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mercoledì 8 febbraio 2023

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lunedì 25 novembre 2019

QUALCHE DUBBIO

Qualche dubbio sul fatto che le sigarette facciano bene alla buona salute di un paese. In realtà lo studio afferma solo che in America l'aumento della ricchezza si associa con maggiori tassi di consumo di stupefacenti. Eppure a me viene da pensare che la salute potrebbe essere stata più colpita che aiutata dal drastico calo del fumo. Altre forme di comfort personale che l'hanno sostituito sono parecchio più nocive.
RANDOMCRITICALANALYSIS.COM
US healthcare is NOT an outlier. The slope is consistent with the pattern of diminishing returns elsewhere; obesity, drugs, etc drive down the intercept (mostly)

giovedì 21 novembre 2019

PERCHE' IL VINO SI'?

https://feedly.com/i/entry/Od/Z0OrlTBzSrJtcae1t5qtueOtvOco3UFNx6gD9Pd4=_16e8c651067:10535f:f774fa
PERCHE' IL VINO SI'?
Non vinceremo mai la lotta per liberalizzare le droghe. Mai.
Il problema sono i nostri compagni di strada, gente che non spende una parola su quanto le droghe siano pericolose, minacciose, terribili e in grado di rovinare la vita di un giovane. Che non lo facciano è comprensibile poiché - non essendo liberali - il loro primo istinto di fronte a pratiche "pericolose, minacciose, rovinose e terribili" sarebbe quello di proibire.
La droga non puo' essere liberalizzata senza una cultura negativa della droga, e questi "compagni di strada" fanno di tutto per ostacolarne la promozione.
Continuano invece a ripetere che combatteremo le mafie. In parte vero, ma è più probabile che le mafie investiranno in attività legali (come già fanno), oppure che rispondano abbassando i prezzi e proponendo sostanze più forti e letali. Il legame tra crimine e mafia non è solo di interessi ma anche psicologico: il criminale e il drogato sono tipi affini, entrambi sempre in cerca di gratificazioni immediate. Fatevi un giro nei legalissimi postriboli di Lugano e delibate l'umanità in circolo per quei corridoi. In prevalenza brutti ceffi, gente che venderebbe la mamma per un fiorino, gente a cui importa molto relativamente se quei posti siano o meno "legali",
Continuano poi a ripetere che i drogati non aumenteranno. Falso, senza un robusto stigma sociale su queste pratiche i drogati aumenteranno. Persino nel tanto esaltato Portogallo ad ogni piccolo segno di crisi economica i drogati esplodono. Ma "loro" si ritraggono alla parola "stigma", lo associano d'istinto allo stereotipo discriminatorio! Ah, con questa gente non si fa molta strada sulla via della libertà.
No. L'unico argomento robusto per liberalizzare è quello del vino: perché il vino sì e il resto no? Ecco, questo argomento è buono. E' buono perché la risposta illumina: del vino abbiamo una cultura (plurisecolare), della droga no.

venerdì 15 novembre 2019

ERBA NEL CERVELLO

ERBA NEL CERVELLO
Fumare molta marijuana danneggia il cervello?
Mia moglie dice di sì, teme faccia strani discorsi alle bambine. Se però poi uno verifica sembrerebbe che sia proprio così.
Ma c'è una spiegazione alternativa: i coglioni hanno più probabilità di passare la giornata fumando. Oppure, ancora, c'è qualcosa che ci rende sia coglioni che fumatori. D'altronde, il consumo massiccio di erba si ha in contesti in cui si abbandona la scuola e si diventa adulti precocemente.
Gli studi sui gemelli possono dipanare la matassa e sembrerebbero indicare proprio questa seconda via. Le coppie di gemelli che fumano molto sono composte da coglioni ma il membro della coppia che fuma di più non lo è in particolar modo rispetto al fratellino.
MARGINALREVOLUTION.COM
Does smoking lots of pot make you dumb or do dumb people smoke lots of pot? Mostly, the latter. Ross et al. (2019) write: Although many researchers have concluded that cannabis causes impairment in cognition, there are alternative explanations. First, poor cognitive functioning is a risk factor for....

venerdì 11 ottobre 2019

f proibizionismo e paternalismo TEORIE SUL PATERNALISMO

Perché il proibizionismo anziché l'informazionismo?

La teoria per cui "io ne so più di te quindi ti proibisco e ti impongo" non sta in piedi.

Tuttavia, ci sono alternative. Il proibizionismo puo' essere giustificato anche tra individui razionali.

Prendiamo gli alcolici. A chiede un consiglio a B sulla qualità generale di questo prodotto. La qualità dipende dalla salubrità, dal divertimento che induce, dalla produttività che induce, dalla sicurezza del consumo, eccetera.

B, anche se più informato, non è completamente informato. Pensa solo al "divertimento che induce" l'alcolico! E poi potrebbe avere interessi non proprio coincidenti con quelli di A.

