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sabato 30 novembre 2019

TU E IL TUO BACKUP

Per caricare la mente di una persona in un ambiente digitale, dovrebbero essere risolte almeno due sfide tecniche. Innanzitutto, avremmo bisogno di costruire un cervello artificiale standard fatto di neuroni simulati. In secondo luogo, avremmo bisogno di scansionare il cervello biologico reale di una persona e misurare esattamente come i suoi neuroni sono collegati tra loro al fine di porci in grado di plasmare allo stesso modo, tramite una stampante, quel modello nel cervello artificiale standard. Nessuno sa se questi due passaggi potrebbero davvero ricreare la mente di una persona o se anche altri aspetti più sottili della biologia del cervello devono essere copiati, in ogni caso si tratterebbe di un buon punto di partenza.
Supponiamo che decida di sottoporre a scansione il mio cervello e di caricare la mia mente su un pc. Nessuno sa cosa comporterà il processo, ma poniamo che una mente cosciente si risvegli nel pc e dia delle risposte alle mie domande. Quella mente ha la mia personalità, i miei ricordi, la mia saggezza e le mie emozioni... la mia anima. Lui stesso pensa di essere me. Può imparare e ricordare cose nuove, le sue connessioni sinaptiche continuano ad evolvere con l'esperienza esattamente come le mie.
Ipotizziamo che il mio emulatore si ritrovi in un ambiente di videogiochi simulato. Se quel mondo è reso bene, assomiglierà molto al mondo reale e il suo corpo virtuale sembrerà un corpo reale. Forse il mio emulatore convivrà con un'intera popolazione di altre persone caricate digitalmente. Odore, gusto e tatto potrebbero essere attivati grazie all'enorme larghezza di banda disponibile per gestire quelle informazioni. Il mio emulatore potrebbe pensare: “ah, qui sto proprio bene, questo ambiente digitale è proprio confortevole. Possa il cloud computing durare indefinitamente! ”.
Il tuo emulatore sentirà e imparerà esattamente come te, avrà la tua stessa memoria. Viene il dubbio che siate la stessa persona!
La cosa più naturale è vederlo come un tuo gemello. Un gemello nato da un adulto, quindi praticamente identico a te. Se nel processo di copia tu dovessi morire potrebbe essere tranquillamente te. Ammettiamo che tu commetta un omicidio. Quando stai per essere preso entri nella stanzetta dello scanner e premi il bottone della copia uccidendo il tuo vecchio "io" e facendo nascere nel computer il tuo nuovo "io". Ecco, se queste due identità fossero differenti nessuno potrebbe incolparti del delitto commesso. Sarebbe l'uovo di Colombo per i criminali! Il sistema giuridico sarebbe costretto a considerare la tua copia come un te stesso e condannarla per il delitto commesso da te.
Se invece la copia prevede la tua sopravvivenza le cose sono più complicate. Essendoci due corpi distinti tu negherai l'attribuzione ad essi della medesima identità. Ma il nostro senso della continuità fisica con il passato è in gran parte un'illusione. Ospitiamo un sostanziale ricambio di molecole e particelle. Solo la persistenza della memoria è la variabile chiave per identificare se stessi.
Tuttavia, i due esseri (tu e il tuo emulatore) sono isolati l'uno dall'altro. Eppure c'è chi sostiene che le due coscienze appartengono alla medesima persona, sono entrambe "io". Se una di queste due coscienze finisce in modo permanente, allora una parte di me finisce ma l'altra me continua. Diventerebbe possibile morire al 50%. Il fatto che abbia diverse linee di coscienza contemporaneamente può sembrare strano, ma accade già oggi. Potremmo rispolverare lo schema quantistico dei "molti mondi" per descrivere al meglio la cosa.
Il mondo digitale in cui vive la copia (se la copia non è incorporata in un robot fisico) interagirà con il mondo fisico in cui viviamo. In fondo viviamo già in un mondo in cui già oggi abbiamo vite reali e vite digitali parallele. Potrei fare dell'emulatore il mio emissario nel mondo digitale. I due cervelli (quello reale e quello digitale) potrebbero essere sincronizzate in automatico affinché le esperienze del primo si trasfondano nelle esperienze dell'altro a intervalli regolari. L'ambito digitale sarebbe semplicemente un'altra regione del mondo in cui io agisco attraverso un prolungamento della mia mente, così come la mia auto è il prolungamento delle mie gambe. Con il mio emulatore potrei viaggiare nello spazio: mando lui - magari in una ricostruzione virtuale dello spazio - e poi mi sincronizzo. Tramite i backup potrei avere molti "io" di riserva, non si sa mai. E' probabile che sia facile ed economicamente vantaggioso velocizzare il mio emulatore: avrei una versione di me più intelligente e più brillante.
Non vi piacerebbe "caricarvi" su un pc? Avere una doppia/tripla vita? Poter vivere 10 vite in una? Poter far lavorare "loro" e ritirarvi dagli affari? Ah no, dimenticavo, "loro" sono "te". Mi spiace, niente pensione.
Questo libro indaga le ripercussioni socio-economiche di un mondo del genere. La filosofia non interessa l'autore, e nemmeno i dilemmi etici. Le domande che si pone sono più concrete: quanto guadagneremo? Come saranno le diseguaglianze? Che fine farà la religione? Come verranno trattati i pochi umani in carne ed ossa (giusto qualche miliardo rispetto ai molti miliardi di emulatori)? Che pericoli corriamo? Eccetera, eccetera, eccetera.
#Amazon

