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mercoledì 17 ottobre 2018

Credenze ballerine

Credenze ballerine

Facciamo i casi di Giovanni e Giuseppe.
Giovanni crede in Dio… e quindi crede in Dio. Punto.
Giuseppe è invece un convinto evoluzionista. Ma di quelli duri e puri! Tuttavia, qui non possiamo proseguire con una semplice tautologia e metterci  un punto, occorre continuare all’incirca così: “… e quindi è altamente scettico sull’ipotesi evoluzionista”.
La condizione di Giovanni è banale, quella di Giuseppe paradossale. Perché?
Perché il teismo è una credenza magari sbagliata ma stabile; la credenza nell’ “evoluzionismo integrale” è invece auto-rimuovente (i motivi gli abbiamo visti altrove nel dettaglio).
Una credenza X è auto-rimuovente se credere in X implica, almeno in parte, credere in non-X.
Una credenza auto-rimuovente non è necessariamente contraddittoria, puo’ trovare un suo equilibrio ma, quasi sempre, solo se disposta ad indebolirsi rispetto alla sua condizione iniziale.
De-ideologizziamo la questione ragionando su un caso neutro: vi ricordate quel professore che voleva fissare per la sua classe un un quiz a sorpresa? No? Allora, un professore annuncia alla sua classe che ci sarà un quiz a sorpresa la prossima settimana. Bene, si sappia che le lezioni del prof.  si tengono  cinque giorni a settimana, dal lunedì al venerdì. Dopo l’annuncio gli studenti tornano a casa e cercano di capire quando il quiz verrà assegnato. “Supponiamo che verrà assegnato venerdì”, spiega uno studente, “allora sapremmo con certezza già alla fine della lezione di giovedì che il quiz verrà proposto venerdì, poiché quello sarebbe l’unico giorno della settimana disponibile. Ma se le cose stanno così il quiz non sarebbe affatto sorprendente, quindi cominciamo con il levare di mezzo l’ipotesi del venerdì”. Ottima osservazione, direi. “E il giovedì?”, dice un altro. “Visto che abbiamo appena eliminato il venerdì, significa che se il quiz non fosse ancora assegnato il mercoledì sera, sapremmo con certezza che sarebbe assegnato il giovedì, ma la cosa, anche questa volta, non sarebbe sorprendente bensì perfettamente prevedibile. Quindi propongo di escludere anche il giovedì”. Ben presto tutti si accorgono che iterando questa logica occorre eliminare anche il mercoledì, poi il martedì e infine il lunedì. Gli studenti tirano un sospiro di sollievo sapendo che il quiz a sorpresa non potrà mai essere assegnato loro. Passano il fine settimana a festeggiare e ubriacarsi invece di studiare. La settimana successiva, il professore assegna un quiz mercoledì, tutti sono sorpresi e vengono bocciati. Purtroppo, però, anche dopo la fregatura che hanno preso, è ben più difficile bocciare la logica di questi studenti iper-razionalisti.
L’interesse della vicenda sta nel fatto per cui se si conclude che “un quiz sorprendente è impossibile”, allora bisogna immediatamente dopo inferire che il quiz a sorpresa è possibile eccome. Esiste cioè una credenza iniziale (“Cini“) che ne implica un’ altra (credenza inferita = “Cinf“) esattamente contraria. E’ una condizione simile a quella in cui si ritrova Giuseppe.
