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mercoledì 25 aprile 2018

PREFA+INTRO+CAP.1

PREFAZIONE
Note:X' rischio? x' la proposta educativa si verifica solo vivendo.

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Un carisma è un dono di Dio che non ha bisogno di tante interpretazioni.
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stile di vita cristiana
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il cristianesimo non pare compiere nessuno dei desideri che realmente ci muovono.
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affidandomi a un’autorità;
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si tratta di seguire un’autorità domandandosi continuamente: mi sta conducendo verso il mio vero io, verso la mia intima libertà, una libertà che io sperimento realmente come tale? In questo modo l’autorità agisce (quasi) come una proposta:
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«L’impegno strumento di verifica» (clicca qui per andare al paragrafo). Ciò appare alla nostra mentalità odierna, fortemente influenzata dalle scienze naturali, assolutamente impossibile: un’ipotesi non può essere verificata, al massimo la si può dimostrare – mostrare per esempio che un esperimento non la contraddice –, e per far questo non ci si deve affidare veramente all’ipotesi, bensì bisogna costantemente mantenere le distanze sia da essa
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il carisma di don Giussani consiste nel saper trasmettere ai giovani e anche ai meno giovani quello a cui la maggioranza di noi nel complesso non vuol credere; la libertà di un’esistenza cristiana fedele a Gesù Cristo
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Ciò che veniva detto da don Giussani non era affatto nuovo. Nuovo era lo stile,
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i suoi membri in segreto «amino» con maggiore passione colui che percorre «vie traverse»; non perché vogliano convertirlo, bensì perché l’amicizia, un’amicizia totalmente gratuita, si dimostra più evidentemente quando l’amico è nel bisogno.
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mostrare che questo è possibile, che perfino ciò che nella cultura di oggi c’è di più anomalo e deviato può essere una strada che conduce a Lui:
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esistenziale
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INTRODUZIONE
Note:Educare significa proporre un'ipotesi di lavoro sull'umano in parallelo con lo sviluppo di un pensiero critico...Nell'educazione liberale il ragazzo riceve il sapere tradizionale (arti e scienza) insieme alla capacità di pensare autonomamente (pensiero critico)...Nell'analisi critica il ragazzo è aiutato da una compagnia che lo rende più saldo...Un uomo senza compagnia? Leopardi. Arrivò fino ad un frrto punto ma nn ci fu nessuno a sostenerlo per fare il grande passo...Purtroppo in epoca recente il pensiero critico è degenerato in mera negatività e dubbio sistematico. Ma un uomo volente o nolente giudica tutto...La fede esalta la razionalità perchè corrisponde al nostro cuore (intuito). Ciò richiede un concetto di razionalità vhe vada oltre quella strumentale...Ecumenismo della cultura cristiana: da ogni espressione culturale estrae ciò che è già suo...

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un’educazione che sia vera, cioè corrispondente all’umano.
Note:CORRISPONDA...OBBIETTIVO

Yellow highlight | Location: 110
proporre adeguatamente il passato.
Note:IL PRIMO PASSO...PASSATO...TRADIZIONE

Yellow highlight | Location: 112
Se niente propone di privilegiare un’ipotesi di lavoro, il giovane se la inventa, in modo cervellotico,
Note:L IPOTESI DI LAVORO... L APRIORI

Yellow highlight | Location: 118
proposto ai giovani solo se è presentato dentro un vissuto presente
Note:IL PASSATO

Yellow highlight | Location: 122
La vera educazione deve essere un’educazione alla critica.
Note:LA FASE DELLA VERIFICA

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Deve dunque diventare problema quello che ci hanno detto!
Note:NEL CFR CON LE ALTERNATIVE INCONTRATE VIVENDO

Yellow highlight | Location: 128
La critica, perciò, consiste nel rendersi ragione delle cose,
Note:GIUSTIFICARE

