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mercoledì 3 giugno 2020

PERCHE' DIO CI HA ABBANDONATO? hl Book Review: Origin Of Consciousness In The Breakdown Of The Bicameral Mind

Cos'è l'inconscio te lo insegna Freud, cos'è la coscienza te lo insegna la mamma. Sì, la mente è una teoria che si insegna e si impara.
Espressioni come: "l'abuso che ho subito da piccolo è un fardello che sto ancora elaborando" sarebbe incomprensibile prima di Freud, un po' come se negli anni ottanta vi avessero chiesto di "cliccare con il mouse sull'icona": ogni parola è sensata ma la frase è assurda.
Quando la mamma ti dice "a cosa stai pensando?", oppure "mi sembri triste", ti sta insegnando indirettamente una teoria della mente, con osservazioni del genere imparerai presto che la mente è uno spazio immaginario che contiene cose come pensieri, emozioni e desideri. Se intendi concepire un pensiero, basta che tu lo voglia e ci riuscirai, l'energia necessaria la chiamerai forza di volontà. Tutto questo è per noi così ovvio che sembra puro buon senso, invece è una teoria della mente relativamente recente che risale a circa 3500 anni fa, prima non riscontriamo nessun riferimento alla mente. La mente non c'era, c'erano le "voci".
Se ho in testa qualcosa potrei descrivere il fenomeno come un pensiero che sto pensando, oppure come una voce che sto ascoltando. Perché no? Oggi la prima soluzione è scontata, ieri la seconda era invece più comune. Se i nostri antenati ci appaiono come dei dissociati mentali, noi appariremmo a loro come egoisti e presuntuosi in preda a demoni pervertiti.
Senti una voce che ti dice cosa fare, che ti loda per i tuoi successi, che ti critica per i tuoi fallimenti e ti dice quali decisioni prendere in situazioni difficili. La moderna teoria della mente ti dice che questa è la TUA voce, sei TU che stai pensando i tuoi pensieri. Ma senza la teoria della mente che ti ha insegnato la mamma potresti interpretare diversamente la cosa. I bambini, per esempio, non hanno una teoria della mente ben formata, per questo spesso pensano che l'amico immaginario parli con loro. I Santi e i profeti hanno Dio. Noi stessi, nei sogni, facciamo parlare altre persone. Io a volte sento la Madonna rispondere alle mie preghiere. Sulla rete ci sono gruppi di persone che si incontrano per coltivare l'idea della multipersonalità (ometto i link perché pericolosi). Conosco un tale che scrive racconti e nella febbre della creatività parla con i suoi personaggi. Ecco, orientarsi verso una personalità multipla ci appare innaturale ma è in realtà abbastanza facile in contesti culturali che lo favoriscono o addirittura lo richiedono.
Gli antichi avevano una teoria della mente che privilegiava le voci. Omero anelava a trascrivere il canto delle Muse. Proprio come noi insegniamo ai nostri figli che la voce nella loro mente è la LORO, così gli antichi insegnavano ai loro figli che la voce nella loro testa era un DIO che dava loro dei comandi. Tutti erano continuamente nello stesso tipo di trance in cui si trova oggi uno schizofrenico che ascolta le voci, anche se c'erano alcuni fuoriclasse ammirati da tutti, mi riferisco a mistici, santi e profeti.
Ma quando c'è stata la svolta? Forse con l'emergere dell'individualismo. In questo caotico tutti contro tutti si contava solo sulle proprie forze e l'idea di un demiurgo che ci guidava in quanto parti di un progetto armonioso suonava sempre meno promettente. Gli antichi avvertivano il cambiamento è si chiedevano "perché Dio ci abbandona?", "perché gli dei si sono ritirati?". Gli Assiri inventarono addirittura l'idea di Paradiso. Prima era inutile, Dio dimorava stabilmente presso gli uomini, ma ora si è nascosto lassù e dobbiamo essere noi ad andare da lui.
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aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Book Review: Origin Of Consciousness In The Breakdown Of The Bicameral Mind
Citation (APA): riccardo-mariani@libero.it. (2020). Book Review: Origin Of Consciousness In The Breakdown Of The Bicameral Mind [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Evidenzia (giallo) - Posizione 3
Book Review: Origin Of Consciousness In The Breakdown Of The Bicameral Mind
Nota - Posizione 3
@@@@@@ cos é una teoria della mentes? É il modo in cui pensiamo bche la nmente funzioni. Es l inconscio nasce con freud. tesi del libro: la mente nasce con l iliade. le voci. I pensieri come voci. Le personalitá multipli.
Evidenzia (giallo) - Posizione 3
Julian Jaynes’ The Origin Of Consciousness In The Breakdown Of The Bicameral Mind
Evidenzia (giallo) - Posizione 8
Theory-of-mind is our intuitive model of how the mind works.
Evidenzia (giallo) - Posizione 9
Every schoolchild has theory-of-mind.
Nota - Posizione 9
Un esempio
Evidenzia (giallo) - Posizione 9