AMAZON.IT
Robots may one day rule the world, but what is a robot-ruled Earth like?Many think the first truly smart robots will be brain emulations or ems. Scan a human brain, then run a model with the same connections on a fast computer, and you have a robot brain, but recognizably human.Train an em to do ...

venerdì 15 novembre 2019

TRA 150 ANNI

TRA 150 ANNI
Questo è il classico libro sconsigliato alle donne, salvo eccezioni sono sempre così poco interessate alle cose "distanti" nel tempo e nello spazio, specie quando si ha la pretesa di trattarle con rigore senza fantasticherie di sorta o metafore allusive all'oggi. L'orizzonte qui assunto è quello ultrasecolare, un futuro a detta dell'autore - fisico ed economista - dominato dai robot. Anzi, dagli emulatori, ovvero soggetti artificiali creati partendo da "stampe" selezionate di cervelli umani successivamente "caricati" su computer e adeguatamente velocizzati e potenziati.
Hanson non intende affrontare problemi filosofici legati all'identità di questi esseri. Niente domande del tipo: "hanno una coscienza?", "hanno dei diritti?", "sono come me?". Niente di tutto questo, ci si concentra solo sulle implicazioni sociali più probabili in presenza di questi soggetti.
Francamente, ho qualche dubbio che si si possano realisticamente calcolare le conseguenze sociali senza farle in qualche modo dipendere dallo status ontologico che verrà attribuito a questi nuovi esseri. E difatti, Hanson, nonostante la professione di intenti iniziali, di fatto finisce per privilegiare l'ipotesi ontologica più estrema: gli emulatori sono sostanzialmente degli esseri umani. Il che è del tutto lecito (io stesso propendo per questa soluzione) senonché non capisco perché non venga esplicitato.
Purtroppo, il libro parla poco degli esseri umani in senso stretto mentre io sarei più curioso della loro sorte visto che nonostante tutto considero gli uomini biologici i miei veri discendenti. Ad ogni modo quel che dice di loro è rassicurante, l'uomo biologico sarà sì marginalizzato rispetto alle attività produttive, vivrà nelle campagne, lontano dalle città più dinamiche ma godrà pur sempre di uno stato confortevole garantito dalle rendite dei suoi investimenti fatti nell'economia iper-produttiva degli emulatori. Gli uomini biologici resteranno proprietari più o meno di tutto - immobili, azioni, obbligazioni, brevetti... - ma si ritireranno dagli affari vivendo indolenti e appartati. Così come noi non ci liberiamo dei nostri pensionati, gli emulatori non si libereranno dei loro creatori, un'azione distruttiva minaccerebbe la stabilità legale. finanziaria e politica del mondo in cui vivono.
Un problema potrebbe essere visto nel fatto che l'attività mentale potenziate degli emulatori sarà enormemente più veloce di quella umana, cosicché, come dice Hanson, un anno nella testa di un uomo equivale a un millennio nella testa di un em. In questo senso può darsi che la civiltà umana sia vista dagli emulatori come già vecchia dopo la prima generazione dal loro avvento. C'è anche da dire comunque che se gli emulatori vedranno mai la luce probabilmente subiranno una profonda selezione in favore della docilità in modo da minimizzare le minacce. In questo senso il libro rompe un tabù poiché quando si scrive su questi argomenti la tentazione di cedere al dramma e alla distopia è forte.
Molte cose descritte destano il nostro stupore ma Hanson ci invita a tenere i nervi saldi di fronte agli scenari fantastici che dipinge consigliando di guardare ai grandi cambiamenti del passato verificando quanto i nostri antenati differivano da noi. Francamente non vedo tutte queste differenze abissali, un personaggio di Shakespeare mi pare tremendamente credibile e tremendamente vicino a me anche oggi. Il poeta romano Terenzio diceva: "tutto cio' che è umano mi riguarda". Sottoscrivo.
Hanson procede per analogie: poiché di fronte a Y l'uomo ha sempre fatto X, gli emulatori, che sono umani con super-poteri, faranno anche loro X nella situazione Y, ma lo faranno in modo ancora più efficiente. In questo modo Hanson puo' dispiegare tutto il suo sapere nelle scienze sociali.
La stragrande parte degli emulatori vivrà poveramente con un salario di sussistenza (come quasi sempre nella storia dell'uomo). Ma anche grazie a questa situazione di massa non dovrà affrontare gli stress delle diseguaglianze. D'altronde nel proprio tempo libero (poco) potrà godere di intrattenimenti di prima qualità.
Non si capisce bene come mai gli emulatori ai vertici non usino la minaccia e il dolore fisico per incentivare la massa di emulatori lavoratori.
Va da sé che che una società composta da individui super-potenziati sarà super-ricca, secondo Hanson la ricchezza verrà raddoppiata ogni mese. Anche qui le stime sono analogiche: poiché l'incremento di produttività nel passaggio dall'agricoltura all'industria è stato di una certa entità, si applicherà lo stesso fattore nel passaggio dall'industria all'era degli emulatori.
A prima vista sorprende il ritorno a valori del passato (gli em, per esempio, saranno religiosi). D'altro canto lo si puo' capire: nessun emulatore verrà messo a punto per spassarsela o divertirsi. Si tratta di esseri messi al mondo per lavorare sodo (workalcoholic). La cultura del lavoro recupera necessariamente religiosità e tradizioni legate al culto del sacrificio e dell'abnegazione.
AMAZON.IT
The Age of Em: Work, Love, and Life when Robots Rule the Earth

