POPOLO ED ELITE
Regola generale della politica: in ogni popolazione esiste un 
10% di individui che si schiera in modo autonomo, genuino, valutando il merito 
delle cose secondo le proprie competenze. 
Il restante 90% (“popolo bue”) si schiera mosso da 
conformismo, desiderio di affiliazione o di identità. Mi riferisco 
all’insegnante di provincia sedotta dal civile e dotto eloquio televisivo 
dell’accademico prestato alla politica, come all’ultrà della curva empatico ai 
toni schietti del neo-leader ruspante.
Facciamo ora il caso in cui il 5% dei “genuini” si schieri su 
posizioni “élitarie” (PE) e l’altro 5% su posizioni “populiste” (PP). I 
conformisti si schierano poi al 45% su PE e al 45% su PP.
Conseguenza: il partito élitario è zeppo di “popolo bue”. 
Il fatto che una grossa fetta di “popolo bue” abbia posizioni 
élitarie non sembra affatto contraddittorio.