CHE I GIGANTI DEL WEB PAGHINO LE TASSE E NON SCAPPINO IN IRLANDA!
Con questo grido di battaglia i nostri politici sognano di compensare i loro sprechi con la web tax (i francesi sono già passati dai sogni alla realtà).
Ma i giganti già pagano le tasse italiane, le pagano praticamente tutte loro.
L'incidenza fiscale è una cosa complicata - come sa Davide Curioni -, c'è solo un caso abbastanza semplice: quello del monopolista. Il monopolista ha il privilegio di poter fissare il prezzo e, naturalmente, lo fissa in modo da massimizzare i suoi profitti. Cio' significa che se una transazione che lo riguarda viene tassata, non potendo aumentare il prezzo per traslare l'imposta, il carico fiscale grava interamente sulle sue spalle. Tradotto: l'iva sulla pubblicità di Facebook - per esempio - è pagata interamente da Facebook. Facebook già si sobbarca l'intero carico delle tasse italiane poste sulle transazioni che la riguardano anche indirettamente.
Questo almeno se consideriamo i "giganti del web" un monopolio. Non penso che gli assatanati della web tax abbiano di questi problemi