domenica 8 dicembre 2019
LA TASSA PERFETTA
giovedì 3 marzo 2016
3 Perfect Markets and the ‘World of Truth’ - The Undercover Economist by Tim Harford
Note:La verità: la preferenza rivelata dai comportamemti.La sincerità conduce all' efficienza: le tasse sono un' interferenza nel mondo della verità. ovvero cambiano i comportamenti e impediscono alle preferenze di emrrgereI prezzi informano x' sono pagati volontariamentePrezzo + competitività => verità precisaCompetenze nella scuola pubblica e nella scuola privataLiberismo e verità: metti i soldi dove metti la lingua (la doppia funzione dei prezzi)Tassa ottima: lump tax (impraticabile di fatto)
Note:LIAR LIAR CON JIM CARREY....HOMO BHYPOCRITUS
Note:MACCHINA DELLA VERITÀ
Note:LA VERITÀ È EFFICIENTE
Note:LE TASSE. DEMONIETTO MENZOGNERO
Note:UN CAPPUCCINO NEL MONDO DELLA VERITÀ.....DISCRIMINAZIONE DI PREZZO
Note:SCANNER
Note:Cccccccx
Note:LA DOMAMDA CHIAVE
Note:Tttttttttt
Note:OPT OUT
Note:COSTO OPPORTUNITÀ
Note:FUORI DAL MERCATO. NEBBIA.....OLIMPIADI
Note:Tttttttttttt
Note:FATTO VS VERITÀ....VERITÀDI PREFERENZA + VERITÀ DI COSO
Note:INFO => EFFICIENZA...VERITÀ
Note:QUANTITÀ
Note:A CHI
Note:SPRECO ZERO
Note:Ttttttttttttt
Note:NO EXIT STRATEGY
Note:ESEMPI SCUOLA E POLIZIA
Note:DISTORSIONE ATEI IN CHIESA...UN ESEMPIO D IPOCRISIA DA CARENZA DI MERCATO
Note:L IMMOBILIARISTA E LA SCUOLA
Note:Ttttttttttt
Note:COSTRUIRE NUOVE SCUOLE?
Note:LE TASSE SPINGONO A MENTIRE
Note:Tttttttttttt
Note:BUGIE BIANCHE
Note:IL VULNUS DELLE TASSE
Note:ESEMPIO DI DISTRUZIONE VERITÀ
Note:IL FUMATORE TARTASSATO
Note:L AUTOMOBILISTA TARTASSATO..m..AMBIENTALISTA ILLUSO
Note:Ttttttttt
Note:ARROW
Note:TASSARE I TALENTI. COME SPOSTARE I BLOCCHI DI PARTENZA AI 100METRISTI A SECONDA DEL LORO TALENTO...NN TASSE SUL LAVORO MA SULLA NATURA
Note:IL BELLO DELLA LUMP TAX
Note:ES. SI LUMP TAX
Note:IL MONDO IDEALE...MA È POSSIBILE?
Note:Cccccccccccc
Note:Tttttttttt
Note:O DUBBI DI NOZICK
Note:CASO CHMBERLIN
Note:TIGER WOOD....SOLUZIONE TASSA SUL TALENTO
Note:FALLIMENTO DELLA TASSA SUI REDDIT
Note:CONCLUSIONE
Note:IL TIPICO PROBLEMA E LA SOLUZIONE SBAGLIATA
Note:TASSARE LA RIGIDITÀ E SUSSIDIARE I POVERETTI
Note:+ REDSISTRIBUZIONE
Note:LAVORA SULLA PARTENZA NN SULLA GARA...TASSA LA NATURA NN LO SFORZO
martedì 4 dicembre 2012
Papa Gregorio
… nelle nostre società non siamo nella posizione del bambino che riceve una fetta di torta da chi è intento a tagliarla aggiustando le dosi. Non c’ è un distributore centrale né una persona o gruppo di persone titolato a controllare tutte le risorse scrutinandone la distribuzione. Cio’ che ciascuno di noi riceve lo riceve da altri che a lui danno in cambio di qualcosa oppure lo riceve a titolo di dono. In una società libera molte persone posseggono molte risorse e le nostre proprietà emergono in seguito a una miriade di scambi…
giovedì 8 marzo 2012
La tassa di Dio
Non lo so, quello che so è che per costruire una comunità perfetta bisogna escogitare una tassa perfetta.