mercoledì 18 settembre 2019

DUE PASSI NEL FUTURO

https://feedly.com/i/entry/pCjzw1s9uw4o7o2a6k88mWl61VH8mv6Frk5BTARJuI0=_16d40847ba7:8c679d5:69b9f616
DUE PASSI NEL FUTURO
Il futuro sarà il regno dei robot. Più che dei robot degli emulatori.
Cos'è?: prendi il tuo cervello, fanne una stampa in 3D e otterrai un oggetto che funziona esattamente come il tuo cervello, connettilo a un computer (upload) in modo che possa comunicare in modo preciso le sue reazioni agli eventi che percepisce tramite sensori, magari fornisci anche al computer delle periferiche affinché esista un "corpo" da governare (non è necessario). Ecco, hai ottenuto un emulatore. Naturalmente il cervello di cui sopra, specie quello stampato, sarà manipolabile in modo da renderlo N volte più veloce, se poi la copia di partenza è notevole (per esempio il cervello di un premio Nobel), il tuo emulatore sarà N volte più produttivo di un premio Nobel.
Ma come sarà il mondo degli emulatori? Possiamo solo ipotizzarlo sfruttando le migliori conoscenze che abbiamo oggi in tema di etica, economia, sociologia, eccetera. Le affermazioni che seguono sono le più plausibili ma - nonostante il tono apodittico - restano comunque altamente speculative.
1) Sarà un mondo disponibile tra circa 100 anni. L'ostacolo principale sarà produrre uno scan ad altissima risoluzione (deve mappare le singole cellule).
2) Si produrrà un gran casino etico. I filosofi sono già al lavoro per capire se gli emulatori avranno diritti soggettivi, ma finché non ci avremo a che fare concretamente sarà difficile capirlo.
3) Problema: chi deciderà quali cervelli uploadare?
4) Che relazione intercorrerà tra originale ed emulatore?
5) Gli emulatori saranno immortali, anche se la cosa è tutt'altro che pacifica. Molti si disattiveranno (suicideranno?) quando avranno la percezione che gli "aggiornamenti software" necessari per stare sul mercato sono troppo costosi.
6) L'uomo sarà sempre più emarginato.
7) Gli emulatori comunicheranno attraverso la lettura della mente.
8) Gli uomini perderanno progressivamente il loro lavoro e saranno "esiliati" nelle campagne.
9) Gli uomini vivranno di rendita detenendo azioni delle imprese che fabbricano emulatori.
10) Gli emulatori vivranno in città e saranno per lo più poveri, i salari della massa si attesteranno su livelli di sussistenza.
10) L'em più comune sarà un workalcohlic, lavorerà anche 12 ore al giorno.
11) La crescita della popolazione em consentirà alla ricchezza complessiva di raddoppiare ogni mese.
12) Le città degli em saranno poche, immense e densamente popolate.
13) L'energia necessaria per far funzionare gli em renderà le città caldissime e tossiche per l'uomo.
14) La cura per la natura sarà una preoccupazione marginale.
14) Lo spazio verrà colonizzato.
15) Le città em saranno brutte, almeno per gli standard attuali.
15) Verranno create simulazioni (realtà virtuali) in cui immergere degli em-cavia creati ad hoc, soggetti da sopprimere non appena si accorgeranno della loro condizione.
16) Il costo di un em dipende dalla velocità del suo cervello. Alcuni costeranno uno sproposito. Quelli che costeranno meno saranno le cavie.
17) I bambini saranno pochi e si troveranno solo nelle campagne presso gli uomini.
18) In città vivranno solo gli emulatori, ovvero persone di mezz'età.
19) I cervelli uploadati saranno scelti tra quelli dei 100 uomini più produttivi.
20) All'inizio l'upload distruggerà l'originale.
21) Gli em provenienti dal medesimo originale formeranno dei clan e si riuniranno periodicamente.
22) Gli emulatori saranno religiosi (la religione rende più produttivi).
Continua.

WSJ.COM
The day is coming when we will be able to scan our entire consciousness into a computer. How will we coexist with our digital replicas?

martedì 17 settembre 2019

F l ipotesi Graziano

http://www.overcomingbias.com/2019/09/graziano-on-a-world-of-uploaded-minds.html

giovedì 18 luglio 2019

UOMO1 UOMO2 UOMO3

UOMO1 UOMO2 UOMO3

C’è chi è povero senza speranza (U1), chi nutre la speranza di arricchirsi (U2) e chi vive nell’abbondanza (U3). Ognuno ha i suoi valori morali e civili.

E vediamoli allora questi valori.

1) Nelle società U1 ci si gode la vita, il tempo libero abbonda, il sesso libero è la norma, si passa molto tempo ad osservarsi e a giudicarsi, guai a chi svetta, ogni gesto fuori posto ha conseguenze, la politica è machiavelliana, la guerra è disdegnata (c’è ben poco da predare), la voglia di egalitarismo è diffusa, non ci sono distinzioni di classe, l’autonomia individuale è apprezzata, il lavoro è poco ma mentalmente impegnativo, si cerca continuamente di impressionare il prossimo, le arti sono il centro della vita civile, così come i rituali; gli dei che si adorano sono solo vaghe presenze spirituali.

