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mercoledì 28 agosto 2024

politiche edilizie

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lunedì 13 febbraio 2023

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venerdì 21 febbraio 2020

Quasi tutte le maggiori sfide, stringi stringi, sono un problema abitativo. L'aumento dei costi residenziali è un importante fattore di segregazione, disuguaglianza e divari nella ricchezza. Non puoi parlare di educazione o di sofferenza della classe media senza parlare di quanto costa vivere vicino a buone scuole e a posti di lavoro ben pagati. I trasporti rappresentano circa un terzo delle emissioni di anidride carbonica, quindi non esiste un piano serio per i cambiamenti climatici che non inizi con un piano di modifica del paesaggio urbano. Un piano per consentirci di vivere più vicini.

venerdì 17 gennaio 2020

IL SEGNO DEL DECLINO

IL SEGNO DEL DECLINO: anziani che vegetano per decenni nel centro storico in case enormi semi-vuote - magari firmando petizioni contro la costruzione di questo o di quello - e una generazione di giovani che non possono permettersi di affittare o comprare un bilocale e pensano che il capitalismo li abbia traditi.

ECONOMIST.COM
Its obsession with home ownership undermines growth, fairness and public faith in capitalism

martedì 26 novembre 2019

DAL PATIBOLO

DAL PATIBOLO
Stanotte ho sognato che mi presentavo alle elezioni.
Promettevo prezzi più bassi, drastica riduzione delle diseguaglianze e lotta alla povertà. Lo facevo talmente bene che venivo eletto a furor di popolo. Colgo l'occasione per ringraziare i miei spin doctor.
Una volta entrato nella stanza dei bottoni mantenevo diligentemente le mie promesse. In breve tempo i prezzi sono crollati, la diseguaglianza dimezzata e la povertà diminuita. Tutti però hanno cominciato inspiegabilmente ad odiarmi finché ho subito un colpo di stato che mi ha condotto qui da dove vi parlo, sul patibolo.
Il fatto è che non ho tassato e redistribuito, come molti si aspettavano. Non ho nemmeno calmierato prezzi e tariffe, come nella speranza di molti. No, la mia ricetta è stata quella che propugno sempre (e che in campagna elettorale, seguendo i miei sondaggisti di fiducia, non ho voluto in effetti enfatizzare molto): una bella deregolamentazione abitativa con un generalizzato via libera a costruire.
COSTRUIRE-COSTRUIRE.COSTRUIRE. E se non c'è spazio, costruire sulle costruzioni. Mi attendevo un crollo dei prezzi, una maggiore disponibilità di case e una forte riduzione delle diseguaglianze e della povertà. Non ero certo del buon esito ma è proprio quel che è successo, senonché - i miei sondaggisti non erano mica scemi - tutto cio' è stato considerato comunque negativamente. Lo scenario roseo ha oltraggiato una larga fetta della popolazione, quella più influente. Una "fetta", diciamo così, particolarmente vociferante.
Forse "deregolamentare" suona a molte orecchie come un via libera all'egoismo. Oppure i proprietari si sono fatti quattro conti in tasca percependo una svalutazione della loro ricchezza. Ma molti altri, se mi è consentito dire, si sono avvantaggiati dalla nuova situazione. Alcuni, per esempio, hanno lasciato la loro piccola casa costosa in favore di una casa più grande e più economica. In tanti casi la perdita di valore del primo immobile è stato compensato dall'affarone concluso e un tempo impensabile. Ma c'è di più, in molte famiglie, con soddisfazione generale, i figli grandi (detti bamboccioni) sono andati a vivere per conto loro visto che ora potevano permetterselo.
Certo, una densità più elevata significa più congestione. Ma significa anche migliori opportunità di shopping, divertimento e occupazione. Molti pendolari hanno smesso di fare sacrifici. Il fatto stesso che i prezzi siano più elevati nelle città è un chiaro segno che lì, tutto sommato, si vive meglio. E ora "tutto è città" (un mio slogan non molto apprezzato). Certo, "Milano sarebbe graziosa senza tutte quelle persone" - cerco di parafrasare ironicamente i niei oppositori - ma "senza tutte quelle persone" Milano sarebbe Parabiago", come rispondevo con un altro mio slogan che ho dovuto ritirare dopo la denuncia del sindaco del ridente villaggio calzaturiero.
E poi, dico io, anche il proprietario colpito dalla svalutazione del suo immobile puo' ammortizzare le perdite se è disposto a darsi da fare. Esempio: puoi facilmente ottenere il diritto a suddividere il tuo lotto in tre e costruire tre case, in questo modo anche una riduzione del 50% del valore della casa che possiedi è un prezzo equo da pagare. Oppure: sostituisci la tua casa con un appartamento di 10 piani e intaschi la differenza. insomma, su, caro proprietario di case, potevi darti una mossa invece di frignare contro il governo (ovvero contro di me).
Sono certo che molte famiglie proprietarie ci hanno guadagnato e ne sono consapevoli, i modi per farlo non mancavano. Ma questo non significa che molte altre siano andate in confusione mentale mancando l'occasione, costoro hanno preferito lamentarsi e assalire il palazzo governativo. Un mio ex sondaggista che è venuto a trovarmi in carcere prima dell'esecuzione mi ha rivelato che persino gli affittuari - ovvero coloro che dalla mia riforma avevano solo da guadagnare - si oppongono alla deregolamentazione! Le persone sono matte. Comunque, dal momento che persino gli inquilini sono in confusione mentale sul problema, non mi meraviglia più di tanto che la sindrome NIMBY avesse assalito i proprietari rendendoli così rabbiosi. Anche se i più rabbiosi, ve lo devo confessare perché ho visto da vicino i loro occhi iniettati di sangue e sentito le loro bocche oblique che berciavano insulti, restano pur sempre coloro che percepiscono ogni attivismo e ogni brigare umano come un attentato alla Santa Immobilità, secondo loro unico preservativo all' Instabilissimo Equilibrio che ancora ci tiene tutti in vita ritardando l'apocalisse. C'è un temporale? Colpa di chi ha spostato la mattonella. C'è un terremoto? Colpa tua che ti sei mosso. C'è uno tsunami? Colpa di Tizio che zoppica quando cammina. C'è l'alluvione? Colpa di Caio che suda troppo. Crolla il ponte? Colpa della farfalla che ha sbattuto le ali... Ecco, devo ammettere di averlo scatenato non poco il tanto vituperato "attivismo", cosicché ora - a cose finalmente ricondotte nell'alveo della normalità - l'unico equilibrio instabile è quello del seggiolino su cui sto in piedi con il cappio al collo.
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https://www.econlib.org/deludedly-deeming-deregulation-a-disaster/

