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lunedì 26 novembre 2018

“LEVATI DI MEZZO, SONO UNO SCIENZIATO…” (Bill Murray in Ghostbuster)

“LEVATI DI MEZZO, SONO UNO SCIENZIATO…” (Bill Murray in Ghostbuster)

Lo scientismo è quella posizione che oppone la SCIENZA al DOGMA.

In realtà le due cose sono in relazione di sequela più che di opposizione. La SCIENZA ci mette a disposizione un “mezzo”, il DOGMA un “fine”. La SCIENZA puo’ essere usata bene o male, il DOGMA distingue bene e male. SCIENZA e DOGMA collaborano alla medesima impresa, non si oppongono.

Lo scientista pensa che la scienza ci indichi anche la direzione del bene. 

Al di là di ogni giudizio, ho sempre avuto la sensazione che lo scientista sia una sorta di “parassita”: sfrutta la buona fama della scienza per accreditare la sua morale discutibile.

Socialisti scientifici, tecnocrati, psicologi sociali, progressisti, ambientalisti… ecco i Mullah e gli Zeloti del nostro tempo. Il velo che utilizzano per occultarsi è lo scientismo.

martedì 28 agosto 2018

Quel vizietto di rovinare libri bellissimi SAGGIO



Quel vizietto di rovinare libri bellissimi


Quelli che seguono sono appunti presi nel corso della lettura di “Enlightenment Now: The Case for Reason, Science, Humanism, and Progress” di Steven Pinker.
  • Lo studio di un fenomeno naturale riguarda la sua composizione, la sua origine, il suo senso e la sua natura. L’illuminismo, contrariamente alle epoche precedenti, si concentrò esclusivamente sui primi due studi.
  • La sapienza si occupa di natura e senso, la scienza di origine e composizione.
  • Studiare origine e composizioni significa capire in buona sostanza il meccanismo della natura, la cosa ha avuto una conseguenza decisiva: il miglioramento delle nostre condizioni materiali di vita. Cura delle malattie, argine ai disastri naturali, controllo dell’ambiente, sviluppo di nuove tecnologie… tutto è migliorato in modo strepitoso. Il portato pratico della scienza l’ha resa di fatto vincente. Trattare la natura come una macchina ha dato frutti oggi irrinunciabili, la scienza ha prevalso definitivamente sulla sapienza, il dominio sulla natura si è realizzato anche oltre la più rosea aspettativa, d’altronde, per Bacone e Cartesio, i primi promotori del metodo scientifico, il sapere si identificava con il potere.
  • E’ difficile trovare questo antefatto nel libro di Pinker, che invece si dedica al resoconto entusiasta delle conquiste materiali di cui dicevo: aspettative di vita, rivoluzione verde, produttività, conoscenze, nuove tecnologie, salute, lotta alla povertà, lotta alla violenza, guerra alla fatica, beni materiali, elettricità, acqua corrente, servizi igienici, frigo, tele…
  • Ma quali sono esattamente le forze che ci hanno regalato questo benessere?: essenzialmente il sapere scientifico, l’economia di mercato, i governi politici limitati e lo stato di diritto. Tali forze, opportunamente applicate, promettono di risolvere anche i problemi all’orizzonte: riscaldamento globale, uguaglianza eccetera.
  • Molti beni, dunque. E i grandi mali che la modernità ci ha pur sempre regalato? Frutto di idiote politiche socialistiche e nazionalistiche, e quindi in fondo rimediabili con il rinsavimento dell’uomo.
  • Quando le auto hanno l’antifurto, le ville le telecamere, le merci l’antitaccheggio, i passanti la carta di credito… la vita del criminale si fa dura. Viviamo in città sempre più sicure per una questione tecnologica prima ancora che morale: se delinquere diventa più costoso sempre meno gente “comprerà” crimini. Questo non significa che talvolta sia la tecnologia “offensiva” a superare e staccare quella “difensiva”, un simile iato si è verificato per esempio nel periodo della seconda guerra mondiale.
  • Una giusta battaglia per la ragione, quella che Pinker ingaggia nel suo nuovo libro. Unico punto debole: nella creatura umana c’è qualcosa di irriducibilmente irrazionale che da qualche parte bisogna pur collocare. Ecco, se lo si trascura e si progetta di far piazza pulita si rischia che questo grumo oscuro finisca laddove fa più danni.
  • Ad ogni modo, se il libro finisse qui sarebbe magari lacunoso ma pur sempre ottimo. Purtroppo Pinker vuole battere anche un territorio dove, anche per la sua formazione, si muove in maniera decisamente dilettantesca, quello filosofico. Cosicché la sua difesa del positivismo (scientismo) appare superficiale prima ancora che poco convincente.
  • Affrontando il problema teologico, per esempio, parla di un Dio “tappabuchi”, tagliando fuori dal suo orizzonte, grazie a questa caricatura, gran parte della teologia contemporanea più interessante.
  • Anche il suo resoconto della mente umana si mostra grezzo levando di mezzo le evidenze più imbarazzanti con la comoda categoria buona per tutte le stagioni dell’ “illusione”. Non si accorge che se la mente umana è solo un’illusione allora si dissolvono le stesse categorie di razionalità e verità, che perdendo ogni senso lasciano il suo “illuminismo” orribilmente monco. Autori più coerenti o più coraggiosi di lui – per esempio Hume – hanno parlato esplicitamente di “ragione schiava delle passioni”, oppure hanno sottolineato il carattere adattivo dell’auto-inganno mettendo così in evidenza il rapporto incompatibile tra evoluzionismo e ricerca della verità.
  • Dubbio: ma sapienza e scienza non potrebbero convivere anziché combattersi? Molte tessere del mosaico andrebbero a posto. Ma nell’impostazione di Pinker la risposta è no. Bè, personalmente preferisco autori più ottimisti.