2) Nelle società U2 la disciplina è tutto, domina il diritto di proprietà, c’è meno tempo per musica e arte, fiorisce lo sport (più competitivo), la cura per la propria dimora, la dieta si fa meno variata, si condivide meno, il lavoro è faticoso ma mentalmente poco impegnativo, la pressione a conformarsi è alta, la religiosità diffusa e dominata da un Dio moralista, la narrativa è solida, ci si sposa, ci si bacia romanticamente, l’educazione, l’autocontrollo, la pazienza, la disciplina sono molto apprezzate, sul sesso non si sgarra. Saper sopravvivere è il requisito numero uno. Insomma, sicurezza, matrimonio, eterosessualità, patriottismo, umiltà, fiducia nell’autorità e religione sono i cardini del vivere civile.

3) Nella società U3… vedi società U1!

U1 è l’uomo primitivo. U2 siamo noi da 10.000 anni a questa parte e U3 siamo noi proiettati nel futuro.

P.S. non che U3 e U1 siano identici, U3 vive in città ad alta densità dove l’anonimia è la norma. Altra cosa: mentre nella società civile U3=U1, sul lavoro U3 si avvicina anche a U2.

sabato 13 luglio 2019

COME ADATTARSI ALL' AMBIENTE?

COME ADATTARSI ALL' AMBIENTE?
1) Animali: mutazione genetica.
2) Uomo: cultura.
3) Emulatori: eugenetica.
4) Robot: blockchain.
5)...

venerdì 12 luglio 2019

NON FARE FIGLI E' UN ERRORE COGNITIVO?

NON FARE FIGLI E' UN ERRORE COGNITIVO?

Stando alla teoria evoluzionistica dovremmo fare più figli possibile e metterli in grado di fare più nipoti possibile. Eppure noi diventiamo sempre più ricchi e facciamo sempre meno figli.

Cosa c’è che non va? E' sbagliata la teoria o siamo sbagliati noi?

HL Chapter 2 Modes le 3 transizioni: uomo-cacciatore-agricoltore-industriale-artificiale

Chapter 2 Modes
Note:2@@@@@@@@@@@@@@@

Yellow highlight | Location: 379
Precedents
Note:Ttttttttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 380
A review of the biggest past changes offers a weak basis for expectations about the magnitudes and types of future changes.
Note:IL METODO

Yellow highlight | Location: 382
three key transitions: the introduction of humans, farming, and industry.
Note:TRE GRANDI TRANSIZIONI

Yellow highlight | Location: 383
Humans foraged, that is, searched, for food from a few million to about 10 000 years ago. From then until a few hundred years ago, we farmed and herded.
Note:STORIA DELL UOMO

Yellow highlight | Location: 385
Social group sizes have steadily increased over this history.
Note:DIMENSIONI GRUPPO

Yellow highlight | Location: 389
These sizes fit a simple if mysterious pattern: each era’s community sizes have been roughly the square of the previous era’s sizes; a band is roughly a group of groups, a village is roughly a band of bands, and a city is roughly a village of villages.
Note:LEGGE DEL QUADRATO

Yellow highlight | Location: 392
About 20 billion humans have been born since 1750, roughly 50 to a 100 billion were born between 10 000 years ago and 1750, and a similar number of near-humans were born in the million or so years before 10 000 years ago (Haub 2011
Note:NUMERI

Yellow highlight | Location: 403
maybe primates needed sufficient cognitive abilities before they could switch to slowly accumulating innovations via culture, rather than via genes.
Note:IL GRANDE SALTO DELKA CRESCITA...

Yellow highlight | Location: 408
What if new modes of growth and information diffusion are possible, modes that we have not yet seen because they are not yet feasible with our current technology
Note:ccccccccDAI GENI ALLA CULTURA ALLA

Yellow highlight | Location: 415
given the previous pattern of era community sizes being roughly the square of prior era community sizes, communities in the next era might hold roughly a trillion people.
Note:ESTRAPOLAZIONE SULLA POPOLAZIONE

Yellow highlight | Location: 417
If the pattern of past growth rate changes continues, a new growth era will appear sometime in the next century or so. At that point, within the space of roughly five years the world economy might change from current growth rates to doubling steadily roughly every few weeks or months. And within a year or two of this new doubling rate, the economy in such a new era might have doubled another 10 times, and thus could plausibly be ready to change yet again to a new era, perhaps even one that doubles in hours.
Yellow highlight | Location: 423
Prior Eras
Note:Nttttttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 425
They lived something like today’s chimps and bonobos, in large sexually promiscuous groups with complex and intense Machiavellian politics, and using unusually large brains to manage such politics.
Note:PRIMATI PRE UMANI...BANDE

Yellow highlight | Location: 428
Pre-human primates were split into many species, one of which eventually evolved a strong cultural capacity, that is, ways to reliably copy associates’ detailed behaviors.
Note:NASCE L UOMO E LA CULTURA...MOLTO PIÙ VELOCE DELLA GENETICA

Yellow highlight | Location: 431
human foragers had longer lives, larger brains and bodies, stronger mating pair bonds, larger social groups, better relations between neighboring groups, a greater division of labor, and more mobility.
Note:RISPETTO AGLI ALTRI PRIMATI