martedì 5 novembre 2019

LE MANI SULLA CITTA'

https://feedly.com/i/entry/B7jw4LCucCLXhd0mcd9EmMn+sbxtNLGOdNAs60PDOTo=_16e36c59d5b:11dfc2ca:97b0c8f7
LE MANI SULLA CITTA'
Nel famoso film erano mani rapaci, ora sarebbero mani provvidenziali. Abbiamo bisogno di costruire, di lottizzare, di sviluppare. Un libro spiega bene perché.
1) Economie che soffrono - Un'economia agricola soffre se manca la terra, un'economia industriale se mancano le materie prime, un'economia dei servizi se manca la prossimità.
2) Piani - La regolamentazione sull'uso del territorio ha patologicamente inflazionato i prezzi di case e uffici. I regolatori sembrano felici di farli esplodere ed escludere una marea di gente dal cuore vitale delle città.
3) Mercato - La fornitura di edifici è oggi abbondantemente sotto quella garantita dal libero mercato, e i prezzi abbondantemente sopra. La densità abitativa dovrebbe crescere finché il costo di un appartamento in più bilancia i benefici. Siamo ben lontani da questo punto di equilibrio.
4) Poveri e classe media - Il governo potrebbe aiutarli deregolamentando l'edilizia. Ma a noi Francesco Rosi ha fatto il lavaggio del cervello.
5) NYC - Grattacieli nella Midtown e grattacieli nel distretto finanziario. In mezzo, una vallata. Come mai? Si è persino sparsa la leggenda che ci fosse una falda friabile ad impedire le costruzioni di una certa altezza. No, non c'è la falda, ci sono divieti che rendono impossibile abitare dove si lavora.
6) Boom - Ci sono posti come Milano che hanno goduto di un notevole sviluppo, ma lo sviluppo non ha riguardato la quantità di abitazioni disponibili e la popolazione, ha riguardato solo i prezzi delle case. Le persone - specie le più bisognose - sono state cacciate lontano dalla ricchezza. Abbiamo reso impossibile la vicinanza alle opportunità.
7) Scarsità - Non esistono ragioni per una scarsità di alloggi. Conosciamo tutte le tecniche per costruire in altezza e in modo compatto e confortevole, sappiamo come si fanno gli ascensori, i costi dell'edificazione, poi, sono sempre più contenuti. L'unica ragione della penuria di case sono i divieti e la voglia di rendere esclusive le zone centrali, ovvero le più produttive.
8) Suburbia - I limiti a costruire hanno creato un'immensa suburbia da cui vanno e vengono immense flotte di auto inquinanti. Meglio concentrare per poi spostarsi a piedi o in bici.
9) Sinistra - La sinistra è spacciata: ogni volta che vede un attivista che denuncia "le mani sulla città" si unisce d'istinto a lui senza vedere che così facendo difende i ricchi radical chic a danno di poveri e della classe media. Occorrre tornare alla lezione numero uno: la scarsità è anti-egalitaria. Dove i beni sono pochi vengono accaparrati dai benestanti. E qui la scarsità è data dai permessi a costruire.
10) Sussidi - I continui sussidi a parchi e parcheggi rafforzano questa dinamica e, di conseguenza, l'uso massiccio dell'auto.
11) Basta auto! -
12) Lottizzatore - E basta con questa retorica da commedia all'italiana volta a demonizzare chi cementifica facendo business! E' proprio dell'opera di costoro che abbiamo bisogno!
13) Ambientalisti - Nell'impatto ambientale, oltre ai costi della costruzione, dobbiamo conteggiare i costi della non costruzione! Le opportunità che si volatilizzano stando distanti, lo stress e l'inquinamento dovuto ai lunghi spostamenti.
14) Policy - Via la richiesta di parcheggi, via il giardinetto alle abitazioni, via i limiti alle altezze: i centri con affitti da capogiro richiedono grattacieli.
15) La destra - Potrebbe essere questa una battaglia della destra, ma la destra odia cio' che la sinistra ama (la vita urbana, il trasporto pubblico...) cosicché non si mostra disinteressata. Peccato.
16) Romolo Catenacci - Abbiamo bisogno di te, non di Rosi.

venerdì 27 settembre 2019

DA “MENO STATO, PIU’ MERCATO” A “PIU’ MERCATO NELLO STATO”

DA “MENO STATO, PIU’ MERCATO” A “PIU’ MERCATO NELLO STATO”

Abbiamo bisogno del governo per ottenere i beni pubblici, che sono una rilevante frazione di ciò che la gente vuole e di cui ha bisogno.

Purtroppo, i meccanismi impiegati per sostenere questa impresa sono decisamente inadeguati. Migliorarli è una sfida in campo da quando l'uomo ha inventato la città.

Per quasi tutta la storia si è pensato ad una piccola élite che con la violenza assolvesse bene o male a questo compito traendo una rendita in barba alla massa.

La democrazia è stata un passo avanti che aumentava l'approvigionamento del necessario e rendeva più sopportabili le violenze, tuttavia ora non ne possiamo dvvero più dell' ignoranza e della stupidità razionale dell’elettore medio, specie ora che, satollo, esercita sul serio i suoi diritti e ci tiene pure. Troppe le cattive politiche che ne conseguono.

Ecco, trovare meccanismi più adeguati è la sfida del futuro: come mettere più mercato nello stato?

https://mason.gmu.edu/~atabarro/PrivateProvision.pdf

venerdì 2 agosto 2019

RADICAL CHIC

RADICAL CHIC

Un tempo indicava il borghese danaroso che dal suo attico simpatizzava con la sinistra radicale. Il prototipo era il Leonard Bernstein che se la faceva con le Black Panther.

Oggi il termine si usa in modo sprezzante per indicare quell’ élite di sinistra con l’erre moscia a cui piace esibire una certa compassione per gli ultimi senza compromettersi troppo. Il prototipo è l’ Eugenio Scalfari predicante.

E’ possibile dare a questa espressione un’ interpretazione più aggiornata, meno vaga e meno giudicante?

Propongo di mettere da parte il censo e l'ideologia per concentrarsi su due parametri alternativi: domicilio e professione.