Per comprendere meglio, ascoltate un dialogo intercettatogiovedì sera fra tre ragazzi della classe, il primo dice: “Beh, sembra proprio che il quiz arriverà domani”. E l’altro: “calma. Visto che l’hai appena previsto, significa che non sarà una sorpresa. Dal momento che il quiz promesso è a sorpresa ne deduco che domani non ci sarà nessun quiz”. Un terzo, molto saggiamente, risponde, “ma aspetta. Dato che hai appena negato un possibile quiz, ciò significa che sarebbe una sorpresa se il prof. ne desse uno! Quindi, penso proprio che il quiz  ci sarà”.
Difficile dare torto a qualcuno dei tre. Difficile proprio perché ci confrontiamo con  credenze auto-rimuoventi che rimbalzano da tutte le parti e non stanno ferma mai, esattamente come la credenza nell’evoluzionismo puro: chi crede nell’evoluzionismo puro, infatti, crede anche che l’uomo sia un animale fondamentalmente disinteressato alla verità delle sue credenza, compresa quindi quella che riguarda l’ipotesi evoluzionista.
A questo punto è interessante far notare come gli studenti avrebbero potuto uscire dal loro imbarazzo. Basta infatti ragionare in termini probabilistici anziché assoluti, come sempre bisognerebbe fare quando si ragiona sulla realtà concreta. Le credenze auto-rimuoventi, infatti, non rimbalzano necessariamente di qua e di là ma possono stabilizzarsi, e lo fanno nel momento in cui la probabilità della credenza iniziale eguaglia quella della credenza inferita. Lì tutto si ferma e si realizza un magico equilibrio. Guardate il grafico qua sotto:
image
E’ chiaro che se la credenza iniziale dell’asserto “domani il professore assegnerà il quiz a sorpresa” è minima, la credenza inferita sarà massima e viceversa. Il dialogo tra i tre studenti lo dimostra. Tuttavia, la funzione negativa che unisce i due punti estremi puo’ essere considerata continua e ci sarà quindi un punto dove intersecherà la bisettrice eguagliando X e Y. Lì il soggetto troverà una credenza stabile (Cini=Cinf).
Ammettiamo ora che quel punto corrisponda al valore probabilistico del 60%. Ebbene, qualora un valore del genere soddisfi il concetto di “sorpresa”, allora il paradosso puo’ considerarsi risolto, basterà adottare una credenza iniziale del 60% e gli sconcertanti “rimbalzi” cesseranno.
Ora che sappiamo come si risolve il paradosso delle credenze auto-rimuoventi, cerchiamo di applicarlo al caso pietoso di Giuseppe che, contrariamente a Giovanni, ha una credenza instabile per le stesse ragioni che hanno fatto impazzire gli studenti del quiz a sorpresa. Dicevamo che occorrerebbe conoscere la funzione che unisce Cini e Cinf nel caso specifico di Giuseppe, ma per semplicità ammettiamo che sia simile a quella del grafico. Ecco, in un caso del genere, qualora Giuseppe creda all’ipotesi dell’ateismo evoluzionista con una probabilità del 90%, basterà che, con un po’ di umiltà, la indebolisca portandola al 60%, in questo  la stabilizzerà potendo continuare a professarla senza dover sacrificare il suo razionalismo.
E se invece non è disposto a ritoccare quel fatidico  90%? Bè, in questo caso, potrebbe sempre inserire il suo evoluzionismo in una cornice teista azzerando il problema della stabilità. Dio e Darwin, del resto, sono compatibili. O no?

