Visualizzazione post con etichetta #brennan business ethic. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta #brennan business ethic. Mostra tutti i post

martedì 31 gennaio 2023

 Etica degli affari. Una proposta per l'Opus Dei.


Per qualcuno l'unico vincolo etico del manager è fare profitti per la proprietà nel rispetto delle regole vigenti (responsabilità economica). Per altri occorre tener conto di tutti gli interessi toccati dalle proprie decisioni (responsabilità sociale).

Propongo una terza via: responsabilità economica + compensazione dei fallimenti di mercato.

Un esempio: se posso colludere con i concorrenti, evito di farlo, se posso sfruttare un monopolio, evito di farlo...

venerdì 15 dicembre 2017

La responsabilità sociale dell’impresa (RSI)

La responsabilità sociale dell’impresa (RSI)

Sembra quasi che l’alternativa alla RSI sia l’irresponsabilità sociale dell’impresa.
Sembra quasi che chi dissente appoggi l’amoralità dei soggetti economici.
No: la posizione alternativa si chiama “etica degli affari” (EA).
L’ EA sostiene che l’impresa giusta sia tenuta a rispettare le regole di mercato (ed eventualmente a non trarre profitto dalle imperfezioni di mercato).
La RSI lega invece l’impresa alla “società in generale”.
Per l’ EA assumere al minor stipendio possibile o vendere al maggior prezzo possibile non è un misfatto dal punto di vista etico, per RSI sì.
Per l’ EA fare bene il proprio lavoro è cio’ che conta. I fautori di RSI vogliono ben altro dall’impresa.
Chi appartiene al movimento della RSI riconosce che l’impresa produca beni e servizi utili, che dia lavoro, che crei opportunità di investimento, che paghi le tasse, che segue le regole di mercato… detto questo si chiede: “sì, ma cosa fa per la società?”.
Chi si pone una domanda del genere non ha capito bene cosa sia il capitalismo.
Lo scopo dell’impresa non è quello di fornire posti di lavoro ma merci che la società richiede.
E’ il lavoro ad essere funzionale alle merci, non viceversa. Invertire i termini produce alienazione.
L’impresa contribuisce al miglioramento della società perseguendo il suo profitto.
Quando comincia il contributo di Bill Gates alla società in cui vive?
Nel 1994 quando fonda la “Bill & Melinda Gates Foundation” o nel 1975 quando fonda Microsoft?
Mettere la potenza di un PC in ogni casa e ufficio è stato il suo primo – e maggiore – contributo al miglioramento della società in cui vive, questo deve ammetterlo anche chi non è un fan di Microsoft.
Inoltre, i fautori della RSI rischiano di alzare una cortina fumogena.
Se una società falsifica i bilanci cosa mi frega se poi tratta i suoi dipendenti come principini?
Chiedendo all’impresa di perseguire obbiettivi che non sono i suoi, finisce per mischiarli con quelli suoi propri. Finisce per giustificare di fatto forme di compensazione etica improprie.
No: c’è solo un dovere, essere dei concorrenti leali.
Come se non bastasse, il concetto di RSI produce un grande spreco di risorse in termini di attenzione dei manager, del pubblico e dei media.
I manager, anziché focalizzarsi sui profitti onesti, spendono un mucchio di risorse in conferenze, tavole rotonde e cene di lavoro. Il tutto per studiare e pubblicizzare le attività “sociali” dell’impresa.
i giornali, anziché riferire e commentare i successi e i fallimenti commerciali, si concentrano senza costrutto sulle loro attività sociali promosse dal CEO di turno, oppure sulle proteste degli attivisti.
Cosa succederebbe se tutte queste risorse fossero reindirizzate per rendere più efficace il terreno di gioco su cui le imprese si sfidano in concorrenza leale.
Risultati immagini per www.thisiscolossal.com CEO CORPORATE

giovedì 12 novembre 2015

Morality, Competition, and the Firm di Joseph Heath


Morality, Competition, and the Firm di Joseph Heath
  • teoria degli interessi coinvolti (edward freeman): il manager che decide deve soppesare tutti gli interessi coinvolti: fornitori, clienti, dipendenti, terze parti...
  • ma cosa significa "soppesare"? la teoria resta vacua. freeman non si premura di precisare, anzi, sostiene che la vacuità è un pregio della teoria.
  • teoria dell azionista (gauthier): il manager che decide deve badare agli interessi dell'azionista. in altri termini: deve valorizzare l azienda.
  • gauthier: sui mercati efficienti il manager non ha alcun vincolo morale.
  • obiezione: ma i mercati non sono efficienti, la teoria è quindi irrealistica.
  • teoria dei fallimenti di mercato (heath): i fallimenti di mercato sono compensati in parte dal governo in parte dalla moralità degli operatori.
  • attenzione: nella teoria fm l efficienza del sistema non è l obbiettivo ultimo ma un espediente per derivare i valori morali più appropriati. 
  • analogia con lo sport: lo sport deve divertire ma i bravi giocatori non devono porsi questo obiettivo ma solo rispettare le regole del gioco (anche quando capita l occasione di infrangerle restando impuniti) dalle quali deriverà il divertimento come effetto collaterale.
  • imho: tra le conseguenze di fm, oltre al rispetto delle regole di competizione, c'è il non rispetto delle regole che impediscono una competizione leale, anche quando sono legge di stato.
continua