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martedì 16 giugno 2020

LE GRANDI DIVISIONI IN TEMA DI GIUSTIZIA.


Se in Italia ti occupi di giustizia devi scegliere tra "garantisti" e "rigoristi" (G/R), il fronte passa su questa linea. Se non fosse per l'antipatia verso un personaggio come Travaglio, resto titubante visto che la mia bussola è sempre stata differente e vede piuttosto contrapposti "beckeriani" e tabarrokiani (B/T).

Per Gary Becker la politica penale ottima combina una bassa probabilità di essere puniti con punizioni dure.

Per Alex Tabarrok il sistema sanzionatorio dovrebbe rifarsi al protocollo del buon genitore, altrimenti noto come sistema delle 3 C: punizioni celeri, coerenti e chiare. In questo modo la pena potrà essere anche mite.

Io mi sento tabarrokiano, ma cio' significa che sono più vicino ai garantisti o ai rigoristi? Come tradurre G/R in B/T? A me sembra che il garantista debba prediligere un sistema beckeriano, ovvero un sistema dove si condanna poco, ergo solo quando si è certi della colpevolezza. Chi ama dire che preferisce dieci colpevoli fuori piuttosto che un innocente dentro, dovrebbe trovarsi bene con la regola di Becker, lì l'innocente dentro è una rarità assoluta. Eppure resto ancora perplesso, non riesco ad associare il garantista tipico alle "pene esemplari" volute da Becker. Ad ogni modo resto affezionato al paradigma B/T, mi sembra più ricco e problematico, personalmente ho già cambiato idea saltando il fosso 3 (tre) volte nell'ultimo anno, vorrei proprio vedere che tra i rigoristi o i garantisti puo' dire altrettanto.

giovedì 11 giugno 2020

La pratica dell'incarcerazione di massa puo' sembrare pazza ma è coerente con la lezione di Gary Becker, il quale sosteneva che la politica criminale ottima combina la bassa probabilità di essere puniti con la durezza della punizione per i condannati. L'idea opposta è la "teoria genitoriale" della punizione, per la quale le punizioni devono essere rapide, chiare e coerenti. In questo caso possono essere anche lievi.

https://feedly.com/i/entry/Od/Z0OrlTBzSrJtcae1t5qtueOtvOco3UFNx6gD9Pd4=_172a324fc7e:288692:5135347b

venerdì 22 novembre 2019

SOCIALIZZARE SENZA CONGIUNTIVI

SOCIALIZZARE SENZA CONGIUNTIVI
Quando si parla di criminalità, l'economista pensa solo alla deterrenza. La deterrenza è ok ma non puntiamo tutto su un cavallo. C'è anche l'illuminazione stradale, oppure le terapie che insegnano a contare fino a 10.
Anche le pene alternative meritano ma soprattutto le gioie preventive: il matrimonio e il parto trasformano le persone, specie se a rischio. I tassi di criminalità diminuiscono drasticamente con la gravidanza e nei tre anni successivi, il crollo è pari al 50%!
Certo, la gravidanza impone alcuni evidenti limiti fisici alle donne, ma gli effetti positivi sono enormi per gli uomini. Di gran lunga superiori alle pene alternative valutate dalla recidiva!
Implicazioni politiche: fate figli e fate fare figli a più non posso, anche presto! Il crimine è una scelta che avete cominciato a fare rinunciando ai figli.
Quando ho letto quel libro sui "cattivi padri" ricorrevano di continuo passaggi come questo che ho sottolineato:
"... sentendo la notizia che la sua donna "aspettava", uomini come Byron si trasformano improvvisamente. Questo tassista part-time spesso implicato nel traffico di erba e altre robacce si è accaparrato quasi immediatamente un lavoro in città nel reparto servizi igienici...".
Non so di preciso cosa succeda nella testa di queste persone "a rischio" ma posso immaginarlo: amore, responsabilità, orizzonti a lungo termine. Ma anche il fatto che i bambini e il matrimonio svolgono un ruolo importante nella socializzazione e nella "civilizzazione", qualcosa di decisivo per chi non riesce a farlo attraverso altre vie. Ho sempre detto: "non sei tu che porti i bambini in Chiesa, sono loro che portano te".
Voi che socializzate a suon di congiuntivi non avrete mai di questi problemi e non darete molto peso alla cosa... finché non farete un brutto incontro nella stradina buia sul retro.

sabato 2 febbraio 2019

BACCO, TABACCO E VENERE

BACCO, TABACCO E VENERE

Per combattere la criminalità di strada giova partire da un assunto: i delinquenti sono come i bambini, vogliono tutto subito e per ottenerlo sono disposti a fare i capricci. La cosa ha almeno due conseguenze:
1) Per quanto uno legalizzi prostituzione, droghe e gioco d’azzardo la qualità dell’ambiente intorno a queste pratiche non migliorerà di molto: si tratta di beni e sevizi forniti a soggetti in cerca di “gratificazione immediata” (bacco, tabacco e venere), il marchio che accomuna bambini e criminali.