Ma la “tassa perfetta” (equa ed efficiente) ha un difetto non da poco: è necessariamente razzista, sessista e discriminatoria.
Non ci credete?
Partiamo dall’ “equità”: è giusto colpire chi lavora sodo e premiare i lazzaroni che se la spassano tutto il giorno?
Noooo… rispondiamo tutti in coro: questo perché non troviamo giusto colpire o premiare le scelte delle persone in generale: se uno vuol bighellonare per i prati tutto il santo giorno, fatti suoi. Al limite qualcuno è tentato dall’ idea di prendere ai fortunati per dare agli sfortunati: la fortuna non è una scelta!
In questo senso puo’ essere giusto prendere da chi ha dei talenti innati per dare a chi non ne ha.
La forza di questo criterio è che funziona anche in termini di efficienza, anzi…
Efficiency demands it because a tax on ability is the clearest path around those disincentive effects we’re trying to avoid. Taxing work makes people work less, but taxing intelligence doesn’t make people dumber. (It might make them try to act dumber but that’s not exactly the same thing.)Quindi? Bè, semplice:
We should tax not actual earnings, but potential earnings. In other words, we should tax not effort, but ability. This one is doubly imperative; both efficiency and fairness demand it.Una volta fissati i principi, bisogna procedere il più pragmaticamente possibile:
Ideally we’d redistribute on the basis of traits like intelligence, but that won’t work because it’s too easy to fake a low I.Q. test score. So we retreat to redistribution on the basis of traits like race, sex, and height.Se un sistema del genere ci ripugna è solo perché ogni meccanismo redistributivo è ripugnante di per sé e lo accettiamo solo se ci viene presentato in forme travisate.
Basta qualche analogia per rinforzare la conclusione:
If it is intrinsically fair to subsidize with cash those who are born without the skills to earn a decentE magari:
income, is it also intrinsically fair to subsidize with sex those who are born without the skills to attract desirable partners?
… It is “fair” that productive individuals are taxed to support the welfare system, because without welfare those same productive individuals would be more often victimized by theft… and then… It is “fair” that attractive people should be coerced into granting occasional sexual favors, because without such a system, those same attractive people would be more often victimized by rape…La cosa migliore, a questo punto, è ammettere che la fortuna alla lotteria della vita non è una colpa da punire, così come la sfortuna non è un merito da compensare. Ma questa ammissione segna la fine di ogni tassa redistributiva e molti preferiscono turarsi il naso, coprirsi gli occhi, smettere di ragionare, pur di procedere ugualmente all’ esproprio.
lunedì 13 febbraio 2012
Bruno Frizzera e l’ impossibilità di capire
Ieri è morto Bruno Frizzera, presumo che stamane tutti gli uffici osserveranno un minuto di silenzio.
Questo è il mio telegrafico “coccodrillo”.
Viveva appartato, non partecipava a nessun convegno, disdegnava il dibattito dottrinario ed eludeva persino i giornali finanziari.
Aveva un buon motivo per farlo: aveva capito che non c’ era niente da capire.
I suoi manuali sono mitici: aveva capito che non c’ era niente da capire, che il nostro fisco è incomprensibile, incoerente, allergico ai principi e concentrato solo sul caso singolo, magari sulla sterile forma, in modo da spremere anche in assenza di danni erariali procurati.
In casi del genere le Teorie sull’ equità e sull’ efficienza, valgono meno di zero: non resta che una prassi vicina al gesuitismo causidico.
… finalmente comprensibili anche al profano alcune strofe dell’ inno ufficiale dei ragionieri…
E i suoi manuali erano proprio questo: bigini utilissimi con elencazioni sterminate di casi pratici e soluzione a latere. Poiché per confondere meglio le idee la normativa deve essere, oltre che vaga, proteiforme, le uscite dei bigini erano ormai a ritmo semestrale. Si tratta di libercoli che rivaleggiano per vivacità con l’ elenco telefonico, ma anche di bussole essenziali per sopravvivere in un mondo di emaciati zombi e vampiri assetati di sangue che spuntano da ogni dove senza criterio intelleggibile.