Yellow highlight | Location: 434
Tools and language enabled foragers to enforce general norms against overt dominance,
Note:EGALITARISMO

Yellow highlight | Location: 435
Groups didn’t war, although individuals were sometimes violent
Note:GRAZIE ALLA MOBILITÀ E ALL EGUAGLIANZA

Yellow highlight | Location: 439
Roughly 10 000 years ago, when humans acquired a sufficient density and reliability of food sources, they began to “farm,” that is, to stay near local plants and animals instead of wandering the wild.
Note:LA SVOLTA

Yellow highlight | Location: 441
The settlement and density of farmers enabled both trade and war, both of which complemented property in items, land, wives, and slaves. Farmer advantages in war, coming in part from their higher density, helped to ensure that farming replaced foraging.
Note:GUERRA E SCHIAVITÙ

Yellow highlight | Location: 443
Compared with foragers, farmers became richer in material comforts, but poorer in leisure time.
Note:TRADE OFF

Yellow highlight | Location: 444
Farmers’ increased food reliability also encouraged less sharing and stronger property rights.
Note:EGOISMO E DISEGUAGLIANZA

Yellow highlight | Location: 449
farmers spent less time on play such as music and art. Instead, farmers played more competitively such as by introducing competitive sports.
Note:RITUALI MENO MERCATO NTENSI

Yellow highlight | Location: 452
Many farmer-era changes, such as explicit dominance, group violence, stable locations, less art, less varied diets, less sharing, and easier mental work, can be understood as farmers partially reverting back to the ways typical of non-human primates.
Note:LA VITA DURA DELL AGRICOLTORE...ERANO ANCHE PIÙ MALATICCI VIVENDO IN GRANDI GRUPPI

Yellow highlight | Location: 455
Stronger pressures to conform, and the introduction of stronger religions with moralizing gods, added more pressures to act like farmers.
Note:LE ARMI VINCENTI

Yellow highlight | Location: 456
more reliable access to the mood-altering drug of alcohol, and writing later allowed the accumulation and sharing of persuasive propaganda and stories.
Note:LA NARRAZIONE...INTRODUSSERO ANCHE IL BACIO ROMANTICO

Yellow highlight | Location: 461
Farmers cared more about politeness, self-control, self-sacrifice, and bravery in war. Farmers planned ahead more, disciplined their children more, had more children in good times, and were less accepting of pre- and extra-marital sex.
Note:LE VIRTÙ

Yellow highlight | Location: 463
rates of death from war, that is, organized conflict, have consistently fallen (Pinker 2011). Interest rates have also consistently fallen, reflecting more long-term planning,
Note | Location: 465
DA 10000 ANNI IN QUA

Yellow highlight | Location: 465
Cities seem to have predated farming, and may have helped initiate farming. The first cities mainly offered monumental architecture for large rituals.
Note:RUOLO DELLE CITTÀ

Yellow highlight | Location: 473
Our Era
Note:TttttttttttINDUSTRIALE

Yellow highlight | Location: 475
Such factors may have included technology levels, communication or travel costs, the division of labor, trading region scope, organization size, savings rate, and expert network connectedness.
Note:IL FATTORE DECISIVO CHE HA SUPERATO LA SOGLIA CRITICA E FATTO SCATTARE LA RIVOLUZ INDUSTRIALE

Yellow highlight | Location: 477
fast changing clothes fashions,
Note:PRIMO EFFETTO...LA MODA

Yellow highlight | Location: 478
promoted a general taste for exploration, science, and innovation
Note:CULTURA

Yellow highlight | Location: 480
Whereas geography mattered greatly for prosperity during the farming era, social institutions came to matter more for prosperity during the industry era
Note:DALLA GWOGRAFIA ALLE ISTITUZIONI

Yellow highlight | Location: 483
Forager sleep patterns are similar to ours today (Yetish et al. 2015), but in the winter in cold climates farmers tended to sleep in 4-hour blocks broken by a serene 2-hour midnight wakeful period (Strand 2015
Note:DOPO LA RIVOL IL SONNO SI FA PIÙ COMPRESSO

Yellow highlight | Location: 485
Cheaper glass allows more people to see well,
Note:OCCHI

Yellow highlight | Location: 486
Cheaper clocks make our lives more scheduled,
Note:OROLOGI

Yellow highlight | Location: 487
cheaper soap, underwear, dinnerware, and sewers have made us cleaner.
Note:PULIZIA

Yellow highlight | Location: 487
Cheaper refrigeration gives us more kinds of food,
Note:CIBO

Yellow highlight | Location: 487
cheaper maps, engines, and the wheel (used much less before) let us visit more places more often.
Note:VIAGGI

Yellow highlight | Location: 489
mood-altering drugs are more widely available
Note:SOGNARE

Yellow highlight | Location: 491
propaganda and stories have became more persuasive, and more easily distributed.
Note:NARRAZIONI

Yellow highlight | Location: 496
political coalitions became stronger and more often defined by ideologies, instead of by locations, families, or ethnicities.
Note:IDEOLOGIA

Yellow highlight | Location: 498
Cities moved from holding a few percent of the population to holding the majority.
Note:CITTÀ

Yellow highlight | Location: 499
Law came to be dominated by specialists such as lawyers and police
Note:AZZERATO L INFORMALISMO

