E' davvero un bell' uomo il Gesù di Messiaen. Quasi un dandy.
Ha classe, soffre senza scomporsi, risorge con nonchalance e "ascende" al cielo agile come un leopardo che ascende sull' acacia. Il suo misticismo non è prolisso, odia apparire patetico.
Nella persona è curato ed elegante.
Capiamo ancora più a fondo la catechesi del mitico Cardinal Biffi, quando, dopo aver inferito dalle scritture come Gesù amasse le feste e la compagnia di persone altolocate, ci invitava a notare che la tunica del Figlio di Dio (e del piccolo imprenditore Giuseppe) veniva giocata ai dadi dai suoi carnefici in quanto priva di cuciture e non divisibile: caratteristica tipica dei capi di fattura superiore destinati all' elite.
Uno smacco per gli Dei cafoni di quel "trombone" pagano di Wagner.
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giovedì 31 luglio 2008
martedì 29 luglio 2008
Nevrile creatura
La musica francese la riconosci dal nasino all' insù.
Se di buon umore spande frivolezze crudeli, è un suo diritto naturale. Pure adombrata e scontrosa si fa perdonare per il ciprigno delizioso.
Mantiene i suoi vezzi anche quando è scritta in campo di concentramento.
Ecco la nevrile creatura portata a spasso da uno dei cavalieri che più le sanno tenere testa, Olivier Messiaen.
Se di buon umore spande frivolezze crudeli, è un suo diritto naturale. Pure adombrata e scontrosa si fa perdonare per il ciprigno delizioso.
Mantiene i suoi vezzi anche quando è scritta in campo di concentramento.
Ecco la nevrile creatura portata a spasso da uno dei cavalieri che più le sanno tenere testa, Olivier Messiaen.
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