Panagopoulos ha pubblicato uno studio relativo a tre elezioni negli Stati Uniti in cui ha scoperto che gli elettori che hanno inviato una cartolina ringraziandoli per aver votato nelle ultime elezioni avevano significativamente più probabilità di votare nelle prossime elezioni rispetto a quelli inviati cartolina semplicemente incoraggiandoli a votare.
DEFINIZIONE
Robert Emmons e Michael McCullough, ad esempio, definiscono la gratitudine come un processo in due fasi: 1) "riconoscere che si è ottenuto un risultato positivo" e 2) "riconoscere che esiste una fonte esterna per questo risultato positivo".
ORIGINE EVOLUTIVA
Animali diversi come pesci, uccelli e pipistrelli vampiri si impegnano in "altruismo reciproco" - comportamenti in cui ripagano le buone azioni fatte loro da altri.
FISIOLOGIA
Nel frattempo, i neuroscienziati hanno identificato aree cerebrali che sono probabilmente coinvolte nell'esperienza e nell'esprimere gratitudine (si è scoperto che le persone che hanno più esperienza della gratitudine hanno più materia grigia in un'area della corteccia temporale inferiore destra).
I bambini hanno scarsa gratitudine. Il sentimento si sviluppa con la maturità.
COSA DETERMINA LA GRATITUDINE
Questi includono le intenzioni percepite del benefattore, il costo apparente per il benefattore, il valore percepito del dono al destinatario e se il dono è stato fornito per scelta. Un altro recente studio di studenti universitari ha scoperto che i livelli di narcisismo auto-riportati all'inizio dello studio erano significativamente associati negativamente con i livelli di gratitudine due mesi dopo, forse perché, i ricercatori scrissero: "Gli individui ricchi di narcisismo potrebbero anche non notare che un dono è stato conferito perché ritengono di aver diritto al beneficio. "
SOCIETA'
Diversi studi hanno trovato associazioni tra elementi di religiosità e gratitudine disposizionale, suggerendo che potrebbe esserci un legame tra i due. Uno studio ha scoperto che le persone assegnate a pregare per il loro partner, o pregare in generale, per quattro settimane hanno riportato maggiore gratitudine alla fine dello studio rispetto alle persone che erano state assegnate a pensare alle loro attività quotidiane oa pensare pensieri positivi sul loro partner.
BENEFICI INDIVIDUALI
È stato dimostrato che la gratitudine è correlata con molti altri esiti fisici e psicologici positivi, sebbene la causalità sia spesso molto più difficile da verificare. Tuttavia, una manciata di studi suggeriscono che le persone più riconoscenti possono essere più sane, e altri suggeriscono che le pratiche scientificamente progettate per aumentare la gratitudine possono anche migliorare la salute e incoraggiare l'adozione di abitudini più salutari.
https://www.templeton.org/discoveries/gratitude
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venerdì 12 aprile 2019
venerdì 29 luglio 2016
What Happens When We Pray? Tanya Luhrmann
Notebook per
What Happens When We Pray?
Tanya Luhrmann
Citation (APA): Luhrmann, T. (2014). What Happens When We Pray? [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com
Parte introduttiva
Nota - Posizione 1
con la preghiera la ns immaginazione ci fa xcepire + vividamente le cose di dio fugando i fastidiosi dubbi del mondo secolarizzato IMHO: detta così la preghiera sembra un autoinganno benefico ma... ma quando l autore tenta di salvare qs pratica il suo linguaggio si fa oscuro come dal terapista preghiera self help 2 preghiere tesi: l immaginazione si trasforma presto in xcezione e in esperienza religiosa apprendere pregando o ascoltando il dio persona immaginazione e xcezione 2 teorie cognitive della religione nati x credere: la preghira serve a superare i dubbi creando esperienza religiosa dubbi e secolarizzazione avanzano e la religione si fa sempre + esperienziale
Evidenzia (giallo) - Posizione 1
What Happens When We Pray? Tanya Luhrmann
Evidenzia (giallo) - Posizione 16
People were also encouraged to pick out only thoughts that were in various ways good: they made you feel good, and they were the kinds of things a good God would say. In short, even though the church invited this informal daydream-like prayer in which people had back-and-forth
Nota - Posizione 18
PENSA POSITIVO
Evidenzia (giallo) - Posizione 27
People learned to talk to God as they might to a therapist, and waited to hear what this wise, sensible person might say.
