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mercoledì 25 dicembre 2019

ABOLIRE IL NATALE?

ABOLIRE IL NATALE?
Ci sono ottimi motivi per farlo. I credenti pensano che sia il giorno della nascita di Gesù, ma gli studiosi ne dubitano fortemente per almeno due motivi. Innanzitutto, i pastori; nella tradizione si cantava invadendo i campi con le proprie pecore, ma cio' accadeva in primavera. La Stella dei Magi fornisce ulteriori dubbi. Le simulazioni ci dicono che molto probabilmente quella luce era prodotta dalla brillantezza di Giove particolarmente vicino a Saturno, ma è comunque in autunno che si sarebbe realizzato questo fenomeno. Insomma, il Natale non è il momento giusto per fissare la nascita di Gesù.
La tradizione natalizia è poi caratterizzata dai regali ad amici e parenti. I genitori vendono ai bambini la storia di Babbo Natale, un vecchio buontempone con la barba, in origine probabilmente un santo storico il cui racconto è stato pesantemente abbellito: volerebbe in aria con una slitta trainata da renne e visiterebbe tutte le famiglie sulla Terra in un solo giorno, quello di Natale appunto. Questa tradizione in realtà sembra pagana, più di uno studioso nota che i dettagli sono tratti da una leggenda di Odino. Sebbene fonti non banali sembrino supportare la presenza di Babbo Natale, nessuno ha fornito dati sufficienti. Concludere che Babbo Natale non è reale è doveroso.
E quali sono gli effetti economici di tutti questi doni? Dato che i regali hanno un valore, si potrebbe presumere che la tradizione natalizia porti un beneficio a negozi e dei mercati. Ma gli economisti dicono che tutto il casino natalizio nasconde una perdita secca: spenderesti gli stessi soldi ma in modo più oculato. Spendere per se stessi ottimizza il valore molto meglio che spendere in favore di altri. I regali vengono scelti da incompetenti e/o disinteressati.
Quando acquistiamo per gli altri, i reali bisogni del beneficiario ci sono sconosciuti. I regali non aumentano il benessere e non aumentano la crescita economica, al contrario, tutti concordano che sono più o meno uno spreco economico.
Cosa resta di buono nel Natale? Dipende. Le vacanze sono un momento per vedere la famiglia e gli amici in una stagione di oscurità e tempo inclemente. Il Natale offre una scusa per riunire le persone. Le persone pregano per Gesù e la pace nel mondo e si sentono più buone; i parenti sono più uniti; i lavoratori ottengono del tempo libero; i bambini piccoli sono felici! Il Natale ci fornisce un pretesto per ballare e cantare, per esporre le decorazioni e far suonare le campane. Nonostante lo spreco economico, nonostante i giorni sballati, è molto probabile che questi valori non quantificabili superino di molto quelli quantificabili. In questo senso sia lo Scrooge che il Grinch che è in me deve arrendersi. Fare i calcolini è come cercare le chiavi sotto il lampione: non sta lì, ma è l'unico posto illuminato; la bellezza del Natale, quando c'è, non è quantificabile. Puo' essere utile ragionare come il Grinch, purché non si raggiungano le sue conclusioni: la parte buona del Natale non puo' essere misurata.
Buon Natale.

lunedì 14 maggio 2018

LO SPRECO DEI REGALI

LO SPRECO DEI REGALI
Che valore diamo ai regali ricevuti? Stando ai sondaggi ci si aggira intorno al 80% del valore di mercato ma ci sono motivi per pensare che sia molto più basso. personalmente penso sotto il 50%. Ciascuno vede lo spreco che comporta la pratica dei doni. In questo senso il Natale è la festa dello spreco per eccellenza. Il punto non è attaccare questa meravigliosa istituzione ma di capire meglio la sua funzione: a noi piace fare regali. Lo spreco che comporta ogni dono va compensato con questo piacere. Fare un regalo ci emoziona, al contempo possiamo anche esibire il nostro buon gusto. Il dono istituisce anche un relazione, non per niente donare del denaro è talvolta improprio: il denaro va sempre bene mentre con il dono dobbiamo dimostrare di conoscere la persona beneficiata.
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One of America’s most respected economists presents a quirky, incisive romp through everyday life that reveals how you can turn economic reasoning to your advantage—often when you least expect it to be relevant.Like no other economist, Tyler Cowen shows how economic notions—such...
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mercoledì 15 novembre 2017