2) Avete presente il principio delle tre “C” che ci ha insegnato la “Tata” della TV?: le regole che si danno al bambino devono essere Chiare, Coerenti e Conseguenti. “Conseguenti” significa che la punizione deve seguire immediatamente la violazione. La punizione dilazionata non è presa in considerazione prima della marachella e non è capita dopo la marachella. Per i criminali è lo stesso, nel loro caso la punizione più immediata è l’arresto. Il carcere che seguirà è messo in conto in modo relativo, il fatto di poter essere beccati molto di più. Policy: convertire la metà delle guardie carcerarie in poliziotti e mandarle per strada. Subito!

https://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2019/01/unsolved-shootings-rising.html

sabato 17 febbraio 2018

Il potere della monetina applicato al crimine

A quanto pare la lunghezza della pena non incide sul comportamento dei criminali allorchè usciranno di prigione.
I duri si consolano: tenere al fresco i criminali rende tutti più sicuri e non produce danni alla persona.
I miti si consolano: l'argomento della deterrenza è quantomeno pompato.
Ma i più entusiasti sono i "secchioni", orgogliosi per come si è giunti ad una simile conclusione.
È bastato assegnare ai giudici i processi a casaccio.
In questo modo è possibile stabilire quali sono i giudici più severi e quelli più miti. L'assegnazione casuale equivale Infatti all'assegnazione dello stesso caso a tutti. È come se esistesse un solo condannato (il caso elide le differenze) che vive contemporaneamente in una moltitudine di universi paralleli del tutto identici tra loro tranne che per la pena inflittagli.
Magia dei grandi numeri, potere della monetina!
Basta quindi raggruppare i condannati a seconda del giudice che li ha processati per verificare e raffrontare poi il loro comportamento una volta usciti di galera. Fine.
Ma c'è un ulteriore motivo di orgoglio per i "secchioni". I ricercatori non hanno nemmeno dovuto progettare l'esperimento fatto, hanno sfruttato un provvedimento preso dalle autorità per ben altri motivi, ovvero il sospetto che alcuni processi venissero indirizzati verso certi giudici ben precisi.
Why would a casino try and stop you from losing? How can a mathematical formula find your future spouse? Would you know if a statistical analysis blackballed you from a…
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Riccardo Mariani I dati però non confermano, le recidive di chi accede ai permessi di lavoro non calano. Forse, semmai, giovano talune terapie cognitive che insegnano a "contare fino a 10"https://fahreunblog.wordpress.com/.../la-rieducazione.../Gestire
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Antonio Lodola Il criminale rieducato una volta uscito dovrebbe essere trasferito in un luogo diverso da quello che lo ha visto crescere come criminale e non dovrebbe avere piu' alcun contatto con la gente che frequentava prima. Inoltre una volta trasferito nessuno dovrebbe sapere che si tratta di un ex criminale altrimenti sarebbe presto e facilmente discriminato
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Antonio Lodola Io ho lavorato con ex criminali e francamente niente da dire . Il problema piu' duro per loro era il fatto d'esser diventati tossicodipendenti in carcere ed una volta usciti , pur reinseriti, non riuscivano a contenere la loro dipendenza che cercavano di nascondere con tutti i mezzi. Erano dei poveracci molto soli e faticavano a ricrearsi una vita sociale normale .
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Antonio Lodola Devo dire che ho avuto l'impressione che il reinserimento risulti piu' facile ad un assassino che ad un criminale sessuale
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giovedì 28 luglio 2016