venerdì 24 agosto 2018

L’ECCESSIVO RISPETTO PER LA SCIENZA

L’ECCESSIVO RISPETTO PER LA SCIENZA
La scienza ha un problema con la filosofia che meglio la sostiene: il positivismo.
Da un lato il positivismo sopravvaluta la scienza: la logica induttiva, ovvero la logica della scienza, non è affatto una logica affidabile, inoltre le ipotesi scientifiche non sono mai verificabili (disgiuntamente).
Dall’altro sottovaluta gli altri saperi: i sensi fisici non sono certo le uniche fonti di conoscenza non arbitraria. Negare ostinatamente che molta della nostra conoscenza si fondi su giudizi sintetici a priori sembra pretenzioso.

L’arbitrario primato dei sensi SAGGIO

L’arbitrario primato dei sensi

Philosophical Preliminaries. Appunti nel corso della lettura del capitolo 7 di “Approaching Infinity” di Michael Huemer.
  • Il positivista non pensa possa esserci una reale conoscenza del mondo se non in base a Tutte le realtà non osservabili sono per lui letteralmente senza senso, il che comporta la liquidazione di interi settori del sapere tradizionale come teologia, metafisica e etica.
  • Il positivismo è una filosofia contradditoria poiché la veridicità dell’assunto fondamentale di cui sopra non è osservabile quindi, per la stessa filosofia che lo professa, falso o senza senso.
  • Peter Van Inwagen definisce in soldoni il positivismo come un eccessivo rispetto per la scienza: solo la scienza conosce. Per Hume (capostipite dell’empirismo) tutti i libri che non contengono matematica e scienza possono essere bruciati senza danno per l’uomo. Il positivismo oggi barcolla tuttavia resta influente, magari in modo inconscio,. E’, per esempio, alla base di teorie come la meccanica quantistica (interpretata come fisica indeterminata), la teoria della relatività (interpretata come reversibilità del tempo) o il formalismo matematico (una filosofia antirealista della matematica). Molti, che respingerebbero il positivismo se posti esplicitamente di fronte a questa opzione, poi adottano interpretazioni positiviste di queste teorie, da qui l’opinione per cui l’empirismo detti ancora l’agenda occulta dei lavori, specie nel mondo anglosassone.
  • Conservatorismo fenomenico (CF): l’apparenza fino a prova contraria giustifica razionalmente una credenza. Ecco un primo concetto per sottrarsi all’imperio positivista. Ci sono apparenze sensoriali (guardo dalla finestra e vedo uno scoiattolo), mnemoniche (ieri sono caduto dalla bicicletta) e razionali (il numero tre esiste). Ebbene, non esiste alcuna base razionale per dare il primato ai sensi (come vorrebbe fare il positivista).
  • Chi accetta il conservatorismo fenomenico accetta l’esistenza dei giudizi sintetici a priori (GSA) (una realtà rigettata dai positivisti e di cui si discute da tre secoli). Un tale giudizio è vero a priori ma la sua negazione – contrariamente ai giudizi analitici – non comporta una contraddizione. Esiste il numero 3? Noi diciamo di sì senza bisogno di ricorrere all’osservazione, ma qualora qualcuno lo negasse probabilmente sbaglierebbe ma non incorrerebbe in contraddizioni di sorta.
  • Esempi di giudizi sintetici a priori: un oggetto non puo’ essere tutto rosso e tutto blu; meglio essere felici che tristi; è immorale uccidere o tormentare l’innocente; il presente precede il futuro; non esiste uno spazio a 8 dimensioni; ogni evento è causato da un altro evento; se A è dentro B che è dentro C allora anche A è dentro C; il bianco è più simile al rosa pallido che al blu; il numero tre esiste; sono in libero, almeno in parte; una cosa o è vera o non lo è; Dio esiste (o non esiste). Numeri, spazio, colori, etica, causalità, probabilità, teologia, psicologia… i GSA coinvolgono molte aree del sapere, liquidarli come insensati è quantomeno azzardato.
  • Perché questi giudizi sono sintetici? Perché negarli non comporta contraddizione, esempio: non esiste un definizione di rosso e verde, i due colori vengono “definiti” solo indicandoli (per ostensione), in questo senso se qualcuno mi indicasse un oggetto contemporaneamente rosso o verde la mia intuizione sarebbe smentita senza per questo che si realizzi una contraddizione. Ma perché sono a priori? Qui la cosa migliore è ricorrere ad un noto esperimento mentale: dalla nascita qualcuno vi tiene addormentati inducendo in voi dei sogni; quando vi svegliate vi viene rivelato che tutta la vostra esperienza sino ad oggi non è reale ma indotta e manipolata. Ecco, ciononostante, anche sapendo che la vostra esperienza non è reale, continuerete a credere che un oggetto completamente rosso non potrà mai essere completamente verde, il che testimonia come l’esperienza stessa abbia un ruolo del tutto secondario secondario in questa credenza. Detto in altri termini: si tratta di un giudizio a priori.
