Fa un po' schifo, come un serpente è viscido, si contrae e non sta fermo mai; come un neonato è informe e sempre insanguinato; stimola tutte le forme di rigetto di cui sono capaci il corpo e la mente. Eppure, quando ha voglia di migrare in altri petti sarebbe da coglioni alzare i reticolati...
... e non prendere questo dono come una resa, la battaglia continua...
Fatevi pure evocare la vostra infanzia da Nicolo' Ammaniti.
Io la mia me la faccio raccontare da Dylan Thomas.
Non tutti possono permetterselo.
Per esempio, bisogna aver giocato molto nei boschi. In compagnia, ma anche da soli: silenziosi e invasati.
A nascondino bisogna essersi emozionati stando nel proprio cantuccio tremolando come gelatine. Bisogna cessare di distinguere le nano-avventure reali da quelle immaginate nell' isolotto caldo del proprio letto (occhi aperti o occhi chiusi, non conta). Quando si litiga non ci si puo' esimere dal gettare almeno una manata di ghiaia.
Bisogna abitare case in cui le donne di servizio le riconosci dall' odore, in cui il gatto fuori luogo venga cacciato con una pedata, in cui si scopre il mondo anche tirando sassi alle galline. Sono case in cui si canta: costruite un giorno da un muratore canterino, ora vengono rigovernate tutti i giorni da massaie gorgheggianti.
La casa e il suo giardino sono un minuscolo quadrato di fango ma non c' è nulla di più grandioso, miserabile e sudicio.
"Bestiaccia", dicono. Sì. Se la coniglia divora un paio dei coniglietti appena partoriti, non capisci bene cosa sia successo ma non ti sfugge l' orrore che aleggia. C' è sangue sulla paglia... vedere... Forse li ha mangiati la nonna!
Meditando come un fanciullo centenario rigurgiti le prime riflessioni: perchè bisogna sempre vergognarsi della propria madre? Perchè bisogna sempre amare rinnegando?
Le parole scambiate dai grandi e percepite di rimbalzo assumono significati ambigui. Lentamente sembrano sempre confermare orribili misteri che chissà quale facoltà ti aveva fatto presagire da sempre. Cosa fa di notte la zia con quei pentoloni?... l' avevo detto io... e mi sembrava strano...
Felicità: ore 19, cadere tutti stremati dopo la partita, sentire sulla pelle il sudore, l' erba fresca, il sole basso e il fiatone di tutti che ansima, è il mantice della giovinezza. Le prime mamme si affacciano a dire che è pronto. Tutti arriveranno in tempo per la cena che sbraneranno e per la sgridata che non ascolteranno. Mamma esco ancora... torno subito... metti il golfino che sudi...
Se ritrovi il berretto smarrito in camera da letto, dirai di averlo ritrovato in solaio. Quando declini la tua età aggiungi sempre un anno. La menzogna gratuita regala l' emozione di dover stare sempre all' erta per non contraddirsi. Solo l' ipocrisia genera piaceri simili alle balle: se un vecchio ti spiega con pazienza qualcosa, non star lì a cercare di capire ma ringrazia e chiedi sempre ulteriori chiarimenti.
Dimenticavo una cosa importante, hai bevuto un po' della tua piscia per conoscerne il sapore? Non dirmi di no! No? Allora, prego, da questa parte, segui pure il prof. Ammaniti che ti dice dove devi sederti.
Corri con i ginocchi spellati sulla fascia per inseguire un pallone, senti addosso il tuo corpo giovane che ti stringe come un animale eccitato. Detto così non significa niente, detto così nessuno capisce. Ma se qualcosa hai intuito, allora cerca Dylan, lui sa dirlo molto meglio.
Sono di là da venire i tempi in cui sprofonderai tra le coltri nel terrore che ti arrivi all' orecchio cio' che ora, aqquattato nel lettuccio, speri tanto di goderti: lo spettacolo proibito di una bella lite tra genitori.
Sai tirare i sassi? Sai tirarli o no? I miei si alzano verso il nido come chicchi di grandine in un mondo alla rovescia. Devi poi vedere quelli di T., il mio miglior amico (molto ferrato in bestemmie). Dov' è la classe di Mr. Thomas?
Ogni lavoro fatto con cura deve inaugurarsi con uno sputo sulle mani. In caso contrario sospetta.
Se la cugina grande H che ti cura (e che tu ami in gran segreto) dopo la spesa s' intrattiene in piazza con quel tipo parlando in modo esagitato, e poi tornando a casa piange, tu devi raccontarlo a tutti nel tempo più breve possibile: a casa, al bar, in oratorio, al campetto, al circolo, alle bocce... solo in età più matura potrai al limite gestire un ricatto. Se proprio vuoi infierire puoi sempre correre sudando nel vialetto e gridare a squarciagola: son viziato... son viziato... è H che mi dà i vizi...
Quando ti dicono con quel tono che conosci: alzati, pulisci, metti in ordine, asciugati, è pronto, andiamo... tu trascurali e continua come niente fosse ad occuparti del tuo gioco e dei tuoi affari. Nel 90% dei casi non fanno sul serio, pensano ad altro.
Capito adesso? Valutate un po' voi se siete nel novero dei privilegiati. Valutate se Dylan è il vostro cronista. Sono infanzie tutto sommato felici. Forse un po' troppo per sfociare in una vita serena. Vengono tutte regolarmente interrotte da una ragazzina con gli occhi marroni...