Riabilitazione dell’avaro

Riabilitazione dell’avaro

Scrooge, Paperon de’ Paperoni e gli avari in generale mi sono simpatici.
Hanno una fama che è l’esatto contrario della realtà, questo basterebbe a renderli adorabili: li si dipinge come ingenerosi quando di fatto sono i più generosi tra noi.
Cosa c’è di più generoso che tenere il riscaldamento al minimo e il piatto della cena semivuoto?
E’ il modo migliore per lasciare più riscaldamento e più ciboa disposizione dei bisognosi.
L’avaro è un filantropo. Il più equanime tra i filantropi!
L’unica differenza tra le due figure è che la seconda beneficia solo i suoi favoriti mentre l’avaro non fa preferenze di sorta e beneficia tutti in egual misura.
Quando guadagni un dollaro e ti rifiuti di spenderlo, il resto del mondo sarà più ricco di un dollaro.
Metti un dollaro in più in banca e l’interesse bancario si abbasserà a beneficio di tutti coloro che prendono a prestito.
Metti un dollaro in più sotto il materasso e, riducendo l’offerta di moneta, abbasserai i prezzi a beneficio di tutti coloro che fanno la spesa.
Chi più di Ebenezer Scrooge abbassa i tassi di interesse? Chi più di Ebenezer Scrooge abbassa i prezzi delle merci che comprano i poveri? E allora evviva Ebenezer Scrooge, per Dio!
Qualche ingenuo potrebbe pensare che con l’ oro accumulato da Paperon de’ Paperoni si potrebbero sfamare i figli dei poveri.
No! Non si potrebbe fare nulla del genere: l’oro ha pochissime proteine ed è indigesto.
Quel che si potrebbe fare è scambiare oro con cibo, ma per farlo occorre che qualcuno rinunci a mangiare affinché si renda disponibile il secondo termine di scambio.
Ma questo è proprio cio’ che fa l’avaro!: mangia di meno (o con grande parsimonia) e rende così disponibile più cibo per gli altri.
Scrooge e Paperon de Paperoni non sono egoisti, sono avari! E’ questo che sfugge ai loro detrattori.
L’egoista vuole per sé una fetta più grande mentre l’avaro si contenta di una più piccola lasciando il resto della torta al prossimo.
Il risparmio dell’avaro è filantropia pura: esentiamolo dalle tasse!
Si avvicina il santo Natale, la stagione del consumismo sfrenato e dell’edonismo. Non è forse questo il momento più adatto per celebrare l’avarizia nelle sembianze di Ebenezer Scrooge e Paperon de’ Paperoni? Non sono forse loro i campioni dell’ anti-consumismo e dell’anti-edonismo?
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sabato 19 agosto 2017