the mind is an imaginary space containing things like thoughts, emotions, and desires.
Evidenzia (giallo) - Posizione 11
I will thoughts to happen, and they happen;
Evidenzia (giallo) - Posizione 12
This needs a resource called willpower;
Evidenzia (giallo) - Posizione 13
When important things happen, sometimes my mind gets strong emotions;
Evidenzia (giallo) - Posizione 14
All this seems so obvious that it sounds like common sense
Evidenzia (giallo) - Posizione 15
young children don’t start out with theory of mind. They can’t separate themselves from their emotions;
Evidenzia (giallo) - Posizione 17
children are famously unable to figure out that a playmate who has different evidence than they do
Nota - Posizione 18
Bisogna impararlo
Evidenzia (giallo) - Posizione 19
You learn it from your parents.
Evidenzia (giallo) - Posizione 20
“What do you think?”
Nota - Posizione 20
Cose che ti dice la mamma
Evidenzia (giallo) - Posizione 20
“You look sad”
Evidenzia (giallo) - Posizione 20
Eventually it all sinks in. Kids learn their parent’s theory-of-mind
Evidenzia (giallo) - Posizione 21
When in human history did theory-of-mind first arise?
Nota - Posizione 22
La domanda del libro
Evidenzia (giallo) - Posizione 22
“The unconscious” only really entered our theory-of-mind with Freud.
Nota - Posizione 23
Esempio
Evidenzia (giallo) - Posizione 27
He thinks it comes from the Bronze Age Near East, c. 1500– 750 BC.
Nota - Posizione 28
L ardita tesi del libro
Nota - Posizione 28
Tttttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 28
II.
Evidenzia (giallo) - Posizione 29
He reviews various samples of Bronze Age writing from before and after this period, and shows that the early writings have no references to mental processes, and the later ones do.
Nota - Posizione 30
Testi
Evidenzia (giallo) - Posizione 36
Jaynes spends the most time talking about the Iliad,
Nota - Posizione 37
L inizio della mente
Evidenzia (giallo) - Posizione 41
a typical translation might use a phrase like “Fear filled Agamemnon’s mind”. Wrong! There is no word for “mind” in the Iliad,
Evidenzia (giallo) - Posizione 44
rose in Agamemnon’s belly”.
Evidenzia (giallo) - Posizione 46
Later, when the Greeks got theory of mind, they repurposed all these terms.
Evidenzia (giallo) - Posizione 54
The response of Achilles begins in his etor, or what I suggest is a cramp in his guts,
Nota - Posizione 54
Alternative alla mente
Nota - Posizione 58
Ttttttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 58
III.
Evidenzia (giallo) - Posizione 58
you hear a voice that tells you what to do, praises you for your successes, criticizes you for your failures, and tells you what decisions to make in difficult situations. Modern theory-of-mind tells you that this is your own voice, thinking thoughts.
Nota - Posizione 60
Un caso ricondotto
Evidenzia (giallo) - Posizione 60
If you don’t have theory of mind, what do you do with it?
Evidenzia (giallo) - Posizione 61
Children don’t have theory of mind,
Evidenzia (giallo) - Posizione 61
half of them have imaginary friends.
Evidenzia (giallo) - Posizione 63
better term would be “hallucinatory friend”
Evidenzia (giallo) - Posizione 64
the voice in your head is a friend– or god
Evidenzia (giallo) - Posizione 66
I know some very smart and otherwise completely sane evangelical Christians who swear to me that God answers their prayers.
Evidenzia (giallo) - Posizione 67
God’s voice may not sound exactly like an external voice,
Evidenzia (giallo) - Posizione 71
In Internal Family Systems, the therapist asks the patient to conceptualize some part of their mind (maybe the part that’s producing a certain symptom) as a person, and to talk to it.
Nota - Posizione 73
Terapie che funzionano
Evidenzia (giallo) - Posizione 75
“Hello, I am your anxiety, and I’m only inflicting these fears on you because we were abused as a child and I want to make sure nobody ever abuses us like that again”.
Evidenzia (giallo) - Posizione 79
dissociative identity
Evidenzia (giallo) - Posizione 84
someone rediscovered/ invented tulpamancy, the idea of cultivating multiple personalities on purpose because it’s cool.
Evidenzia (giallo) - Posizione 85
talking to a different entity inside of them.
Evidenzia (giallo) - Posizione 86
I have a friend who writes novels,
Nota - Posizione 86
Parla con i suoi personaggi
Evidenzia (giallo) - Posizione 92
giving yourself multiple personalities is actually pretty easy under the right circumstances.
Evidenzia (giallo) - Posizione 94
cultural context in which having a multiple personality is expected.
Nota - Posizione 94
Tipo
Evidenzia (giallo) - Posizione 94
They had absolutely no theory of mind,
Nota - Posizione 95
Gli antichi
Evidenzia (giallo) - Posizione 95