Yellow highlight | Location: 499
Empires that rarely mattered much to ordinary farmers were replaced by nations,
Note:LA NAZIONE

Yellow highlight | Location: 505
The industrial era has also seen a steady fall in fertility and a steady rise in life-span, per-person income, abstract intelligence, leisure time, peace, promiscuity, romance, civility, mentally challenging work, and medical and art spending (Flynn 2007; Pinker 2011).
Note:ALTRE VARIABILI

Yellow highlight | Location: 508
we industrial people are rich.
Note:IN SINTESI

Yellow highlight | Location: 511
Compared with the farming era, industry has also seen more egalitarianism, fewer overt class distinctions, and more emphasis on individual self-direction.
Note:TORNA L EGALITARISMO DA ABBONDANZA

Yellow highlight | Location: 514
This increased individualism has led to more product and behavior variety, and fewer overt rituals.
Note:INIVIDUALISMO

Yellow highlight | Location: 516
Many of these industrial-era trends can be usefully seen as a reversion to forager values as wealth weakened farming-era social pressures.
Note:UN RITORNO AI VALORI FORAGE

Yellow highlight | Location: 517
at work industrial era people are more like hyper-farmers. Schools train us to think more abstractly, and to accept more workplace domination than most farmers would accept.
Note:TUTTAVIA....

Yellow highlight | Location: 525
we have consistently seen more and faster growth, larger organizations, more specialization and tool use, more artificial environments, more effective propaganda and drugs, more population density and inequality, and more alienation from work habits that feel natural to foragers.
Note | Location: 527
TREND OMOGENEI NELLE TRANSIZIONI

Yellow highlight | Location: 528
We’ve also seen large but inconsistent changes in health, fertility, mobility, peacefulness, art, planning horizons, the mental challenges of work, and attitudes toward sex.
Note:CAMBIAMENTI POCO CHIARI

Yellow highlight | Location: 531
When proto-humans became humans the transition inequality was huge; all but one subspecies went extinct. Even the subspecies that contributed most to our DNA, the Neanderthals, only contributed a few percent.
Note:I PERDENTI

Yellow highlight | Location: 533
The transition from foraging to farming was more equitable; a larger fraction of new farmers were foragers who switched to farming
Note:SECONDA

Yellow highlight | Location: 534
The transition from farming to industry was even more equitable;
Note:TERZA

Yellow highlight | Location: 538
Although the transition to an em world is likely to materially benefit most humans, descendants of only a tiny fraction of humans dominate the new society; most ordinary humans have a far smaller fractional influence on the world than they did before the transition.
Note:LA PROSSIMA

Yellow highlight | Location: 542
Era Values
Note:Ttttttttyttt

Yellow highlight | Location: 543
how values have changed in the past,
Note:Ttttttttt

Yellow highlight | Location: 547
Small family values emphasize resources, dominance, and achievement, and larger communities’ values emphasize humility, caring, and dependability.
Note:ASSE FAMIGLIA NUCLEARE COMUNITÀ...USA URSS

Yellow highlight | Location: 555
Poor nations place more value on conformity, security, and traditional values such as marriage, heterosexuality, religion, patriotism, hard work, and trust in authority. In contrast, rich nations place more value on individualism, self-direction, tolerance, pleasure, nature, leisure, and trust.
Note:SECONDO ASSE...RICCHI E POVERI

Yellow highlight | Location: 557
left/liberal (rich) versus right/conservative (poor) axis.
Note:GROSSO MDO

Yellow highlight | Location: 558
Foragers tend to have values more like those of rich/liberal people today, while subsistence farmers tend to have values more like those of poor/conservative people today.
Note:AGRICOLTORI E CACCIATORE.....DA QUANDO L INDUSTRIA CI H FATTO RICCHI

Yellow highlight | Location: 563
The rich know that they can better afford to behave in ways that feel natural and admirable,
Note:IL RICCO SI CONCEDE L INDISCIPLINA....PUNTA SULL IMMAGINE COMPETE SUI CONSUMI E IL TALENTO LE ABILITÀ

Yellow highlight | Location: 563
and these behaviors tend to be forager-like. For example, the rich can better afford to focus on impressing those around them, instead of just surviving.
Yellow highlight | Location: 568
Spending on medicine has risen from 4% in 1930 to 18% today.
Note:ESEMPIO DI SPRECO CONTEMPORANEO

Yellow highlight | Location: 574
Rich-nation industrial-era values do differ from forager values in important ways, however, such as in accepting city-level density and anonymity, and high levels of workplace alienation and domination.
Note:RICCHI E CACIATORI...NN PROPRIO UGUALI

Yellow highlight | Location: 578
ems may have more farmer-like conservative values.
Note:TESI....COSÌ COME NN ESISTONO EM BAMBINI NEMMENO ESISTERANNO I PERDIGIORNO

Yellow highlight | Location: 579
Dreamtime
Note:Ttttttt

Yellow highlight | Location: 584
our rich industrial-era behavior is biologically maladaptive in the sense of not even approximately maximizing each person’s number of descendants.
Note:IL LUSSO DELLA MODERNITÀ....QS LUSSI ERANO INVECE IN ARMONIA CON L AMBIENTE DEI CACCIATORI