Il radical chic è essenzialmente un tale che vive in centro città (ZTL), o comunque in un territorio ad alta densità abitativa in cui i prezzi al metro quadro sono elevati. Questo cosa comporta? Primo, che il suo reddito è comunque più alto della media, anche se non è detto sia un riccone, magari ha ereditato. Secondo, che sviluppa una sensibilità vicina ai valori della sinistra, visto che in città predomina necessariamente la decisione collettiva e senza coesione non si va lontani.

Il radical chic svolge poi uno di quei lavori "senza media" in cui o conosci il vero successo, o vivacchi in modo precario (a lui è andata bene). Faccio qualche esempio: attore, giornalista, creativo, professore… Da uomo di successo gode di sicurezza economica, da uomo immerso in un ambiente aleatorio sviluppa convinzioni solidaristiche per attenuare i rischi.

venerdì 26 luglio 2019

PIANI REGOLATORI STRADA PER STRADA

PIANI REGOLATORI STRADA PER STRADA
L’idea è semplice: lascia che ogni strada decida da sola quanti immobili residenziali e commerciali desidera ospitare. Avremo più costruzioni e soluzioni più variegate. Tradotto: prezzi più bassi per le case e maggior sperimentazione urbanistica.

https://static1.squarespace.com/static/583efdfd03596e5fc7f6ee71/t/5d37efeba9f0540001137e3f/1563946991352/Ostrom+paper+John+Myers+2019-06-27.pdf

https://feedly.com/i/entry/Od/Z0OrlTBzSrJtcae1t5qtueOtvOco3UFNx6gD9Pd4=_16c2d18c76e:ba50:dd8759

domenica 16 giugno 2019

F ymby

https://johnhcochrane.blogspot.com/2019/06/real-estate-ups-and-downs.html

venerdì 24 maggio 2019

F immigrazione. I mille modo x ostacolarla + FACE

http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2019/05/state-and-local-policy-is-the-real-immigration-policy.html
Obviously the law can deter potential illegal migrants from entering the U.S. But so can the high cost of living.

RESTIAMO UMANI

Si puo’ escludere anche restando umani. C’è una sinistra specializzata in questa operazione. Pensiamo a certe città: parchi, piste ciclabili, ztl, limiti alle macchine inquinanti, piani regolatori restrittivi, normativa esigente… E’ chiaro che così facendo si trasformano certe aree in zone esclusive riservate a pochi. E lo si fa “restando umani”, anzi, esibendo virtù.

Forse che il becero slogan: “prendeteveli a casa vostra” non abbia un un suo significato più profondo.

Che ne dite di un campo nomadi ai Parioli? O delle case popolari in centro a Milano? O un bel centro d’accoglienza sulle colline torinesi?

mercoledì 27 marzo 2019

A CHI GIOVA LA LOTTA CONTRO L’INQUINAMENTO NELLE GRANDI CITTA’?

A CHI GIOVA LA LOTTA CONTRO L’INQUINAMENTO NELLE GRANDI CITTA’?

Chi saranno i beneficiari del piano Sala contro l’inquinamento di Milano?

I cittadini? I lavoratori?

No, essenzialmente le immobiliari (e tutti i proprietari di immobili).

Pensaci bene. Poniamo che una città poco inquinata giovi al cittadino medio per un valore quantificabile in 100 euro al mese. E’ chiaro che il suo padrone di casa aumenterà l’affitto di un pari importo addebitandogli il privilegio di abitare a Milano. Lo stesso dicasi per chi a Milano ci lavora soltanto: vuoi lavorare in un posto così bello? Accontentati di uno stipendio più basso!

Il modo per evitare una simile beffa c’è, basta allentare le regole e consentire di costruire nuove abitazioni, in questo modo il prezzo delle case calerebbe.

Chissà come mai si parla solo di “piano verde” e non di “piano abitativo nelle zone rosse”.