Yellow highlight | Location: 136
con l’aiuto di una compagnia
Note:NECESSITÀ DI ALLEANZA EDUCATIVA...FAMGLIA SCUOLA COMPAGNIA

Yellow highlight | Location: 139
La critica è stata ridotta a negatività,
Note:OGGI LA CRITICA DISTRUGGE DECOSTRUISCE

Yellow highlight | Location: 141
L’identità tra problema e dubbio è il disastro della coscienza della gioventù.
Note:SOLI

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tradizione, vissuto presente
Note:RIEPILOGO

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critica
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un metodo vero per giudicare le cose che io vi dirò.
Note:SEI FELICE? ANTI FANTI NTELLETTUALISMO

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un concetto preciso di razionalità.
Note:RAZIONALITÀ STRATEGICA...ECOLOGICA...MI RENDE FELICE?

Yellow highlight | Location: 158
La Bibbia, infatti, invece della parola «razionalità», usa la parola «cuore».
Note | Location: 159
CUORE

Yellow highlight | Location: 164
un uomo – volente o nolente, lo sappia o non lo sappia – giudica tutto,
Note:ASTENERSI È IMPOSSIBILE

Yellow highlight | Location: 165
gli effetti della presenza di Cristo nella vita
Note:UNICO PARAMETRO DI GIUDIZIO

Yellow highlight | Location: 167
vivere la fede come una premessa che non viene mantenuta,
Note:DELITTO

Yellow highlight | Location: 169
ciò che non c’entra in nessun modo con la mia esperienza di oggi, con la mia esperienza presente, non c’è;
Note:ESISTENZIALISMO?

Yellow highlight | Location: 191
«Nell’esperienza di un grande amore – ha scritto Romano Guardini – tutto diventa un avvenimento nel suo ambito.»
Note:UN GRANDE AMORE

Yellow highlight | Location: 206
«È inutile, professore, che lei venga qui a parlare di religione,
Note:L ACCOGLIENZA DEL MAESTRO

Yellow highlight | Location: 222
Il faut se coucher avec les poules,
Note:NN PRENDIAMO ALLA LETTERA...ANCHE SE FEDE E RAGIONE A VOLTE SONO PROPOSTE IN OPPOSIZIONE

Yellow highlight | Location: 226
«Senta, professore, io le giuro che lei è davanti a me: è razionale o no?».
Note:LA RAZIONALITÀ DELL EVIDENZA

Yellow highlight | Location: 227
con altrettanta certezza io affermo che l’America esiste, e non l’ho mai vista
Note:PRINCIPIO DI CREDULITÀ

Yellow highlight | Location: 233
ho un concetto di ragione per cui che ci sia l’America è razionalmente
Note:DIFFERENZA DAI POSITIVISTI

Yellow highlight | Location: 237
se la fede non c’entrasse con la razionalità, la fede non potrebbe c’entrare con la vita,
Note:LEGAME INDISSOLUBILE

Yellow highlight | Location: 239
origine dal gusto della razionalità, dal gusto della chiarezza
Note:IL MVIMENTO

Yellow highlight | Location: 249
La fede viene proposta come appoggiata al supremo vertice della razionalità:
Note:BASE

Yellow highlight | Location: 285
Non seppe resistere e non ebbe nessuno attorno,
Note:LEOPARDI UOMO SOLO ALLA DERIVA

Yellow highlight | Location: 304
Ultimamente, la ragione che cosa cerca, se non il senso della vita, il senso dell’esistenza, il senso di tutto?
Note:SENSO...MOTIVAZIONE...ENTUSIASMO...FELICITÀ

Yellow highlight | Location: 331
Per sua natura il cristianesimo è ecumenico e la fede cristiana è ecumenica; pretendendosi verità, non solo non ha paura di accostamenti, ma da ogni incontro innanzitutto estrae quel che è vero, ciò che è già suo,
Note:SUL DIALOGO

Yellow highlight | Location: 335
chi è cosciente di non avere la verità, ma un’immagine arguibile, discutibile di essa, non può non difendersi, non attestarsi
Note:L ARROCCAMENTO È DELL INCERTO

