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venerdì 25 ottobre 2024

malattia dei costi nella sanità e nella scuola

 Il medico-spazzino.


Supponi che esista una società in cui tutti fanno gli astronauti. Chi raccoglierà la spazzatura? Semplice: un astronauta che si dimetterà per fare lo spazzino ed essere pagato quanto un astronauta se non di più. La spazzatura va raccolta, non ci sono santi. La sorte dei musicisti è esattamente quella dello spazzino di cui all'esempio: Mozart e Haydn componevano quartetti per archi un quarto di millennio fa. Da allora, la scala dell'economia mondiale è aumentata di almeno cento volte e gli standard di vita materiali nell'Europa occidentale sono cresciuti di 20 volte, forse di più. La nostra capacità di viaggiare, costruire, calcolare, comunicare o semplicemente produrre cibo si è trasformata in modo irriconoscibile. E tuttavia la produttività di un concerto per quartetto d'archi è sempre stata ferma: ci vogliono ancora quattro musicisti impegnati tra i 25 e i 30 minuti. Attorno a questi quattro sono cresciuti mestieri molto più produttivi e più pagati, questo cosa significa? Che nessuno farà mai il musicista ma si dedicherà ad altre carriere. Se vuoi ascoltare un quartetto, insomma, devi pagare un musicista come un broker di borsa, esattamente come nell'esempio pagheresti uno spazzino come un astronauta. Veniamo al costo dell'assistenza sanitaria e scolastica. Invece che al violoncellista pensate a un'infermiera che cambia una medicazione su una ferita, o a una maestra d'asilo che insegna alcune nozioni di base di lettura e conteggio a una classe di bambini. Pretendere che queste persone diventino "più produttive" e "tengano il passo" con il resto dell'economia sembra lo stesso tipo di errore di base di chi insiste che il quartetto d'archi suoni "più forte e/o più velocemente". Forse non si può o non si dovrebbe fare. Come con la musica potremmo lasciare che nessuno faccia più il medico: gli stipendi scenderanno relativamente e la gente preferirà altri mestieri; i settori depauperati verranno svolti su base volontaria (come molti musicisti fanno). Oppure possiamo concordare che - proprio come nel caso degli spazzini - l'aumento dei costi a produttività costante è qualcosa per cui siamo disposti a pagare perché riteniamo il servizio necessario. Dopo tutto, questo effetto si produce perché ci siamo tutti arricchiti, quindi i soldi non dovrebbero mancare.

p.s. il dissesto del servizio pubblico sembra dovuto al fatto che il privato ha compreso che un simile servizio a bassa produttività viene comunque richiesto e quindi paga gli spazzini come astronauti, da qui l'emorragia di spazzini... pardon medici e infermieri dal SSN.

p.s. Sì ma la scuola? Non sembra che il privato paghi di più, anzi. Non saprei dire. Forse incide il fatto che i vecchi sono sempre di più mentre i bambini sempre di meno.

p.p.s. p.p.s. Un'altra differenza tra sanità e scuola potrebbe stare nel fatto che, pur producendo entrami risultati minimi in termini rispettivamente di salute o formazione del capitale umano, lo fanno con varianze differenti: la scuola è poco incisiva sia nella media finale che nel caso singolo, la sanità lo è nella media finale ma non nel caso singolo. Detta più semplicemente: i medici tanti ne curano e tanti ne ammazzano. Senonché, i fallimenti sono mascherabili e i successi ben visualizzabili. In queste condizioni la pretesa dei servizi sanitari è più forte che la pretesa di servizi scolastici, cosicché per i primi c'è più richiesta di privato.