lunedì 4 aprile 2016

Asta NIMBY


Democrazia delle aste
  • Dove realizzare una discarica? Quattro candidati: A-B-C-D. Si fa un'asta in busta chiusa in cui perde il minor offerente, esempio A. La discarica si realizza in A e B-C-D- pagano ad A  il prezzo che ha richiesto in busta ripartendoselo pro quota in base alle offerte fatte dai vincenti (chi ha offerto di più per scampare con maggior sicurezza alla discarica pagherà di più).
  • Complicazione N.1: i luoghi e i paesi coinvolti restano quattro ma ad usufruire della discarica saranno molte più persone, l'intera cittadinanza.
  • Si stabilisce una penale (es. l' 1% del prezzo della discarica). Si istituisce l'asta di cui sopra. I vincenti pagheranno la penale al perdente ripartendosela come detto. Il resto del prezzo sarà pagato dall'intera popolazione in modo equo.
  • Complicazione n.2: Il problema grandi navi a Venezia
  • Si creano due liste (una pro e una contro, esempio: "lista commercianti" e "lista verdi") a cui i cittadini sono tenuti ad iscriversi (gli astenuti sono iscritti d'ufficio alla prima o alla seconda in virtù di un criterio  prescelto). Si elegge un rappresentante della lista. Al giorno X i due rappresentanti consegnano le buste sigillate al battitore d'asta: chi fa l'offerta più bassa perde. Il perdente viene risarcito secondo la sua offerta dal vincente. Le risorse passano dai cittadini della lista vincente a quelli della lista perdente.
continua


martedì 1 marzo 2016

12 The Crowding out Objection - Markets without Limits: Moral Virtues and Commercial Interests by Jason F. Brennan, Peter Jaworski