Yellow highlight | Location: 344
«ecumenismo» è il nostro vero concetto di cultura.
Note:LEOPARDI...MOZART

Yellow highlight | Location: 351
SPUNTI INTRODUTTIVI
Note:INTRO@@@@@@@@@

Yellow highlight | Location: 352
I. Un problema di metodo
Note:Tttttttttt

Yellow highlight | Location: 353
1. Nell’Italia fine anni Cinquanta: il sorgere di un’intuizione
Note:Ttttttttt

Yellow highlight | Location: 354
una situazione apparentemente ottimale
Note | Location: 354
TUTTI CATTOLICI

Yellow highlight | Location: 359
immotivazione ultima della fede.
Note:MA...CONTATTO COI GIOVANI...RIVELAZIONE

Yellow highlight | Location: 364
una scontata inincidenza della fede sul comportamento
Note:CONSEGUENZA

Yellow highlight | Location: 366
libero campo all’attacco alla religione da parte di determinati professori.
Note:COLPITA E AFFONDATA

Yellow highlight | Location: 369
si doveva concludere che il fatto cristiano non veniva presentato, offerto, in modo a lui adeguato.
Note:PROBLEMI CON L OFFERTA

Yellow highlight | Location: 372
un problema di metodo.
Note:DIAGNOSI DI GIUS

Yellow highlight | Location: 373
i contenuti della fede hanno bisogno di essere abbracciati ragionevolmente,
Note:COSA MANCA...UNO

Yellow highlight | Location: 375
quella presentazione deve essere verificata nell’azione,
Note:DUE

Yellow highlight | Location: 387
2. Un cammino comune tra chi educa e chi viene educato
Note:Tttttttttt

Yellow highlight | Location: 388
Il primo modo di muoversi è quello di commuoversi,
Note:NON C È VITA SENZA EMOZIONE

Yellow highlight | Location: 574
Capitolo primo DINAMICA E FATTORI DELL’AVVENIMENTO EDUCATIVO
Note:1@@@@@@@@@@

Yellow highlight | Location: 576
I. Osservazioni preliminari
Note:Tttttttttt

Yellow highlight | Location: 580
introduzione nella realtà, ecco cosa è l’educazione.
Note:DEFINIZIONE

Yellow highlight | Location: 584
Jungmann
Note:AUTORE

Yellow highlight | Location: 585
realizzazione integrale,
Note:L OBBIETTIVO...IL SUCCESSO...FELICITÀ

Yellow highlight | Location: 593
2. Seconda premessa
Note:Ttttttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 593
la realtà non è mai veramente affermata, se non è affermata l’esistenza del suo significato.
Note:PROBLEMA DEL SENSO...DELKA MOTIVAZIONE

Yellow highlight | Location: 607
II. La lealtà con la «tradizione», sorgente della capacità di «certezza»
Note:Ttttttttttt

Yellow highlight | Location: 608
1. Valore di questo principio
Note:Ttttttttttt

Yellow highlight | Location: 610
la leale adesione a questa «tradizione».
Note:IL PRIMO PASSO

Yellow highlight | Location: 611
ipotesi esplicativa della realtà.
Note:ECCO COME INTERPRETARLA

Yellow highlight | Location: 623
Il luogo primo in cui questo avviene è infatti la famiglia:
Note:LUOGO PRIMO

Yellow highlight | Location: 635
2. Le conseguenze della sua negazione
Note:Tttttttttttt

Yellow highlight | Location: 636
concezione razionalistica
Note:NEGATO IL PRINCIPIO CULTURALE

Yellow highlight | Location: 636
la personalità sarebbe il termine di una spontaneità evolutiva,
Note:TUTTO NATURA

Yellow highlight | Location: 677
l’insegnamento non si cura di offrire aiuto per l’effettiva presa di coscienza di una ipotesi esplicativa unitaria.
Note:EFFETTI DELLA NEGAZIONE