  • Il positivismo vince o perde sulla questione dei GSA. La fonte dei GSA è l’intuizione razionale giustificata dal conservatorismo fenomenico. Si puo’ dire che la miglior alternativa al positivismo sia la filosofia del buon senso (padre putativo Thomas Reid): i sensi non hanno il monopolio della giustificazione, anche memoria e intuizione razionale, per esempio, hanno pari valore epistemologico.
  • Un altro vulnus del positivismo logico sono i paradossi logici a cui soggiace. Attraverso i GSA, in particolare grazie al concetto di “impossibilità metafisica” (IM) sarebbe possibile superarli, ma questi sono concetti tabù per il positivista. Una proposizione è “logicamente impossibile” se contraddittoria mentre è “metafisicamente impossibile” se inconcepibile. Il positivista si adatta obtorto collo alla prima impossibilità ma non alla seconda, per lui sarebbe concedere troppo all’apriorismo. Si noti l’ IM non è legata alla violazione di leggi della natura, noi, infatti, potremmo anche “concepire” un universo con leggi newtoniane.
  • La fantascienza ci aiuta meglio a capire il concetto di IM: quando diciamo che un film di fantascienza è brutto? Quando è inverosimile, ovvero difficile da concepire. Un film in cui il tempo è reversibile, per molti è brutto. Un film di fantascienza in cui non esiste legge di gravità invece non crea obiezioni. Nessuno capisce la meccanica quantistica MQ perché nella sua interpretazione attuale è “inconcepibile”, cosicché un film di fantascienza governato da leggi quantistiche risulterebbe ai più brutto. Un film in cui si vive in uno spazio ad 8 dimensioni è brutto perché noi non riusciamo a concepire uno spazio a 8 dimensioni.
  • Tra GSA e IM il legame è evidente: ritenere che un oggetto non possa essere completamente bianco e allo stesso tempo completamente rosso significa esprimere sia un GSA che una IM. Negare questa verità, del resto, non significa cadere in contraddizione: potremmo farci sopra un film di fantascienza ma sarebbe un brutto film. Concetti come GSA e IM sono tabù per l’empirista.
  • Tesi del libro: molti paradossi legati al concetto di infinito possono essere risolti adottando il concetto di IM (e quindi sdoganando i GSA). Questa via, ovviamente, comporta il rigetto del positivismo come filosofia della scienza, che in effetti è impotente contro simili paradossi. Il positivista si appiattisce sulla mera logica snobbando cio’ che è inconcepibile: tutto è concepibile se non dimostrato falso dall’osservazione, ma la mancanza di una simile dimostrazione è irrilevante per il buon senso del CF che accetta le apparenze fino a prova contraria. Per il positivista l’apparenza puo’ essere chiara finché si vuole, tutto va dimostrato per essere giustificato e in assenza di una dimostrazione ogni apparenza – che non sia quella dei sensi – va rifiutata.
  • Da quanto detto capiamo che esperienza e testabilità fattuale sono concetti ben diversi: le nostre esperienze sono zeppe di semplici “apparenze” che vanno poi testate. Tra i fatti (che appaiono) e il positivismo c’è quindi un continuo conflitto. Il positivismo non è affatto la filosofia che mette al centro i fatti ma la filosofia che mette al centro i sensi.
  • Cos’è la matematica? Per la filosofia del buon senso è cio’ che appare: un corpo di conoscenze a priori – in parte sintetiche in parte analitiche. Per il positivista invece è una manipolazione convenzionale di simboli. Il fatto è che per tutti noi la matematica appare così com’è in modo del tutto naturale e non c’è bisogno di aderire ad alcuna convinzione per capirla. Per tutti noi la matematica non è un’invenzione arbitraria dell’uomo: è quella che è, ed è così per tutti. La chiarezza e l’accordo universale che si realizza nel mondo matematico non deriva da una mega convenzione stipulata tra gli studiosi ma molto più probabilmente dal fatto che la matematica è quella roba lì e “appare” a tutti nella stessa maniera, anche a chi non intende stipulare convenzioni di sorta.  Come esce da questo imbarazzo il positivista? Sempre alla stessa maniera: si tratta di apparenze indimostrabili, quindi siamo liberi di credere quel che più ci fa comodo e in questo caso l’approccio formalista ci fa comodo perché non ricorre ai GSA e alle apparenze.