12 The Crowding out Objection - Markets without Limits: Moral Virtues and Commercial Interests by Jason F. Brennan, Peter Jaworski - #virtùperduta #donatoridisange #aritmeticapazza #voti&applausi #nobelconassegno #trasfigurazionedelsoldo
12 The Crowding out ObjectionRead more at location 2461
Note:  Edit
The ProblemRead more at location 2463
certain markets crowd out or reduce our intrinsic motivation. The complaint is that people are motivated to do certain things for their own sake.Read more at location 2464
Note: COSA SI LAMENTA Edit
Virtue stops being its own reward once we start rewarding virtue.Read more at location 2466
Note: VIRTÙ PERDUTA Edit
this is an empirical question.Read more at location 2467
Note: EMPIRIA Edit
there is a great deal of work that has already been done on the market for labor, and on different compensation schemes.Read more at location 2468
Note: LAVORO E SCHEMI COMPENSATIVI Edit
It seems like commonsense economics that as you offer workers more money, you should see an increase in the quantity of workRead more at location 2471
Note: LA LEGGE DELL INCENTIVO Edit
What social psychologists call the “overjustification effect” and what economists call the “crowding-out effect” sometimes works against this expected result.Read more at location 2474
Note: L ECCEZIONE Edit
paying more leads to getting less. Sometimes, introducing an external financial reward where once there was none can lead to less of the desired behavior.Read more at location 2475
The Overjustification EffectRead more at location 2477
Suppose you see a sign at your workplace asking you to donate blood. The sign tells you that there is a shortage of blood,Read more at location 2480
Note: I DONATORI DI SANGUE Edit
At the blood bank, you notice that the staff are handing out checks for $25 to the people who donate blood. “That’s great!” some economists might say. You now have two reasonsRead more at location 2483
Note: 2 RAGIONI Edit
When we have two reasons to do something, sometimes, instead of the two reasons adding up, we get one reason replacing the other.Read more at location 2488
Note: ARITMETICA PAZZA Edit
Control: Imagine having the following internal monologue. “Why am I planning to give blood?” you might ask yourself. The answer you want to give is “because I’m moved by the plight of others, because I want to help,Read more at location 2493
Note: RAGIONI DI SPIAZZAMENTO. IL CONTROLLO Edit
signal to others that we are a certain sort of person.Read more at location 2506
Note: SECONDA RAGIONE: VOGLIAMO SEGNALARE Edit
rather than changing our motivation, which remains constant, the framing hypothesis seeks to explain the overjustification effect by suggesting that certain cues can alter what we take to be the appropriate method or procedure for making decisions. The relevant question becomes “what kind of a situation is this?” rather than, “who’s in charge here?” or “what does this say about me?”Read more at location 2516
Note: TERZA RAGIONE. FRAME Edit
presenting the Bible to subjects prior to an economic game results in players making fairer offers, or playing in less selfish ways.Read more at location 2522
Note: LA BIBBIA CI RENDE BUONI Edit
Within a business frame, standard economic cost-benefit analysis and calculation dominates.Read more at location 2531
Note: IL FRAME ECONOMICISTA CI TRASFORMA Edit
This frame makes us behave more like homo economicus.Read more at location 2532
The offer of money can engage a business frame,Read more at location 2535
possibility of paying for reading. Sandel might worry that the overjustification effect may trump our intrinsic motivationRead more at location 2537
Note: PAGARE LO STUDENTE Edit
compensation for reading can frame the reading as an instrumental tool in the pursuit of the real end, that of getting paid. And once we’re in a homo economicus mood, we then might be less prone to enjoy reading for its own sake.Read more at location 2539
Elizabeth Anderson6 describes the siting of a nuclear waste facility as another example of the overjustification effect or a framing effect in action.Read more at location 2544
Note: NIMBY Edit
to keep in mind what the anti-commodification thesis claims. The claim is not that there are better and worse ways of having a market in blood,Read more at location 2551
Note: NON DIMENTICHIAMO LA TESI CENTRALE ANTI MARKET Edit
thesis is the claim that there are some things that should not be bought and sold;Read more at location 2553