Yellow highlight | Location: 678
abbandona lo studente di fronte a una eterogeneità di cose
Note:TUTTO FRAMMENTATO

Yellow highlight | Location: 679
contraddittorietà di soluzioni
Yellow highlight | Location: 706
per la libertà del singolo ragazzo occorra che esso da solo si formuli la sua unitaria concezione delle cose;
Note:PRINCIPIO LAICO

Yellow highlight | Location: 708
La diversa impostazione ideologica dei vari insegnanti sarebbe proprio la condizione per questa «autoformazione»
Note:LA DIVERSITÀ NELL UNICO

Yellow highlight | Location: 710
il risultato del prematuro confronto con contrastanti idee
Note:DISORIENTAMWNTO E FANATISMO

Yellow highlight | Location: 712
l’essere buttato allo sbaraglio provoca inesorabilmente nel giovane lo scetticismo.
Note:SCETTICISMO

Yellow highlight | Location: 745
non si tratta soltanto della difesa di certi valori che una scuola laicista minaccia; ma si tratta, ancor prima, della salvezza di una integrità psichica,
Note:NN VALORI MINACCIATI MA NICHILISMO E INDIFFERENZA

Yellow highlight | Location: 748
essa fonda quel senso della dipendenza
Note:RIASSUNTO...PRIMO...IL VALIRE DELLA TRADIZIONE

Yellow highlight | Location: 749
quella certezza della esistenza della soluzione senza cui si inaridiscono la capacità di scoperta
Note:SECONDO ...CERTEZZA

Yellow highlight | Location: 751
III. L’autorità: esistenzialità di una proposta
Note:Tttttttttttt

Yellow highlight | Location: 754
L’esperienza dell’autorità sorge in noi come incontro con una persona ricca di coscienza della realtà;
Note:INCONTRO

Yellow highlight | Location: 771
Autorità innanzitutto, ne siano coscienti o non lo siano, sono i genitori. La loro funzione è originatrice;
Note:LA PRIMA AUTORITÀ

Yellow highlight | Location: 778
Genitori e Chiesa sono per il cristianesimo la garanzia ultima della coerenza necessaria a ogni educazione.
Note:COERENZA E ALLEANZA

Yellow highlight | Location: 779
Autorità è chiaramente anche la scuola
Note:TERZO

Yellow highlight | Location: 790
IV. Verifica personale dell’ipotesi educativa
Note | Location: 791
Tttttttt

Yellow highlight | Location: 792
1. Sua necessità
Note:tttttttttttt

Yellow highlight | Location: 810
L’educazione oggi è manchevole per quel razionalismo di impostazione che dimentica l’importanza dell’impegno esistenziale come condizione per una genuina esperienza di verità, e quindi per una convinzione.
Note:IMPEGNO ESISTENZIALE

Yellow highlight | Location: 815
Si capisce di essere perché si agisce.
Yellow highlight | Location: 846
l’intelligenza propone come ipotesi unitaria, ma che l’amore verifica nella dedizione all’esistenza.
Note:IL DOPPIO PASSO

Yellow highlight | Location: 851
l’assenza del Cristo dall’incontro con tutte le cose;
Note:LACUNA TIPICA NELL ED RELIGIOSA

Yellow highlight | Location: 865
2. Sue condizioni
Note:Tttttttttt

Yellow highlight | Location: 867
aiutato a impegnarsi secondo un ideale nel suo ambiente, perché è nell’ambiente che attinge spunti, sollecitazioni e alimentazione la trama di esperienze
Note:PRIMA CONDIZIONE

Yellow highlight | Location: 882
Occorre che il suo modo di affrontare tutte le realtà sia vissuto comunitariamente.
Note:SECONDA COND...LA COMPAGNIA

Yellow highlight | Location: 903
Una educazione incapace di affascinare il giovane nel suo tempo libero
Note:EDUCAZ ANGUSTA