HL Fallacies physicists fall for Edward Feser

Fallacies physicists fall for
Edward Feser
Citation (APA): Feser, E. (2018). Fallacies physicists fall for [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Evidenzia ( giallo) - Posizione 2
Fallacies physicists fall for By Edward Feser
Evidenzia ( giallo) - Posizione 8
Hilary Putnam notes that “mathematically presented quantum-mechanical theories do not wear their ontologies on their sleeve… the mathematics does not transparently tell us what the theory is about.
Nota - Posizione 9
SCIENZA E ONTOLOGIA
Evidenzia ( giallo) - Posizione 11
“Why bother imposing an ‘ontology’ on quantum mechanics at all?...
Nota - Posizione 11
LA REAZIONE DI MOLTI
Evidenzia ( giallo) - Posizione 11
uantum mechanics has a precise mathematical language
Nota - Posizione 11
SUFFICIENTE
Evidenzia ( giallo) - Posizione 12
we know how to use that language to make predictions
Nota - Posizione 13
Cccccccc
Evidenzia ( giallo) - Posizione 15
return to the instrumentalism of the 1920s.
Nota - Posizione 15
DI FATTO
Evidenzia ( giallo) - Posizione 17
in other contexts they are, I have observed, quite happy to talk about the same theories as descriptions of reality
Nota - Posizione 18
CHI PARLA COME SOPRA SI CONTRADDICE
Evidenzia ( giallo) - Posizione 19
The metaphysical implications of relativity theory, or indeed of any theory in physics,
Nota - Posizione 20
NN LIMITATO A QM
Evidenzia ( giallo) - Posizione 27
the same people will usually insist on a realist understanding of scientific theories
Nota - Posizione 28
POSITIVISMO STRUMENTALISMO E ALTRI ANTI REALISMI....CONTRADDIZIONE
Evidenzia ( giallo) - Posizione 30
If you insist that nothing worthwhile can be said about any matter that is not susceptible of experimental testing, then you have indeed ruled out of bounds philosophical questions like the ones just referred to. But you have also thereby ruled out a realist interpretation of theoretical entities, because realism is not susceptible of experimental testing.
Nota - Posizione 31
SINTESI
Evidenzia ( giallo) - Posizione 37
even instrumentalism itself is a philosophical thesis
Nota - Posizione 37
ALTRO PROBLEMA
Evidenzia ( giallo) - Posizione 38
views like instrumentalism cannot be settled experimentally
Nota - Posizione 38
E POI....
Evidenzia ( giallo) - Posizione 39
Scientism is simply not a coherent position.
Nota - Posizione 39
CONCLUSIONE
Evidenzia ( giallo) - Posizione 41
if you think that these commitments are rationally justifiable ones– and of course, anyone beholden to scientism thinks his view is paradigmatically rational– then you are implicitly admitting that there can be such a thing as a rationally justifiable thesis which is not a scientific thesis. Which is, of course, what scientism denies.
Nota - Posizione 43
LA CONTRADDIZIINE
Evidenzia ( giallo) - Posizione 44
So why is it so common?
Nota - Posizione 44
PERPLESSITÀ
Evidenzia ( giallo) - Posizione 46
because it is so common and so simple.
Nota - Posizione 46
PRIMA SPIEGA...CONTAGIO
Evidenzia ( giallo) - Posizione 50
Paradoxically, the very obviousness and prevalence of the fallacy keeps them from seeing it.
Nota - Posizione 51
IL PARADOSSO
Evidenzia ( giallo) - Posizione 52
Then there is the element of pride. You have to be smart to do natural science.
Nota - Posizione 52
SECONDO ELEMENTO
Evidenzia ( giallo) - Posizione 55
You are convinced that philosophers and other non-scientists have nothing of interest to say.
Nota - Posizione 56
QUINDI
Evidenzia ( giallo) - Posizione 58
“Some religious nut is going to catch me out on a blatant fallacy? No way in hell! I refuse to believe it!”
Nota - Posizione 59
TIPICA REAZIONE
Evidenzia ( giallo) - Posizione 60
third factor is that, though the fallacy is pretty simple, you have to have at least a rudimentary understanding of certain philosophical concepts– realism, instrumentalism, self-contradiction,
Nota - Posizione 61
TERZO ELEMENTO...L'ELEMENTO INCOMPEYTENZA
Evidenzia ( giallo) - Posizione 68
defenders of scientism will, in response to the claim that extra-scientific philosophical commitments are unavoidable,
Nota - Posizione 69
UN ESEMPIO
Evidenzia ( giallo) - Posizione 76
there is a special kind of bias to which those who detect bias in others are prone.
Nota - Posizione 76
IL BIAS BIAS DI PINKER
Evidenzia ( giallo) - Posizione 77
when you are keen to ferret out biases in others, you are often blind to the biases that influence you as you do so.
Nota - Posizione 78
DEF
Evidenzia ( giallo) - Posizione 80
paradox of rationality is that expertise, brainpower, and conscious reasoning do not, by themselves, guarantee that thinkers will approach the truth. On the contrary, they can be weapons for ever-more-ingenious rationalization.
Nota - Posizione 81
PARADOSSO DELLA RAZIONALITÀ
Evidenzia ( giallo) - Posizione 82
“the major enemy of reason in the public sphere today… is not ignorance, innumeracy, or cognitive biases, but politicization”
Nota - Posizione 83
EFFETTO COLLATERALE
Evidenzia ( giallo) - Posizione 85
These factors account for why defenders of scientism are often so dogmatic
Nota - Posizione 86
LA POLITICIZZAZIONE SPIEGA MOLTO
Evidenzia ( giallo) - Posizione 88
Scientism has become a political cause,
Nota - Posizione 88
PURTROPPO
Evidenzia ( giallo) - Posizione 93
it cannot be correct to say that we can have no rationally justifiable belief in what cannot be experimentally tested. This is most obvious in the case of mathematics.
Nota - Posizione 94
ALTRA CONTRADDIZIONE DEL POSITIVISMO...IL PROBLEMA CON LA MATEMATICA
Evidenzia ( giallo) - Posizione 97
defenders of scientism are often willing to expand their conception of what counts as “science” to include mathematics.
Nota - Posizione 98
AL PUNTO CHE
Evidenzia ( giallo) - Posizione 100
there are rational forms of discourse that don’t involve empirical testability.
Nota - Posizione 100
GLI STESSI POSITIVISTI AMMETTONO
Evidenzia ( giallo) - Posizione 101
the thesis that empirical science and mathematics exhaust the genuine forms of knowledge is not itself a proposition of either empirical science or mathematics.
Nota - Posizione 102
DOPODICHÈ RIPARTE LA SECONDA PROP.
Evidenzia ( giallo) - Posizione 109
consider the proposition that change occurs. We know this is true from experience. But that does not mean that it is empirically testable
Nota - Posizione 110
CI SONO POI GLIJ A PRIORI SINTETCI
Evidenzia ( giallo) - Posizione 113
The thesis that change occurs is, accordingly, not falsifiable or empirically testable. And yet we know it from experience,
Nota - Posizione 114
Cccccccc
Evidenzia ( giallo) - Posizione 116
Which is precisely what scientism denies.
Nota - Posizione 116
Cccccccc
Evidenzia ( giallo) - Posizione 117
they conflate empirical with experimentally testable.
Nota - Posizione 117
POSITIVISMO...NOZIONE RISTRETTA DI ESPERIENZA...LIMITATA AI SENSI
Evidenzia ( giallo) - Posizione 118
the proposition that change occurs is empirical in the sense that we know it via experience, but it is not experimentally testable or falsifiable.
Nota - Posizione 119
ESEMPIO