venerdì 12 ottobre 2018

HL 6. The Surprise Quiz

6. The Surprise Quiz Michael Huemer1
Note:6@@@@@@@@@@POSSIBILE APPLICAZIONE A EAAN E ALL EVOLUZIONIAMOIL TEISMO E' UNA CREDENZA STABILE (UNA VOLTA ADOTTATA NON VA RETTIFICATA)L'EVOLUZIONISMO ATEO E' UNA CREDENZA AUTORIMUOVENTE (UNA VOLTA ADOTTATA DEVE ESSERE RETTIFICATA DA MAGGIORI DUBBI)COME AVVIENE QUESTA RETTIFICA?: QUESTO CAPITOLO LO SPIEGA POICHé ANCHE LA CREDENZA DEL QUIZ SORPRENDENTE E' INSTABILE

Yellow highlight | Location: 3,012
6.1 The Paradox
Note:Tttttttt

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A professor announces to his class that there will be a surprise quiz next week.
Note:DESCRIZIONE

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The class meets five days a week, Monday through Friday.
Note:Ccccccccccc

Yellow highlight | Location: 3,015
The students go home and try to deduce when the quiz will occur. “Suppose it comes on Friday,” one student reasons. “Then we’d know by the end of Thursday’s class that it was coming on Friday, since that would be the only day of the week left. So then it wouldn’t be a surprise. So the quiz can’t be on Friday.” “What about Thursday?” says another. “Since we’ve just eliminated Friday, that means that if it hasn’t come by Wednesday evening, we’d know it was coming on Thursday, and it wouldn’t be a surprise. So it can’t be on Thursday either.” By similar reasoning, they eliminate Wednesday, then Tuesday, then Monday.
Note:Ccccccccc

Note | Location: 3,019
E COSÌ VIA

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The students breathe a sigh of relief, knowing that the surprise quiz cannot be given at all. They spend the weekend partying and getting drunk instead of studying. The next week, the professor gives a quiz on Wednesday. Everyone is surprised.
Note:CONCLUSIONE

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6.2 Rejecting the Assumptions
Note:Tttttttttttt

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The students believe without question everything the professor asserts
Note:PRIMO ASSUNTI

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The students believe all the logical consequences of their beliefs.
Note:SECONDO ASSUNTO...RAZIONALISMO DEI RAGAZZI

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The students are fully aware of their own mental states and abilities.
Note:Ccccccccc

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these are not realistic assumptions
Note:GIUDIZIO

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Perhaps it would be impossible to surprise ideal (perfectly-reasoning, perfectly self-aware, credulous) students.
Note:SOLUZIINE VENTILATA...MA NSODDISFACENTE

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it is highly implausible that one cannot give a surprise quiz to an ideal student
Note:INFATTI

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If the ideal student reasons to the conclusion that the surprise quiz cannot be given on any day, then the student will, after all, be surprised
Note:E POI LA CONTRADDIZ RESTA

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a perfect reasoner cannot be perfectly credulous.
Note:FORSE LE PREMESSE NN SONO FALSE MA CONTRADDITTORIE

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They are, however, reasonably credulous: they are prima facie disposed to accept the professor’s statements about the conduct of the class, unless and until they have good reasons for doubting those statements. This looks like enough to get the paradox going.
Note:MA IL PARADOSSO PUÓ ESSERE RILASSATO E RESO PIÙ CREDIBILE ELIMINANDO IL RISCHIO DI CONTRADDIZIONE

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6.3 What Is Surprise?
Note:Ttttttttttttttttt

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thinking in terms of vague,
Note:L ORIGINE DI MOLTI PARADOSSI

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You are surprised by an event when you previously had zero credence that it would occur.
Note:PRIMA DEF DI SORPRESA

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You are surprised by an event when you previously assigned it less than 100% credence.
Note:SECONDA

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You are surprised by an event when you previously considered it sufficiently unlikely, that is, your credence that it would occur fell below some threshold, t.
Note:TERZA E PIÙ PLAUSIBILE

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“surprise threshold”
Note:CONCETTO

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This is both vague and context-dependent.
Note:VAGHEZZA NN ELIMINATA

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the teacher’s initial announcement, strictly speaking, lacks propositional content.
Note:CONSEGUENZA DELLA VAGHEZZA

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nor is this vagueness the source of the paradox. The teacher’s announcement has sufficient meaning to be aptly made,
Note:MA QUI IL PARADOSSO CONTINUA A REGGERE

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we aptly use vague language all the time in ordinary life.
Note:COME LA VAGHEZZA CHE REGGE NEL LINGUAGGIO COMUNE

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6.4 Quiz Comes if and Only if Surprising
Note:Tttttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 3,092
If the quiz has not come by the end of class on Thursday,
Note:COSA PENSA LO STUDENTE IN QS CONDIZIONI?

Yellow highlight | Location: 3,094
The professor is committed to giving a quiz,
Note:1

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The professor is committed to giving a quiz if and only if it will be a surprise.
Note:2

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Case (ii), however, generates a (sub-)paradox, which is the subject of the present section;
Note:SUB PARADOX

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6.4.1 Self-Undermining Beliefs with a Vague Surprise Threshold
Note:TtttttttttttttttCAPITOLO CHIAVE

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Thursday night, one student says, “Well, it looks like the quiz is coming tomorrow.” Another says, “But wait. Since you just predicted that, that means it won’t be a surprise. Since he has no interest in giving a non-surprise quiz, the prof won’t give a quiz at all.” A third replies, “But wait. Since you just predicted no quiz, that means that it would be a surprise if he gave one.
Note:IL SUB PARADOSSO...DESCRIZIONE

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A fourth replies, “But wait . . .”
Note:Cccccccccc

Yellow highlight | Location: 3,106
If the students think there will be a quiz, they can infer that there won’t.
Note:IN SINTESI

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What can the students rationally do?
Note:LA DOMANDA.....

