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lunedì 25 febbraio 2019

LE FIABE DI BASTIAT

LE FIABE DI BASTIAT

Torna di moda il protezionismo, tornano di moda le fiabe di Bastiat: tipo quella in cui i candelieri fanno causa al sole per concorrenza sleale.
Torna di moda lo stimolo all’economia (“bisogna rilanciare la domanda!”), tornano di moda le fiabe di Bastiat: tipo quella dei monelli che rendono la nazione prospera girando con la fionda a spaccar finestre.
Torna la retorica dei lavori pubblici, tornano di moda le fiabe di Bastiat: tipo quella per cui la ferrovia Parigi-Bayonne dovrebbe consistere in una fermata dietro l’altra al fine di beneficiare (facchini, ristoranti, bar…) ogni località sulla tratta.

Qualsiasi superficialità fa tornare di moda l’ uomo che rese l’economia senso comune.

https://fee.org/articles/why-bastiat-deserves-to-be-in-the-pantheon-of-great-economic-theorists/

martedì 29 gennaio 2019

DAL COTROINTUITIVO ALL’INTUITIVO

ECONOMIA ADDOMESTICATA

Quando prende la parola l'economista tutti tacciono e lui si trasforma regolarmente in un "tipo interessante". Parla delle cose che più ci riguardano ma soprattutto le sue verità sono così... controintuitive da renderlo sexy. E' chiaro che ci marcia sullo spiazzamento che provoca.

Questa dinamica giova all'immagine dell'economista, meno all'immagine della sua disciplina che sembra così disancorata dal sentire comune.

Il progetto dei miei sogni: ricucire lo strappo tra economia e buon senso, rendere intuitivi i precetti dell'economia.

Come ogni progetto mi limiterò ad iniziarlo, ecco il mio incipit.

1) VANTAGGI COMPARATI (il libero commercio internazionale rende tutti i paesi più ricchi).

Versione intuitiva: non staremmo forse una buona cosa se gli altri paesi ci regalassero le loro merci? Ebbene, il fatto che ce le diano a basso costo non sarà l'ottimo ma chi si lamenta fa davvero peccato.

2) I SINDACATI FANNO MALE AI LAVORATORI (PIU' BISOGNOSI) (la regolamentazione del lavoro nuoce ai lavoratori più bisognosi).

Versione intuitiva: ai datori di lavoro non piace assumere gente di cui è difficile liberarsi. Supponete di dover sposare una ragazza con la quale non siete mai nemmeno usciti a cena.

2Bbis) I SINDACATI FANNO BENE AL PROGRESSO TECNOLOGICO

Versione intuitiva: rendendo costoso il lavoro spostano gli investimenti sul capitale e sull'innovazione.

3) IL BUONISMO CREA I POVERI ANZICHE’ AIUTARLI (socialismo ed egalitarismo sono deleteri per la crescita economica).

Versione intuitiva: se dài a tutti la stessa fetta di torta indipendentemente dal fatto che lavorino o meno, stai chiedendo alle persone di lavorare aggratis. Una cosa che in genere piace poco, specie se lavorare è faticoso.

4) LA LEGGE DELLA DOMANDA E DELL’OFFERTA (il valore di un bene è determinato da domanda e offerta).

Versione intuitiva: se un bene fosse gratuito, in molti vorrebbero consumarlo e nessuno vorrebbe produrlo. Se un bene costasse miliardi di euro tutti vorrebbero produrlo e nessuno acquistarlo. Tra questi due estremi c’è sempre un prezzo in cui i consumatori vogliono comprare esattamente la quantità che i produttori vogliono produrre. Una volta compresa questa legge hai la chiave per aprire molte porte. E' uno strumento che si puo’ applicare ai più svariati campi, dall’educazione dei figli ai problemi d’amore.

5) LEGGE DI BASTIAT (la ricchezza non si conteggia in posti di lavoro).

Versione intuitiva: se rompo una finestra, un vetraio fatturerà (e magari assumerà). Questo è vero, ma non si crea nessuna ricchezza nel paese, altrimenti risolveremmo i nostri problemi andando in giro a tirare sassate contro le finestre. Purtroppo, in casi del genere, c’è solo un passaggio di ricchezza dal proprietario della finestra al vetraio.

6) IL GOVERNO IN ECONOMIA FA SOLO DANNI

Versione intuitiva: pensate bene a cosa fa un governo. Rattoppa forse i "fallimenti di mercato"? Nooooo. Nel 90% dei casi o restringe l’offerta (regolamentazione, licenze...), o sussidia la domanda (bonus, deduzioni, esenzioni...). In genere fa contemporaneamente entrambe le cose. Ecco, se questo è vero, ripensate alla legge della domanda e dell’offerta e traete le vostre conclusioni. Le mie: prezzi più alti e/o qualità più scadente. Pensate solo alle liste di attesa nella sanità.