Just as we teach our children that the voice in their mind is them thinking to theirselves, so the ancients would teach their children that the voice in their head was a god giving them commands.
Evidenzia (giallo) - Posizione 99
The Greeks have their daemons, the Romans their genii, the Egyptians their ka and ba, and the Mesopotamians their iri.
Evidenzia (giallo) - Posizione 104
Every ancient text is in complete agreement that everyone in society heard the gods’ voices very often and usually based decisions off of them.
Evidenzia (giallo) - Posizione 112
If the Bronze Age seems kind of hive-mind-y, Julian Jaynes argues this is because its inhabitants weren’t quite individuals,
Nota - Posizione 113
Indiividualismo
Evidenzia (giallo) - Posizione 113
They were in the same kind of trance as a schizophrenic listening to voices
Evidenzia (giallo) - Posizione 126
Then, around 1250 BC, this well-oiled system started to break down. Jaynes blames trade.
Nota - Posizione 126
Il passaggio
Evidenzia (giallo) - Posizione 126
Traders were always going into other countries,
Evidenzia (giallo) - Posizione 128
they would have to negotiate with rival merchants!
Evidenzia (giallo) - Posizione 128
you need to be able to model what your rival is thinking
Evidenzia (giallo) - Posizione 134
as theory of mind spread, the voices of the gods faded.
Evidenzia (giallo) - Posizione 137
“the gods have forsaken us”
Evidenzia (giallo) - Posizione 137
why aren’t there gods anymore?”
Evidenzia (giallo) - Posizione 144
So people got desperate.
Evidenzia (giallo) - Posizione 169
The Assyrians invented the idea of Heaven. Previously, Heaven had been unnecessary. You could go visit your god in the local ziggurat,
Nota - Posizione 170
Dio vci ha abbandonato. L invenzione del paradiso
Evidenzia (giallo) - Posizione 170
gods had retreated to heaven
Evidenzia (giallo) - Posizione 172
By 500 BC, the ability to hear the gods was limited to a few prophets,
Evidenzia (giallo) - Posizione 174
For Jaynes, the Iliad starts “Sing, O Muse…” because the poet was expecting a hallucinatory Muse to actually appear
Evidenzia (giallo) - Posizione 176
Plutarch’s On The Failure Of Oracles.
Evidenzia (giallo) - Posizione 181
The last oracle to fade away was the greatest– Delphi,
Nota - Posizione 188
Ttttttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 188
IV.
Evidenzia (giallo) - Posizione 189
The real Origin Of Consciousness In The Breakdown Of The Bicameral Mind is like my edited version above, except that wherever I say “theory of mind”, it says “consciousness”.
Evidenzia (giallo) - Posizione 191
Consciousness means so many different things to so many different people, and none of them realize they’re talking past each other,
Evidenzia (giallo) - Posizione 193
Did he literally believe that the Sumerians, Homeric Greeks, etc were p-zombies?
Evidenzia (giallo) - Posizione 209
The other major difference between my rewrite and Jaynes’ real book is that Jaynes focuses heavily on “bicamerality”
Evidenzia (giallo) - Posizione 211
the left hemisphere was the “mortal” and the right hemisphere the “god”
Nota - Posizione 211
Bronze age
Evidenzia (giallo) - Posizione 213
I am not an expert in functional neuroanatomy, but my impression is that recent research has not been kind to any theories too reliant on hemispheric lateralization.
Nota - Posizione 226
Ttttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 226
V.
Evidenzia (giallo) - Posizione 227
what about Australian Aborigines?
Nota - Posizione 227
Altro problemino
Evidenzia (giallo) - Posizione 228
If consciousness is an invention, and it didn’t spread to these groups, did these groups have it?
Evidenzia (giallo) - Posizione 230
Jaynes claims Bronze Agers heard gods literally all the time, as a substitute for individual thought.
Evidenzia (giallo) - Posizione 232
And these people also seem to be able to strategically deceive others, another key consciousness innovation Jaynes says Bronze Agers lacked.
Evidenzia (giallo) - Posizione 252
minds of primitive people are pretty weird, and I believe that, but they don’t seem quite as weird as Jaynes wants them to be.
Evidenzia (giallo) - Posizione 260
It’s well-known that some other cultures rarely get depression and anxiety in the classical Western sense.
Evidenzia (giallo) - Posizione 264
I’m not saying these people aren’t conscious or have no theory of mind. But it seems like their theory of mind must be… arranged… differently than ours is, somehow.
Evidenzia (giallo) - Posizione 269
the most important thing I’m going to take away from Origin of Consciousness is that theory of mind is an artifact, not a given, and it’s not necessarily the same everywhere.
Evidenzia (giallo) - Posizione 271
Much of the way we relate to our mind is culturally determined,
Evidenzia (giallo) - Posizione 272
Theory-of-mind-space is wider than we imagine,