La rieducazione del criminale

Una società ideale rieduca i condannati? Deve farlo? Perché? Come? Funziona? Per abbozzare una risposta meglio partire dall’inizio.
I cattivi vanno scovati e puniti. In questo modo avremo meno cattivi in circolazione: a nessuno piace essere castigato. Si chiama “effetto deterrenza”, costituisce da sempre la funzione cardine della pena della pena.
Purtroppo, non sempre riusciamo a trovarli. Fortunatamente c’è una soluzione: possiamo inasprire le punizioni in modo da compensare la possibilità di farla franca.
Ma non è tutto: scovare i criminali è costoso. La soluzione ottima è non gettare molte risorse in attività costose: licenziamo la polizia e aumentiamo le pene, l’ “effetto deterrenza” resta garantito e le risorse risparmiate possono essere investite in nobili cause.
Nella società ideale “effetto deterrenza” e “rieducazione” coincidono: il criminale, dopo aver fatto i suoi conti, non pecca più.
Il ragionamento in sé non fa una piega. E certo, non è mio, è di Gary Becker, c’ha preso pure il Nobel.
crime
Purtroppo, nella realtà le cose non sembrano funzionare in questo modo, i criminali sono un po’ come i bambini: poco interessati al futuro, specie se lontano. E le eventuali pene sono collocate nel futuro, a volte molto lontano.
Chi ha problemi a gestire le emozioni e a frenare gli impulsi calcola male le conseguenze delle sue azioni.
Oltre una certa soglia esacerbare le pene riempie le prigioni piuttosto che creare deterrenza, e le prigioni sono l’ Università del crimine.
I criminali sono come bambini e nessuno di noi adotterebbe la soluzione economicamente ottimale per i bambini: meno controllo (con relativi risparmi) e punizioni più dure. E’ il modo migliore per crescere un criminale!
Di solito l’approccio coi bambini è diverso: regole chiare e coerenti con punizioni immediate a chi sgarra.
L’immediatezza serve a far cogliere l’associazione tra marachella e castigo.
La chiarezza serve a far sapere con certezza cos’è una marachella.
La coerenza serve a massimizzare la conoscenza con il minimo di esperienza (se so perché vengo punito quando rubo i biscotti so anche che verrò punito se rubo la torta, non c’è bisogno di sperimentarlo in prima persona).
I criminali sono bambinoni, per loro contare fino a dieci è decisivo: quando lo fanno i delitti si dimezzano. Ma se sono dei bambinoni forse con loro funziona la soluzione idonea per l’infanzia: punizioni lievi e regole chiare, coerenti e con applicazione immediata.
Ma come si traducono in concreto le considerazioni fatte finora? Per esempio così: leggi ben scritte favoriscono la chiarezza. Più polizia favorisce la coerenza. Migliori tribunali favoriscono l’immediatezza. Contare fino a dieci (terapia comportamentale) contrasta la recidiva.
Potremmo chiamare tutto cio’ “rieducazione” del criminale nella società ideale.
Quando uno pensa alla funzione rieducativa della pena pensa di solito a lezioncine civiche e reinserimenti. In realtà i criminali non sono proprio dei bambini, non trasciniamo troppo oltre la similitudine, sono in realtà dei “bambinoni”: e come si rieduca un “bambinone”? Ripeto:
1) Con leggi più chiare.
2) Con più polizia nelle strade.
3) Con tribunali più celeri.
4) Insegnando a contare fino a dieci.