Elogio di Scrooge

Elogio di Scrooge

What I Like About Scrooge – More Sex Is Safer Sex: The Unconventional Wisdom of Economics – Steven E. Landsburg
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Punti chiave: La generosità dell’avare sfugge solo a chi confonde l’avarizia con l’egoismo – Filantropia e avarizia: beneficare tutti e beneficare alcuni – L’avarizia va sussidiata. Come? Tassando i consumi – Chi produce senza consumare (Scrooge) e chi consuma senza produrre  (il cercatore d’oro) – Scrooge: un simbolo contro l’edonismo consumista
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Scrooge has been called ungenerous. I say that’s a bum rap. What could be more generous than keeping your lamps unlit and your plate unfilled, leaving more fuel for others to burn and more food for others to eat?
Note:LA GENEROSITÀ DI SCROOGE
Yellow highlight | Page: 44
The only difference between miserliness and philanthrophy is that the philanthropist serves a favored few while the miser spreads his largesse far and wide.
Note:FILANTROPO E AVARO
Yellow highlight | Page: 44
If you earn a dollar but refuse to spend a dollar, the rest of the world is one dollar richer—because
Note:DOLLARO PRODOTTO E NON CONSUMATO
Yellow highlight | Page: 44
Put a dollar in the bank and you’ll bid down the interest rate
Note:CHI BENEFICIA DI QUESTA GENEROSITÀ
Yellow highlight | Page: 44
Put a dollar in your mattress and (by effectively reducing the money supply) you’ll drive down prices by just enough so someone somewhere can have an extra dollar’s worth of coffee with his dinner.
Note:MATERASSO
Yellow highlight | Page: 44
Ebenezer Scrooge lowered interest rates. Scrooge McDuck lowered prices.
Note:GIÙ I PREZZI PER TUTTI
Yellow highlight | Page: 46
One reader actually told me that “the gold Scrooge hoarded could have fed the coal miner’s starving children.” No, actually it couldn’t have. Gold is rather low in protein,..You can trade gold for food, but then someone else eats less….
Note:LE PROTEINE DELL’ORO
Yellow highlight | Page: 46
Was Scrooge selfish? Surely not. He was miserly, which is a different thing altogether. Selfishness is all about claiming a bigger share
Note:AVARO E EGOISTA
Yellow highlight | Page: 47
For as long as they were digging in the gold mines, every one of those young ambitious men was unavailable to work a farm, manage a grocery store, or start a business…Some miners made fortunes, but no miner was socially productive….
Note:GOLD RUSH... L’EQUIVALENTE DI UNA GUERRA
Yellow highlight | Page: 47
There are two ways to get rich. You can create new wealth or you can take someone else’s. The miner who strikes gold creates (almost) no wealth, yet he ends up wealthy…The unsuccessful miner gains nothing for himself and imposes no costs on his neighbors. The successful miner earns a fortune and costs his neighbors a collective fortune…
Note:LA CACCIA ALL’ ORO: IL COSTO DELLA STAMPANTE
Yellow highlight | Page: 48
In poker, as in gold mining, you can’t win unless someone else loses.
Note:POKER
Yellow highlight | Page: 48
But a miser is the mirror image of a miner—what the miner digs up, the miser (at least figuratively, and sometimes literally) buries right back in the ground.
Note:L’AVARO È L’ ANTI MINATORE
Yellow highlight | Page: 48
Saving is philanthropy, and the tax system should recognize as much. If there’s a tax deduction for charitable giving, there should be a tax deduction for saving.
Note:IL RISPARMIO È FILANTROPIA: ESENTIAMOLO DALLE TASSE
Yellow highlight | Page: 49
If Christmas is the season of selflessness, then surely one of the great symbols of Christmas should be Ebenezer Scrooge—the old Scrooge, not the reformed one.
CONTRO L‘EDONISMO CONSUMISTA

