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mercoledì 18 settembre 2013

Cos' è l' arte

Secondo Arthur Danto:

1) Le opere d’arte possiedono una aboutness, hanno la proprietà di essere-a-proposito-di, che le cose invece non hanno; in questo senso,

2) le opere d’arte sono rappresentazioni e devono essere causate nel modo appropriato, devono cioè essere causate da un essere capace di produrre una rappresentazione intenzionalmente;

3) le opere d' arte, come rappresentazione, poi richiedono un’interpretazione che ne
colga i significati, che espliciti, cioè, per ciascuna opera d’arte, a proposito di che cosa è. Senza un’interpretazione non sapremmo neppure quali sarebbero le proprietà di un’opera, e dunque di che opera si tratterebbe. Potremmo individuare l’oggetto, non l’opera: l’interpretazione,
dunque, è costitutiva dell’identità di un’opera;

4) le opere d’arte sono cose essenzialmente storiche, o, per riprendere una frase di Wölfflin che
a Danto piace ripetere, non sono cose che sono “possibili in ogni tempo" un’opera può essere a proposito di qualcosa in un certo contesto storico culturale, ma potrebbe anche non poter essere-a-proposito-di in un altro tempo;

5) non basta che una cosa sia una rappresentazione interpretata e storicamente condizionata affinché sia un’opera d’arte: questa rappresentazione deve avere una struttura ellittica, metaforica, e,
come l’entimema aristotelico, richiederà essenzialmente il contributo del fruitore per essere attivata;

(6) nelle opere d’arte non conta soltanto ciò a proposito di cui la rappresentazione è, ma soprattutto il modo in cui la rappresentazione è a proposito di qualcosa: è ciò che Danto chiama «stile», distinguendolo dalla «maniera»

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Missione compiuta? No, missione fallita, Arthur Danto ancora non risolve il "confronto tra gli indiscernibili". Es. cosa distingue un diagramma vero da un diagramma "opera d' arte".