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martedì 24 marzo 2015

Rivelazioni in competizione

Ora che credete in Dio a quale Dio credere? Come saggiare le diverse rivelazioni? Criteri:

  • Tradizione: meglio se una rivelazione ha superato il  vaglio di mille intelligenze piuttosto che di una sola.
  • Conoscenza di fondo (o plausibilità): meglio se una rivelazione è coerente con quanto già la nostra ragione è in grado di dirci su Dio.
  • Fonte. Poiché è ragionevole chiedere a chi sa, meglio se la rivelazione è firmata da Dio attraverso un miracolo.
  • Motivazione. Meglio se esistono dei motivi che giustificano la rivelazione. Per esempio, se l' uomo impara perlopiù grazie all' esempio, è ragionevole che Dio s' incarni.
  • Evidenza storica del miracolo. Più ce n' è meglio è.
Conclusioni: il criterio della Tradizione e della Plausibilità isola i tre monoteismi, gli altri depongono a favore della religione cristiana.

n.b. La rivelazione in sé si giustifica come 1) occasione di perfezionamento e 2) aiuto alla nostra debole ragione, ovvero ad una ragione afflitta da molti bias.

mercoledì 7 gennaio 2015

Rivelazione

Tu dici "rivelazione" e subito si pensa all'irrazionalità, al lato superstizioso della fede. Ma perchè? Anche il discorso del razionalista abbonda di rivelazioni. Lui magari gli chiama assiomi o postulati o premesse. Sta di fatto che sono verità indimostrate - sia fattuali che logiche - utilizzate ad ogni piè sospinto. Magari il razionalista sosterrà che la fonte di tali rivelazione è la dea ragione piuttosto che un qualche altro Dio, ma ciò qui non fa molta differenza visto che il mio intento è solo quelle di indicare come il concetto di rivelazione non sia affatto sparito nel pensiero moderno, si presenta solo in altre forme e neanche tanto velate. E d'altronde, come diavolo avrebbe potuto essere altrimenti?