giovedì 3 ottobre 2019

L'ERRORE DI GALILEO

https://www.edge.org/conversation/philip_goff-a-post-galilean-paradigm
Quando la scienza parla della coscienza fa ridere i polli, è un soggetto che la manda in crisi. D'altronde, non aver nulla da dire su una realtà così pervasiva è una mancanza grave. Gravissima. Ecco, la colpa è di Galileo.
L’errore di Galileo è stato quello di porre la matematica come linguaggio della Scienza, facendone una disciplina quantitativa. In questo modo la scienza si ammutolisce quando entrano in ballo colori odori, sapori, suoni… e coscienza. Per Galileo quella è roba che esiste solo nell’animo umano e non ha nulla di oggettivo. Difficile seguirlo, e in fatti oggi sono in pochi a farlo.
Abbiamo bisogno di ripensare il paradigma galileiano. Siamo stufi di limitarci al comportamento delle cose, dobbiamo dire anche qualcosa di sensato sulle cose stesse. Cos'è un elettrone? Cos’è una massa? Cos'è una carica negativa? Il filosofo parla di natura intrinseca. Qual è la natura intrinseca di un elettrone?
È come se qualcuno ti chiedesse di spiegargli cosa sia un pezzo degli scacchi e tu parli unicamente delle mosse che può fare. Magari lui vorrebbe sapere qualcosa del pezzo di sé, se è di plastica o di legno, per esempio.
C'è quindi “qualcosa” che non sappiamo dove mettere - la coscienza - e un “buco” che non sappiamo come riempire - la natura intrinseca delle cose. Idea (di Bertrand Russell): perché non mettiamo quel “qualcosa” nel “buco”? Questa è la soluzione panfisicista, la coscienza è ovunque perché la materia è ovunque, così come la sua natura intrinseca.
Il materialista si illude che un giorno le neuroscienze potranno spiegare la coscienza. E’ da struzzi pensarlo. Le neuroscienze sono solo correlazioni e non avranno mai nulla da dire sulla coscienza. Perché ho fame quando nel mio ipotalamo ferve una certa attività? Se aspetti che le neuroscienze risponderanno a domande del genere, campa cavallo. Posso produrre una montagna di correlazioni integrate ma il problema filosofico rimarrebbe, e innalzare la montagna non aggiungerebbe nulla. Occorre un filosofo che si metta a tavolino e se ne occupi. La coscienza è invisibile e tu non potrai mai trovarla osservando cosa accade nella testa di qualcuno.
Ci sono filosofi radicalmente materialisti – esempio Daniel Dennett - che comprendendo il problema considerano la coscienza come una mera illusione, un nulla. Da una parte questa posizione è coerente, dall'altra ha il solo effetto di illuminare i limiti della scienza contemporanea e spronarci a metterci una pezza. Il panfisicismo di cui sopra sarebbe quella pezza.
IMO. Ma come collego questa coscienza ubicua del panfisicismo con la coscienza degli uomini e degli animali? Io non l'ho ancora capito. Forse non basta avere un “avanzo”, un “buco” e riempire il secondo con il primo per risolvere tutti i problemi. Quando parlo di coscienza io penso ad un monopolio dell’uomo, magari con l'aggiunta di qualche animale superiore. Boh.