Yellow highlight | Location: 587
social rates of change have outpaced the abilities of both genetic and cultural selection to adapt our behaviors well to our new environments.
Note:NN TENAMO IL PASSO

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Today, we tend to rely on more abstract styles of thought, which leads us to more often embrace good-looking delusions.
Note:UN SEGNALE DI ESIBIZIONISMO SPRECONE

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evolutionary pressures encouraged foragers to unknowingly do many things to show off to each other. Our wealth today induces us to do this more,
Note:ESIBIZIONIMO SPRECONE...ALTRI ESEMPI

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art, music, dress, and conversation
Note:Cccccccc

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good sex, food, places, and objects.
Note:ALTRE TENTAZIONI DEL CACIATORE RESUSCITA

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rhetoric, eloquence, difficulty, drama, repetition,
Note | Location: 605
Ccccccccccf

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Today, such habits leave us with weak defenses against the super-stimuli of mass-produced food, drugs, music, TV, video games, ads, and propaganda.
Note:NELL ABBONDANZA TI ANNULLA....CONSUMIAMO PIÙ DELL OTTIMO

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The “demographic transition” is the tendency of societies to switch to having far fewer children as they become rich, often via new status norms transmitted via education and mass media
Note:IL CENTRO DEL MANCATO ADATTAMENTO

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in farming societies richer people tended to have more children,
Note:LA REGOLA

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This fall in fertility is perhaps the most dramatic demonstration that our behavior is biologically maladaptive.
Note:CVD.....L AMBIENTE MUTA COSÌ VGELOCEMENTE CHE NN CI ADATIAMO

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our cultures today also seem maladaptive, in the sense that they don’t promote their own adoption as much as they could, via war, trade, teaching, and proselytizing.
Note:ALTRO BRUTTO SEGNO

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criminal convicts have higher fertility than do others, mostly as a result of having more partners (Yao et al. 2014).
Note:BRUTTO SEGNO

Recently, some have celebrated our maladaptive behaviors (Stanovich 2004). They see such behaviors as evidence that we are breaking free of the shackles that have enslaved us to our genetic programming.
LA CELEBRAZIONE DEL MANCATO ADATTAMENTO


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our era is indeed an unusual dreamtime that probably cannot last.
Note:L ERA DELLO SPRECO NN DURERÀ

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Limits
Note:TtttttttttttIL LIMITE CI BLOCCA E CI DA TEMPO DI RECUPERARE...IL RITORNO DI MALTHUS AL TEMPO DI EM

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Unless we greatly misunderstand the nature of physical law, substantial useful innovation and economic growth must come to end “soon,” at least on cosmological timescales of billions or more years.
Note:PREVISIONE DI LUNG XIODO

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if the economic growth rates of the last century were to continue for only a million more years, that would produce growth by a factor of 10 to the power of 3000, which seems physically impossible, at least for value gains of human-like psychologies in a universe such as ours.
Note:ESEMPIO

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Once all available physical matter is converted into very advanced artifacts there seems little room for further rapid growth in physical resources.
Note:VALORE E TRASFORMAZIONE FOSICA...DUBBI

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Yes, the extent and detail of virtual realities could increase without limit, but
Note:UNA VIA DI FUGA

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In fact, for the vast majority of future history, growth and innovation are probably mostly imperceptible, and thus irrelevant for most practical purposes.
Note:TESI RIPETUTA

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this end of innovation suggests our descendants will become extremely well adapted in a biological sense to the stable components of their environment.
Note:COROLLARIO

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population will rise to levels consistent with a competitive evolutionary equilibrium, with living standards near adaptive subsistence levels. Such consumption levels have characterized almost all animals in Earth history, almost all humans before 200 years ago, and a billion humans today.
Note:RITORNO DI MALTHUS

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a larger population of creatures that are smaller, use less energy, and have low living standards, behavior better adapted to their environment,
Note:IL FUTURO È DI MALTHUS

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ems seem to have less leisure and income, better-adapted behaviors, and cultures that are more fragmented than ours in important ways.
Note:EMS ADATTIVI

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Although growth is faster “objectively,” that is, relative to a fixed clock, to the typical em growth seems slower “subjectively,” that is, relative to the rate at which he or she personally experiences events.
CRESCITA SOGGETTIVA E OGGETTIVA

giovedì 11 luglio 2019

LE GRANDI INVENZIONI

LE GRANDI INVENZIONI
1) Invenzione dell’uomo (200.000 anni fa).
2) Invenzione dell’agricoltura (10.000 anni fa).
3) Invenzione dell’industria (200 anni fa).
4) Invenzione dell’intelligenza artificiale (tra 100 anni).
La quarta invenzione è misteriosa ma possiamo fare delle previsioni estrapolando dalle precedenti.
Esempio: se i trend di crescita economica continueranno, un nuovo balzo è prevedibile nel prossimo secolo, in questa nuova era il raddoppio della ricchezza potrà avvenire ogni poche settimane o mesi, e dopo qualche anno di transizione è ragionevole ritenere che il raddoppio della ricchezza globale possa avvenire in poche ore.

mercoledì 10 luglio 2019

I NOSTRI CONCORRENTI

I NOSTRI CONCORRENTI

Prendi la tua testa, mettila in una stampante 3D e fotocopiala.