Yellow highlight | Location: 906
È il caso di molta catechesi intellettualizzante,
Note:ESEMPI

Yellow highlight | Location: 917
3. Sue «dimensioni»
Note:Ttttttttttt

Yellow highlight | Location: 917
come suscitare l’energia, come provocare quell’impegno di verifica
Note:PROBLEMA

Yellow highlight | Location: 934
una spiegazione totale della realtà (dimensione culturale
Note:INVESTIRE SULLA CULTURA

Yellow highlight | Location: 939
L’esigenza di una radicalità assoluta nell’amore
Note:RADICALITÀ

Yellow highlight | Location: 945
L’esigenza di una totalità di orizzonti cui la propria umanità sia richiamata ad aderire
Note:INTEGRALISMO

Yellow highlight | Location: 955
V. Il rischio, necessario alla libertà
Note:Tttttttttt

Yellow highlight | Location: 958
lasciargli sempre più la responsabilità della scelta,
Note:FAR DA SÈ

Yellow highlight | Location: 961
L’evolversi infatti dell’autonomia del ragazzo rappresenta per l’intelligenza e il cuore – e anche per l’amor proprio – dell’educatore un «rischio».
Note:RISCHIO DI PERDERLO

Yellow highlight | Location: 965
valori da riscoprire in nuove esperienze.
Note:LA TRADIZIONE ASSIMILATA

Yellow highlight | Location: 993
VI. Conclusione
Note:Ttttttttttt

Yellow highlight | Location: 995
ipotesi
Yellow highlight | Location: 996
autorità,
Yellow highlight | Location: 997
verifica
Yellow highlight | Location: 998
rischio del confronto autonomo

Il Gius sul dialogo

Il Gius sul dialogo:
“... per sua natura il cristianesimo è ecumenico e la fede cristiana è ecumenica; pretendendosi verità, non solo non ha paura di accostamenti, ma da ogni incontro innanzitutto estrae quel che è vero, ciò che è già suo...”
Parole a me ancora piuttosto misteriose, vedremo se germogliano.
#Amazon
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Opera fondamentale e tra le più originali della produzione di Luigi Giussani, Il rischio educativo esprime la preoccupazione che è al centro dell’intera sua proposta – come viene ricordato nell’introduzione: “Il tema principale, per noi, in tutti i nostri dis...

martedì 24 aprile 2018

Luigi Giussani - Il rischio educativo - YouTube

Luigi Giussani - Il rischio educativo - YouTube:



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1. S'impara sulla base di un'ipotesi di lavoro, di un  a priori. L'ipotesi di lavoro proposta è il passato, la tradizione.



2. Il giovane non va lasciato in balia di forze contrastanti, lui stesso chiede una guida salda. Occorre un'alleanza educativa tra famiglia, scuola e compagnia. Il giovane, nella prima fase, richiede coerenza. Qui sta l'aspetto politico della proposta di Giussani: la coerenza personale deve essere consentita, le alternative alla scuola unica devono essere valorizzate.



3. Giungerà poi un momento in cui l'educando affronterà la realtà e incontrerà le alternative alla proposta, l'educatore a questo punto difenderà le sue ragioni ma in questa verifica non è detto che sarà convincente, qui si gioca il rischio educativo, il nostro successo non è certo, la libertà doverosa del figlio potrebbe portarcelo via ma si tratta di un processo legittimo.