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Answer: assign an intermediate degree of belief.
Note:Cccccccccccccc

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assign a degree of belief such that, if a quiz is given, it will be a borderline case of a surprise.
Note:Ccccccccccc

Yellow highlight | Location: 3,117
Fig. 6.1 Optimal credence with a vague surprise threshold
Note:CI CREDENZA INIZIALE: CHE PROB CI SONO CHE LO DARÀ?CF CREDENZA INFERITA: DATA CI INFERISCO CHE LO DARÀ ALLA PROB XCI E CF SI INSEGUONO.L UNICA CREDENZA STABILE È QIELLA SULLA BOSETTRICE

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6.4.2 Self-Undermining Beliefs with a Precise Threshold
Note:Ttttttttt

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if your credence in some event is exactly 60% or below, then the event will count as “surprising”
Note:SUPPONIAMO DI ESSERE PRECISI

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if your credence is 60%, it should be much more than 60%. There is no stable credence.
Note:NN C È STABILITÀ

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For example, imagine a series of one thousand cups of water, cup 1 through cup 1,000, each having a very slightly higher physical temperature than the last. You try feeling the water in each cup, in sequence. For any two adjacent cups, you can’t tell which one feels warmer to you. But by the end, you can tell that cup 1,000 feels much warmer than cup 1. This shows that there can be temperature sensations so similar that one cannot introspectively distinguish them, even though one is in fact warmer-feeling than the other.
Note:SULLA CONTINUITÀ DEGLI STATI MENTALI

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A credence of 0.6 would be introspectively indistinguishable from a credence of 0.600001 or 0.599999.
Note:LA CONTINUITÁ DEGLI STATI MENTALI NN ESISTE....QUINDI LA SOGLIA PRECISA È IMPOSSIBILE

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if the quiz were on Friday, it would be a borderline case of a surprise (if “surprise” is vague),
Note:CONCLUSIONE

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6.4.3 The Rest of the Week
Note:Tttttttttttt

Yellow highlight | Location: 3,175
6.5 Quiz Comes, with or without Surprise
Note:Tttttttttttt

Yellow highlight | Location: 3,177
The professor is committed to giving a quiz, whether or not it will be a surprise.
Note:CONSIDERIAMO QS EVENTUALITÀ

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the professor would prefer the quiz to be a surprise,
Note:PRECISAZIONE

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6.5.1 No Friday Surprise
Note:Tttttttttttt

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the students should adopt a very high credence that a quiz will come on Friday. Not 100%, because there is always a chance that the professor will have forgotten,
Note:GIOVEDÌ SERA E ANCORA NESSUN QUIZ

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the quiz very probably will not be on Friday.
Note:IL PENSIERO DELLA DOMENICA SERA

Yellow highlight | Location: 3,188
6.5.2 Borderline Thursday Surprise
Note:Ttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 3,192
he’ll probably give it Thursday.
Note:MERCOLEDÍ SERA...CONSIDERANDO CHE VENE SAREBBE POCO SORPRENDENTE...

Yellow highlight | Location: 3,193
Since you just made that prediction, it wouldn’t be a surprise on Thursday
Note:MA....SI RIPETE LA SITAUZIONE PRECEDENTE IL GIOVEDÌ ANZICHÈ VENERDÌ

Yellow highlight | Location: 3,195
Since you just made that prediction, it would be a surprise tomorrow.
Note:INFATTI

Yellow highlight | Location: 3,197
we have a self-undermining belief system.
Note:ANCORA COME PRIMA

Yellow highlight | Location: 3,201
The solution is to assign a credence at about the threshold.
Note:LO STUDENTE RAZIONALE

Yellow highlight | Location: 3,203
if the quiz occurred on Thursday, it would be a borderline case of a surprise,
Note:QUINDI