7) PIU’ POVERI IMPLICANO MENO POVERTA’

Versione intuitiva: in Etiopia – dove i poveri sono MOLTI – ci sono alberghi (con scarafaggi incorporati) a 5 euro a notte. Anche un povero puo’ permetterseli. Da noi – dove i poveri sono POCHI - un povero dorme sotto i ponti. Ergo: un povero è meno povero in Etiopia che da noi.

8) IL NOSTRO EGOISMO FA BENE AL PROSSIMO

Versione intuitiva: prendo a prestito: non é dalla generosità del macellaio, del birraio o del fornaio che noi possiamo sperare di ottenere il nostro pranzo, ma dalla valutazione che essi fanno dei propri interessi.

9) IL CONSUMO DOMINA LA PRODUZIONE

Versione intuitiva: fai questa prova: cucina un pranzo e non mangiarlo; poi mangia un pranzo cucinato da altri. Ecco, hai toccato con mano perché il giusto ordine vede la produzione al servizio del consumo e non viceversa. Ti sembra assurdo che questa verità venga messa in discussione? Vai in un forum qualunque e puoi verificarlo in 10 minuti.

10) LA SPECULAZIONE STABILIZZA IL SISTEMA

Versione intuitiva: quando c’è chi guadagna correggendo per primo gli errori altrui, gli errori tendono a non perdurare. Chiediti perché non trovi mai 100 euro sul marciapiede. Te lo dico io: perché qualcuno li ha raccolti prima di te.

11) L’IMMIGRAZIONE CI ARRICCHISCE

Versione intuitiva: nei paesi in cui il cervello conta più dello stomaco (= ogni individuo produce un surplus rispetto al suo fabbisogno) la ricchezza pro-capite aumenta all’aumentare della popolazione. Ergo: dobbiamo far di tutto per aumentare la popolazione. Per il resto rinvio al punto 1: la libertà di migrare non è che la libertà di commercio applicata ai lavoratori.

12) HOMO OECONOMICUS (il modello migliore è quello che postula individui razionali)

Versione intuitiva: non pensiate che essere razionali sia così difficile: basta non sbattere la testa nel muro per l'11esima volta quando la si è già sbattuta 10 volte. Ma c'è di più: l' homo oeconomicus non esiste, gli economisti sono i primi ad ammetterlo. O meglio, non è un individuo che non sbaglia mai ma "due individui" che sbagliano in senso opposto; es: se Tizio è troppo generoso e Caio troppo avaro, insieme costituiscono l' homo oeconomicus.

13) CICLO e MONETA (una banca centrale che sa fare il suo mestiere rende il ciclo economico imprevedibile)

Versione intuitiva: non esiste (☹️). Lo sbruffone social impegnato in discorsi economici lo riconosci subito: sta pontificando su questioni monetarie. Ha capito che la materia è oscura e quindi puo' costruirci su una di quelle alchimie che ama tanto - magari con contorno di cospirazioni e complotti -senza essere inchiodato in tre secondi dal buon senso. La mia policy sul tema: ascoltare solo chi sia laureato, masterizzato e abbia al suo attivo almeno 3 pubblicazioni scientifiche sul tema. Punto.

14) EFFICIENZA DEI MERCATI FINANZIARI

Versione intuitiva: ditemi la ricetta per far soldi in borsa; non la sapete? Visto che il mercato ne sa più di voi (ovvero è efficiente)? In alternativa potete anche indicarmi chi la conosce, ovvero chi in fatto di plusvalenze batte regolarmente il mercato.

https://www.econlib.org/archives/2013/07/the_mosquito_bi.html

https://www.econlib.org/archives/2009/09/intuitive_econ.html?highlight=%5B%22intuitive%22,%22economics%22%5D

mercoledì 18 novembre 2015

The Ten Pillars of Economic Wisdom

The Ten Pillars of Economic Wisdom, David Henderson | EconLog | Library of Economics and Liberty:



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The Ten Pillars of Economic Wisdom
By David R. Henderson
1. TANSTAAFL: There ain't no such thing as a free lunch.
2. Incentives matter; incentives affect behavior.
3. Economic thinking is thinking on the margin.
4. The only way to create wealth is to move resources from a lower-valued to a higher-valued use. Corollary: Both sides gain from exchange.
5. Information is valuable and costly, and most information that's valuable is inherently decentralized.
6. Every action has unintended consequences; you can never do only one thing.
7. The value of a good or a service is subjective.
8. Creating jobs is not the same as creating wealth.
9. The only way to increase a nation's real income is to increase its real output.
10. Competition is a hardy weed, not a delicate flower.

lunedì 18 novembre 2013