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venerdì 3 luglio 2015

The Great Stagnation by Tyler Cowen


Capitolo 1 tesi
  • Alcune spie inquietanti: 1) jobless recovery 2) median wage 3) aumento tenore di vita (cfr tra generazioni) 4) debiti crescenti sia nel pubblico che nel privato. Cosa ci segnala tutto ciò?... 
  • Tesi del libro: abbiamo raccolto tutti i "frutti bassi" dell'innovazione ma programmiamo le ns vite come se ce ne fossero altri disponibili... 
  • Low Hanging Fruit: terra libera, libera immigrazione, nuove tecnologie.... 
  • La Rivoluzione Industriale ha rotto gli argini dello sviluppo e la sua forza propulsiva si è fatta sentire fino al cuore del 900 ma ora sembra esaurirsi. Il PIL di tutte le nazioni + ricche rallenta in modo evidente, i guadagni di produttività seguono la stessa sorte... 
  • Tecnologia: togliete la magica intrnet: la ns. vita è praticamente la stessa che negli anni 50. Certo, i servizi sono migliorati x qualità e affidabilità ma sono fondamentalmente ancora quelli: auto, elettrodomestici, elettricità. Il mondo dei Jetson nn si è mai realizzato. L' uomo è andato sulla luna e pensavamo alla rivoluzione tecnologica ma nulla è successo... 
  • Istruzione: è cresciuta molto la partecipazione, difficile oggi che un talento resti infruttuoso. Anche qs via di sviluppo sembra ormai satura (il tasso di partecipazione scolastica addirittura cala). Lo "studente marginale" oggi è una testa di rapa, difficile che sarà mai lui a garantirci la prosperità futura... 
  • Discriminazione. E quando donne e altre minoranze entreranno a pieno titolo nel sistema produttivo? Anche questo "frutto basso" è stato colto nei decenni passati... 
  • Una speranza x l'immediato: i paesi poveri. Qs. economie hanno ancora molti frutti bassi da cogliere e il beneficio potrebbe estendersi anche a noi che siamo fermi nella palta
capitolo 2 contabilità nazionale

  • Obiezione alla tesi del libro: ma i numeri della produttività sembrano buoni! Sì ma potrebbero essere ingannevoli: in gran parte sono ottenuti licenziando (e mantenendo inalterata la produzione). Spesso segnalano solo bolle (vedi produttività finanziaria). D'altronde salari e azioni sono stagnanti, evidentemente parliamo di una produttività sterile... 
  • Il punto debole della contabilità nazionale: il valore di beni e servizi statali è valutato al prezzo (poichè sono venduti) quello di beni e servizi statali al costo (visto che nn esiste x loro un mercato). Ora, un aumento di produzione si traduce in un aumento meno che prop. nel valore ma qs. dinamica è catturata dai prezzi nn dai costi cosicchè il contributo statale risulta sopravvalutato. Un conto è arricchirsi con l"export un altro espandendo la spesa pubblica. Domanda: quanto PIL dobbiamo a sopravalutazioni di qs. tipo? Tesi: quanto + il governo partecipa all'economia tanto + è difficile capire se stiamo migliorando. Ai tempi d'oro dell'innovazione il G. pesava per il 5% sul PIL... 
  • Quanto vale veramente la nostra sanità? Domanda legittima visto che i dottori nn si sottopongono al test del mercato. Con loro oltretutto, persino il criterio di mercato funziona poco (figuramoci il criterio della spesa): 1) i benefici sono troppo protratti in là nel tempo cosicchè finiscono x contare altri fattori 2) di solito nn spendiamo i ns. soldi ma i soldi di altri (governo o assicurazioni). Qui la produttività nn è misurabile in modo attendibile: confronta Cipro e USA. Questi ultimi spendono di più senza ottenere di più. Ciò significa che la produttività sanitaria di Cipro è superiore? Si può escluderlo, molto semplicemente la produttività sanitaria è molto ambigua... 
  • Tesi: alcune cure funzionano altre no e noi spendiamo molto di più per le seconde. Tutta la ns. spesa marginale è sulle seconde. Conclusione: nella sanità è evidente + che altrove che i LHF sono stati colti. Qui + che mai un aumento della spesa pubblica nn segnala necessariamente un aumento di pari importo della ricchezza e purtroppo è proprio l'ampliamento di qs settori a trainare il PIL e a farci dire che stiamo meglio... 
  • L'istruzione è un altro settore dove la spesa è aumentata molto. Quanto ha reso qs. investimento? Gli studenti sono + preparati oggi? Nella scuola dell'obbligo gli ultimi 40 anni nn sembrano registrare miglioramenti (italiano e matematica). Qs. mediocri risultati sono ottenuti avendo a disposizione ragazzi più intelligenti e con più mezzi e il pc a casa. La matem. poi nn cambia cosicchè le tecniche d'insegnamento possono affinarsi. Nel frattempo la spesa x alunno è raddoppiata. Forse le scuole sono più accoglienti e offrono + attività rispetto a ieri. Come se nn bsstasse nemmeno qui c'è un market test gran parte della spesa è pubblica. Ebbene, anche qs ambiguo settore risulta trainante quando misuriamo la crescita di qs. anni.
capitolo 3 internet

  • In realtà l'innovazione esiste: internet. Solo che è ben diversa da quella passata. Crea un valore differente xchè di natura mentale visto che i suoi servizi sono per lo più gratuiti ed è difficile quantificarli. Inoltre nn sono disponibili x tutti, occorrono abilità cognitive particolari x sfruttarli e goderne... 
  • Immagina che si scopra la droga xfetta: tutti noi staremmo meglio ma gli indicatori economici segnerebbero un tracollo. Ebbene, internet produce uno scollegamento del genere lasciandoci nel mistero. Comprare 2 euro di banane alza il pil di 2 euro ma godere con internet x 20 euro nn incide sulle cifre ufficiali anzi le abbassa xchè ci distoglie da altri lavori... 
  • Internet genera pochi posti di lavoro. Tutti abbiamo sentito di Twitter ma solo qualche centinaio di xsone lavora lì. Il lavoro grosso lo fanno gli utenti x divertimento. Il resto lo fanno le macchine o da lavoratori con competenze particolari. Ecco spiegate le jobless recovery o il fatto che alta disoccupazione conviva cpn imprese alla vana caccia di xsonale... 
  • Paradosso: ci immaginiamo immersi in un mondo materialistico/consumistico quando in realtà viviamo in un mondo dove il gratuito si è moltiplicato. La vera rivoluzione consiste allora nel passaggio da consumi materiali a consumi immateriali se non spirituali. È difficile dare un valore a qs. attività spirituale mentre è chiaro come incida negativamente sulle attività tradizionali che creano un valore più facilmente quantificabile.