Nota - Posizione 28
TERAPEUTICO
Evidenzia (giallo) - Posizione 32
On the one hand, talking to God in your mind is something people do intuitively. It’s like talking to your absent spouse, your dead grandmother,
Nota - Posizione 33
INTUITIVO
Evidenzia (giallo) - Posizione 35
The great scholar of contemporary Catholic experience, Robert Orsi, remarked to me that before Vatican II, what most Catholics meant by the word “prayer” was the recitation of specific formal scripts.
Nota - Posizione 36
RECITATIVA
Evidenzia (giallo) - Posizione 43
newcomers to this kind of church would begin by saying that God didn’t talk to them. Yet after some months they would sometimes report that they could recognize God’s voice the way they recognized their mother’s voice on the phone. I could see, then, that having an informal conversation with prayer in your mind—what Christians in this church called prayer--involved learning.
Nota - Posizione 45
IMPARARE
Evidenzia (giallo) - Posizione 47
I brought in over a hundred people and randomized them to prayer practice or to lectures on the gospels, and I found that those in the prayer group were more likely to report more vivid mental images;
Nota - Posizione 48
IMPARARE O PREGARE
Evidenzia (giallo) - Posizione 49
they experienced God more as a person, felt his presence more, and interacted with him more often.
Nota - Posizione 50
DIO PERSONA
Evidenzia (giallo) - Posizione 51
I argued that paying attention to what one imagines makes the world of the mind more vivid, and that this was central to understanding imagination-rich prayer.
Nota - Posizione 52
IMMAGINAZIONE
Evidenzia (giallo) - Posizione 54
attributing significance to inner sensation generates unusual experience: sensory overrides (or hallucinations, though the term is one that some people associate primarily with mental illness, an association I reject) but also a near tangible sense of presence
Nota - Posizione 56
PRESENZA
Evidenzia (giallo) - Posizione 62
These findings suggest that paying attention to mental imagery alters the subject’s awareness of such inner phenomena to the extent that that it alters the subject’s decision about what the subject perceives to be real.
Nota - Posizione 63
REALTÀ
Evidenzia (giallo) - Posizione 66
I am arguing that these prayer practices in which people imagine conversations with God in their minds really change people, because their inner world becomes more and more vivid over time.
Nota - Posizione 67
CAMBIAMENTO
Evidenzia (giallo) - Posizione 69
They sought to replace the human content of the imagination—the building blocks of the mind, the monks called them—with scripture, so that the stories and phrases from the holy text came alive to them
Nota - Posizione 71
GESÙ VIVO
Evidenzia (giallo) - Posizione 74
Many people have observed that women pray more than men. It is also true that women score slightly more highly in absorption than men.
Nota - Posizione 75
DONNE
Evidenzia (giallo) - Posizione 85
Stewart Guthrie (Faces in the Clouds) suggests that our need to be alert to predators probably led to a hyper-awareness of possible agents.
Nota - Posizione 86
STATO DI ALLERTA
Evidenzia (giallo) - Posizione 86
People intuit invisible agents because they see animation in inanimate objects. Pascal Boyer (Religion Explained) argues that religion is in effect a by-product of cognitive evolution.
Nota - Posizione 87
AGENTI INVISIBILI
Evidenzia (giallo) - Posizione 90
Justin Barrett (Why Would Anyone Believe in God) points out that (in addition to the above) the developmental trajectories of young children contribute to the expectation of an invisible, all knowing God.
Nota - Posizione 92
NATI X CREDERE
Evidenzia (giallo) - Posizione 96
“The design of our minds leads us to believe.”
Evidenzia (giallo) - Posizione 99
While our intuitions may lead us to infer an invisible agent, sustaining the sense that God is present within our cool rational framework can be hard. That, I suggest, is what prayer does, and why it takes work.
Nota - Posizione 100
RUOLO DELLA PREGHIERA. MEMENTO
Evidenzia (giallo) - Posizione 105
But it will be most important—or perhaps, most clearly emphasized as important—in a world where people explicitly struggle with secular doubt. That, I think, is why these experiential practices have grown more important in recent decades.
Nota - Posizione 107
LA CRESCITA DELLA PREGHIERA
Evidenzia (giallo) - Posizione 108
the sheer effort people invest in connecting to their God suggests that they must overcome inherent doubt—not, perhaps, doubt that the ancestors are real, but doubt that the ancestors care, will listen or will respond. As the consensus about God decreases, however, it becomes more important for people to experience God’s presence personally and intimately. That emphasis probably explains the spread of experiential spirituality within the United States.
Nota - Posizione 112
DUBBIO E PREGHIERA
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