sabato 12 maggio 2018

ABUSO DI COSCIENZA

ABUSO DI COSCIENZA
Ci sono ormai molti programmi per computer in grado di “conversare” con noi, ma come decidere allora quando un software è una persona? In fondo la definizione di “persona” potrebbe coincidere con quella di “software che gira su un hardware chiamato cervello”, se poi la materia prima dell' hardware sia il silicio (computer) piuttosto che il carbonio (corpo umano) questo non dovrebbe fare molta differenza. Resta però un problemino: la coscienza, e in questo senso Turing ha offerto una via per aggirarlo, se non per risolverlo una volta per tutte. Da sempre i filosofi che si occupano di Intelligenza Artificiale si sono bloccati su questo punto relativamente “facile” oscurando così quello difficile, ovvero il fatto che, quand' anche avessimo a che fare con “persone”, si tratterebbe comunque di persone molto differenti da noi, che pongono problemi differenti dai nostri. Esempio: se copio uno di questi software su un altro computer sono di fronte alla medesima “persona”? E se lo copio senza cancellare l'originale? Se spengo il computer che ospita una “persona” commetto un assassinio? E se lo spengo dopo averne salvato il contenuto, scampo la terribile accusa? La “persona” che gira su un certo computer lo possiede come io posseggo il mio corpo? Se una “persona” accumula delle ricchezze, quando si copia o è copiata altrove senza cancellarsi deve condividere il 50% dei suoi possedimenti con la sua copia? Le copie sono responsabili dei contratti stipulati dall'originale quando l'originale si cancella? E quando non si cancella? Se una “persona” potesse votare, potrebbero votare anche le migliaia di copie realizzabili in pochi secondi da lei o da un terzo? Ci sono dei limiti morali che il programmatore deve osservare quando scrive un “software-persona”? Puo' per esempio programmare uno schiavo? Dovremmo considerare il programmatore una sorta di genitore con dei doveri morali verso il suo “software-figlio”? E i doveri delle macchine-persone che scrivono programmi-persona sarebbero gli stessi? Se una macchina potesse leggere il programma inscritto nel mio cervello e lo riportasse su un altro hardware, la mia identità che fine farebbe? E se rimanessi ucciso nell'operazione potrei considerarmi morto o solo “trasferito” senza il mio consenso (sequestrato)? Questi ed altri problemi sono rimasti a lungo nell'ombra poiché quello della coscienza ha occupato indebitamente l'intera scena troppo a lungo.

david friedman future imperfect

CATO-UNBOUND.ORG
Robot citizenship? Saudi Arabia just granted it. What about cyborgs? Or transhumans? This month we look at the politics of the singularity.