A sa tutto questo e quindi non segue alla lettera i consigli di B.

Ma B sa tutto questo, quindi cerca di "drogare" i suoi consigli in modo che la condotta di B sia quella auspicata.

Ma A sa che l'informazione ottenuta da B, oltre che imperfetta, è drogata. E così regola i suoi comportamenti di conseguenza.

Ma B sa che non sarà creduto, e quindi decide di proibire gli alcolici perché pensa che, nonostante le sue info il consumo sarà eccessivo.

https://fahreunblog.wordpress.com/2019/06/05/giustificazione-del-paternalismo/

https://feedly.com/i/entry//cnXVr/5HNe2pDqTI3udBeVx4AbJSW9TNhacAl8h6Dc=_16db9f3cb74:14db5e:235c00fd

TEORIE SUL PATERNALISMO
Teoria standard: alcuni ne sanno di più e, nell'interesse generale, devono avere il diritto di imporre e proibire a chi ne sa di meno.
Ma la teoria standard non spiega molto. Primo, ci sono molte materie in cui alcuni ne "sanno di più" senza che ci si sogni di invocare il paternalismo. Pensa alle scelte in materia religiosa, matrimoniale e lavorativa.
Secondo, il paternalismo compare spesso anche laddove non c'è un differenziale nelle conoscenze. Oppure va e viene senza alcuna correlazione con esso. Esempio: oggi siamo molto meno paternalisti con i nostri figli, eppure il differenziale di conoscenze è cresciuto rispetto a ieri.
C'è anche un altro fattore: noi preferiamo consigliare anziché essere consigliati. Lo sperimento su di me, arrivo al punto di trovare umiliante chiedere informazioni stradale.
Tenuto conto della realtà ecco allora una teoria più adeguata: il paternalismo serve a far capire chi comanda. E' la pisciatina dei dominanti sulla testa dei dominati.
OVERCOMINGBIAS.COM
… children, whom he finds delightful and remarkably self-sufficient from the age of 4. He chalks this up to the fact that they are constantly…

martedì 27 agosto 2019

http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2019/08/marijuana-complacency-sentences-to-ponder.html

giovedì 8 novembre 2018

MARIJUANA: PRO O CONTRO

MARIJUANA: PRO O CONTRO
Che strano. Si dibatte sempre sui grandi principi (il crimine, i giovani, la salute…) ma poi a ben vedere nell’analisi dei costi benefici della legalizzazione l’elemento decisivo sono gli INCIDENTI STRADALI. Una bazzecola da cui dipendono migliaia di vite e che alla fine “nanifica” tutto il resto.
La questione: legalizzando l’erbagli incidenti aumentano? Oppure – in quanto vizietto sostituto dell’alcol – diminuiscono?
A quanto pare aumentano (di poco).
Due terzi delle vittime sono però i fumatori/bevitori stessi. Peggio per loro. Resta l’altro terzo.

Chissà se le tasse raccolte con la legalizzazione possono compensare questo inconveniente.

lunedì 5 novembre 2018

O tutto o niente POST

La legalizzazione della marijuana ha aumentato la recidiva dei “depenalizzati” che, perlopiù, si sono buttati sul traffico di altre droghe; un comportamento coerente se si tiene presente che le persone sviluppano un loro capitale umano specifico nel settore dello spaccio illegale.

https://feedly.com/i/entry/Od/Z0OrlTBzSrJtcae1t5qtueOtvOco3UFNx6gD9Pd4=_166e2574c8e:a3dd4c:f62093d7

giovedì 12 luglio 2018

LA CONNESSIONE

LA CONNESSIONE

Il Prozac rende il vergognoso più estroverso, l’ansioso più rilassato, l’insicuro più fiducioso eccetera, eccetera, eccetera.
Domanda: perché mai il Prozac dovrebbe essere riservato ai malati?
Risposta (di Leon Kass): perché è importante percepire la connessione tra un nostro sforzo e il benessere che ne traiamo, il Prozac offusca questa percezione.
Non so se mi ha convinto.
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To what extent should we use technology to try to make better human beings? Because of the remarkable advances in biomedical science, we must now find an answer to this question.Human enhancement aims to increase human capacities above normal levels. Many forms of human enhancement are already in...
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martedì 3 luglio 2018

IL FUTURO DELL’UOMO MEDIO

IL FUTURO DELL’UOMO MEDIO
Reddito minimo garantito + Droghe psichedeliche.
Il reddito minimo garantito fornisce un minimo vitale anche in assenza di qualsiasi attività produttiva.
La droga psichedelica (es. LSD), senza creare dipendenza o danni al fisico, garantisce giornate sempre diverse e stimolanti, libera dallo squallore di una vita “al minimo”, dalla depressione e dalle paranoie.