not that there are better and worse ways to pay or compensate someone,Read more at location 2555
Note: COSA NN SOSTIENE L ANTI MARKET Edit
If we could show that there’s a way of having a market in kidneys, for example, that avoids all of the objections anti-commodification theorists offer, then that would effectively undermine the anti-commodification viewRead more at location 2557
Note: MERCATO DEGLI ORGANI Edit
We would reduce the anti-commodification thesis about how kidneys are not commodities at all, to a business ethics thesis about how best to sell a kidney.Read more at location 2559
Note: DALLA PROIBIZIONE ALLA BUSINESS ETHIC Edit
Time, Place, Manner: What the Research ShowsRead more at location 2562
Judy Cameron conducted two separate meta-analyses on the overjustification effect with a different co-author for each.Read more at location 2563
Note: CAMERON Edit
“overall, reward does not decrease intrinsic motivation.”Read more at location 2566
Note: ESITO Edit
crowding-out effect of extrinsic rewards, like money, on intrinsic interest and creativity was only observable “under highly restricted, easily avoidable conditions.”Read more at location 2568
“easily attainable using procedures derived from behavior theory.” This work, however, has been challenged.Read more at location 2570
Psychologists and economists working on these fields point out that the overjustification effect obtains under certain very specific conditions.Read more at location 2578
Note: CONDIZIONI PARTICOLARI Edit
Bruno S. Frey explains that we can expect a crowding-out effect when the external reward is regarded by the subject as “controlling” their behavior.Read more at location 2579
Note: BRUNO FREY Edit
On this view, not all external rewards undermine intrinsic motivation. Verbal rewards can be perceived as informational (as applauding competence, for example) or as controlling. Grades can be “controlling” when a student perceives herself as studying and reading purely or primarily for the sake of the grade.Read more at location 2585
Note: VOTI E APPLAUSI Edit
students can internalize the reward system and thereby maintain or enhance their intrinsic motivation.12 Grades can be regarded as a symbol of achievement,Read more at location 2588
David Rosenfield, Robert Folger, and Harold F. Adelman found that intrinsic motivation declined when presented with an external reward, unless the reward was seen to reflect competence.Read more at location 2590
Note: LA RICOMPENSA E IL SIMBOLO Edit
The overjustification effect is not a reason to stop grading students.Read more at location 2594
Note: VOTO Edit
with some ways of grading students being better than others.Read more at location 2595
at best, the crowding effect can support the view that we shouldn’t pay people like this or like that, but it cannot underwrite the claim that we ought not compensate people for something or other at all.Read more at location 2599
Note: CONCLUSIONE Edit
despite identical payoff structures, M. Pillutla and X. P. Chen managed to get more cooperation when a dilemma was framed in a noneconomic way,Read more at location 2603
Note: COOPERAZIONE ED ECONOMICISMO Edit
But how we frame what we’re doing does not change what we’re doing.Read more at location 2604
Charities often attempt to loosen our grip on our wallets by making use of devices that put us in a charitable and caring frame of mind.Read more at location 2607
Note: LA FILANTROPIA Edit
When Money Isn’t MoneyRead more at location 2614
Mellstrom and Johannesson discovered that a sum of money paid to women for blood donation lowered willingness to donate blood.15 But they also found that the effect disappeared when they paid in the form of a charitable donation to a charity of the subject’s choice.Read more at location 2615
Note: LA TRASFIGURAZIONE DEL DENARO Edit
Awards function similarly. For some kind of awards, a financial component may seem less than fitting.Read more at location 2620
Note: PREMI IN DENARO Edit
Consider several general kinds of possible awards: an award for exceptionally fulfilling one’s civic duty,Read more at location 2622
In each of these cases, if the award is coupled with some kind of financial compensation, we can predict that the meaning of the award may be sullied or profaned.Read more at location 2623
Nobel Prize for literature comes with a cool one million dollars. And yet, no one believes this prize is less meaningful, less significant, or profanedRead more at location 2625
Note: NOBEL Edit