Yellow highlight | Location: 3,214
6.6 Surprising as Not-Most-Expected
Note:Ttttttttttt

Yellow highlight | Location: 3,215
There is a version of the story where it would be impossible to give a surprise quiz. Suppose we define an “expected” event as one that was antecedently considered the most likely of the alternatives
Note:UN CASO OSTICO

Yellow highlight | Location: 3,220
On this definition of “surprise quiz”, the professor cannot follow through on his promise
Note:PROMESSA IMPOSSIBILE

Yellow highlight | Location: 3,221
He cannot do it on Friday, since on Thursday night, trivially, the students would consider Friday the most likely day
Note:ESEMPIO

Yellow highlight | Location: 3,229
So the professor can’t give a surprise quiz. But this is not paradoxical. This is just a result of the peculiar definition of “surprise”,
NESSUN PARADOSSO

martedì 25 settembre 2018

La verità non serve

La verità non serve

Spesso l’ingenuità paga ed essere naif porta a risultati complessivi migliori rispetto ad essere esperti.
E’ un caso se Adamo ed Eva persero la loro felicità nel momento in cui persero la loro innocenza cibandosi dall’ Albero della Conoscenza del Bene e del Male? Direi che il mito è perfettamente consapevole di quanta poca verità ci serva per vivere bene.
Pensiamo a questa catena: l’innocenza incoraggia l’idealismo che alimenta l’ottimismo che è il motore dell’eccellenza. Che ne dite?
Ma forse qualche esempio illumina meglio sul punto.
Prendiamo il matrimonio, laddove avviene tra persone ingenue – magari molto giovani, magari incoraggiato dalle famiglie prima ancora che dalle scelte personali – risulta più stabile e duraturo. La solidità si consegue sacrificando l’esperienza (e la conoscenza). Chi “esplora” di più è assillato da più dubbi e da maggiori tentazioni di mollare per ricominciare altrove. Meno opportunità, più tranquillità.
Prendiamo il patriottismo, chi ha pochi contatti con le altre nazioni è più portato a pensare che “siamo i meglio” e quindi ad essere leale al suo gruppo di riferimento. E’ chiaro poi che da questa innocenza deriva una comunità più coesa di cui beneficiano tutti gli appartenenti. In questo senso chi viaggia troppo diventa sospetto, quasi quanto lo è lo straniero.
Prendiamo il lavoro e la carriera. Molti studenti, forse un po’ ingenuamente, sognano una carriera ideale riversando il loro entusiasmo negli studi. Altri si concentrano di più sulle loro ambizioni. Se i primi – i più ingenui – prevarranno i secondi verranno stigmatizzati come “gretti” e la comunità ne trarrà un beneficio.
Prendiamo la fortuna personale, se pensiamo che pesi poco nelle nostre vicende saremo portati ad impegnarci a fondo, in caso contrario rischiamo la paralisi. E questo a prescindere dal fatto che la verità sia più vicina alle considerazioni di chi poi degenera nel fatalismo.
Prendiamo l’autostima: se la nutriamo oltre il dovuto influenzeremo anche chi deve giudicarci che innalzerà la sua riverenza nei nostri confronti.
L’ingenuità ci rende allora più leali, più coesi, più idealisti, più ottimisti, più sicuri; ci avvantaggia sia a livello personale che a livello di gruppo.
L’esperienza, e la conoscenza che ne deriva, ci porta sì molti vantaggi ma anche molti svantaggi. Faccio un esempio estremo perché la cosa sia ancora più chiara: se mi dedicassi al cannibalismo accumulerei una nuova esperienza ma perderei la stima di chi mi sta intorno. Risulterebbe immediatamente chiaro quanto nociva sia per me la ricerca della verità. Naturalmente c’è anche il caso opposto: potremmo rinchiuderci in una mini-comunità super-coesa e non mettere mai il naso fuori da lì (un po’ come fanno gli Amish). Dio ce ne scampi e liberi!
La verità, dunque, non ci serve a molto. Dal punto di vista evoluzionistico è un bene secondario. Se le cose stanno in questi termini è plausibile pensare che ne possediamo poca: perché mai dovremmo accumulare una risorsa di scarso pregio? La stessa teoria evoluzionistica potrebbe non essere vera stando a quanto essa stessa ci comunica, ovvero cio’ che ho cercato di riassumere qui.