mercoledì 27 gennaio 2016

Liberarsi dei demoni di Giorgio Israel

  • Abstract
  • I demoni: 1 mito dell uomo nuovo 2 mito delle scienze sociali 3 odio di sè 3 scientismo 4 relativismo
  • Lo occidente esiste eccome. Religione e scienza procedono in continuità. Distinguere tra supremazia e superiorità dell occidente
  • Cap 1 i demoni
  • In dosto i demoni sono i nichilisti e demoniaco è la loro pretesa di ricostruire la società dalle fondamenta
  • Il canocchiale di galileo. Forse la prima idea scientifica: nn è solo un manufatto geniale ma un concetto. La scienza nasce i  occidente.
  • L illusione della scienza: si pensa possa essere applicata anche all uomo (palingenesi). L illuminismo giocherà con questo fuoco fino a scottarsi.
  • La tirannia degli esperti: da platone fino ad oggi passandomper l illujinismo
  • Francois furet teorizza l odio di sè del borghese democratico: l intransigenza di robespierre. Napoleone: l esportazione del bene.
  • Reazione romantica:riaffermata la centralità della storia contro la sua quantificazione. Si arriva fino a rousseau e al mito del passato ideale.
  • Tesi:alla palingenesi rivoluzionaria guarda sia chi mitizza il futuro che chi mitizza il passato.
  • Luogo di sintesi deimdue radicalismi: marx il suo scientismo e il suo storicismo
  • Cap 2 origini della scienza
  • Debito verso la teologia: l umità coerente del pensiero e il suo contenuto conoscitivo. La teoria ha uno status superiore alla prassi
  • Nessuno stupore se newton era uno scienziato/teologo: tutto andava unito
  • Al centro della scienza la verità non i fatti. La scienza nn nasce come naturalismo ma come scoperta dell operato di dio, e quindinin stretta relazione per es con l etica. Il concetto di legge naturale è essenzialmente teologico, una genealogia a cui ripugna relativismo e scientismo.
  • La scoenza nasce come avanzamento versonuna verità oggettiva
  • Boyle definiva le leggi della meccanica: catholic law of motion
  • Cartesio considerava impossibile ogni ulteriore intervento divino. Newton lo considerava eccezionale
  • Cartesio, escludendo dio restava solo alle prese con una macchina. Ancor più radicale la visione di leibnitz. Ecco scavata la breccia in cui sininfiltrerà lo scientismo. Comincia la naturalizzazione del mondo
  • L islam esce dalla corsa scientifica: nella lotta tra averroè (dio nn muta radicalmente le leggi di natura) e ghazali (dio muta a piacimento il mo do) prevale quest ultimo
  • La crescente complessità ridimensiona le ambizioni: la scienza crea modelli più che un pensiero unico (von neumann).
  • Con il positivismo si giunge ad una mera scienza dei fatta e si chiude con le leggi di natura. C è già un varco relativista
  • Il materialismo metodologico di carnap: nn vuole essere materialista ma nn può rinunciare ad un metodo (fare come se nn esistesse che la natura). Ipocrisia suprema
  • Il trionfo dei fatti. Tutto è bruto fatto. Anche un poeta è calcolatore. Su tutto domina l utilitarismo. Ci si distacca anche dalla verità per approdare al relativismo.
  • Cap 4 occidente
  • Supremazia: è la civiltà oggettivamente più avanzata. Superiorità: giudizio etico
  • L integralismo islamico vuole attaccare l occidente e può contare sugli autoodiatori
  • Il relativismo nn facilita il dialogo, anzi, impedisce un reale confronto.
  • L arabo avrà pure inventato la matematica, avrà costruito macchine portentose ma qs nn è scienza. La scienza è concepire le leggi naturali che governano il mondo e sistematizzarle in u a teoria astratta. Una volta disponibile la teoria le macchine esconomin serie e nn come ritrovato estemporaneo.
  • Qs visione universalistica è anche all origine dei diritti dell uomo.
  • Cap 5 il paradosso