Michael Sandel received the Harvard-Radcliffe Phi Beta Kappa award for undergraduate teaching.Read more at location 2626
Note: SANDEL PRESO IN CSTAGNA Edit
The award comes with a check for $100.Read more at location 2628
Finally, and most illustratively, consider the Museum of the City of New York award for improving the quality of life of city residents.Read more at location 2629
If all that is true, then notice that Sandel’s Oxford professor who objected to a monetary tip from a student applied one particular interpretive heuristic to the tip,Read more at location 2645
Note: EURISTICA Edit
When, in the movie A Beautiful Mind, John Nash is given pens from fellow professors at the Princeton Faculty Club, the ritual is suffused with meaning.Read more at location 2647
Note: RITO CERIMONIA Edit
The very same can be done with a gift of money for reading, if it were surrounded by some kind of ritual or ceremony that helped the child see the significance of the reward as symbolically more meaningful than the sum.Read more at location 2652
Carruthers and Espeland explain that “[l]ike all other social objects, money has meaning that depends on its use and context.Read more at location 2654
Note: IL SIGNIFICATO. COME SI FORMA? Edit
Using Wittgenstein’s views on language, they argue that, “[t]he meaning of money, like the meaning of words, cannot be reduced to that which it represents.Read more at location 2656
Note: WITTGEINSTEIN Edit
They discovered that how much and when you are paid are not the only variables that can impact effort, satisfaction, and performance. According to them, “who distributes the monetary reward, why the reward is distributed, how the reward is distributed, and who receives it” all matter in creating symbolic meanings that can further motivate employees, and give them greater job satisfaction.Read more at location 2663
Note: QUANTO. COME. CHI. DOVE. PERCHÈ Edit
AuctionsRead more at location 2672
Viviana Zelizer has demonstrated that money can be regarded as a gift,Read more at location 2672
Note: IL DENARO COME DONO Edit
altering how we are paid, can alter the symbolic meaning of that money.Read more at location 2675
While employers may ritualize the payment of bonuses and make a ceremony of certain kinds of compensation, we have a set of different kinds of markets with long-standing histories and traditions.Read more at location 2682
Note: IL RITO DEL COMPENSO Edit
The Ascending-bid auction, which is also called an English auction, involves a seller who “gradually raises the price, bidders drop out until finally only one bidder remains, and that bidder wins the object at this final price.” Descending-bid auctions, also called Dutch auctions, involve a seller who “gradually lowers the priceRead more at location 2685
Note: ASTA INGLESE E ASTA OLANDESE Edit
There are First-price sealed-bid auctions, where bidders write their bid and place it in an envelope,Read more at location 2688
Note: ASTA IN BUSTA Edit
Second-price sealed-bid auction, also called a Vickrey auction, which functions the very same as the First-price sealed-bid auction except that the highest bidder gets the item while paying the second-highest bid.Read more at location 2690
Note: VIKREY ASTA Edit
All-pay auction, where bidders submit a bid, the highest bidder gets the auctioned item, but all bidders pay.Read more at location 2692
Note: ASTA TOTALE Edit
Arjan Appadurai, for example, insists that “[a]uctions accentuate the commodity dimension of objects (such as paintings) in a manner that might well be regarded as deeply inappropriate in other contexts.”Read more at location 2699
Note: CONTRO L ASTA Edit
Charles W. Smith,23 an economic sociologist who produced the seminal work on the sociology of auctions.Read more at location 2709
Note: SMITH E LE ASTE Edit
for those of us on the outside looking in, as spectators, all we see is a crass battle of self-interested buyers trying to outbid each other. But for the participants to auctions, the kind of auction, the physical location, the particular participants, and how it’s done all combine for a deeply meaningful performance, a performance that sometimes accentuates the commodity dimension of objects, but often times decommodifies those dimensions in the act of auctioning off an object.Read more at location 2710
Note: LA STRUTTURA SOCIALE DELL ASTA Edit