lunedì 24 settembre 2018

Innocence Versus Insight robin hanson

Innocence Versus Insight
robin hanson
Citation (APA): hanson, r. (2018). Innocence Versus Insight [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Evidenzia ( giallo) - Posizione 2
Innocence Versus Insight By robin hanson
Evidenzia ( giallo) - Posizione 5
There seems to be a fundamental tradeoff between innocence and insight.
Nota - Posizione 5
IL DATO DI PARTENZA
Evidenzia ( giallo) - Posizione 6
Adam and Eve
Nota - Posizione 6
LA STORIA SIMBOLO DEL TRADE OFF
Evidenzia ( giallo) - Posizione 9
Innocence seems to be a potentially attractive kind of ignorance.
Nota - Posizione 9
IGNORATA DALLE SCIENZE SOCIALI
Evidenzia ( giallo) - Posizione 10
helps to preserve idealism.
Nota - Posizione 10
FUNZIONE XCETTIVA
Evidenzia ( giallo) - Posizione 10
supports optimism
Nota - Posizione 10
IDEALISMO=>OTTIMISMO
Evidenzia ( giallo) - Posizione 12
consider marriage.
Nota - Posizione 12
PRIMO ESEMPIO
Evidenzia ( giallo) - Posizione 14
attachment comes at the cost of less exploration,
Nota - Posizione 15
LADDOVE IL MATRIMONIO È PIÙ INGENUO....ARRANGIATO...ANTICIPATO
Evidenzia ( giallo) - Posizione 18
consider patriotism
Nota - Posizione 18
SECONDO ESEMPIO
Evidenzia ( giallo) - Posizione 18
Someone who has had little contact with other nations or cultures might find it easy to innocently presume that his nation and culture are superior.
Nota - Posizione 19
SIAMO I MEGLIO
Evidenzia ( giallo) - Posizione 19
those who travel may be suspected
Nota - Posizione 19
NN A CASO
Evidenzia ( giallo) - Posizione 22
consider attitudes toward careers,
Nota - Posizione 22
TERZO
Evidenzia ( giallo) - Posizione 23
some students focus on their enthusiasm for a certain world of ideas, while other students focus on their personal career ambitions.
Nota - Posizione 24
REALISTI E IDEALISTI
Evidenzia ( giallo) - Posizione 25
In a discipline where most students focus on ideas, those who focus on career ambitions may appear to have insufficient interest to keep them in the field over the long run.
Nota - Posizione 26
L EQ DEGLI INNOCENTI È IL MIGLIORE
Evidenzia ( giallo) - Posizione 27
consider self-deception.
Nota - Posizione 27
QUARTO ESEMPIO
Evidenzia ( giallo) - Posizione 28
sincere confidence helps people to convince others to think highly of them,
Nota - Posizione 29
I BENEFICI DELL INGENUO
Evidenzia ( giallo) - Posizione 32
idealism, a simplified optimistic vision of abilities and motives, can help one to become more deeply attached to associates and groups.
Nota - Posizione 32
CONCLUSIONE
Evidenzia ( giallo) - Posizione 37
idealistic people often seem to know how acquiring more insight would on average change their attitudes.
Nota - Posizione 38
STRANO MA VERO
Evidenzia ( giallo) - Posizione 40
we expect on average to see too much insight or too much innocence.
Nota - Posizione 41
LA DOMANDA
Evidenzia ( giallo) - Posizione 41
We could avoid insight too much to signal our loyalty and confidence, or we could pursue insight too much to signal our ability and courage.
Nota - Posizione 42
ENTRAMBE LE SOLUZIONI SONO POSSIBILI
Evidenzia ( giallo) - Posizione 46
the optimum choice is interior,
Nota - Posizione 46
CONCLUSIONE
Evidenzia ( giallo) - Posizione 47
consider the possibility of having sex with animals.
Nota - Posizione 47
ESEMPIO ESTREMO...SE AGISCO CONOSCERÒ MWGLIO MA XDERÒ LA STIMA DI CHI MI STA INTORNO
Evidenzia ( giallo) - Posizione 50
At the other extreme, the idea of living in a small tight community which avoids outsiders
Nota - Posizione 50
ALTRO ESTREMO...SUPERCOESI E SUPERIGNORANTI