  • La scienza generata dalla teologia le diviene concorrente e le due si scontrano. Da qui la nefasta leggenda dinuna loro incompatibilità e di un divorzio necessario. Colpito al cuore il grande progetto europeo.
  • Altro paradosso. Alcune teorie scientifiche generanomil razzismo o nell ingegneria sociale e per scongiurare pericoli del genere s impone la visione relativista, altra iattura della contemporaneità.
  • Ma la supremazia nn è superiorità. Razzismo e colonialismo e totalitarismo lo testimoniano. Ma altrove nn va meglio anche se i mezzi sono inferiori. Si scatenano gli odiafori di sè
  • Ma spesso qs odio è in malafede: gli usa sono i più colpiti e anche quelli che c entrano meno. Forse il vero obbiettivo è l occidente più che le sue presunte colpe. Guarda poi al complottismo imperante.
  • Cap6 usa
  • La prima colonizzazione europea dellemuniversità americane: la grande cultura umanista
  • Seconda colonizzazione: strutturalismo decostruzionismo e odiatori di sè. Said alla columbia university. Il politicamente corretto trionfa
  • La colpa di tutto è del razionalismo, della sua protervia e prepotenza violenta programmata per asservire
  • Per unariscossa dell occidente:
  • 1 ridare una trascendenza al ns pensiero
  • 2 contrastare la naturalizzazione dell etica
  • 3 una sintexi tra le due culture mantenendo un dualismo senza i radicalismi di cartesio
  • La medicina. Un esemplare contesto in cui il naturalismo è incompatibile con l umanesimo
  • Cap 7 decadenza della scienza
  • Applicazione solo applicazione. Michael chricton e il miliardario che ha costruito jurassik park: gli scienziati sono i suoi schiavetti e fanno ricerca di nascosto, torna per altra via lo sprezzante trattamento crociano. Salvo poi ascoltarlo come nel medioevo i contadini ascoltavano il parroco
  • Il tribunale finale delle scienze umane è la saggezza (etica), come voleva kant. Nn si chieda all utiljtarismo di calcolare ogni cosa.
  • Cap 8 la fantascienza
  • Nn esiste u a biologia teorica eppure i darwinisti, anche se sprovvisti di un ipotesi generale, ponificano ovunque.ma la scienza (poincarè docet) non è un insieme di fatti ma una teoria astratta.
  • Caso sockal:se ne potrebbero trovare a centinaia in ambienti scientifici duri.
  • Cap 9 evoluzionismo mistificato
  • La grande guerra creazionjsta spjegata da zucconi
  • 2 mistificazio i: 1 nn è in ballo la teoria di darwin 2 nn si tratta di un conflitto tra scienza e fede
  • 1 oggi sappiamo che il darwinismo nn ha conferme, darwin è recuperato da mendel e dalla microevoluzione. Un ev.in piccolo. L evoluzione su grande scala resta sospesa. Ci sono modelli alternativi, quelli di gould che parlano di evoluzione punteggiata. I paleontologi, ovvero chi dovrebbe confermare, sono alquanto scettici.
  • Cap 10 il dibattito sull embrione
  • Sartori: la vita nn è sempre vita umana. L uomo è autocosciente ha uno spirito... da qui la d1istinzione tra embrione e uomo. Ma qui si apre la vorabine: quando inizia la vita umana? Quando un essere diventa autocosciente a 1 anno? E i ritardati?
  • La posizione metafisica di chi considera l embrione solo materia. Ma allora quando entra l anima? Due posizioni 1 mai (ma allora anche l uomo è solo materia) 2 lo decide la scienza (ma per la scienza l embrione è in continuità con l uomo.
  • Ma chi si oppone all eterologa vuole ostacolare la scienza. E einstein che invocava la cessazione della ricerca nucleare?
  • Quando l anima entra in un corpo? Boncinelli: il progetto di vita comincia con l embrione e nn presenta discontinuità.
  • Cap 11 storia della scienza
  • Giorello: l illuminismo nasce in islam. Esagerato!
  • Gazali vs averroè
  • Il concetto di legge naturale(che nn significa autonomia della natura)
  • La scienza avanza parallelamente alla caccia alle streghe. Scienza e religione ha no litigato come litigano padre e figlio.
continua