Smith calls the “social structure” of auctions is similar to what we call the time, place, and manner of markets: “… the influence of time, place, and situation, and the importance of past and ongoing practices, all play a role in establishing values.”Read more at location 2720
Rather than “accentuate the commodity aspect” of an item, auctions help us navigate deeply ambiguous and difficult translations of object to financial price.Read more at location 2725
Note: ASTE X SMATERIALIZZARE Edit
art auctions,Read more at location 2726
Note: ARTE Edit
unique and rare items by emphasizing differencesRead more at location 2727
Participants in auctions sometimes form long-lasting relationshipsRead more at location 2728
Note: LA COMUNITÀ DELLE ASTE Edit
agricultural commodity exchange auctions, there is an expectation that the big buyers buy up stock of the commodity at a certain price despite the fact that market forces would drop that price lower.Read more at location 2729
Note: ASTE AGRICOLE Edit
What’s more “[t]hese social, psychological, and environmental complexities of real auctions”—what we’re calling the time, place, and manner of markets—“reveal the limitations and fallacies implicit within the neoclassical economic model”Read more at location 2732
Note: I LIMITI DEI NEO CLASSICI Edit
anti-commodification theorists argue that something or other is incompatible with markets, they ignore the fact that there are many different ways of designing a market.Read more at location 2738
Note: CHI CONDANNA IL MERCATO CREDE NE ESISTA UNO SOLO Edit
Gifts Vs. Commodities?Read more at location 2742
deep division between a gift and commodity exchange.Read more at location 2743
Note: DONO VS MERCE Edit
gift institutions have had a favorable pressRead more at location 2745
Commodity exchanges represent impersonal and distant relationsRead more at location 2752
Note: LA RELAZIONE Edit
only the price of the object of exchange matters.Read more at location 2753
Note: SOLO IL PREZZO Edit
The object of exchange does not symbolize anythingRead more at location 2755
Andrej Rus, “gifts are held to be inalienable: a gift is not just ‘a watch’ but ‘a-watch-that-myfather-gave-me-for-my-birthday’.”Read more at location 2761
distinction between gift and commodity exchanges does not track the distinction between market and non-market exchanges.Read more at location 2766
Note: DONO E MERCATO Edit
Earlier, we pointed out, relying on the work of Zelizer, that money can sometimes function as a gift.Read more at location 2767
Note: ZELIZER Edit
Closer to the mark, however, bonuses and other modes of payment delivered in a particular manner can be regarded and perceived by recipients as calling for reciprocity and gratitude,Read more at location 2768
Note: BONUS. PREMIO AL LAVORATORE Edit
The same can be said of the market in organs in Iran. Here in the west, many see the commodification of organs. In the eyes of the kidney sellers in Iran, however, they perceive themselves as acting altruistically,Read more at location 2772
Note: MERCATO ORGANI IN IRAN Edit
“compensated kidney donation” rather than “kidney selling”Read more at location 2774
There may be a useful distinction between gifts and commodities, but that distinction does not distinguish markets from non-markets.Read more at location 2781
“if kidneys are not commodities, then we cannot have a market in kidneys.”Read more at location 2784
Paying Students for Good GradesRead more at location 2787
Roland FryerRead more at location 2788
Note: PAGARE GLI STUDENTI Edit
Rather than paying students directly for good grades, he tried paying them for engaging in good study habits. He also tried setting out small, concrete goals that students could reasonably reach in a week, and then paid students, teachers, and parents when the students met these weekly goals. Here the results were much more positive.Read more at location 2790
Note: NN FISSARE OBBIETTIVI TROPPO ALTI Edit
In an earlier study co-authored with David Austen-Smith, Fryer discovered that black and Hispanic students had a strong social disincentive against performing well in school.Read more at location 2794
Note: ACTING WITHE Edit
for blacks and Hispanics, getting above average grades tends to cause them to become less popular.Read more at location 2797
“acting white.”Read more at location 2798
There’s little here for the market to crowd out or corrupt. If Fryer’s experiments work, at best, he’ll get students to learn to love reading for its own sake. A second best result is that he’ll at least get them to read.Read more at location 2807
Note: SECOND BEST