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lunedì 26 agosto 2024

ODIO E GENTILEZZA SONO CORRELATI

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martedì 29 ottobre 2019

PERCHE’ IL DISCORSO POLITICO SUI SOCIAL E’ UNA RISSA CONTINUA?

PERCHE’ IL DISCORSO POLITICO SUI SOCIAL E’ UNA RISSA CONTINUA?
Nella vulgata comune perché ci sono “gli odiatori”.
Preferisco la tesi alternativa: perché ci sono i “disprezzatori”.
Il “disprezzatore” ha pulsioni moraliste, è perennemente indignato e tende a liquidare chi non la pensa come lui quasi fosse una specie di criminale. Gli piace essere il "migliore" e costringere l’altro non a riflettere ma a vergognarsi.
Trump, Salvini e Renzi mi sembrano essere al momento i politici più “disprezzati” sulla nostra scena. Non saranno delle cime ma meritano più rispetto (rispetto? il “disprezzatore” trova persino ridicolo rispettare, che ne so, un Salvini). Naturalmente i protagonisti non soffrono di questo trattamento, anzi, ne traggono profitto. A soffrire potrebbero sono alcuni dei loro simpatizzanti, che spesso, specie in certi contesti, si vedono costretti all’ auto-censura o alla falsificazione delle preferenze.
Naturalmente, è bello avere una causa sociale in cui credere, ma il “moralista indignato” usa la sua come un bastone da dare in testa all’ avversario o come uno specchio in cui farsi bello e sentirsi superiore. La sua sferza lo rende popolare nel suo gruppo. E’ chiaro che parliamo di un antagonista di natura, di un narcisista di professione intento a pompare la sua reputazione. Quando c’è lui di mezzo si finisce sempre a male parole, è lui la miccia del conflitto, è lui l’innesco dell’odio, è lui che rende tossica ogni discussione.
Questo tizio alberga in ognuno di noi. Sia chiaro.

Informazioni su questo sito web
BLOGS.SCIENTIFICAMERICAN.COM
New research suggests that moral grandstanding may be a major source of conflict in the world today.

giovedì 9 luglio 2015

Glaeser studia l'imprenditoria dell'odio


  • Tema: come interagiscono la domanda e l'offerta d'odio? Quest'ultima si sostanzia in storie criminali con protagoniste le minoranze da esorcizzare. Qui si propone un modello...
  • L'odio tra diversi è fonte di mille guai: violenza, corruzione, egoismo...
  • L'odio è + volatile di quel che si creda...
  • L'odio è rivolto per lo più verso chi ci somiglia...
  • L'odiatore vuole essere coerente: l'odiato deve essere rappresentato come un criminale...
  • Ma dal punto di vista oggettivo nn esiste una relazione tra crimini e odio. E in effetti le storie propalate sono false o comunque non rappresentative (imprenditoria dell'odio)...
  • Il metodo Goebbles: ripetere una bugia la trasforma in verità...
  • Esiste una domanda d'odio: è costituita dalla platea di tutti coloro che nn hanno interesse ad approfondire le storie proposte...
  • Le politiche che riducono i contatti (anti-immigrazione segregazione) fomentano l'odio e si auto-alimentano...
  • Le politiche ridistribuzioniste incrementano l'odio tra gruppi: i ricchi si sentono derubati, i poveri si sentono vittime del sistema. L'esempio è quello degli afro-amrricani destinatari dei molti suissidi federali...
  • L'anti-semitismo moderno parte dal pretesto religioso e serve x opporsi al socialismo degli intellettuali ebrei...
  • In medio oriente gli usa appoggiano i liberali, nemici giurati dei fondamentalisti. Da qui la costruzione dell'odio...
  • Tesi: nn esiste odio senza motivazioni politico-economiche....

martedì 7 luglio 2015

Economia dell'odio

Il rimedio: l'incentivo all'interazione. L'ideale sono i commerci. http://scholar.harvard.edu/files/glaeser/files/the_political_economy_of_hatred.pdf