mercoledì 23 novembre 2016

Can Machines Become Moral? Don Howard

Can Machines Become Moral?
Don Howard
Citation (APA): Howard, D. (2016). Can Machines Become Moral? [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Evidenzia (giallo) - Posizione 2
Can Machines Become Moral? By Don Howard
Evidenzia (giallo) - Posizione 7
question is a hard
Evidenzia (giallo) - Posizione 7
it is beset by many confusions
Evidenzia (giallo) - Posizione 7
sorting out some of the different ways
Evidenzia (giallo) - Posizione 9
For some, the question is whether artificial agents, especially humanoid robots, like Commander Data in Star Trek: The Next Generation, will someday become sophisticated enough and enough like humans in morally relevant ways so as to be accorded equal moral standing with humans.
Nota - Posizione 11
x PRIMA VERSIONE
Evidenzia (giallo) - Posizione 12
holding the robot morally responsible for its actions
Evidenzia (giallo) - Posizione 13
the right answer is, “We don’t know.”
Evidenzia (giallo) - Posizione 13
Only time will tell
Evidenzia (giallo) - Posizione 13
convince ourselves that it is wise and good— or necessary— to choose to include
Evidenzia (giallo) - Posizione 15
If movies and television were a reliable guide to evolving sentiment, it would seem that many of us may even be eager to embrace our mechanical cousins as part of the clan, as witness recent films like Ex Machina and Chappie or the TV series Humans.
Nota - Posizione 17
x VOGLIA DI CONSIDERARE
Evidenzia (giallo) - Posizione 18
Why we are drawn to such a future
Evidenzia (giallo) - Posizione 18
Why are we so enchanted by an ideal of mechanical, physical, and moral perfection unattainable by flesh-and-blood beings?
Nota - Posizione 19
x LA VERA DOMANDA A CUI RISPONDETE
Evidenzia (giallo) - Posizione 19
cultural anxiety
Evidenzia (giallo) - Posizione 22
Some pose the question “Can machines become moral?” so that they may themselves answer immediately, “No,”
Evidenzia (giallo) - Posizione 23
robots cannot be intelligent or conscious.
Nota - Posizione 23
I MOTIVAZIONE DEL NO
Evidenzia (giallo) - Posizione 26
robots cannot understand and express emotions.
Nota - Posizione 26
ALTRA MOTIVAZIONE DEL NO
Evidenzia (giallo) - Posizione 28
Start with consciousness.
Nota - Posizione 28
...
Evidenzia (giallo) - Posizione 28
Skeptics
Evidenzia (giallo) - Posizione 29
often point to John Searle’s “Chinese room” argument
Evidenzia (giallo) - Posizione 31
Imagine yourself, ignorant of Chinese, locked in a room with a vast set of rule books, written in your native language, that enable you to take questions posed to you in Chinese and then, following those rules, to “answer” the questions in Chinese in a way that leaves native speakers of Chinese thinking that you understand their language. In fact, you don’t have a clue about Chinese and are merely following the rules. For Searle, a robot or a computer outfitted with advanced artificial intelligence would be just like the person in the box,
Nota - Posizione 35
x L ARGOMENTO
Evidenzia (giallo) - Posizione 36
Criticisms of the Chinese room
Evidenzia (giallo) - Posizione 36
we humans don’t really understand that which we call “consciousness” even in ourselves, how do we know it isn’t just the very competence that such a machine possesses?
Nota - Posizione 37
CRITICA
Evidenzia (giallo) - Posizione 38
Surely, the reasoning goes, my graphing calculator doesn’t understand the mathematics
Nota - Posizione 39
FALSA ANALOGIA
Evidenzia (giallo) - Posizione 43
artificial neural nets are remarkably simple. Modeled explicitly on the neuronal structure of the human brain,
Evidenzia (giallo) - Posizione 44
they consist of neuron-like nodes and dendrite-like connections among the nodes, with weights on each connection like activation potentials at synapses. But, in practice, such neural nets are remarkably powerful learning machines that can master tasks like pattern recognition that defy easy solution via conventional, rule-based computational techniques.
Nota - Posizione 47
x RETE NEURONALE
Evidenzia (giallo) - Posizione 50
what can or cannot be done in the domain of artificial intelligence is always an empirical question,
Nota - Posizione 50
LA LEZIONE
Evidenzia (giallo) - Posizione 51
Confident a priori assertions about what science and engineering cannot achieve have a history of turning out to be wrong, as with Auguste Comte’s bold claim in the 1830s that science could never reveal the internal chemical constitution of the sun and other heavenly bodies, a claim he made at just the time when scientists like Fraunhofer, Foucault, Kirchhoff, and Bunsen were pioneering the use of spectrographic analysis for precisely that task.