mercoledì 27 luglio 2016

Il genitore giardiniere

Don Giussani è stato un grande educatore ma, mi rendo conto, a volte i suoi testi spaventano il non adepto per un gergalismo esistenzialista. Tuttavia, il suo messaggio di fondo è facilmente “traducibile” e, io penso, anche in linea con  il pensiero contemporaneo più rigoroso in materia di educazione.
Si parte da un assunto: i manuali del buon genitore servono a poco perché non si fa i genitori ma si è genitori, e i protocolli ordinati  servono – quando servono - per “fare” non per “essere”.
La parola inglese “parenting” andrebbe bandita poiché rinvia ad un  mestiere. Ma il genitore non fa alcun mestiere, non assolve ad alcuna funzione specifica.
Eppure la superstizione “manualistica” è alquanto radicata, cosicché molti pensano che basti fare la cosa giusta al momento giusto per avere i figli giusti. Sbagliato: in genere la cosa giusta si fa senza saperlo. Poiché un manuale parla solo di cio’ che si conosce è di scarso aiuto.
Puoi giudicare se sei un buon ingegnere constatando se il ponte che hai costruito tiene ma non puoi giudicare se sei un buon genitore dal figlio che hai prodotto. Questo perché un figlio non è un “prodotto” e il genitore non è una funzione.
La manualistica parte invece proprio da questo assunto: così come un lavoratore è buono se ha le competenze, lo stesso dovrebbe valere per il genitore. Non ha senso dare il patentino di genitore.
La scienza sembrerebbe confermare: noi siamo ossessionati dalle tecniche genitoriali e diamo troppa importanza alle piccole cose: devo lasciarlo dormire nel lettone? Quanto devo farlo piangere prima di intervenire? Quanti compiti vanno assegnati? Quando devo puntare la sveglia? Quanto posso lasciarlo davanti alla TV o al PC? Quanta frutta e verdura deve mangiare? Quanto devo insistere per farmi ubbidire? Che importanza dare alle regole di casa? Eccetera. Tranne che in situazioni abnormi non c’è alcuna evidenza chiara che queste cose contino per la buona crescita. Rispondete allora come volete, la polpa sta altrove. 
Per andare alla polpa, allora, niente di meglio che ascoltare la scienza quando ci parla dell’uomo, dei suoi cuccioli e degli altri animali. Cosa ci distingue? Ebbene, i nostri figli sono i piccoli con l’infanzia più lunga perché hanno molto da imparare.
Se l’uomo domina tutti gli ambienti del pianeta è grazie alla sua capacità adattiva e ad un sapere enorme (cultura) che trasmette e affina di generazione in generazione. I nostri figli sono “spugne” fatte per ricevere questo sapere e rielaborarlo in modo personale. La personalizzazione conferisce identità al singolo e varietà al gruppo.
I figli, insomma, sono il nostro portafoglio: tutti diversi tra loro ma soprattutto tutti in grado di fruttificare in modo differente fertilizzati dal medesimo sapere che ricevono. E’ questa diversità che ci ha consentito di conquistare la terra restando praticamente gli stessi ovunque, gli altri animali si adattano giusto ad un ambiente e se li sposti di lì si estinguono all’istante: la loro infanzia è breve, imparano tutti molto poco, tutti la stessa cosa e tutti nella stessa maniera. Quel “molto poco” resta “molto poco” nei secoli dei secoli.
Ma è difficile imparare come comportarsi con un mammuth mentre quello ti sta caricando. Il genitore è allora un “trasmettitore”-“protettore”. Crea un ambiente sicuro e stimolante dove i suoi piccoli s’ “impregnano” standosene al calduccio e incorporando quella fiducia che li spingerà poi a prendere i loro rischi.
Questo “ambiente protettivo e stimolante” si crea instaurando una relazione amorosa con i figli.  Nella relazione amorosa il senso di sicurezza è implicito, non serve soffermarsi.
Ma l’amore è importante anche per la trasmissione: i nostri bambini non sono solo abili nell’apprendere ma anche nel capire da chi apprendere: di solito prediligono colui di cui sono innamorati. Farsi amare è il primo passo, a volte l’unico.
Essere un buon genitore è come essere un buon marito, tu non sei un buon marito se mia moglie ha fatto carriera stando con te, ma semmai se il vostro scambio è stato ricco e soddisfacente al punto da bastarvi. Quando stai con tua moglie non lavori in cerca di un obbiettivo ma molto semplicemente “vivi”: devi poter dire “la vita è adesso”. La vita ha uno scopo ma non un obbiettivo. D’altronde, i manuali per essere un buon marito o un buon amico non sono così numerosi, e ciascuno capisce il perché. Ecco, lo stesso dovrebbe dirsi per i figli: quando sto con loro “la vita è adesso”. Sicurezza e trasmissione – i due ingredienti fondamentali della crescita - si producono vivendo insieme a loro e mostrandosi per quel che si è. Certo, ci sono alcune regole elementari, ma perché scriverci un manuale: quelle che funzionano sono ovvie, le altre sono speculazioni del pedagogo di turno mai saldamente suffragate dalla sperimentazione su vasta scala.
AAAA
La metafora migliore è quella del “giardiniere”. Come il giardiniere il genitore prepara il terreno, prepara un ambiente, prepara uno spazio adatto alla fioritura, qualcosa che sia il più ricco possibile di humus. Chissà quale pianta attecchirà meglio tra tutte? Chissà quale talento di nostro figlio fiorirà? Probabilmente un talento di cui noi nemmeno sospettavamo l’esistenza. Ogni giardiniere sa bene che il fiore più sontuoso cresce spesso inatteso, quando magari noi avremmo puntato su altri boccioli. E’ l’inatteso che dobbiamo programmare.
E’ per accogliere l’inatteso che serve la ricchezza del “terreno”, serve per fare in modo che molte cose siano “possibili”, anche e soprattutto quelle non preventivabili. Ebbene, solo una “relazione” regala la “ricchezza” e quindi la sorpresa.
Se educare non significa “fare” ma “vivere”, il compenso che spetta al buon genitore non sono i voti o le medaglie del figlio ma la gioia di stare con lui.