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The No.1 New York Times Bestseller'Gripping and surprising ... Pollan makes losing your mind sound like the sanest thing a person could do' The New York Times Book ReviewCould psychedelic drugs change our worldview? One of America's most admired writers takes us on a mind-altering journey to the ...

martedì 22 maggio 2018

Come legalizzare le droghe leggere

La legalizzazione delle droghe leggere è auspicabile. Per mediare ponendo un limite alla loro diffusione lasciamo che lavori lo stigma sociale riservando queste attività a locali e posti Ben individuati.

Legalize pot, but don’t normalize it http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2018/05/legalize-pot-dont-normalize.html

martedì 26 dicembre 2017

La droga in Portogallo

Nel 2001 il Portogallo intraprese un gigantesco esperimento naturale nel campo delle droghe decrimimalizzandole tutte tutte, eroina e cocaina comprese.

Oggi 15 anni dopo il Ministero della Salute stima che gli eroinomani sono passati da 100.000 a 25.000.

I morti per overdose sono diminuiti del 85%.

lunedì 16 ottobre 2017

Steroidi in libertà SAGGIO


Steroidi in libertà


Da genitore apprensivo quale sono preferirei che mio figlio assumesse anabolizzanti, steroidi e ormoni della crescita piuttosto che giocasse a rugby; gli steroidi e gli anabolizzanti sono più sicuri del rugby. O almeno, non conosco nessun caso di quadriplegia causata dagli steroidi.
Julian Savulescu
Tutti sembrano concordare che sia sbagliato per un atleta assumere steroidi, anche se non è ben chiaro il perché.
Gli steroidi migliorano la prestazione, non c’è dubbio, ma si noti che gli atleti utilizzano da sempre espedienti vari per migliorare la loro perfomance: diete, esercizi, allenamenti, sostanze lecite e altro ancora. Come mai questa inveterata tolleranza subisce poi un repentino stop quando si passa a steroidi, anabolizzanti e ormoni della crescita?
Una prima risposta è quella di chi sostiene che gli steroidi, essendo proibiti, assicurano all’atleta che ne fa uso un vantaggio ingiusto, che viola le norme di correttezza sportiva. Ma ciò non spiega perché altri modi di procurarsi un vantaggio non siano proibiti.
Un’altra risposta è quella di chi sostiene che noi temiamo per la salute dei giovani atleti, i quali, non pensano in modo adeguato al loro futuro, lo pregiudicano nel tentativo di vincere ora le gare che contano. Ma così come gli steroidi riducono la speranza di vita, anche guidare una macchina da corsa in pista a 200 km all’ora produce lo stesso identico effetto. Perché mai il nostro paternalismo dovrebbe essere così selettivo?
Per fortuna c’è una risposta ben più cogente delle precedenti: probabilmente ciò che a noi interessa quando assistiamo ad uno spettacolo sportivo è la prestazione “relativa” degli atleti, non quella “assoluta”. Questo fatto ha importanti conseguenze.
Noi desideriamo che la nostra squadra di calcio giochi un po’ meglio di quella avversaria e vinca così la partita. Ci interessa poco il livello assoluto del gioco prodotto poiché se siamo interessati alla vittoria,  siamo cioè interessati solo ed unicamente al livello relativo della nostra peformance.
In un caso del genere, se ci pensate bene, consentire l’uso di steroidi sarebbe un errore: se tutte le squadre avessero accesso agli steroidi, tutti giocherebbero un po’ meglio e il risultato finale non cambierebbe. In altri termini, la condizione dei tifosi non migliorerebbe affatto anche se gli atleti morirebbero tutti un po’ più giovani.
Pensiamo alle prestazioni scolastiche, il Ritalin è una medicina che migliora la nostra concentrazione e quindi la nostra performance scolastica. Ma se tutti lo assumessero il mio miglioramento relativo sarebbe pari a zero mentre le conseguenze negative della sua assunzione rimarrebbero inalterate.
Sì noti che quel che accade nello sport non vale nella vita. Se un avvocato si droga per produrre uno sforzo maggiore nel seguire una causa particolarmente impegnativa, c’è sempre qualcuno che godrà di questo suo sacrificio: i suoi clienti. Senza droga lo sforzo prodotto sarebbe stato inferiore. I clienti dell’avvocato cocainomane non sono come i tifosi, a loro non interessa la performance relativa del loro avvocato bensì quella assoluta.
Per liberalizzare gli steroidi occorrerebbe che gli atleti assomigliassero un po’ di più agli avvocati e i tifosi ai clienti.
Concludiamo allora dicendo che una liberalizzazione degli steroidi e degli anabolizzanti richiede un cambio di cultura sportiva. Quando il pubblico sarà più interessato al gesto sportivo fine a se stesso, al bel gioco, all’eleganza atletica, all’inventiva, alla creatività, al fascino della potenza, al lato estetico della gara, allora avrà senso liberalizzare le droghe. Finché invece il pubblico rimarrà “tifoso”, finché l’unica cosa a contare sarà la vittoria, allora il proibizionismo rimarrà una politica sensata.
steroidi