mercoledì 27 luglio 2016

What Was Gary Becker Biggest Mistake

Notebook per
What Was Gary Becker039s Biggest Mistake - Marginal REVOLUTION
riccardo-mariani@libero.it
Citation (APA): riccardo-mariani@libero.it. (2016). What Was Gary Becker039s Biggest Mistake - Marginal REVOLUTION [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Evidenzia (giallo) - Posizione 2
What Was Gary Becker's Biggest Mistake?
Evidenzia (giallo) - Posizione 2
The econometrician Henri
Evidenzia (giallo) - Posizione 4
at a dinner with Becker, I remarked that extreme punishment could lead to so much poverty and hatred that it could create blowback. Becker was having none of it. For every example that I raised of blowback, he responded with a demand for yet more punishment.
Nota - Posizione 5
BECKER HOMO EC
Evidenzia (giallo) - Posizione 8
he argues that an optimal punishment system would combine a low probability of being punished with a high level of punishment if caught:
Nota - Posizione 9
L OTTIMO BECKERIANO
Evidenzia (giallo) - Posizione 10
an increased probability of conviction obviously absorbs public and private resources in the form of more policemen, judges,
Nota - Posizione 11
COSTO ENFORCEMENT
Evidenzia (giallo) - Posizione 14
We have now tried that experiment and it didn’t work. Beginning in the 1980s we dramatically increased the punishment for crime in the United States but we did so more by increasing sentence length than by increasing the probability of being punished. In theory, this should have reduced crime, reduced the costs of crime control and led to fewer people in prison. In practice, crime rose and then fell mostly for reasons other
Nota - Posizione 18
ESPERIMENTO
Evidenzia (giallo) - Posizione 20
Why did the experiment fail? Longer sentences didn’t reduce crime as much as expected because criminals aren’t good at thinking about the future;
Nota - Posizione 21
CRIMINALI SHORT VIEWED
Evidenzia (giallo) - Posizione 21
they have difficulty regulating their emotions and controlling their impulses.
Nota - Posizione 22
PSICOLABILI
Evidenzia (giallo) - Posizione 23
Thus, rather than deterring (much) crime, longer sentences simply filled the prisons.
Nota - Posizione 23
PRIGIONI PIENE
Evidenzia (giallo) - Posizione 23
As if that weren’t bad enough, by exposing more people to criminal peers and by making it increasingly difficult for felons to reintegrate into civil society, longer sentences increased recidivism.
Nota - Posizione 25
PRIGIONE SCUOLA
Evidenzia (giallo) - Posizione 26
consider the “Becker approach” to parenting. Punishing children is costly so to reduce that cost, ignore a child’s bad behavior most of the time but when it’s most convenient give the kid a really good spanking or put them in time out for a very long time.
Nota - Posizione 28
BECKER GENITORE
Evidenzia (giallo) - Posizione 28
Of course, this approach leads to disaster– indeed, it’s precisely this approach that leads to criminality in later life.
Nota - Posizione 29
DISASTRO
Evidenzia (giallo) - Posizione 29
So what is the recommended parenting approach?
Evidenzia (giallo) - Posizione 31
quick, clear, and consistent.
Nota - Posizione 31
TITOLO
Evidenzia (giallo) - Posizione 31
Quick responses help not just because children have “high discount rates”
Evidenzia (giallo) - Posizione 33
but even more importantly because a quick response helps children to understand the relationship between behavior and consequence.
Nota - Posizione 33
QUICK
Evidenzia (giallo) - Posizione 36
Animals can learn via conditioning but people can do much better. If you punish the child who steals cookies you get less cookie stealing but what about donuts or cake? The child who understands the why of punishment can forecast consequences in novel circumstances. Thus, consequences can also be made clear with explanation and reasoning.
Nota - Posizione 38
CONSEQUENCE
Evidenzia (giallo) - Posizione 46
Here’s a simple test for whether crime is in a person’s rational interest. In the economic theory if you give people more time to think carefully about their actions you will on average get no change in crime (sometimes careful thinking will cause people to do less crime but sometimes it will cause them to do more). In the criminal as poorly-socialized-child theory, in contrast, crime is often not in a person’s interest but instead is a spur of the moment mistake.
Nota - Posizione 49
SE IL CRIMINALE CI PENSA
Evidenzia (giallo) - Posizione 51
20 percent of our residents are criminals, they just need to be locked up. But the other 80 percent, I always tell them– if I could give them back just ten minutes of their lives, most of them wouldn’t be here.
Nota - Posizione 52
10 MINUTI
Evidenzia (giallo) - Posizione 52
Cognitive behavioral therapy teaches people how to act in those 10 minutes– CBT
Nota - Posizione 53
CBT
Evidenzia (giallo) - Posizione 55
Randomized controlled trials and meta-studies demonstrate that CBT can dramatically reduce crime.
Nota - Posizione 56
CONTA
Evidenzia (giallo) - Posizione 60
I favor more police on the street to make punishment more quick, clear, and consistent. I would be much happier with more police on the street, however, if that policy was combined with an end to the “war on drugs”, shorter sentences, and an end to brutal post-prison policies that exclude millions of citizens from voting, housing, and jobs.
Nota - Posizione 63
POLIZIA NELLA STRADA
Evidenzia (giallo) - Posizione 64
Let’s give Becker and the rational choice theory its due. When Becker first wrote many criminologists were flat out denying that punishment deterred. As late as 1994, for example, the noted criminologist David Bayley could write: The police do not prevent crime. This is one of the best kept secrets of modern life. Experts know it, the police know it, but the public does not know it.
Nota - Posizione 68
PRE BECKER
Evidenzia (giallo) - Posizione 71
It’s a far cry, however, from police deter to twenty years in prison deters twice as much as ten years in prison.
Nota - Posizione 71
POST BECKER
Evidenzia (giallo) - Posizione 71
The rational choice theory was pushed beyond its limits and in so doing not only was punishment pushed too far we also lost sight of alternative policies that could reduce crime without the social disruption and injustice caused by mass incarceration.
Nota - Posizione 73
RATIONAL CHOICE ESTREMA