martedì 1 settembre 2015

Il rischio educativo by Luigi Giussani - Introduzione


Introduzione al rischio edicativo di Don Giussani
  • Educare significa proporre un'ipotesi di lavoro sull'umano in parallelo con lo sviluppo di un pensiero critico...
  • C' è in tutto cio' un'eco dell'educazione liberale, dove il ragazzo riceve il sapere tradizionale (arti e scienza) insieme alla capacità di pensare autonomamente (pensiero critico)...
  • Nell'analisi critica il ragazzo è aiutato da una compagnia che lo rende più saldo...
  • Un uomo senza compagnia? Leopardi. Arrivò fino ad un certo punto ma nn ci fu nessuno a sostenerlo per fare il grande passo...
  • Purtroppo in epoca recente il pensiero critico è degenerato in mera negatività e dubbio sistematico nichilista. Ma un uomo volente o nolente giudica tutto, il dubbio sistematico è esistenzialmente impossibile...
  • La fede esalta la razionalità perchè corrisponde al nostro cuore (intuito). Ciò richiede un concetto di razionalità che vada oltre quella strumentale...
  • Ecumenismo della cultura cristiana: da ogni espressione culturale estrae ciò che è già suo...
  • Perchè "rischio" (educativo): perché si fa una proposta culturale che si puo' verificare solo vivendo una vita intera.
  • IMHO: ho qualche dubbio sul ruolo chiave della "compagnia", esistono anche pericoli di group thinking
  • IMHO: noto una mancanza: la conoscenza delle alternative alla proposta avanzata. Come si sviluppa un pensiero critico senza dominate le alternative all'ipotesi che abbracciamo?
continua

mercoledì 27 maggio 2015

Il concetto di rischio in don Giussani

Essenzialmente è un concetto anti-utilitaristico: poiché non possiamo pesare con il bilancino le conseguenze dei nostri atti dobbiamo affidarci a dei principi indimostrabili, per quanto ragionevoli. Questo è tanto più vero quanto più si opera in certi ambiti, in particolare in quello educativo.

lunedì 23 settembre 2013

Come si educa? L' idea del gius.

Come si educa? L' idea del gius: "La nostra... - Riccardo Mariani:

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