dovrebbe stampare una serie di bigliettini contenenti questa promessa: "pagherò un euro al possessore di questo tagliando se il PD vincerà le elezioni generali [o supererà una certa soglia di voti] avendo per candidato ufficiale Renzi". Un' altra serie conterrà la promessa: "pagherò un euro al possessore di questo tagliando se il PD vincerà le elezioni generali avendo per candidato ufficiale Bersani". Le promesse cartolarizzate verranno messe in vendita e rese negoziabili su una borsa creata ad hoc. Presto si formerà un prezzo di equilibrio. Esempio, se al momento stabilito il primo biglietto è negoziato a 70 centesimi e il secondo a 30, Renzi avrà vinto le primarie. Con un' operazione di call off verrà ritirata la seconda serie di biglietti e si andrà alle elezioni generali. Alla fine delle elezioni generali si pagheranno gli eventuali vincitori.

Chi finanzia pagando le scommesse?

Le scommesse le paga l' organizzatore, così come le incassa. L' organizzatore partecipa ad un gioco equo andando mediamente alla pari. Per semplificare potremmo dire che il gioco si autofinanzia.

L' elettore tradizionale è completamente tagliato fuori da un sistema del genere.

Mi verrebbe da far notare come le categorie di elettore e di speculatore siano in buona parte sovrapposte. Ad ogni modo la soluzione migliore è forse quella intermedia: l' elettore tradizionale con il suo voto tradizionale sceglie i fini e lo speculatore con le sue scommesse sceglie i mezzi.

Ovvero?

Viene eletto un Parlamento il quale stabilisce un obbiettivo ben preciso e quantificabile mettendo altresì in campo politiche alternative tra loro ma tutte volte al conseguimento dell' obiettivo di cui sopra. Lo speculatore a questo punto voterà secondo il metodo che abbiamo visto, le misure prescelte diverranno legge il giorno dopo, le altre verranno tralasciate.

In questo modo le politiche prescelte non saranno quelle gradite alla maggioranza dei cittadini?

In realtà neanche il tradizionale metodo del voto garantisce l' adozione di politiche gradite alla maggioranza (teorema di Arrow). L' inconveniente, nella pratica comune, si supera grazie al fatto che la maggioranza stessa ignora questo semplice fatto. Senza contare che a noi interessano le "buone politiche" prima ancora di quelle favorite dalla maggioranza.

Ma alla gente piace votare, è un modo per crogiolarsi nelle proprie illusioni! Vuoi mettere la soddisfazione!

In effetti se il voto da mezzo si trasforma in fine, allora le “speculocrazia” non è un rimedio utile. Tuttavia occorre sempre ricordare che la partecipazione di tutti è comunque garantita, per quanto coltivare le proprie illusioni diventi più costoso. Chiediamoci poi se la fine d talune illusioni sia necessariamente un male. La risposta sarebbe: sì, ma solo se la fine del giochino inefficiente del voto democratico dovesse creare instabilità sociale.

Non è che la speculocrazia favorisca politiche orientate al mercato?

E perché mai? Il meccanismo puo' tranquillamente indicare la via del socialismo reale come la più efficiente per raggiungere gli obiettivi designati.

Un "cattivone" potrebbe turbare il mercato!

La presenza di un cattivone con obiettivi diversi da quello di far soldi è una manna per gli speculatori, non aspettano altro. Saranno loro ad agire: guadagneranno sulle mosse del cattivone neutralizzando le turbative e quindi, indirettamente, perseguendo il bene pubblico.

Un "super-ricco" farebbe il bello e il cattivo tempo!

Un "super-ricco" "super-informato" farebbe solo il bel tempo. Un "super-ricco" disinformato farà invece la fine del "cattivone" di cui sopra: sbranato dalla iena della speculazione chiamata e premiata per ristabilire gli equilibri turbati da scelte disinformate o con secondi fini.

42-23604242

Si arriverà al punto che le politiche saranno in vendita!

E come? Lo abbiamo già visto per il "cattivone" e per il "riccone": non appena una persona o un gruppo di persone negozia per ragioni indipendenti dalle informazioni possedute diverrà conveniente neutralizzare la loro azione attraverso arbitraggi. Gli speculatori non aspettano altro e in un regime di Speculocrazia sono loro a comandare.

Sei sicuro che gli obiettivi meritevoli siano misurabili?

Bella domanda. Oggi misuriamo la ricchezza in termini di PIL, la diseguaglianza in termini di coefficiente Gini, l' andamento dei prezzi in termini di panieri inflazionistici... Sono fiducioso che esistano molti obiettivi meritevoli che possono essere misurati in modo affidabile da organismi terzi.

Da leggere:
http://hanson.gmu.edu/ifpubs.html#Hanson