lunedì 21 settembre 2015

HL ITALIANO PSEUDOSCIENZE The Tyranny of Clichés: How Liberals Cheat in the War of Ideas di Jonah Goldberg - le pseudoscienze

The Tyranny of Clichés: How Liberals Cheat in the War of Ideas di Jonah Goldberg - le pseudoscienze
  • Quanta ideologia si traveste da scienza? Tanta...
  • "Sono fatti così". Sto parlando dei neri, delle donne, degli omosessuali o dei conservatori? A seconda posso essere un razzista, un sessista, un curioso o uno scienziato sociale...
  • Diffida di quelli a cui "interessano i fatti". Il mito dei fatti è decisamente ambiguo.
  • Due tipi di "scienza": quella in "cattiva fede" e quella in "buona fede selettiva"...
  • Come si capisce se possiedi una mente pro science? Semplice, basta qualche domandina sull'evoluzione, su cosa ne pensi del cambiamento climatico o delle cellule embrionali. Perchè nn chiedere nulla sull'ereditarietà dell'intelligenza? O sul dolore fetale? O sulla distribuzione delle abilità cognitive tra i sessi? O sul geoegineering? O sull'energia nucleare? O sugli OGM?...
  • La vicenda di Larry Summers. Ottimo esempio di come il dibattito debba essere soffocato in fretta e furia...
  • E la scienza di Obama? Doveva essere il suo fiore all'occhiello quando poi si affrontò la questione delle trivellazioni petrolifere: balle e censure fioccarono da tutte le parti...
  • In realtà la scienza è vista sia dalla destra che dalla sinistra come un mezzo x avvalorare le proprie posizioni..
  • L'accusa di essere anti scienza accampando motivazioni etiche mescola i piani: nessuno vuole bloccare i piromani xchè crede che il fuoco nn bruci...
  • I vecchi misuratori dei crani sono stati rimpiazzati dagli scanner cerebrali ma le inferenze infondate sono sempre lì...
  • Psicologia sociale: si fa un esperimento, per altro con campione ridotto, si isola una correlazione significativa e si formula un'ipotesi tra le tante possibili che viene poi ripresa dai giornali...
  • Ipotesi ricorrente: quelli di destra sono più stupidi. Ipotesi alternativa: quelli di destra sono meno deferenti rispetto all'autorotà accademica, quelli di sinistra sono + proni ad assecondare i loro inquisitori. Oppure a ds ci si chiede nel corso dell'esperimento "dove cazzo vogliono arrivare con tutte ste domande sceme"…
  • Chi conduce qs esperimenti? Di solito un ricercatore di psicologia sociale, ovvero di una facoltá in cui il 96% dei prof. vota a sinistra da sempre...
  • L'uomo di destra UD è spesso accusato di credere di avere "Dio dalla sua parte". Ma l'US nn è molto diverso quando sostituisce le scienze sociali a Dio...
  • Scientismo: l'assunto che la scienza possa essere applicata a qualsiasi ambito della vita e che la fede sia sempre un'intrusa. Un atteggiamento che rivela una grande nostalgia di Dio...
  • L'esempio più noto di scientismo: il marxismo. L'intellettuale come prete con il dio della scienza dalla sua parte...
  • Theodore Adorno: essere di destra denota una tara mentale...
  • Nei test adorniani per "misurare" il fascismo di una xsona la fede e il rispetto delle tradizioni erano considerate tra le cause di fascismo. Adorno vedeva un nesso tra la famiglia tedesca e il nazismo...
  • Adorno influenzó l'accademia americana, ben presto l'inclinazione politica venne fatta risalire alla struttura psicologica. Ben presto il conservatore assurse al rango di tarato...
  • Alle elezioni presidenziali nn manca mai l'appello degli psicologi: XY (ovvero il candidato americano) nn è psicologicamente adatto...
  • Non opporsi alle diseguaglianze e rintracciare del buono nel passato vengono considerati difetti mentali. Hitler, Mussolini e Reagan vengono assimilati nello stesso minestrone. Stalin e Castro? Conservatori anche loro per far quadrare i conti...
