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venerdì 18 giugno 2010

Il deserto pressato in metropolitana

Dov' è la vita che abbiamo perduto vivendo?

Dov' è la saggezza che abbiamo perduto sapendo?

Dov' è la sapienza che abbiamo perduto nell' informazione?

Il deserto oggi è pressato nelle metropolitane.




Eliot, con la sua denuncia della modernità, sembra portare acqua al mulino di Davide. Anche se le diffidenze del poeta risalgono agli anni trenta.

Ieri sera all' auditorium abbiamo ascoltato i Cori de "La Rocca". Un componimento richiesto e scritto per la raccolta di fondi da destinare alla costruzione di una chiesetta nei sobborghi londinesi.

Il raffinato bardo alle prese con versi dalla semplicità popolareggiante? Gli ammiratori che conoscevano Eliot come amante di simbologie cifrate dall' impegnativa decriptazione, stupirono. E così fecero amici ed esegeti che alla prima si ritrovarono mescolati con le vecchiette e le comitive che scendevano dai torpedoni.

Non parliamo poi del salotto di fighetti con a capo Virginia Woolf - uno di quelli in cui non puoi stare a tuo agio se non sei mezzo frocio e/o mezzo socialista: lo bandì con tanto di taglia.

Rondoni, amabile commentatore della serata, creava ancora più attese dell' attore nell' occhio di bue.

La "Rocca" è la "Chiesa" e nell' Auditorium Rondoni ha fatto risuonare il famoso interrogativo eliottiano: è l' Uomo che abbandona la Chiesa o viceversa?

Risposta di Rondoni: tutt' e due le cose. Già, anche la Chiesa abbandona l' Uomo, per esempio quando lo annoia, quando si rende pallosa (magari facendosi bastare una fede tiepida), quando (altro esempio illuminante) s' inventa il "rock cristiano" e tu capisce che quando il rock è palloso, allora è "cristiano".

Ma c' è una diatriba forse ancor più seria e riprende quanto dicevo in apertura, ad un certo punto il poeta americano denincia i:

"sistemi sociali talmente perfetti dove nessuno ha più bisogno di essere buono".

Posto che sistemi del genere probabilmente non esistono, ammettiamo che il SISTEMA 1 richieda per funzionare una dose di "bontà" e "rettitudine" maggiore che il SISTEMA 2.

Quale "sistema" deve preferire il buon cattolico?

La mia risposta è "2".

La bontà che possiamo esprimere in "2" ha più valore, è un PURO frutto della ragione e della fede.

La bontà espressa in "1" è invece sospetta, potrebbe essere inquinata dalla necessità.

Un po' come il matrimonio: sono contento di essermi sposato in Chiesa e di averlo fatto oggi. Sono contento perchè oggi la cosa è meno scontata.

Il Poeta, lanciando la sua maledizione, sembra di diverso avviso, sembra "rimpiangere".

Ecco, chi sta dalla parte del poeta, non farà fatica a comprendere ed accettare il semplice fatto che esistono cose difficili da misurare, cose come la felicità, l' amore eccetera.

Sarebbe bene ricordare loro che neanche la fede si puo' misurare, e "contare" i fedeli serve a poco. Chi puo' dire allora che oggi non ci sia più fede che nel passato da molti rimpianto?