Nota - Posizione 54
x SCONFITTA DELL APRIORISMO
Evidenzia (giallo) - Posizione 55
it would be unwise to put a bet on any claim that “computers will never be able to do X.”
Evidenzia (giallo) - Posizione 57
technology forecasting, especially in this arena, is a risky business.
Evidenzia (giallo) - Posizione 57
don’t be surprised if in a few years claims about computers not possessing an emotional capability begin to look as silly as the once-commonplace claims back in the 1960s and 1970s that computers would never master natural language.
Nota - Posizione 59
x ESEMPIO DI ESITO INATTESO
Nota - Posizione 59
T
Evidenzia (giallo) - Posizione 59
Some thinkers
Nota - Posizione 59
...
Evidenzia (giallo) - Posizione 60
think that it is critically necessary that we begin to outfit smart robots with at least rudimentary moral capacities
Evidenzia (giallo) - Posizione 62
Two arenas
Evidenzia (giallo) - Posizione 62
ethics for self-driving cars
Evidenzia (giallo) - Posizione 62
ethics for autonomous weapons.
Evidenzia (giallo) - Posizione 64
we will soon be delegating morally fraught decisions
Evidenzia (giallo) - Posizione 66
we can produce robot warriors that are “more moral” than the average human combatant.
Evidenzia (giallo) - Posizione 67
I spend a lot of time thinking about the rapid expansion of health care robotics,
Evidenzia (giallo) - Posizione 68
patient-assist robot that might soon be helping my ninety-year-old mother into the bathtub
Evidenzia (giallo) - Posizione 70
In the book Moral Machines, Wendell Wallach and Colin Allen argue
Nota - Posizione 71
...
Evidenzia (giallo) - Posizione 74
The question for them is not whether but how.
Evidenzia (giallo) - Posizione 75
two different approaches to programming machine morality: the “top-down”
Evidenzia (giallo) - Posizione 75
Top-down approaches to programming machine morality combine conventional, decision-tree programming methods with Kantian, deontological or rule-based ethical frameworks and consequentialist or utilitarian, greatest-good-for-the-greatest-number frameworks (often associated with Jeremy Bentham and John Stuart Mill).
Nota - Posizione 77
X TOP DOWN
Evidenzia (giallo) - Posizione 77
one writes an ethical rule set into the machine code and adds a sub-routine for carrying out cost-benefit calculations.
Evidenzia (giallo) - Posizione 78
the approach endorsed by Arkin in his book Governing Lethal Behavior in Autonomous Robots.
Evidenzia (giallo) - Posizione 80
the rule set consists of the International Law of Armed Conflict and International Humanitarian Law (basically, the Geneva Conventions),
Evidenzia (giallo) - Posizione 82
correct objection to this approach
Evidenzia (giallo) - Posizione 82
one cannot write a rule to cover every contingency;
Evidenzia (giallo) - Posizione 83
second, consequentialist calculations quickly become intractable in all but the simplest cases
Evidenzia (giallo) - Posizione 84
Some critics also fault the inflexibility of the deontological
Evidenzia (giallo) - Posizione 86
shortcomings of the top-down approach might be compensated by a bottom-up approach
Evidenzia (giallo) - Posizione 87
deep-learning techniques
Evidenzia (giallo) - Posizione 87
to make the moral machines into moral learners
Evidenzia (giallo) - Posizione 88
This approach borrows from the virtue ethics tradition
Evidenzia (giallo) - Posizione 89
the idea that moral character consists of a set of virtues understood as settled habits or dispositions to act, shaped by a life-long process of moral learning and self-cultivation.
Nota - Posizione 90
x VIRTÙ
Nota - Posizione 90
...
Evidenzia (giallo) - Posizione 90
Critics
Evidenzia (giallo) - Posizione 91
moral competence of such machines is black-boxed and inherently unpredictable.
Evidenzia (giallo) - Posizione 92
human moral agents is similarly
Evidenzia (giallo) - Posizione 94
machine should be able to justify its actions by reconstructing,
Nota - Posizione 95
ALTRA CRITICA
Evidenzia (giallo) - Posizione 96
reply that human moral agents normally do not act on the basis of explicit, algorithmic or syllogistic moral
Evidenzia (giallo) - Posizione 97
offering ex-post-facto rationalizations
Evidenzia (giallo) - Posizione 99
Future efforts in programming machine morality will surely combine top-down and bottom-up approaches.
Nota - Posizione 100
x CONCLUSIONE