  • La psicologia influenza senz'altro l'ideologia ma le causalità grossolane della pseudoscienza al servizio della politica vanno denunciate: il mercato è la più potente forma di cambiamento e chi lo invoca? La destra, guarda caso...
  • Sospetto: come mai la stragrande maggioranza delle ricerche si focalizza sul Conservatore di Destra? Assunzione implicita: uomo di sinistra = uomo normale...
  • Per Kanazawa US è un tipo genetico nuovo: si preoccupa degli altri, anche se nn sono parenti. Questo tipo genetico prevale x la sua intelligenza...
  • Kanazawa: US, grazie alla sua intelligenza superiore, controlla ormai tutte le istituzioni, eccezion fatta x il business. È un'eccezione nn da poco. Ma soprattutto riguarda un'area che nn consente barriere ideologiche...
  • E i cristiani? per K. dovrebbero essere degli US eppure vengono esclusi e nn occupano un bel niente. Una confrrma che l'ideologia pesa più dell'intelligenza...
  • E i neri? Anche loro sono sottorappresentati nelle istituzioni. Forse perchè sono ottusi?...
  • Andiamo a vedere l'orientamento politico di chi popola le Università. Ebbene, possiamo fidarci di cosa ci raccontano certe ricerche? Meglio andarci coi piedi di piombo...
  • Simpatizzarr x le nuove idee nn è un merito a prescindrre. Quando si rivelano sbagiate? aUn bilancio al netto degli erreori è difficile da fare. E poi lo scetticismo nn è forse indice di mentalità scientifica?...
  • US teme le speculazioni sulle differenze genetiche tra razze e sessi, ma quando si tratta di ideologia si lancia alla grande...
  • Ma xchè tutto qs? Semplice: meglio delegittimare l'avversario che rispondergli...
  • Naturalmente il classico US pro science di scienza ci capisce ben poco ma è pronto a fidarsi dell'esperto di turno, che nel 90% dei casi è un US anche lui, ma qs nn conta: la scienza è scienza!
  • Lo stato dell'arte negli studi che collegano personalità e ideologia, quelli seri. L' uomo di sinistra US non è più intelligente dell'uomo di destra UD, cominciamo con lo sfatare questo mito, è cruciale distinguere gli ambiti in due sfere: economica (E) e sociale (S). USS sembra leggermente più intelligente di UDS mentre UDE sembra più intelligente di USE. D'altro canto, se consideriamo il meglio, USS sembrerebbe più curioso, il che lo indirizza verso gli studi accademici mentre UDE è più attratto dal business. Senonché nel mondo accademico, diversamente che nel mondo del business, esistono accessi per cooptazione, ovvero su base ideologica, cosicché UD trova un clima ostile se non addirittura ostracismo, il che, in presenza di preferenze già orientate altarove, induce facilmente alla rinuncia
continua

mercoledì 18 febbraio 2015

Il fanatico del terzo millennio

Abita presso di noi un genere di fanatico che insegue la sua preda, la bracca, vuole sapere al più presto se "crede nella scienza", vuole sapere "che ne pensa dell' evoluzione" e se rispondendo con il faretto negli occhi sgarra è bandita dalla comunità civile. Mai che voglia sapere che ne pensa circa:

- l'ereditarietà dell'intelligenza
-la distribuzione delle facoltà cognitiva tra i sessi
- la sofferenza fetale
- le centrali nucleari
- il geoengeneering
- gli OGM
- le origini dell'omosessualità
- l'esistenza delle razze
- le differenze tra uomo e animale
- eccetera.

Il suo "test" si ferma all' "evoluzione", oltretutto l'argomento con meno conseguenze pratiche sulle nostre vite (chissà che Renzi non sia un creazionista duro e puro, chi puo' dirlo?). Va da sè, poi, che se la scienza intacca i suoi dogmi è la scienza che deve arretrare. Ne sa qualcosa Larry Summer.
http://www.nationalreview.com/article/398591/all-hail-science-jonah-goldberg/page/0/1