lunedì 29 gennaio 2018

EAAN

Supponi che non ci sia un’intelligenza creatrice dell’universo. In questo caso, nessuno avrebbe progettato il mio cervello al fine di pensare. Il pensiero sarebbe solo un prodotto collaterale dell’evoluzione materiale. Ma, se fosse davvero così, come potrei mai credere che i miei pensieri sono veri? E’ questo che rende inaffidabile l’ipotesi atea: se non credo in Dio non posso credere in me stesso, nemmeno quando confuto l’esistenza di Dio.

L’argomento sembra buono per certi atei, un po’ meno per altri. Ma anche a quest’ultimi viene richiesto un atto di fede sul ruolo positivo della verità nella sopravvivenza del più adatto.

I was just teaching Descartes, and we covered his view that atheists lack knowledge of the external world (and perhaps even of mathematics). That's because, unless you believe in God, you have no reason to believe that clear & distinct perceptions are true, etc.
This is very similar to Plantinga's argument against "Naturalism", in which Plantinga maintains that, in the absence of God, there's no reason to think that evolution would have designed us with reliable cognitive faculties (https://en.wikipedia.org/…/Evolutionary_argument_against_na…). From here, the theist might say either:
a. This shows that evolutionary naturalism is self-defeating, and therefore it rationally must be rejected. Or:
b. Given the fact that our faculties are reliable, theism just provides the best explanation, so that is evidence for theism.
What is wrong with this argument? I have several thoughts, but I’ll just emphasize one for now: getting adaptive behavior through false beliefs is not nearly as easy as Plantinga thinks. He imagines a case in which you see a tiger, and the adaptive behavior is to run away. This could be brought about by a desire to avoid being eaten + a belief that running away would prevent being eaten. Or it could be brought about equally well by a desire to be eaten + a belief that running away will help you be eaten. (Simplifying.)
Now, this might be fine if the only question the agent forms beliefs on is how to get eaten, and the only decision the agent ever makes is to run away or not run away from that tiger. But if there are other issues and decisions, then the person will need a belief system that is *extendable*: they will have to have a cognitive faculty that produces beliefs that not only are adaptive, but also will continue to be adaptive as more beliefs are added by that same mechanism.
One way of achieving this is to start from true beliefs, and to make valid (or at least highly cogent) inferences. Then you’ll get more true beliefs.
It is far from clear what the alternative mechanism might be. It mustn’t produce beliefs randomly, since then adaptive behavior would be rare. So one must try to think of a systematic mechanism that, when confronted with the sort of evidence we actually have, produces the belief “running away from tigers helps you get eaten by them”, and also continues to produce adaptive behavior as a wide range of different, largely unpredictable things happen to the agent. That’s really hard.
Ex.: If the person thinks that running from a tiger helps you get eaten, then when he himself is trying to catch an animal to eat it, will he also try to ensure that the animal runs away? Tell me the systematic mechanism that makes things work out in these and other situations.
I think this is the best response to Plantinga, because it’s the response that is most illuminating about how the system actually works, and why we actually have reliable faculties.
(I got something like this from Christopher Stephens,http://faculty.arts.ubc.ca/…/C.%20Stephens%20Selectively%20…)
The evolutionary argument against naturalism (EAAN) is a philosophical argument asserting a problem with believing both evolution and philosophical naturalism simultaneously. The argument was first proposed by Alvin Plantinga in 1993 and "raises issues of interest to epistemologists, philosophers of...
EN.WIKIPEDIA.ORG

GREATEST CHRISTIAN APOLOGIST OF THE 20TH CENTURYThe tutor of Ulster Irishman C.S. ‘Jack’ Lewis said the boy at 15 had original literary judgment and he was the best translator of Classics he had ever known. Yet four years later, in 1919,…
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