giovedì 7 luglio 2016

Paperone è impazzito

Paperon de Paperoni ha dato fuoco al suo deposito riducendolo in cenere.
Domanda: si è impoverito?
Nessun sistema contabile registrerà mai alcun impoverimento, ne suo nè della comunità a cui appartiene. Perché?
Si parte da un assunto: la ricchezza è qualcosa di soggettivo.
A volte la contabilità non è in grado di registrare un arricchimento: se per esempio concepisco un bel pensiero sono più felice e realizzato ma questa ricchezza non puo’ essere “contabilizzata” in alcun modo nel PIL.
Altre volte invece è possibile farlo: quando si realizza uno scambio.
Esempio: io ho qualcosa che tu valuti di più e tu hai qualcosa che io valuto di più: se ci scambiamo questi oggetti entrambi staremo meglio, e questo arricchimento reciproco è facile da “registrare”.
Di solito, l’oggetto che io ho e a te piace non lo posseggo per caso, l’ho costruito lavorando con i muscoli e con il cervello. Per questo che dietro la ricchezza segnalata dallo scambio c’è quasi sempre sudore e innovazione.
scrooge-mcduck-swimming-in-money
Ma torniamo a noi, se la ricchezza viene segnalata dallo scambio, l’impoverimento viene segnalato da uno scambio mancato. Lo spreco non è altro che uno scambio mancato.
Nel falò di Paperone non c’è alcuno “scambio mancato”, ci sono solo dei pezzettini di carta che bruciano perché così desidera il loro proprietario. Su che basi parlare di impoverimento?
Con i 500 euro che ho in tasca potrei comprarmi uno smartphone o gettarli nel lago. Qualsiasi sia la mia scelta non creo né ricchezza né povertà.
D’altronde, pensandoci bene, che differenza fa se Paperone tiene i suoi pezzettini di carta chiusi dentro il deposito o li brucia? Nessuna.
A questo punto qualcuno potrebbe pensare che è proprio l’avarizia di paperone ad impoverire la comunità.
E’ vero l’esatto contrario: sequestrando (o bruciando) tanti verdoni, Paperone alza il valore dei verdoni in possesso degli altri. Il principio sottostante balza agli occhi: più qualcosa è raro, più è prezioso. Una volta tolti di mezzo i molti verdoni di Paperone i miei e i tuoi diventano più rari.
Il fatto che l’avaro rinunci a molto significa anche che lascia molto agli altri. Ricordiamoci che l’avaro non è l’egoista. Paperone è avaro, non egoista. L’avaro è un filantropo a prescindere dalla sua volontà.

martedì 15 marzo 2016

Three What I Like About Scrooge - More Sex Is Safer Sex: The Unconventional Wisdom of Economics by Steven E. Landsburg

Three What I Like About Scrooge - More Sex Is Safer Sex: The Unconventional Wisdom of Economics by Steven E. Landsburg - #lavarolasciaaglialtri #ilrisparmioèfilantropico
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Note: Antidoto alle esternalità: tassare la prodigalità e sussidiare l' avarizia? Che si risolve in una tassa sui consumi Edit
Note: 3@@@@@@@@@@@@@ Edit
Scrooge McDuck lowered prices. Each Scrooge enriched his neighbors as much as any Lord Mayor who invited the town in for a Christmas meal.Read more at location 584
Note: L AVARO FA COLLASSARE I PREZZI PER TUTTI Edit
Was Scrooge unpalatable? Yes. He never cared a bit that his self-denial left more for others. But it did leave more for others, which is what matters after all.Read more at location 603
Note: L AVARO LASCIA AGLI ALTRI Edit
Was Scrooge selfish? Surely not. He was miserly, which is a different thing altogether. Selfishness is all about claiming a bigger shareRead more at location 605
Note: L AVARO NN È EGOISTA Edit
There are two ways to get rich. You can create new wealth or you can take someone else’s. The miner who strikes gold creates (almost) no wealth, yet he ends up wealthy.Read more at location 618
Note: LA CACCIA ALL ORO: IL COSTO DELLA STAMPANTE Edit
The unsuccessful miner gains nothing for himself and imposes no costs on his neighbors. The successful miner earns a fortune and costs his neighbors a collective fortune.Read more at location 622
Mining is a lot like pollution—it takes harmless substances and transforms them into something harmful—harmful, that is, to everyone who suffers when prices rise.Read more at location 632
Note: ESTERNALITÀ Edit
Saving is philanthropy, and the tax system should recognize as much. If there’s a tax deduction for charitable giving, there should be a tax deduction for saving. What you earn and don’t spend is your contribution to the world, and it’s equally a contribution whether you give it away or squirrel it away.Read more at location 637
Note: IL RISPARMIO È FILANTROPIA Edit
the tax system should encourage saving (e.g., the salutary effects on economic growth). If Christmas is the season of selflessness, then surely one of the great symbols of Christmas should be Ebenezer Scrooge—the old Scrooge, not the reformed one. It’s taxes, not misers, that need reforming.Read more at location 645
Note: CONTRO L EDONISMO CONSUMISTA