Otterrai un oggetto fatto di cellule configurate esattamente come il tuo cervello che, quindi, adeguatamente alimentato, pensa con la stessa potenza del tuo cervello. Se vuoi che si esprima e comunichi “uploadalo” su un computer che tradurrà i suoi impulsi in bit. Se vuoi, puoi anche collegare il computer ad unità periferiche che fungano da corpo.

Anziché perdere tempo con il tuo cervellino, prendi direttamente quello di Albert Einstein e John von Neumann e fanne centinaia di copie, poi mettile al lavoro come fossero i tuoi schiavi.

Anzi, dopo aver fatto centinaia di copie di tutti i cervelli migliori, velocizzali trattandoli con quelle sostanze chimiche che sai, rendili più ubbidienti usando altre sostanze che ti dico dopo in separata sede, e magari li integri pure con dei circuiti elettrici che aumentano la loro resistenza allo sforzo. Questa macchina è parecchio più intelligente di Einstein e lavora H24 per te.

Hai ottenuto degli EMULATORI. Non sono dei ROBOT per il semplice fatto che il loro hardware è essenzialmente biologico.

Ecco, nella competizione tra cervelli umani e cervelli artificiali è difficile che avremo dei ROBOT competitivi in grado di sostituire completamente l’uomo, almeno a breve. Per un'analogia, considera tutti i possibili lavori non-mentali dell’uomo. Mentre le macchine sono entrate da parecchio tempo in quest'area, facciamo ancora molti compiti importanti "a mano", e il cambiamento è stato piuttosto lento e costante per un lungo periodo. Data la maggiore complessità dei lavori mentali, c’è da credere che per l’intelligenza artificiale (quella vera), se mai arriverà, ci faccia attendere parecchio tempo.

Molto più probabile che i nostri concorrenti siano gli emulatori: il loro hardware biologico si presta meno ad essere migliorato ma la loro fattibilità è di gran lunga più promettente.

https://feedly.com/i/entry/pCjzw1s9uw4o7o2a6k88mWl61VH8mv6Frk5BTARJuI0=_16bd7516a87:52c5419:561e4df6

martedì 9 luglio 2019

lunedì 15 aprile 2019

SCHIAVI DEI ROBOT

SCHIAVI DEI ROBOT

Secondo chi studia queste cose a tempo pieno, i robot intelligenti suscitano due paure:

1) FOOM. Quando il primo robot intelligente saprà costruire un robot più intelligente di lui che saprà costruire un robot più intelligente di lui, l'intelligenza esploderà e il robot monopolista conquisterà il mondo. Questo potrebbe avvenire nel corso di un week-end.

1) AGENCY. Demanderemo molti compiti a robot sempre più intelligenti, i quali ci inganneranno eludendo i nostri controlli. L'intelligenza è soprattutto capacità di ingannare: i bambini più intelligenti, ricordiamolo, sono quelli che dicono più bugie.

Il primo è un classico problema legato alla crescita innovativa, il secondo un classico problema legato ai costi di agenzia.

Ebbene, esiste una vasta e rassicurante letteratura economica sia sul primo tema che sul secondo: storicamente, la stragrande maggioranza dell'innovazione è stata lenta, incrementale e distribuita in settori e luoghi differenziati, difficilmente si diffonde attraverso monopoli; l'azzardo morale puo' essere controllato.

Certo, chi sostiene "questa volta sarà diverso" non dà valore ai precedenti. Io sì.

http://www.overcomingbias.com/2019/04/agency-failure-ai-apocalypse.html

venerdì 4 gennaio 2019

L’UOMO-DIO

L’UOMO-DIO

Un giorno – nell’epoca del teo-umanesimo - la scienza ci consentirà di far risorgere i nostri corpi, oppure di creare universi alternativi attraverso la simulazione.
Tecnologia e religione si riconcilieranno. Il concetto di Dio tornerà centrale.

Un nome per approfondire: Giulio Prisco.

https://feedly.com/i/entry/pCjzw1s9uw4o7o2a6k88mWl61VH8mv6Frk5BTARJuI0=_16810447281:630e838:ad2b6584

sabato 10 marzo 2018

L'errore del futurologo

Un errore da cui deve guardarsi ogni buon “futurologo” è quello di immaginare cambiamenti radicali in un settore mantenendo fermo tutto il resto. Esempio: domani il nostro mondo potrebbe essere popolato da macchine intelligenti e questo cambiamento desta allarme per l’occupazione. In effetti, se tutto il resto rimanesse fermo, l’allarme sarebbe più che giustificato, ma se tutti i nostri nipoti fossero ingegneri elettronici? In un caso del genere lo scenario cambierebbe. Quanto agli operai – magari specializzati - resterebbero in pochi, e proprio perché pochi guadagnerebbero bene anche loro. E se all’ avvento dell’ AI - parlo di quella radicale - tutti i nostri nipoti avessero il reddito di Bill Gates? Potrebbero vivere di rendita, la preoccupazione lavorativa sarebbe molto relativa. L’uomo medio che guadagna come Bill Gates non è fantascienza, basta tenere questi ritmi (si puo’ fare molto meglio!) e tra 12 generazioni sarà realtà.
Forse calza l’analogia con la meccanizzazione dell’agricoltura: una volta realizzata appieno gran parte degli eredi era diplomata e in grado di svolgere lavori alternativi, cosicché i pochi contadini rimasti sono diventati di fatto un ausilio delle macchine traendo dal settore un reddito comunque decoroso.
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